Pompa di calore per la produzione di ACS
Moderatore: Edilclima
Pompa di calore per la produzione di ACS
Buongiorno a tutti, sto facendo la tesi e ho qualche dubbio, vorrei sapere se qualcuno ha voglia di aiutarmi:
La mia tesi consiste nel dimensionamento di un impianto di climatizzazione (per un condominio di nuova costruzione a Torino) che utilizza una pompa di calore, la pompa in questione viene utilizzata anche per la produzione di ACS quindi deve essere sufficientemente "potente".
Utilizzando un software ho valutato i carichi termici:
circa 130 kW quello invernale e 290 kW quello estivo. Mi hanno sempre insegnato a valutare i risultati forniti dai software, ma non avendo abbastanza esperienza non sono in grado. E' verosimile una differenza di potenza tra i due carichi così elevata??
Secondo, ho valutato la potenza necessaria alla produzione di ACS in questo modo:
-con il Quaderno Caleffi 5 ho valutato il fabbisogno di ACS nel periodo di punta "C", il fattore di contemporaneità "F", il tempo di preriscaldamento (2 ore) e il la durata del periodo di punta (1,5 h).
- ho fissato 40 °C la temperatura di utilizzo dell'acqua e 10 quella dell'acquedotto.
ho calcolato il calore necessario Q=FxCx4,186x(40-10) [kJ]
ho calcolato la potenza P=Q/((1,5+2)x3600)= 100 kW
E' corretto questo procedimento?
La potenza è circa ugale a quella del carico termico invernale, E' normale?
La potenza in riscaldamento che devo usare per la scelta della pompa di calore puo essere valutata come: carico termico invernale + potenza ACS? Per esempio ho visto su un catalogo una pompa con una potenza firgorifera di 310 kW e una potenza termica di 334 kW, andrebbe bene?
Scusate la lunghezza del messaggio e le innumerevoli domande, ma se qualcuno volesse aiutarmi mi farebbe molto piacere!
Grazie anticipatamente
Andrea
La mia tesi consiste nel dimensionamento di un impianto di climatizzazione (per un condominio di nuova costruzione a Torino) che utilizza una pompa di calore, la pompa in questione viene utilizzata anche per la produzione di ACS quindi deve essere sufficientemente "potente".
Utilizzando un software ho valutato i carichi termici:
circa 130 kW quello invernale e 290 kW quello estivo. Mi hanno sempre insegnato a valutare i risultati forniti dai software, ma non avendo abbastanza esperienza non sono in grado. E' verosimile una differenza di potenza tra i due carichi così elevata??
Secondo, ho valutato la potenza necessaria alla produzione di ACS in questo modo:
-con il Quaderno Caleffi 5 ho valutato il fabbisogno di ACS nel periodo di punta "C", il fattore di contemporaneità "F", il tempo di preriscaldamento (2 ore) e il la durata del periodo di punta (1,5 h).
- ho fissato 40 °C la temperatura di utilizzo dell'acqua e 10 quella dell'acquedotto.
ho calcolato il calore necessario Q=FxCx4,186x(40-10) [kJ]
ho calcolato la potenza P=Q/((1,5+2)x3600)= 100 kW
E' corretto questo procedimento?
La potenza è circa ugale a quella del carico termico invernale, E' normale?
La potenza in riscaldamento che devo usare per la scelta della pompa di calore puo essere valutata come: carico termico invernale + potenza ACS? Per esempio ho visto su un catalogo una pompa con una potenza firgorifera di 310 kW e una potenza termica di 334 kW, andrebbe bene?
Scusate la lunghezza del messaggio e le innumerevoli domande, ma se qualcuno volesse aiutarmi mi farebbe molto piacere!
Grazie anticipatamente
Andrea
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- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
No.E' verosimile una differenza di potenza tra i due carichi così elevata??
Cioè faresti produzione istantanea di acs con pompa di calore?E' normale?
