dati caldiaia
Moderatore: Edilclima
dati caldiaia
Vi prego di aiutarmi sono un pò in crisi con un calcolo L10, devo inserire i dati della caldaia relativamente al fabbisogno di riscaldamento che è di circa 6 KW, quindi ipotizzando una caldaia combinata con valore Pn = 24 Kw la parte relativa al riscaldamento è di circa 9,7 Kw (corrisponde all'intervallo di potenza minimo).
I valori di Pf, potenza al bruciatore e alla pompa che trovo sulle schede tecniche si riferiscono alla potenza massima quindi è corretto secondo voi procedere nel seguente modo?
DATI VALORI
Potenza richiesta in fase riscaldamento 6 kw
Potenza caldaia regime massimo Pn max 24 kw
Potenza caldaia regime minimo Pn min 9,7 kw > 6
Portata termica massima Qn max 25,6 kw
Portata termica minima Qn min 11 kw
Pfbs max perdite al camino a bruciatore spento 0,1 %
riferito a Qn max
Pfbs min perdite al camino a bruciatore spento 0,23 %riferito a Qn min = Qn max/Qn min * Pfbs max
Pf max perdite al camino a bruciatore funzionante 7 %riferito a Qn max
Pfbs min perdite al camino a bruciatore spento 16,29 % riferito a Qn min = Qn max/Qn min * Pf max
Potenza elettrica bruciatore alla pot max 36,24 Kw Pot bruciatore = 1,51 W * Pn max
Potenza elettrica bruciatore alla pot min 14,65 Kw Pot bruciatore = 1,51 W * Pn min
Potenza assorbita dalla pompa alla pot max 95 Kw
Potenza assorbita dalla pompa alla pot min ????? Kw
Come posso calcolare la potenza della pompa se non riesco a reperirla dalle schede?
Grazie
I valori di Pf, potenza al bruciatore e alla pompa che trovo sulle schede tecniche si riferiscono alla potenza massima quindi è corretto secondo voi procedere nel seguente modo?
DATI VALORI
Potenza richiesta in fase riscaldamento 6 kw
Potenza caldaia regime massimo Pn max 24 kw
Potenza caldaia regime minimo Pn min 9,7 kw > 6
Portata termica massima Qn max 25,6 kw
Portata termica minima Qn min 11 kw
Pfbs max perdite al camino a bruciatore spento 0,1 %
riferito a Qn max
Pfbs min perdite al camino a bruciatore spento 0,23 %riferito a Qn min = Qn max/Qn min * Pfbs max
Pf max perdite al camino a bruciatore funzionante 7 %riferito a Qn max
Pfbs min perdite al camino a bruciatore spento 16,29 % riferito a Qn min = Qn max/Qn min * Pf max
Potenza elettrica bruciatore alla pot max 36,24 Kw Pot bruciatore = 1,51 W * Pn max
Potenza elettrica bruciatore alla pot min 14,65 Kw Pot bruciatore = 1,51 W * Pn min
Potenza assorbita dalla pompa alla pot max 95 Kw
Potenza assorbita dalla pompa alla pot min ????? Kw
Come posso calcolare la potenza della pompa se non riesco a reperirla dalle schede?
Grazie
Patty
Punta sempre alla luna, male che vada avrai vagabondato fra le stelle..
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Stiamo calmi.
Leggo dati contrastanti.
Per prima cosa spero che si tratti di una vecchia caldaia visto che avrebbe un rendimento a potenza minima di 83,71% (Altrimenti ti consiglio di cambiare caldaia)
Infatti hai scritto:
Pfbs min perdite al camino a bruciatore spento 16,29 % riferito a Qn min = Qn max/Qn min * Pf max
Penso che tu volessi scrivere:
Pf min perdite al camino a bruciatore ACCESO 16,29 % riferito a Qn min = Qn max/Qn min * Pf max
Però dal rapporto tra le potenze minime il rendimento dovrebbe essere 9,7/11 = 88 % quindi qualcosa comunque non torna.
Hai trascritto correttamente i dati?
Non ho capito bene le potenze del bruciatore (cosa c'entra una potenza massima di 36,24 kW con una caldaia da 25,6 kW ?)
Per quanto riguarda la pompa, se la caldaia è dotata di un normale circolatore (cioè non di pompa elettronica a vel. variabile) la potenza della pompa non varia al variare della potenza termica.
Quindi dovresti lasciare la stessa potenza elettrica di pompa, sia alla max che alla min potenza termica.
Se la pompa ha più velocità per es. 3 velocità potrebbe avere una potenza elettrica alla velocità minima di circa 40-50W dato che la potenza elettrica alla massima è di 95W.
Però dire che la pompa può essere impostata alla velocità minima presuppone verificare che la portata e la prevalenza in queste condizioni siano adatte al regolare funzionamento dell'impianto sempre, anche a potenza termica massima.
Spero di essere stato d'aiuto
Leggo dati contrastanti.
Per prima cosa spero che si tratti di una vecchia caldaia visto che avrebbe un rendimento a potenza minima di 83,71% (Altrimenti ti consiglio di cambiare caldaia)
Infatti hai scritto:
Pfbs min perdite al camino a bruciatore spento 16,29 % riferito a Qn min = Qn max/Qn min * Pf max
Penso che tu volessi scrivere:
Pf min perdite al camino a bruciatore ACCESO 16,29 % riferito a Qn min = Qn max/Qn min * Pf max
Però dal rapporto tra le potenze minime il rendimento dovrebbe essere 9,7/11 = 88 % quindi qualcosa comunque non torna.
Hai trascritto correttamente i dati?
