Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Moderatore: Edilclima
Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Sono nuovo all'argomento e dunque chiedo l'aiuto di qualche addetto ai lavori affinchè mi apra gli occhi.
Ci sono persone che vendono a privati il fotovoltaico come una forma di investimento perchè, a dir loro, nel giro di 20anni puoi recuperare quasi il doppio del capitale investito.
A detta di costoro, tra incentivi del conto energia, scambio sul posto e risparmio effettivo in bolletta sembrerebbe che nei primi 10-12 anni si andasse al recupero del capitale per poi guadagnare addirittura soldi....!!!
Partiamo dal presupposto che IO SONO UN IGNORANTE. Però mi sono fatto queste domande.
Ragioniamo su un impianto dai 3 ai 5 kW...
- Quanto mi costa la manutenzione dell'impianto: dopo 10-12 anni potrei dover cambiare l'inverter o mi dura 20 anni? Quanto mi costa l'inverter.....1.000 euro? Altri soldi da mandare in ammortamento.
- Per vedere quanto produce il mio impianto fotovoltaico (nel Veneto in pianura) dovrei come minimo aver sottomano un dimensionamento del mio impianto o è possibile stimare magicamente un numero di kWh annui che io sicuramente riuscirò a vendere al gestore? Ciò dipenderà anche dal mio consumo, da come è orientato l'impianto, da che resa ha poi il materiale che ho acquistato, o sbaglio? Come si fanno a dare in giro dei numeretti magici che valgono per tutti gli impianti sui quali poi la gente ti fa vedere che l'investimento è eccezzionalmente conveniente?
- Il costo che il gestore mi riconosce lo fisso adesso e mi durerà per 20anni.......ma il costo che io andrò a pagare al gestore per la corrente che io consumo nei prossimi vent'anni non sarà più quello attuale.
A mio avviso ci sono troppe incognite per poter prevedere tra 20anni come sarà andato il mio investimento.....forse recupererò il capitale versato, forse ci guadagnerò qualcosina.....ma sentirmi dire che se io spendo adesso 20.000 euro tra 20anni ne avrò recuperati quasi 40.000 mi sembre davvero una grossa BIP...!!!!
Ora datemi un aiuto a far chiarezza se il mio modo di ragionare è corretto o ha ragione chi mi propone questo MIRACOLOSO investimento.
Ringrazio
Ci sono persone che vendono a privati il fotovoltaico come una forma di investimento perchè, a dir loro, nel giro di 20anni puoi recuperare quasi il doppio del capitale investito.
A detta di costoro, tra incentivi del conto energia, scambio sul posto e risparmio effettivo in bolletta sembrerebbe che nei primi 10-12 anni si andasse al recupero del capitale per poi guadagnare addirittura soldi....!!!
Partiamo dal presupposto che IO SONO UN IGNORANTE. Però mi sono fatto queste domande.
Ragioniamo su un impianto dai 3 ai 5 kW...
- Quanto mi costa la manutenzione dell'impianto: dopo 10-12 anni potrei dover cambiare l'inverter o mi dura 20 anni? Quanto mi costa l'inverter.....1.000 euro? Altri soldi da mandare in ammortamento.
- Per vedere quanto produce il mio impianto fotovoltaico (nel Veneto in pianura) dovrei come minimo aver sottomano un dimensionamento del mio impianto o è possibile stimare magicamente un numero di kWh annui che io sicuramente riuscirò a vendere al gestore? Ciò dipenderà anche dal mio consumo, da come è orientato l'impianto, da che resa ha poi il materiale che ho acquistato, o sbaglio? Come si fanno a dare in giro dei numeretti magici che valgono per tutti gli impianti sui quali poi la gente ti fa vedere che l'investimento è eccezzionalmente conveniente?
- Il costo che il gestore mi riconosce lo fisso adesso e mi durerà per 20anni.......ma il costo che io andrò a pagare al gestore per la corrente che io consumo nei prossimi vent'anni non sarà più quello attuale.
A mio avviso ci sono troppe incognite per poter prevedere tra 20anni come sarà andato il mio investimento.....forse recupererò il capitale versato, forse ci guadagnerò qualcosina.....ma sentirmi dire che se io spendo adesso 20.000 euro tra 20anni ne avrò recuperati quasi 40.000 mi sembre davvero una grossa BIP...!!!!
Ora datemi un aiuto a far chiarezza se il mio modo di ragionare è corretto o ha ragione chi mi propone questo MIRACOLOSO investimento.
Ringrazio
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
non saprei avventurarmi in questi discorsi.......... tra l'altro adesso sto leggendo su vari siti che anche lo smaltimento costerà una cagnata perchè è tutto riciclabile e il poco che non si ricicla, il silicio, è praticamente sabbia. io già non amo l'approccio preso dai media sul fotovoltaico, tutti sti peana hanno solo portato a riempire fertilissimi terreni agricoli, resi non convenienti da politiche europee, in distese nero petrolio................ io filosofeggio ma stiamo esagerando, l'approccio è tipicamente italiano
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Dorianoz ha scritto:non saprei avventurarmi in questi discorsi.......... tra l'altro adesso sto leggendo su vari siti che anche lo smaltimento costerà una cagnata perchè è tutto riciclabile e il poco che non si ricicla, il silicio, è praticamente sabbia. io già non amo l'approccio preso dai media sul fotovoltaico, tutti sti peana hanno solo portato a riempire fertilissimi terreni agricoli, resi non convenienti da politiche europee, in distese nero petrolio................ io filosofeggio ma stiamo esagerando, l'approccio è tipicamente italiano
quoto! italiano italiano ... da un estremo all latro..... con interessi vari che rovinano quello che di buono cè dietro una qualunque idea tecnologia ecc..
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Quoto e aggiungo che non sei l'unico a porti queste domande e ad avere mille dubbi sul fotovoltaico.girondone ha scritto:Dorianoz ha scritto:non saprei avventurarmi in questi discorsi.......... tra l'altro adesso sto leggendo su vari siti che anche lo smaltimento costerà una cagnata perchè è tutto riciclabile e il poco che non si ricicla, il silicio, è praticamente sabbia. io già non amo l'approccio preso dai media sul fotovoltaico, tutti sti peana hanno solo portato a riempire fertilissimi terreni agricoli, resi non convenienti da politiche europee, in distese nero petrolio................ io filosofeggio ma stiamo esagerando, l'approccio è tipicamente italiano
quoto! italiano italiano ... da un estremo all latro..... con interessi vari che rovinano quello che di buono cè dietro una qualunque idea tecnologia ecc..
Forse l'unica certezza è che il fotovoltaico è un già buon passo per allontanarsi dal petrolio, poi tra 20 anni potremo riparlarne.
Fondamentale però, oltre a produrre energia in modo "alternativo" e quello di evitare di consumarla, altrimenti non ci salviamo comunque
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Ma va!giobibo ha scritto:Quoto e aggiungo che non sei l'unico a porti queste domande e ad avere mille dubbi sul fotovoltaico.

La sesta energia!giobibo ha scritto:Fondamentale però, oltre a produrre energia in modo "alternativo" e quello di evitare di consumarla, altrimenti non ci salviamo comunque
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Allora.Donzauker ha scritto: Ora datemi un aiuto a far chiarezza se il mio modo di ragionare è corretto o ha ragione chi mi propone questo MIRACOLOSO investimento.
Il FV è risorto in italia (eravamo leader tempo fa) anche per questioni economiche, forse soprattutto per questo.
Cmq l'investimo c'è ed è chiaro (io ce l'ho). Invece che in banca, investi nel FV (o meglio ancora nella riqualificazione energetica dei tuoi fabbricati, dato che il tempo di ritorno degli investimenti è meno della metà, spesso, di quello del FV).
andiamo per punti.
- tu spendi 11000€ per il tuo impianto. Tra scambio sul posto e contributo conto energia, in circa 10/12 anni ammortizzi il tutto. Tieni presente che + sale il costo del kWh elettrico, prima ammortizzi. Sono dati di fatto. Oltre i 10/12 anni (anche meno) guadagni, e guadagni vita natural durante dell'impianto, fino a quando, fra 40 anni.. anche 50. Renderà meno, ma produrrà.
-la manutenzione è nulla. devi cambiare l'inverter quando si guasta, metti ogni 10 anni. L'impianto non dura 20 anni, dura di +, dopo i 20 anni non hai il contributo, ma solo lo scambio sul posto (non paghi ciò che ISTANTANEAMENTE autoconsumi e ti pagano ciò che ISTANTANEAMENTE immetti in rete
- La resa dell'impianto è calcolabile secondo 2/3 procedure. TI dico, da esperienza personale che è sottostimata. Io a MN ho prodotto 1250kWh/kWp, circa il 30% in + delle stime (fatte da me).
L'impianto è ben progettato e soprattutto ben installato.
- Non puoi conoscere i KWh che autoconsumi e quelli che cedi alla rete. Ovviamente qusti ultimi hanno un costo < del normale kWh, quindi è meglio autoconsumare... Ma non puoi fare stime esatte.
- Ripeto che tanto + si alza il costo dell'energia elettrica, tanto + il FV è conveniente.
L'anno prossimo, probabilmente, amplio l'impianto a 6kW. Io l'ho pagato, con prezzi da instalaltore, nel 2009 15000€ (contro il valore di mercato da 17/18). Ora lo stesso, mi costerebbe 10. Il contributo è calato, ma non in % al costo. Quindi è forse ancor + conveniente.
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
tutto corretto tranne una cosa, in regime di scambio sul posto paghi la differenza su base annua tra consumato e prodotto, ma non vieni pagato per quanto produci nè vieni pagato per una produzione superiore al consumo.
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Il FV è un sistema che non si regge in piedi da solo. Pertanto se non cambia la tecnologia e quindi i prezzi non potrà sostituire alcun combustibile. Se non ci fossero gli incentivi che paghiamo tutti non avrebbe alcun vantaggio. Una cosa è certa chi ci ha guadagnato sono certamente coloro che lo hanno installato e gli speculatori ma a spese dell'intera collettività.
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Ti sbagli. Anche il nucleare senza incentivi non sta in piedi.Zannabianca ha scritto:Il FV è un sistema che non si regge in piedi da solo. Pertanto se non cambia la tecnologia e quindi i prezzi non potrà sostituire alcun combustibile.
Il problema del FV è che non può garantire energia quantta ne voglio, dove la voglio e all'ora che voglio.... copertura permettendo
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
e ad oggi con il decreto 28 in partica si spinge per pompa di calore e FV
poi al mattino presto in porspettiva chi da la corrente per tutte le pdc?
è uno dei prob che l aicarr fa presente al governo
poi al mattino presto in porspettiva chi da la corrente per tutte le pdc?
è uno dei prob che l aicarr fa presente al governo
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
L'enelgirondone ha scritto:poi al mattino presto in porspettiva chi da la corrente per tutte le pdc?



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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
eh, magari: attenzione al fatto che lo scambio sul posto viene calcolato col criterio del pro-quota giorno: così in inverno quando la pdc beve, finisci in quarto scaglione, in estate quando produce il fv ti pagano in primo scaglionearkanoid ha scritto:tutto corretto tranne una cosa, in regime di scambio sul posto paghi la differenza su base annua tra consumato e prodotto

quando i vostri clienti chiedono FV+PDC ricordate di fargli fare il secondo contatore, o sono dolori.
@superP: condivido, investire sull'efficienza energetica fornisce rendimenti almeno doppi. il FV può aver senso solo se sono finiti gli investimenti in efficienza e solo come autoconsumo diretto, in questo modo si possono ottenere tempi di rientro sotto i 6 anni.
oppure magari col metodo del SEU, una possibilità molto interessante per i grandi edifici industriali.
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Da analisi varie, risulta utile, indipendentemente dal FV, sopra i 4000kWh annuiRonin ha scritto:quando i vostri clienti chiedono FV+PDC ricordate di fargli fare il secondo contatore, o sono dolori.
a lampedusa!Ronin ha scritto:rientro sotto i 6 anni.
che 'gnurant cà son!Ronin ha scritto:oppure magari col metodo del SEU, una possibilità molto interessante per i grandi edifici industriali.