Se ci riesci, vinci di diritto il nobel per la fisica.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
No c'è un serbatoio di accumulo, ho considerato 2 ore di preriscaldamento
-
scorpionrock
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- Iscritto il: gio set 25, 2008 14:45
Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
il software è edilclima?circa 130 kW quello invernale e 290 kW quello estivo. Mi hanno sempre insegnato a valutare i risultati forniti dai software, ma non avendo abbastanza esperienza non sono in grado. E' verosimile una differenza di potenza tra i due carichi così elevata??
interessa anche a me in quanto mi da notevoli grattacapi.
hai inserito ombreggiamenti ed ancorgimenti vari sulle vetrate per carichi estivi?
Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
il software si chiama MC4 suite 2010scorpionrock ha scritto:il software è edilclima?circa 130 kW quello invernale e 290 kW quello estivo. Mi hanno sempre insegnato a valutare i risultati forniti dai software, ma non avendo abbastanza esperienza non sono in grado. E' verosimile una differenza di potenza tra i due carichi così elevata??
interessa anche a me in quanto mi da notevoli grattacapi.
hai inserito ombreggiamenti ed ancorgimenti vari sulle vetrate per carichi estivi?
Si, credo di aver adottato tutti gli accorgimenti, ma non posso esserne certo. E' la prima volta che lo uso.
Ma faccio per l'acqua calda?
- NoNickName
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Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
Allora tutto dipende dagli input. Se sono corretti, non c'è motivo di ritenere che il risultato sia sbagliato.Andrex ha scritto:No c'è un serbatoio di accumulo, ho considerato 2 ore di preriscaldamento
Io ho qualche perplessità nell'usare formule della caleffi.
Il carico estivo mi sembra troppo alto rispetto a quello invernale, in considerazione della zona climatica di Torino.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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scorpionrock
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- Iscritto il: gio set 25, 2008 14:45
Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
devi ridurre i carichi estivi. sono troppo elevati, devi considerare un fattore di contemporaneità tra est/sud/ovest a mio avviso.
per il lato sanitario mi sembra ok, gioca eventualmente sull'accumulo sanitario.
per il lato sanitario mi sembra ok, gioca eventualmente sull'accumulo sanitario.
Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
Grazie mille a tutti.
Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
che fattori di shading hai inserito e che apporti interni hai considerato?
redigere redigere redigere
Re: Pompa di calore per la produzione di ACS
Ciao,
sulla PdC ci sono non poche variabili da considerare e quindi , meglio dimenticare il classico approccio dei caldaisti "metto un'unità bella potente e ci stò dentro comuqnue", perchè così non và...
La pompa di calore và scelta in base a un compromesso da proporre al cliente, ossia fino a che temperature esterne deve garantire di funzionare, semplicemente perchè la PdC proprio quando serve più calore è il momento che non ce la fà, al contrario di una caldaia che dà potenza costante a prescindere dalle condizioni esterne.
Inoltre, i COP sono variabili alle varie temperature e i dati di targa non li rispettano mai nelle condizioni reali. Alcune considerazioni le trovi nella UNI TS 11300-4 appena uscita.
Inoltre, per la produzione di ACS, dovendo dare un DT=30-40°C, alla PdC non piace poi molto, perchè infatti il COP risente della temperatura di mandata (più bassa è più alto è il COP).
Datti una letta ad alcune presentazioni del Ing. SOCAL , sono molto ma molto chiare nello spiegare queste cose...
sulla PdC ci sono non poche variabili da considerare e quindi , meglio dimenticare il classico approccio dei caldaisti "metto un'unità bella potente e ci stò dentro comuqnue", perchè così non và...
La pompa di calore và scelta in base a un compromesso da proporre al cliente, ossia fino a che temperature esterne deve garantire di funzionare, semplicemente perchè la PdC proprio quando serve più calore è il momento che non ce la fà, al contrario di una caldaia che dà potenza costante a prescindere dalle condizioni esterne.
Inoltre, i COP sono variabili alle varie temperature e i dati di targa non li rispettano mai nelle condizioni reali. Alcune considerazioni le trovi nella UNI TS 11300-4 appena uscita.
Inoltre, per la produzione di ACS, dovendo dare un DT=30-40°C, alla PdC non piace poi molto, perchè infatti il COP risente della temperatura di mandata (più bassa è più alto è il COP).
Datti una letta ad alcune presentazioni del Ing. SOCAL , sono molto ma molto chiare nello spiegare queste cose...
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin