Una domanda circa le quote di recapito in atmosfera di un camino domestico.
Premessa
Relativamente agli impianti termici, con esclusione però di stufe e caminetti, è particolarmente esplicito il DPR 26 AGOSTO 1993, N. 412 "Regolamento recante norme per la progettazione … degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia … "1, che all'articolo 9 questo recita: “Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente, nei seguenti casi: nuove installazioni ...” riportando però in chiusura dell'articolo che “Resta ferma anche per le disposizioni del presente articolo l'inapplicabilità agli apparecchi non considerati impianti termici in base all'art. 1, comma 1, lettera f), quali: stufe, caminetti, radiatori individuali, scaldacqua unifamiliari”.
Domanda
Ma per un caminetto, allora, non resta che la norma UNI 10683/2005 installazione che richiama la 7129:2008, giusto?
E' sempre vero che il comignolo deve essere sopra la quota di colmo del tetto o posso esserci eccezioni?
Se leggo bene la norma 7129:2008, la zona di reflusso, per camini poco inclinati (15°) distanti più di 1,85 dal colmo è sufficiente un'altezza del comignolo di 1,00 m, essendo la zona di reflusso di soli 0,50 m.