Non ho capito bene le potenze del bruciatore (cosa c'entra una potenza massima di 36,24 kW con una caldaia da 25,6 kW ?)
Per quanto riguarda la pompa, se la caldaia è dotata di un normale circolatore (cioè non di pompa elettronica a vel. variabile) la potenza della pompa non varia al variare della potenza termica.
Quindi dovresti lasciare la stessa potenza elettrica di pompa, sia alla max che alla min potenza termica.
Se la pompa ha più velocità per es. 3 velocità potrebbe avere una potenza elettrica alla velocità minima di circa 40-50W dato che la potenza elettrica alla massima è di 95W.
Però dire che la pompa può essere impostata alla velocità minima presuppone verificare che la portata e la prevalenza in queste condizioni siano adatte al regolare funzionamento dell'impianto sempre, anche a potenza termica massima.
Spero di essere stato d'aiuto
10gradiest
Scusa ho scritto di fretta, hai ragione. Si tratta di una caldaia esistente, non ho la possibilità di reperire i dati, so solo che la potenza massima è di 20 Kw, la potenza al focolare di 24,1 KW.
Intendevo la potenza al bruciatore espressa in W (quindi 36 W non KW) che a regime minimo diventerebbe circa 15 W (è corretto?)
le perdite al camino a bruciatore funzionante che da 7% in regime massimo diventerebbero 16% a Qn min.
la potenza assorbita dalla pompa la lascio 95 W
Se la caldaia invece non dovesse essere modulante, è corretto inserire la potenza e gli altri valori riferiti al regime massimo anche se sto definendo il rendimento di produzione per il solo riscaldamento? oppure considero la portata termica ridotta (ad esempio per Pn 24 Kw diventa Pr 8,90)?
Intendevo la potenza al bruciatore espressa in W (quindi 36 W non KW) che a regime minimo diventerebbe circa 15 W (è corretto?)
le perdite al camino a bruciatore funzionante che da 7% in regime massimo diventerebbero 16% a Qn min.
la potenza assorbita dalla pompa la lascio 95 W
Se la caldaia invece non dovesse essere modulante, è corretto inserire la potenza e gli altri valori riferiti al regime massimo anche se sto definendo il rendimento di produzione per il solo riscaldamento? oppure considero la portata termica ridotta (ad esempio per Pn 24 Kw diventa Pr 8,90)?
Patty
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Sentite invece cosa mi dice l'assistenza al programma Klima di Evolvente:
"La potenza della caldaia viene indicata (ma è una scelta del progettista) sulla base della potenza per riscaldamento anche perché il calcolo e la verifica del rendimento viene fatta solo sul carico termico per riscaldamento. Ovviamente nel caso di edifici complessi (Ospedali, Caserme, Hotel, ecct) le considerazioni sono diverse e da valutare di volta in volta.
La potenza della caldaia indicata in KLIMA Europa deve essere proporzionale al carico termico calcolato per il riscaldamento. I restanti parametri possono essere mantenuti costanti (pompa e bruciatore) le perdite al camino variano dal 3 al 7%. Idem per caldaie a condensazione"
Le caldaie a condensazione sono inseribili come quelle tradizionali in quanto la loro caratteristica di alto rendimento è data dai due valori inseriti di potenze termica nominale e di potenza termica al focolare che devono uguagliarsi"
Se inserisco per Pf un valore del 7 % contro il 12-13% che mi verrebbe facendo la proporzione in base alla potenza termica ridotta della caldaia, il rendimento di produzione cambia notevolmente!!
Avete qualche consiglio da darmi?
"La potenza della caldaia viene indicata (ma è una scelta del progettista) sulla base della potenza per riscaldamento anche perché il calcolo e la verifica del rendimento viene fatta solo sul carico termico per riscaldamento. Ovviamente nel caso di edifici complessi (Ospedali, Caserme, Hotel, ecct) le considerazioni sono diverse e da valutare di volta in volta.
La potenza della caldaia indicata in KLIMA Europa deve essere proporzionale al carico termico calcolato per il riscaldamento. I restanti parametri possono essere mantenuti costanti (pompa e bruciatore) le perdite al camino variano dal 3 al 7%. Idem per caldaie a condensazione"
Le caldaie a condensazione sono inseribili come quelle tradizionali in quanto la loro caratteristica di alto rendimento è data dai due valori inseriti di potenze termica nominale e di potenza termica al focolare che devono uguagliarsi"
Se inserisco per Pf un valore del 7 % contro il 12-13% che mi verrebbe facendo la proporzione in base alla potenza termica ridotta della caldaia, il rendimento di produzione cambia notevolmente!!
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Patty
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Se la potenza massima è 20 kW e quella al focolare 24,1 kW significa che hai un rendimento a massima potenza di 20/24,1= circa 83 % quindi le perdite al camino sono circa del 17 % e si torna ai valori della tua prima mail.
In sostanza si tratta di una caldaia veramente penosa (proponi subito la sostituzione con caldaia a condensazione e aspettati risparmi dell'ordine del 40-50% solo con questa semplice operazione dal costo orientativo di 3.500-4.000 euro + iva peridpiù con "rimorso" del 55%...).
Per quanto riguarda il valore di potenza di caldaia da inserire nel programma per il calcolo del rendimento di produzione medio stagionale, la norma UNI 10348 dice di usare la POTENZA NOMINALE UTILE DEL GENERATORE FORNITA DAL COSTRUTTORE (riferita sempre al MASSIMO CARICO).
Infatti la procedura di calcolo tiene conto del FATTORE DI CARICO, penalizzando il rendimento stagionale delle caldaie sovradimensionate rispetto alla potenza richiesta dall'impianto.
Per questo motivo se la potenza richiesta dal tuo impianto è 6 kW non devi inserire 6 kW e nemmeno la potenza nominale minima della caldaia (per es. 9,7 kW) ma la potenza nominale massima, cioè nel tuo caso 20 kW.
Quello di inserire la potenza dell'impianto (cioè i 6 kW) è un trucchetto per ottenere la verifica della legge 10 anche quando in realtà non è verificata.
Potrei capire chi introduce nel programma il valore a potenza minima di una caldaia A CONDENSAZIONE, perchè in questo caso la caldaia lavora con rendimenti addirittura superiori rispetto alla situazione di massimo carico (quindi in questo caso il risultato può anche essere più realistico di quello che si otterrebbe applicando rigorosamente la 10348).
Ma è ASSOLUTAMENTE sbagliato usare questa procedura con caldaie non a condensazione e specialmente con vecchie caldaie a basso rendimento.
Siete d'accordo ?
In sostanza si tratta di una caldaia veramente penosa (proponi subito la sostituzione con caldaia a condensazione e aspettati risparmi dell'ordine del 40-50% solo con questa semplice operazione dal costo orientativo di 3.500-4.000 euro + iva peridpiù con "rimorso" del 55%...).
Per quanto riguarda il valore di potenza di caldaia da inserire nel programma per il calcolo del rendimento di produzione medio stagionale, la norma UNI 10348 dice di usare la POTENZA NOMINALE UTILE DEL GENERATORE FORNITA DAL COSTRUTTORE (riferita sempre al MASSIMO CARICO).
Infatti la procedura di calcolo tiene conto del FATTORE DI CARICO, penalizzando il rendimento stagionale delle caldaie sovradimensionate rispetto alla potenza richiesta dall'impianto.
Per questo motivo se la potenza richiesta dal tuo impianto è 6 kW non devi inserire 6 kW e nemmeno la potenza nominale minima della caldaia (per es. 9,7 kW) ma la potenza nominale massima, cioè nel tuo caso 20 kW.
Quello di inserire la potenza dell'impianto (cioè i 6 kW) è un trucchetto per ottenere la verifica della legge 10 anche quando in realtà non è verificata.
Potrei capire chi introduce nel programma il valore a potenza minima di una caldaia A CONDENSAZIONE, perchè in questo caso la caldaia lavora con rendimenti addirittura superiori rispetto alla situazione di massimo carico (quindi in questo caso il risultato può anche essere più realistico di quello che si otterrebbe applicando rigorosamente la 10348).
Ma è ASSOLUTAMENTE sbagliato usare questa procedura con caldaie non a condensazione e specialmente con vecchie caldaie a basso rendimento.
Siete d'accordo ?
10gradiest
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Sono perfettamente d'accordo cin 10gradiest. Credo comunque che si possano inserire i valori di potenza minima nel caso di caldaie modulanti in genere (non solo a condensazione), correlandoli però ai relativi rendimenti e perdite. Non mi sembra invece che le perdite al camino siano direttamente proporzionali alla portata termica, secondo quanto proposto da kira.
Formalmente è vero che si deve inserire la potenza utile nominale del generatore, ma questo può essere tassativo solo per le vecchie caldaie on-off anche se poi prima si tarava il bruciatore per erogare la potenza necessaria.10gradiest ha scritto: Ma è ASSOLUTAMENTE sbagliato usare questa procedura con caldaie non a condensazione e specialmente con vecchie caldaie a basso rendimento.
Siete d'accordo ?
"Purtroppo" la potenza delle caldaiette è data dalla necessità di avere la potenza istantanea sul circuito sanitario.
Almeno sulle caldaie da 10-15 anni a questa parte, ovvero quantomeno "modulanti", può' essere corretto inserire anche il valore minimo della potenzialità della caldaia; è altrettanto vero che si dovrebbe inserire dati diversi di perdite al camino, etc... da quelli indicati nelle schede tecniche che sono dati alla massima potenzialità.
E' anche "insensato" dover mettere un dato di 20 Kw se te ne bastano per esempio 4 kw; è chiaro anche al mio figliolo di 3 anni che il rendimento non torna.
E allora che fare??
Provare con i dati delle caldaie di "targa", se non torna "arrangiarsi", la colpa non è certamente nostra, l'importante è dichiarare sempre tutta la procedura adottata nella relazione tecnica così da non dover essere accusati di volere "truccare" niente, se ci sarà una contestazione si aprirà allora una discussione.
stimp
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E' anche "insensato" dover mettere un dato di 20 Kw se te ne bastano per esempio 4 kw; è chiaro anche al mio figliolo di 3 anni che il rendimento non torna.
E allora che fare??
Provare con i dati delle caldaie di "targa", se non torna "arrangiarsi", la colpa non è certamente nostra, l'importante è dichiarare sempre tutta la procedura adottata nella relazione tecnica così da non dover essere accusati di volere "truccare" niente, se ci sarà una contestazione si aprirà allora una discussione.[/quote]
Mi spiace ma la norma UNI è chiara, non dice di inserire la potenza di impianto ma la POTENZA NOMINALE DEL GENERATORE a massimo carico, altrimenti che senso avrebbe introdurre nel calcolo un FATTORE DI CARICO se poi ce lo giochiamo come vogliamo ?
E' altrettanto ovvio che se la L10 non viene verificata significa che devi mettere una caldaia con prestazioni migliori, premiscelata o a condensazione e se ancora non venisse verificata (cosa di cui dubito fortemente) significa che ci va una pompa di calore o un impianto centralizzato o qualcos'altro ancora.
Attenzione se continuiamo a fare le L.10 così (notare il plurale... chi è senza peccato scagli la prima pietra...) non ha senso che ci impongano dei limiti sul rendimento di impianto.
Non allineiamoci alle schiere di incompetenti che fanno leggi 10 senza sapere cos'è una kilocaloria.
Siamo professionisti e se ci va una caldaia a condensazione bisogna scriverlo nero su bianco.
Anche perchè, ragionando, che senso ha continuare a montare caldaie nuove non a condensazione nel 2007 ?
E' anche "insensato" dover mettere un dato di 20 Kw se te ne bastano per esempio 4 kw; è chiaro anche al mio figliolo di 3 anni che il rendimento non torna.
E allora che fare??
Provare con i dati delle caldaie di "targa", se non torna "arrangiarsi", la colpa non è certamente nostra, l'importante è dichiarare sempre tutta la procedura adottata nella relazione tecnica così da non dover essere accusati di volere "truccare" niente, se ci sarà una contestazione si aprirà allora una discussione.[/quote]
Mi spiace ma la norma UNI è chiara, non dice di inserire la potenza di impianto ma la POTENZA NOMINALE DEL GENERATORE a massimo carico, altrimenti che senso avrebbe introdurre nel calcolo un FATTORE DI CARICO se poi ce lo giochiamo come vogliamo ?
E' altrettanto ovvio che se la L10 non viene verificata significa che devi mettere una caldaia con prestazioni migliori, premiscelata o a condensazione e se ancora non venisse verificata (cosa di cui dubito fortemente) significa che ci va una pompa di calore o un impianto centralizzato o qualcos'altro ancora.
Attenzione se continuiamo a fare le L.10 così (notare il plurale... chi è senza peccato scagli la prima pietra...) non ha senso che ci impongano dei limiti sul rendimento di impianto.
Non allineiamoci alle schiere di incompetenti che fanno leggi 10 senza sapere cos'è una kilocaloria.
Siamo professionisti e se ci va una caldaia a condensazione bisogna scriverlo nero su bianco.
Anche perchè, ragionando, che senso ha continuare a montare caldaie nuove non a condensazione nel 2007 ?
10gradiest
Alla fine ho dovuto per forza utilizzare la caldaia a condensazione ed ho imposto una potenza di poco superiore alla minima ottenibile con la modulazione.
Inoltre le perdite al camino sono davvero irrisorie (anche a potenza minima, ho sovradimensionato un 2% a bruciatore funzionante)
Inoltre le perdite al camino sono davvero irrisorie (anche a potenza minima, ho sovradimensionato un 2% a bruciatore funzionante)
Patty
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Mi spiace ma la norma UNI è chiara, non dice di inserire la potenza di impianto ma la POTENZA NOMINALE DEL GENERATORE a massimo carico, altrimenti che senso avrebbe introdurre nel calcolo un FATTORE DI CARICO se poi ce lo giochiamo come vogliamo ?10gradiest ha scritto:
E' altrettanto ovvio che se la L10 non viene verificata significa che devi mettere una caldaia con prestazioni migliori, premiscelata o a condensazione e se ancora non venisse verificata (cosa di cui dubito fortemente) significa che ci va una pompa di calore o un impianto centralizzato o qualcos'altro ancora.
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stimp
Mi spiace ma la norma UNI è chiara, non dice di inserire la potenza di impianto ma la POTENZA NOMINALE DEL GENERATORE a massimo carico, altrimenti che senso avrebbe introdurre nel calcolo un FATTORE DI CARICO se poi ce lo giochiamo come vogliamo ?10gradiest ha scritto:
Mi dispiace ma mi sente "scemo" a mettere 24 kw per un monolocale............e comunque questa questione è aperta da anni.....
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E' altrettanto ovvio che se la L10 non viene verificata significa che devi mettere una caldaia con prestazioni migliori, premiscelata o a condensazione e se ancora non venisse verificata (cosa di cui dubito fortemente) significa che ci va una pompa di calore o un impianto centralizzato o qualcos'altro ancora.
E' altrettanto ovvio, che a volte, per lo stesso monolocale da 2 kw con caldaia pot. nominale 24 kw, nemmeno con la caldaiaia a condensazione o chi per essa il rendimento torna.............a meno di mettere dati fasulli............
E' altrettanto ovvio che fare il centralizzato è sicuramente meglio.......
E' altrettanto ovvio che personalmente trovi tutti questi calcoli....., meglio non dire niente.....
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stimp
che punto di che norma??studio17 ha scritto:Mi spiace ma la norma UNI è chiara, non dice di inserire la potenza di impianto ma la POTENZA NOMINALE DEL GENERATORE a massimo carico
Cmq concordo appieno, anche se è sbagliato a livello tecnico...
Si potrebbero correggere le Pf, Pd Pfbs etc alle varie potenze..
Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
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Non hai risposto alla mia domanda però!studio17 ha scritto:Ecco, siccome siamo dei tecnici.........non possimao sbagliare a livello tecnico......
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Dico la mia rapidamente: IMHO tutta la procedura di calcolo della UNI 10348 e' da prendere cosi' com'e', chiudere gli occhi e buttare i dati nella scatola nera. Questo non per ignoranza o per ignavia, solo che se si comincia a guardare il capello non se ne esce vivi.
Partiamo dal primo dato: la Pmax da indicare: con una caldaia da 24 kW modulante fino ad 8, che valore mettere? Porre 24 ci porta a valori di eta_G "troppo bassi per essere veri" e d'altra parte la stessa UNI non accenna a modulazioni, esiste solo il FC che pero' credo non sia nato per quello.