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Ronin mi chiarisci meglio il discorso per piacere? Non mi occupo di elettricità ma mi piace rimanere informato.
Quello che sapevo da come me l'hanno raccontata è che hai due contatori, uno in ingresso ed uno in uscita, e a consuntivo annuo paghi la differenza tra prodotto e consumato (sempre che ci sia).
Se produci più di quanto consumi, non guadagni nulla ma doni al mondo un po' di kWh.
Questa cosa delle fasce mi è nuova.
P.S. se l'italia fallisce il conto energia chi lo paga? :fiuu:
Quello che sapevo da come me l'hanno raccontata è che hai due contatori, uno in ingresso ed uno in uscita, e a consuntivo annuo paghi la differenza tra prodotto e consumato (sempre che ci sia).
Se produci più di quanto consumi, non guadagni nulla ma doni al mondo un po' di kWh.
Questa cosa delle fasce mi è nuova.
P.S. se l'italia fallisce il conto energia chi lo paga? :fiuu:
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
NON è annuo!arkanoid ha scritto: a consuntivo annuo paghi la differenza tra prodotto e consumato
E' istantaneo.. i contatori conteggiano istantaneamente ciò che prelevi dalla rete e che immetti (e un'altro ciò che produci)
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
@arka : non fare l' errore (frequente) di credere che il conto energia lo paghi lo stato; lo paghi tu, in bolletta; tecnicamente, anche se lo stato fallisce, continui a pagarlo. Il vero rischio è che la gente, i poveri cristi, a un certo punto, si stufino di pagare di tasca loro gli incentivi a chi ha avuto milioni di euro da investire. Ma finchè c'è un certo vento, il rischio è minimo, la gente ha ben altro a cui pensare.
Per l'erario, come dice bene ronin, l'FV è solo un affare: + IVA + PIL
Oggi viviamo tranquillamente la contraddizione di un operaio in cassa integrazione che paga l'incentivo al suo ex-datore di lavoro che ha investito in FV anzichè in ricerca o in macchinari....
Per l'erario, come dice bene ronin, l'FV è solo un affare: + IVA + PIL
Oggi viviamo tranquillamente la contraddizione di un operaio in cassa integrazione che paga l'incentivo al suo ex-datore di lavoro che ha investito in FV anzichè in ricerca o in macchinari....
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Vista così è veramentre triste. Ma è così.giotisi ha scritto:Oggi viviamo tranquillamente la contraddizione di un operaio in cassa integrazione che paga l'incentivo al suo ex-datore di lavoro che ha investito in FV anzichè in ricerca o in macchinari....
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
ma sei sicuro di questa cosa? perchè non mi risulta proprio.....ok l'immetti, non il produci. Che vantaggio ci sarebbe allora?SuperP ha scritto:NON è annuo!arkanoid ha scritto: a consuntivo annuo paghi la differenza tra prodotto e consumato
E' istantaneo.. i contatori conteggiano istantaneamente ciò che prelevi dalla rete e che immetti (e un'altro ciò che produci)
P.S. dal site del GSE
Lo scambio sul posto (Del. AEEG n. 74/08) è un servizio che viene erogato dal GSE dal giorno 1° Gennaio 2009 su istanza degli interessati. Consente all’utente che abbia la titolarità o la disponibilità di un impianto, la compensazione tra il valore associabile all’energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore associabile all’energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione.
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Certo. Ce l'ho.arkanoid ha scritto:ma sei sicuro di questa cosa?SuperP ha scritto:NON è annuo!arkanoid ha scritto: a consuntivo annuo paghi la differenza tra prodotto e consumato
E' istantaneo.. i contatori conteggiano istantaneamente ciò che prelevi dalla rete e che immetti (e un'altro ciò che produci)
Istantaneamente il contatore ENEL misura quel che prelevi dalla rete, pari ai tuoi consumi - la produzione istantanea di FV. Se procuci di + di quel che consumi, allora immetti, istantanemante in rete.
