Buongiorno a tutti e buon anno!
Ho un quesito da porre: in un edificio completamente vetrato in cui non sono presenti elementi opachi, come si deve procedere quando si definisce la tamponatura esterna? Le finestre sono moduli che vanno a sottrarsi dalle tamponature, ma nel caso di involucro vetrato come bisogna comportarsi? Pensavo di creare una tamponatura qualsiasi e poi quando si va ad inserire col modulo cad si inserisce ua componente vetrato avente l'estensione della tamponatura.... Non so se sia corretto però.
Ciao.
fabbretto ha scritto: un edificio completamente vetrato in cui non sono presenti elementi opachi, come si deve procedere quando si definisce la tamponatura esterna?
per come modellare chiedi all'assistenza tecnica.
dubto però che i risultati forniti da un programma certificato CTI, siano in qualche maniera attendibili
Credo che la modellazione richieda una piccola differenza, lasciando al muro una superficie residua, anche solo di 0,1 mq.
Che non comporta errori.
I risultati dei software certificati, sono attendibili, con una variazione di + o - il 5%.
Altrimenti a che serve la certificazione?
Esa ha scritto:Credo che la modellazione richieda una piccola differenza, lasciando al muro una superficie residua, anche solo di 0,1 mq.
Secondo te le UNI TS 11300 sono adatte ai calcoli di edifici vetrati? E sono state studiate e realizzate su quel tipo di fabbricati?
Non credo proprio...
Da te, che utilizzi programmi dinamici, mi aspettavo una diversa risposta
Esa ha scritto:I risultati dei software certificati, sono attendibili, con una variazione di + o - il 5%.
Altrimenti a che serve la certificazione?
Scusa, ma tu non ti fidi dei dati dei produttori delle pompe di calore, di quelli degli isolanti termici e ti fidi di un documetno rilasciato qualora su 2 edifici tipici i risultati non si scostino +/- del 5% rispetto al valore che hanno calcolato (al CTI)?
SuperP scrive:
"Secondo te le UNI TS 11300 sono adatte ai calcoli di edifici vetrati? E sono state studiate e realizzate su quel tipo di fabbricati? Non credo proprio... Da te, che utilizzi programmi dinamici, mi aspettavo una diversa risposta"
Come hai arguito, io vivo in Burundi e tu nella Padania. Quindi mi limito ad applicare la norma che il CTI ha messo a punto. La discuto prima (in fase di inchiesta pubblica) se ne ho i mezzi, poi la applico così com'è. Non so se si applica agli edifici vetrati, ma per ora non mi danno alternative.
Sei sicuro che ai milioni di utenti coinvolti nella certificazione interessi sapere se la norma è attendibile o meno? Per certificare un edificio la si deve utilizzare per forza. Non ci sono alternative. D'altra parte, per le finalità della certificazione, a detta di tutti (o quasi), è più che sufficiente. Se vuoi la mia opinione, credo che l'obiettivo della certificazione non sia scientifico, ma "politico-sociale". Serve a sensibilizare l'utente finale. Questi tuoi discorsi, che obiettivo hanno? Che faresti? Utilizzeresti una norma "privata" (magari padana)? Non ti basta il caos che già c'é?
SuperP scrive:
"Scusa, ma tu non ti fidi dei dati dei produttori delle pompe di calore, di quelli degli isolanti termici e ti fidi di un documetno rilasciato qualora su 2 edifici tipici i risultati non si scostino +/- del 5% rispetto al valore che hanno calcolato (al CTI)?"
Non mi fido dei dati dei produttori di PdC perché presentano dati sulla base dei test eseguiti su una sola macchina, magari con batterie e compressori nuovi e non mi forniscono elementi per la valutazione delle prestazioni in opera (magari con un fattore di sporcamento).
Quanto ai produttori di isolanti, lasciamo perdere: sono arrivati a valori inattendibili. E poi, se vuoi proprio saperlo, nel mio paese gli operai mi hanno insegnato che non si riesce a fare quello che loro prescrivono. E mi sonsigliano di tenermi adeguati margini.
Mi fido invece di quello che certifica il CTI, perché, fino a prova contraria è un'istituzione seria, che cerca di lavorare bene. Nonostante le difficoltà e le opposizioni (interessate, e molto!) al suo operare.
Quando saprai indicare qualcosa di meglio, faccelo sapere.
Esa ha scritto:Come hai arguito, io vivo in Burundi e tu nella Padania.
Verrei io a vivere in Umbria.. facciamo cambio??!!
Esa ha scritto:Sei sicuro che ai milioni di utenti coinvolti nella certificazione interessi sapere se la norma è attendibile o meno? Per certificare un edificio la si deve utilizzare per forza.
Mi riferivo non alla certificazione, ma ai progetti e verifiche di legge. ..
Esa ha scritto:Mi fido invece di quello che certifica il CTI, perché, fino a prova contraria è un'istituzione seria, che cerca di lavorare bene.
E di chi ci si fida altrimenti? Ci sono solo loro.. e sicuramente sono il top dell'ambito universiatario e non solo ..
Peccato che la UNITS 11300-3 sia completametne inattendibile ed inutilizzabile.. ma l'hanno pubblicata.. e ce la teniamo.. come ultimo esempio
Esa ha scritto:Quando saprai indicare qualcosa di meglio, faccelo sapere.
Allora utilizza tranquillamente un software certificato.
Potrebbe essere necessaria qualche avvertenza, del tipo: se le vetrate sono di 100 mq, può darsi ti serva inserirle su una parete di 100,1 mq.
Ma non ti procurerà alcun errore di valutazione.