Punto secondo: quante caldaie ci danno i valori delle perdite alla Pmin? E se invece di Pmin mi serve una Pmed intermedia fra Pmin e Pmax?
E poi: con che T° di ritorno sono state calcolate le perdite? Ammesso che lo sappiamo, che facciamo se non e' la NOSTRA T°?
La verita' e' che e' la procedura ad essere scarsa: le caldaie a condensazione non esistono e bisogna usare la CTI03-03, la quale pero' da un lato fa una forte semplificazione dandoci i valori di condensato da considerare (e trovarli sui dati dei produttori e' spesso difficile se non impossibile) rendendo quindi di fatto tutte le caldaie a condensazione uguali fra loro, dall'altro ci chiede la reale T° di ritorno dell'impianto... Gia' ma quale? In condizioni di progetto estreme? Media? La faccio variare mese per mese? E se a volte non sto condensando che facciamo? E se ho la sonda esterna e la T scorrevole?
Troppi ???????????? IMHO... E ce ne sarebbero altri.
Insomma si fa presto a dire: se il conto non torna, cambiamo caldaia, ma resta un nonsense per me. Piu' ragionevole dire: prendo la Pmin e i relativi valori di perdite. Che pero' essendo % dovranno giocoforza diventare altissimi e quindi scarsi anche per una buona caldaia!
Se invece prendiamo la Pmax abbiamo che il DM ne impone il calcolo con 80/60° e di conseguenza la cadaia NON condensa, quindi rendimenti eta_30 scarsi ma non reali. E' insomma un cane che si morde la coda...
L'idea di fondo secondo me e' un'altra, ed e' l'unico modo di tirare fuori qualcosa che funzini da una procedura IMHO da rinnovare per bene: trattasi di calcolo convenzionale e quindi per definizione basato su "convenzioni" che assumiamo vere. Fra queste ci sono le situazioni in cui calcoliamo rendimenti (che non servono per il calcolo UNI 10348!) e perdite al camino ed al mantello e noi quei dati dobbiamo prendere, senza lanciarci in interpretazioni che lasciano il tempo che trovano perche' non previste dalle convenzioni di calcolo di base.
Uff! Volevo essere breve ed invece sono stato lungo e confusionario. Scusatemi e chiedete pure se non sono stato chiaro...
Partiamo dal primo dato: la Pmax da indicare: con una caldaia da 24 kW modulante fino ad 8, che valore mettere? Porre 24 ci porta a valori di eta_G "troppo bassi per essere veri" e d'altra parte la stessa UNI non accenna a modulazioni, esiste solo il FC che pero' credo non sia nato per quello.
Punto secondo: quante caldaie ci danno i valori delle perdite alla Pmin? E se invece di Pmin mi serve una Pmed intermedia fra Pmin e Pmax?
E poi: con che T° di ritorno sono state calcolate le perdite? Ammesso che lo sappiamo, che facciamo se non e' la NOSTRA T°?
La verita' e' che e' la procedura ad essere scarsa: le caldaie a condensazione non esistono e bisogna usare la CTI03-03, la quale pero' da un lato fa una forte semplificazione dandoci i valori di condensato da considerare (e trovarli sui dati dei produttori e' spesso difficile se non impossibile) rendendo quindi di fatto tutte le caldaie a condensazione uguali fra loro, dall'altro ci chiede la reale T° di ritorno dell'impianto... Gia' ma quale? In condizioni di progetto estreme? Media? La faccio variare mese per mese? E se a volte non sto condensando che facciamo? E se ho la sonda esterna e la T scorrevole?
Troppi ???????????? IMHO... E ce ne sarebbero altri.
Insomma si fa presto a dire: se il conto non torna, cambiamo caldaia, ma resta un nonsense per me. Piu' ragionevole dire: prendo la Pmin e i relativi valori di perdite. Che pero' essendo % dovranno giocoforza diventare altissimi e quindi scarsi anche per una buona caldaia!
Se invece prendiamo la Pmax abbiamo che il DM ne impone il calcolo con 80/60° e di conseguenza la cadaia NON condensa, quindi rendimenti eta_30 scarsi ma non reali. E' insomma un cane che si morde la coda...
L'idea di fondo secondo me e' un'altra, ed e' l'unico modo di tirare fuori qualcosa che funzini da una procedura IMHO da rinnovare per bene: trattasi di calcolo convenzionale e quindi per definizione basato su "convenzioni" che assumiamo vere. Fra queste ci sono le situazioni in cui calcoliamo rendimenti (che non servono per il calcolo UNI 10348!) e perdite al camino ed al mantello e noi quei dati dobbiamo prendere, senza lanciarci in interpretazioni che lasciano il tempo che trovano perche' non previste dalle convenzioni di calcolo di base.
Uff! Volevo essere breve ed invece sono stato lungo e confusionario. Scusatemi e chiedete pure se non sono stato chiaro...

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Stiamo riuscendo a fare polemiche anche su questo argomento (visto Kira cos'hai combinato?).
Secondo me non c'è dubbio che, nel calcolo del rendimento di produzione, si debba inserire la POTENZA NOMINALE DEL GENERATORE inteso come dato FORNITO DAL COSTRUTTORE e non preso a piacimento da noi di caso in caso (per SupeP la norma è la 10348 non chiedermi in che punto ma, se non ricordo male, è nella formula del fattore di carico).
Io partecipo al forum per crescere professionalmente cercando di imparare dai colleghi che ne sanno più di me e di dare qualcosa a mia volta.
Poi ognuno faccia come gli pare.