Facciamo il caso, giorno d'estate. Carico costante (pompa piscina) 1KW, produzione FW 2KW. Quindi in un'ora immetto in rete 1kWh che mi viene pagato 0.1€. Poi per un'ora c'è nuvolo, e la produzione è 500W. In quell'ora, prelevo dalla rete 0.5kWh che pago 0.20*0.5=0.10€.
Caso 2. Consumi non contemporanei la produzione. Il tuo impianto quando procude, tu non prelevi, MAI. Diciamo che in un anno fa 1000kWh e tu consumi 3000kWh (quando non va l'impianto). Alla fine dell'anno avrai
1000kEh immessi pagati 0.10€*1000
3000kwh prelevati pagati 0.2€*3000
3000kwh incentivati a 0.4€*3000
(0.1 0.2 0.4 sono prezzi medi indicativi)
Nello stesso istante di tempo, il contatore GSE misura quanto l'impianto produce (e ti pagano su questo l'incentivo).
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Ah ecco, non sapevo che pagassero anche, credevo che non pagassero proprio niente, godendo dello scambio sul posto, e che ti prendessi solo la tariffa incentivante.
Il prezzo che ti pagano+la tariffa incentivante supera il prezzo del consumato a kWh o no?
Il prezzo che ti pagano+la tariffa incentivante supera il prezzo del consumato a kWh o no?
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
@superP: sì, il 2° contatore inizia a convenire verso i 3500 kWh/anno per un contratto da 4,5 kW. con il fv, per via del perverso meccanismo dello scambio in quel posto (come l'ha battezzato un utente di ingforum), conviene anche prima.
per quanto riguarda i 6 anni, parlo di rimini: 20 kWp a 1300 kWh/anno/kWp, incentivati intorno a 0,3 (dipende dal mese, ma circa), più 0,17 di tariffa di picco in fascia F1 (perchè parliamo di contratti multiorari non residenziali, ovviamente) rendono circa 12000 euro/anno; togline 500 per una pulita annuale fa 11.500 l'impianto su tetto piano costa oramai non più di 3800 €/kWh * 20 = 76000 / 11500 = 6,6 anni
con un po' di fortuna come dici tu stesso, si produce un po' più della teoria, ed ecco che il rientro arriva in 6 anni tondi.
per ottenere questi risultati è indispensabile che l'energia sia integralmente autoconsumata, quindi il FV deve produrre nel giorno di produzione massima MENO di quanto l'edificio assorba dalle 8 alle 19 nel periodo di picco (di solito ciò non è un problema, salvo in edifici industriali, perchè non c'è mai abbastanza tetto per fare così tanto FV)
SEU vuol dire sistema efficiente di utenza: A con grandi capannoni da il tetto in comodato d'uso a B che realizza il FV (direttamente un produttore, di solito), che si allaccia alla cabina MT che A ha già (azzerando i relativi oneri): si può fare una dichiarazione per cui quello che viene assorbito lo paga A, quello che viene immesso il GSE lo fattura a B (con la formula del ritiro dedicato): naturalmente B si tiene anche l'incentivo.
in più tra A e B si fa un contratto per cui A riconosce a B come remunerazione dell'energia autoconsumata il prezzo del ritiro dedicato (magari più un tot): B ci guadagna che non ha più i casini di accedere al registro grandi impianti, la tariffa su edificio, gli oneri di allacciamento azzerati ed eventualmente un surplus sulla tariffa che avrebbe se immettesse tutto in rete, A ci guadagna uno sconto di almeno il 15% sull'energia autoconsumata (dovuto al fatto che la paga priva di dispacciamento, uc, mct e pippe varie).
è più o meno l'unico modo remunerativo rimasto per fare il FV al di sopra del tavoliere delle puglie
@arkanoid: quello di cui parla superP probabilmente è la monetizzazione dello ssp, che si può fare a fine anno se ti rimane un surplus non consumato. ma il meccanismo NON funziona così, funziona con il pro-quota giorno:
ogni giorno enel (o chi per lui) fa la somma algebrica tra quanto hai immesso e assorbito: se immetti più di quello che assorbi, vai in scambio sul posto, ovvero un conto che tiene traccia del surplus, e da cui si può prelevare il credito nei giorni in cui assorbi più di quello che produci. ma:
1- lo ssp riguarda solo la quota energia: oneri di rete, dispacciamento, uct mc firulì firulà e soprattutto le accise NON vengono scambiati: se prelevi dalla rete li paghi, se immetti NON te li scontano: questa fregatura c'è per tutti gli utenti, anche grandi clienti terziari con contratti libero mercato, e vale circa il 30% del costo totale: quindi lo scambio non è 1 a 1, ma circa 1 contro 0,7
2- il meccanismo delle tariffe residenziali prevede 4 scaglioni di consumo: i primi 1800 kWh costano poco, poi via via aumentano fino allo scaglione massimo sopra i 4400 (circa, non ricordo il valore esatto); queste quote erano annuali fino al 31/12/08, dal 1/1/09 sono calcolate con il pro-quota giorno: se tu in un giorno consumi più di 1800/365, finisci nel 2° scaglione e così via. gli scaglioni si cumulano nei consumi SENZA venire ridotti dai kWh scambiati sul posto (ma solo da quelli autoconsumati).
ciò fa sì che poichè d'inverno il fv non produce, i kwh che consumi finiscono spesso e volentieri in 3° o 4° scaglione (per chi ha ville è abbastanza facile arrivarci con i consumi normali, figuriamoci con la pdc accesa: perchè i kWh annuali della pdc in realtà si concentrano nei 4 mesi annuali, e quindi col criterio pro-quota giorno hanno effetto 3X).
i kWh che invece immetti in scambio sul posto ti vengono remunerati sempre al prezzo della componente energia (perchè gli scaglioni di consumo si applicano sugli oneri di rete, e quindi "non scambiano").
il risultato è che il kWh scambiato può raggiungere anche un rapporto 3 contro 1 (cioè quello che prelevi d'inverno ti costa 3 volte tanto rispetto a quello che immetti in estate).
per limitare i danni è essenziale chiedere il 2° contatore in tariffa usi diversi cui allacciare la pdc (che NON ha gli scaglioni, e quindi soffre solo del fenomeno 1)
spero di essermi spiegato comprensibilmente, il meccanismo è contorto assai: non tenerne conto fa sì che a fine anno si spenda per riscaldamento praticamente la stessa cifra (o anche qualcosa di più) di un impianto con caldaia a condensazione, che costa una piccola frazione di uno a pdc, vanificando in toto l'investimento.
le stime sul sito AEEG sono fatte ancora con il vecchio metodo, nonostante numerose segnalazioni: un vero e proprio specchietto per le allodole di stato
per quanto riguarda i 6 anni, parlo di rimini: 20 kWp a 1300 kWh/anno/kWp, incentivati intorno a 0,3 (dipende dal mese, ma circa), più 0,17 di tariffa di picco in fascia F1 (perchè parliamo di contratti multiorari non residenziali, ovviamente) rendono circa 12000 euro/anno; togline 500 per una pulita annuale fa 11.500 l'impianto su tetto piano costa oramai non più di 3800 €/kWh * 20 = 76000 / 11500 = 6,6 anni
con un po' di fortuna come dici tu stesso, si produce un po' più della teoria, ed ecco che il rientro arriva in 6 anni tondi.
per ottenere questi risultati è indispensabile che l'energia sia integralmente autoconsumata, quindi il FV deve produrre nel giorno di produzione massima MENO di quanto l'edificio assorba dalle 8 alle 19 nel periodo di picco (di solito ciò non è un problema, salvo in edifici industriali, perchè non c'è mai abbastanza tetto per fare così tanto FV)
SEU vuol dire sistema efficiente di utenza: A con grandi capannoni da il tetto in comodato d'uso a B che realizza il FV (direttamente un produttore, di solito), che si allaccia alla cabina MT che A ha già (azzerando i relativi oneri): si può fare una dichiarazione per cui quello che viene assorbito lo paga A, quello che viene immesso il GSE lo fattura a B (con la formula del ritiro dedicato): naturalmente B si tiene anche l'incentivo.
in più tra A e B si fa un contratto per cui A riconosce a B come remunerazione dell'energia autoconsumata il prezzo del ritiro dedicato (magari più un tot): B ci guadagna che non ha più i casini di accedere al registro grandi impianti, la tariffa su edificio, gli oneri di allacciamento azzerati ed eventualmente un surplus sulla tariffa che avrebbe se immettesse tutto in rete, A ci guadagna uno sconto di almeno il 15% sull'energia autoconsumata (dovuto al fatto che la paga priva di dispacciamento, uc, mct e pippe varie).