Ho un miliardo di cose da fare, non volgio buttare altro tempo in polemiche.
Un saluto a tutti
Secondo me non c'è dubbio che, nel calcolo del rendimento di produzione, si debba inserire la POTENZA NOMINALE DEL GENERATORE inteso come dato FORNITO DAL COSTRUTTORE e non preso a piacimento da noi di caso in caso (per SupeP la norma è la 10348 non chiedermi in che punto ma, se non ricordo male, è nella formula del fattore di carico).
Io partecipo al forum per crescere professionalmente cercando di imparare dai colleghi che ne sanno più di me e di dare qualcosa a mia volta.
Poi ognuno faccia come gli pare.
Ho un miliardo di cose da fare, non volgio buttare altro tempo in polemiche.
Un saluto a tutti
10gradiest
Hai decisamente capito male.10gradiest ha scritto:Stiamo riuscendo a fare polemiche anche su questo argomento
Io sono perfettamente d'accordo con te, perfettamente! Solo che tu hai detto che la norma dice esplicitamente di usare la potenza nominale al focolare. Io ti ho chiesto dove, perchè a me risulta diversamente, ossia che non sia esplicitamente scritto potenza nominale al focolare..
A livello tecnico, a mio modesto avviso, si potrebbe usare anche potenze diverse da quelle massime (che per me è obbligo ora usare) basta avere i dati delle varie perdite alla rispettiva potenza..
Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
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Non ha mai scritto al focolare.SuperP ha scritto:Hai decisamente capito male.10gradiest ha scritto:Stiamo riuscendo a fare polemiche anche su questo argomento
Io sono perfettamente d'accordo con te, perfettamente! Solo che tu hai detto che la norma dice esplicitamente di usare la potenza nominale al focolare. Io ti ho chiesto dove, perchè a me risulta diversamente, ossia che non sia esplicitamente scritto potenza nominale al focolare..
A livello tecnico, a mio modesto avviso, si potrebbe usare anche potenze diverse da quelle massime (che per me è obbligo ora usare) basta avere i dati delle varie perdite alla rispettiva potenza..
Ha sempre citato giustamente la potenza nominale.
stimp
E la UNI 10348 allora non parla di nominale!studio17 ha scritto:Non ha mai scritto al focolare.
Ha sempre citato giustamente la potenza nominale.

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Scusate, ma non mi sembra che stiamo facendo "polemiche" quanto piuttosto un sano scambio di idee su un argomento quantomeno delicato.
Chiedo a chi dice che la sola potenza da mettere e' quella nominale dichiarata se gli sembra di effettuare un calcolo corretto sapendo che poi invece la caldaia sara' tarata su una potenza inferiore. Cioe' il FC che uscira' dalla 10348 sara' riferito ad una potenza che sara' ben lontana dalla reale della caldaia. Allora il calcolo perde di significato come e piu' di quanto faccia mettendo una P ridotta.
Il discorso di usare la P di taratura e le perdite corrispondenti fatta da Super-P mi pare piu' coerente, ma mi chiedo anche quante L.10 tornino ragionando cosi'. Certo, mettendo come fai tu gli 0,3 V/h di ricambio forse si', ma ora che siamo chiaramente obbligati agli 0,5?
Chiedo a chi dice che la sola potenza da mettere e' quella nominale dichiarata se gli sembra di effettuare un calcolo corretto sapendo che poi invece la caldaia sara' tarata su una potenza inferiore. Cioe' il FC che uscira' dalla 10348 sara' riferito ad una potenza che sara' ben lontana dalla reale della caldaia. Allora il calcolo perde di significato come e piu' di quanto faccia mettendo una P ridotta.
Il discorso di usare la P di taratura e le perdite corrispondenti fatta da Super-P mi pare piu' coerente, ma mi chiedo anche quante L.10 tornino ragionando cosi'. Certo, mettendo come fai tu gli 0,3 V/h di ricambio forse si', ma ora che siamo chiaramente obbligati agli 0,5?
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Va bene ragazzi, niente polemiche.
Io dico che se si ragiona di piccole potenze, per esempio 4,5 kW potenza di picco con temperatura esterna di progetto -5°C non si può inserire come potenza di caldaia il valore 4,5 kw e proporre al cliente una caldaia modulante da 9 a 24 kW.
Questa caldaia non potrà essere tarata a 4,5 kW se la sua modulazione parte da 9 kW.
Oltretutto 4,5 kW è la potenza di picco quindi la caldaia dovrebbe lavorare a questo carico per pochissimo tempo... risultato il rendimento reale dell'impianto è disastroso ... perchè non dirlo e trovare una soluzione migliore?
Io avrei voluto aprire un argomento sulla verifica del rendimento di impianto.
Lo faccio o rimandiamo a dopo le ferie ?
Mi sa che lo faccio, però adesso ho perso veramente troppo tempo.
Io dico che se si ragiona di piccole potenze, per esempio 4,5 kW potenza di picco con temperatura esterna di progetto -5°C non si può inserire come potenza di caldaia il valore 4,5 kw e proporre al cliente una caldaia modulante da 9 a 24 kW.
Questa caldaia non potrà essere tarata a 4,5 kW se la sua modulazione parte da 9 kW.
Oltretutto 4,5 kW è la potenza di picco quindi la caldaia dovrebbe lavorare a questo carico per pochissimo tempo... risultato il rendimento reale dell'impianto è disastroso ... perchè non dirlo e trovare una soluzione migliore?
Io avrei voluto aprire un argomento sulla verifica del rendimento di impianto.
Lo faccio o rimandiamo a dopo le ferie ?
Mi sa che lo faccio, però adesso ho perso veramente troppo tempo.
10gradiest
Questo e' giusto, corretto e sacrosanto, il minimo valore da mettere e' certamente il minimo valore modulabile dalla caldaia. Su questo concordo.10gradiest ha scritto:Va bene ragazzi, niente polemiche.
Io dico che se si ragiona di piccole potenze, per esempio 4,5 kW potenza di picco con temperatura esterna di progetto -5°C non si può inserire come potenza di caldaia il valore 4,5 kw e proporre al cliente una caldaia modulante da 9 a 24 kW.
Questa caldaia non potrà essere tarata a 4,5 kW se la sua modulazione parte da 9 kW.
Oltretutto 4,5 kW è la potenza di picco quindi la caldaia dovrebbe lavorare a questo carico per pochissimo tempo... risultato il rendimento reale dell'impianto è disastroso ... perchè non dirlo e trovare una soluzione migliore?
Io avrei voluto aprire un argomento sulla verifica del rendimento di impianto.
Lo faccio o rimandiamo a dopo le ferie ?
Mi sa che lo faccio, però adesso ho perso veramente troppo tempo.
Il post e' meglio se lo fai dopo le ferie, piu' siamo piu' ci divertiamo...

potenza
Anche io concordo che mettere la P più bassa del campo di modulazione è metodologicamente corretto
Re: potenza
Io no, perchè i dati delle Perdite sono determinati per la Pmax. QUindi (e tu mi insegni maestro) che le caldaie normali hanno perdite inversamente proporzionali al carico, se metto Pmin, devo aumentare le perdite (di quanto??)..Andrea70 ha scritto:Anche io concordo che mettere la P più bassa del campo di modulazione è metodologicamente corretto
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Re: potenza
Ti ricordi che ne avevamo parlato? Diciamo che la cosa davvero corretta sarebbe mettere la P in uso con le perdite corrispondenti, ma anche cosi' facendo le L.10 non tornano. Qualunque sia la caldaia e per quanto poche possano essere le dispersioni. E allora mi chiedo cosa dobbiamo fare.SuperP ha scritto:Io no, perchè i dati delle Perdite sono determinati per la Pmax. QUindi (e tu mi insegni maestro) che le caldaie normali hanno perdite inversamente proporzionali al carico, se metto Pmin, devo aumentare le perdite (di quanto??)..Andrea70 ha scritto:Anche io concordo che mettere la P più bassa del campo di modulazione è metodologicamente corretto
In piu' c'e' la grandissima difficolta' nel reperire i dati.
Re: potenza
Incredibile ma sulle schede di alcune caldaie IMMERGAS ci sono le perdite ai valori minimi..........SuperP ha scritto:Io no, perchè i dati delle Perdite sono determinati per la Pmax. QUindi (e tu mi insegni maestro) che le caldaie normali hanno perdite inversamente proporzionali al carico, se metto Pmin, devo aumentare le perdite (di quanto??)..Andrea70 ha scritto:Anche io concordo che mettere la P più bassa del campo di modulazione è metodologicamente corretto
stimp
- marcocinalli
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sono questi i 3d che fanno capire quanto la normativa sia intricata e dello sforzo che si deve compiere giorno dopo giorno per fare le cose correttamente e soprattutto con i tempi che corrono a tutelarsi contro eventuali azioni legali perchè in casa c'è la muffa oppure fa freddo (dall'anno prossimo penso che le persone cominceranno a far causa a costrtuttori e tecnici perchè hanno comprato una casa da 486,93 €/anno di consumi per riscaldamento e ACS e poi ne hanno spesi 1200...).
Da quanto si sostiene sopra, scusate ma non sarebbe più semplice una metodica di verifica e dimensionamento che preveda il rispetto di un certo valore di trasmittanza per strutture opache, trasparenti, ponti termici ecc e l'obbligo di installare un generatore che abbia alla potenza minima effettiva (cioè solo quella indicata nelle schede tecniche di caldaie a condensazione o a modulazione) al max il 15% in più del fabbisogno dell'edificio? (e senza andare oltre con verifiche e calcoli...)
ti servono 5 kW? ok devi mettere una pompa di calore magari inverter perchè la caldaia a gas non fa per te, punto.
credo che così facendo si risolverebbero molti problemi di risparmio energetico oltre che esserci una semplificazione formale e ripetibilità dei calcoli (le verifiche a quel punto sì che si potrebbe imporre che le facciano i tecnici comunali e su tutte le pratiche).
MC
p.s.:
un mio collega più anziano racconta sempre che circa 20 anni fa ha comprato una caldaia di una grossa marca solo perchè era allora quella sul mercato con il rendimento più alto. Installata la caldaia il tecnico ha fatto l'accensione ma le varie regolazioni non erano state fatte al punto giusto per cui la caldaia non raggiungeva il rendimento dichiarato. Per farla breve ha fatto causa alla ditta costruttrice la quale per salvare capra e cavoli ha dovuto mandare qualcuno direttamente dall'azienda che andasse a regolare la caldaia per fargli avere quel rendimento.
credo che vista così forse non è il caso di preoccuparsi troppo se le perdite al bruciatore acceso/spento direttamente inversamente/proporzionale...
lo so che è brutto però la colpa è del legislatore.
Da quanto si sostiene sopra, scusate ma non sarebbe più semplice una metodica di verifica e dimensionamento che preveda il rispetto di un certo valore di trasmittanza per strutture opache, trasparenti, ponti termici ecc e l'obbligo di installare un generatore che abbia alla potenza minima effettiva (cioè solo quella indicata nelle schede tecniche di caldaie a condensazione o a modulazione) al max il 15% in più del fabbisogno dell'edificio? (e senza andare oltre con verifiche e calcoli...)
ti servono 5 kW? ok devi mettere una pompa di calore magari inverter perchè la caldaia a gas non fa per te, punto.
credo che così facendo si risolverebbero molti problemi di risparmio energetico oltre che esserci una semplificazione formale e ripetibilità dei calcoli (le verifiche a quel punto sì che si potrebbe imporre che le facciano i tecnici comunali e su tutte le pratiche).
MC
p.s.:
un mio collega più anziano racconta sempre che circa 20 anni fa ha comprato una caldaia di una grossa marca solo perchè era allora quella sul mercato con il rendimento più alto. Installata la caldaia il tecnico ha fatto l'accensione ma le varie regolazioni non erano state fatte al punto giusto per cui la caldaia non raggiungeva il rendimento dichiarato. Per farla breve ha fatto causa alla ditta costruttrice la quale per salvare capra e cavoli ha dovuto mandare qualcuno direttamente dall'azienda che andasse a regolare la caldaia per fargli avere quel rendimento.
credo che vista così forse non è il caso di preoccuparsi troppo se le perdite al bruciatore acceso/spento direttamente inversamente/proporzionale...
lo so che è brutto però la colpa è del legislatore.
"Tutto quello che non c'è non si rompe". H. Ford
Re: potenza
Hanno le schede tecniche migliori in assoluto (di quelle che ho visto)studio17 ha scritto:Incredibile ma sulle schede di alcune caldaie IMMERGAS ci sono le perdite ai valori minimi..........
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Infatti se tu metti una Pmin ti vengono da me (VR) EPi dai 30 ai 60 kWh/anno per appartamenti con isolamenti da 3 a 5 cm... A conti fatti dici and un acquirente che spende 180/300€ per riscaldare l'appartamento da 70/90m2.. Insomma non ci siamo!marcocinalli ha scritto:sono questi i 3d che fanno capire quanto la normativa sia intricata e dello sforzo che si deve compiere giorno dopo giorno per fare le cose correttamente e soprattutto con i tempi che corrono a tutelarsi contro eventuali azioni legali perchè in casa c'è la muffa oppure fa freddo (dall'anno prossimo penso che le persone cominceranno a far causa a costrtuttori e tecnici perchè hanno comprato una casa da 486,93 €/anno di consumi per riscaldamento e ACS e poi ne hanno spesi 1200...).
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Non so quanti anni hai.....ma stai parlando praticamente della vecchia e sempre "carissima" legge 373.............meditate meditate.......intatnto rompiamoci con questi calcoli dell'EPi......e "....." varie........marcocinalli ha scritto:s
Da quanto si sostiene sopra, scusate ma non sarebbe più semplice una metodica di verifica e dimensionamento che preveda il rispetto di un certo valore di trasmittanza per strutture opache, trasparenti, ponti termici ecc e l'obbligo di installare un generatore che abbia alla potenza minima effettiva (cioè solo quella indicata nelle schede tecniche di caldaie a condensazione o a modulazione) al max il 15% in più del fabbisogno dell'edificio? (e senza andare oltre con verifiche e calcoli...)
ti servono 5 kW? ok devi mettere una pompa di calore magari inverter perchè la caldaia a gas non fa per te, punto.
credo che così facendo si risolverebbero molti problemi di risparmio energetico oltre che esserci una semplificazione formale e ripetibilità dei calcoli (le verifiche a quel punto sì che si potrebbe imporre che le facciano i tecnici comunali e su tutte le pratiche).
MC
stimp
Quoto alla grandissima.marcocinalli ha scritto:sono questi i 3d che [nip]
lo so che è brutto però la colpa è del legislatore.
E cmq da questo thread emerge una sola certezza: l'intera procedura della UNI e' da rivedere o perlomeno da chiarire. Insomma, ci vuole tanto a spiegare noi tecnici QUALE valore mettere?
A me poi non cambia nulla inserire l'uno o l'altro nel SW per la verifica ed eventualmente mettere isolamenti folli. Purche' sia chiaro!
Per quanto riguarda la Immergas e' vero, da' la Pmin, e non e' nemmeno l'unica. Una volta se non ricordo male ho visto anche dichiarata la quantita' di condensato. Ma che si fa per le potenze intermedie?

E poi, che si fa se il produttore non dichiara?
Il "buco" e' cmq normativo: la legge (665 mi pare, quella sulle stelle delle caldaie) obbliga i produttori a fornire i dati a certe temperature e condizioni operative. Poi pero' noi siamo in difficolta' nel caso di opzioni diverse.
Insomma: necessitano piu' input (cit.)
Era l'ora che qualcuno lo dicesse!!!Marcocinalli ha scritto:Da quanto si sostiene sopra, scusate ma non sarebbe più semplice una metodica di verifica e dimensionamento che preveda il rispetto di un certo valore di trasmittanza per strutture opache, trasparenti, ponti termici ecc e l'obbligo di installare un generatore che abbia alla potenza minima effettiva (cioè solo quella indicata nelle schede tecniche di caldaie a condensazione o a modulazione) al max il 15% in più del fabbisogno dell'edificio? (e senza andare oltre con verifiche e calcoli...)
ti servono 5 kW? ok devi mettere una pompa di calore magari inverter perchè la caldaia a gas non fa per te, punto.
credo che così facendo si risolverebbero molti problemi di risparmio energetico oltre che esserci una semplificazione formale e ripetibilità dei calcoli (le verifiche a quel punto sì che si potrebbe imporre che le facciano i tecnici comunali e su tutte le pratiche).
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