è più o meno l'unico modo remunerativo rimasto per fare il FV al di sopra del tavoliere delle puglie
@arkanoid: quello di cui parla superP probabilmente è la monetizzazione dello ssp, che si può fare a fine anno se ti rimane un surplus non consumato. ma il meccanismo NON funziona così, funziona con il pro-quota giorno:
ogni giorno enel (o chi per lui) fa la somma algebrica tra quanto hai immesso e assorbito: se immetti più di quello che assorbi, vai in scambio sul posto, ovvero un conto che tiene traccia del surplus, e da cui si può prelevare il credito nei giorni in cui assorbi più di quello che produci. ma:
1- lo ssp riguarda solo la quota energia: oneri di rete, dispacciamento, uct mc firulì firulà e soprattutto le accise NON vengono scambiati: se prelevi dalla rete li paghi, se immetti NON te li scontano: questa fregatura c'è per tutti gli utenti, anche grandi clienti terziari con contratti libero mercato, e vale circa il 30% del costo totale: quindi lo scambio non è 1 a 1, ma circa 1 contro 0,7
2- il meccanismo delle tariffe residenziali prevede 4 scaglioni di consumo: i primi 1800 kWh costano poco, poi via via aumentano fino allo scaglione massimo sopra i 4400 (circa, non ricordo il valore esatto); queste quote erano annuali fino al 31/12/08, dal 1/1/09 sono calcolate con il pro-quota giorno: se tu in un giorno consumi più di 1800/365, finisci nel 2° scaglione e così via. gli scaglioni si cumulano nei consumi SENZA venire ridotti dai kWh scambiati sul posto (ma solo da quelli autoconsumati).
ciò fa sì che poichè d'inverno il fv non produce, i kwh che consumi finiscono spesso e volentieri in 3° o 4° scaglione (per chi ha ville è abbastanza facile arrivarci con i consumi normali, figuriamoci con la pdc accesa: perchè i kWh annuali della pdc in realtà si concentrano nei 4 mesi annuali, e quindi col criterio pro-quota giorno hanno effetto 3X).
i kWh che invece immetti in scambio sul posto ti vengono remunerati sempre al prezzo della componente energia (perchè gli scaglioni di consumo si applicano sugli oneri di rete, e quindi "non scambiano").
il risultato è che il kWh scambiato può raggiungere anche un rapporto 3 contro 1 (cioè quello che prelevi d'inverno ti costa 3 volte tanto rispetto a quello che immetti in estate).
per limitare i danni è essenziale chiedere il 2° contatore in tariffa usi diversi cui allacciare la pdc (che NON ha gli scaglioni, e quindi soffre solo del fenomeno 1)
spero di essermi spiegato comprensibilmente, il meccanismo è contorto assai: non tenerne conto fa sì che a fine anno si spenda per riscaldamento praticamente la stessa cifra (o anche qualcosa di più) di un impianto con caldaia a condensazione, che costa una piccola frazione di uno a pdc, vanificando in toto l'investimento.
le stime sul sito AEEG sono fatte ancora con il vecchio metodo, nonostante numerose segnalazioni: un vero e proprio specchietto per le allodole di stato
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Sì chiarissimo, mi hai aggiunto un paio di cose che non sapevo.
Non dico che ora sia tutto chiaro, per quello dovrei farmi un po' di conti "fisici", ma ho sufficientemente inquadrato il sistema, grazie
Un'ultima domanda: ma il fatto che venga pagata l'energia è sempre stato così, o inizialmente veniva data solo la tariffa incentivante sulla produzione ma non veniva venduta l'energia in eccesso?
Non dico che ora sia tutto chiaro, per quello dovrei farmi un po' di conti "fisici", ma ho sufficientemente inquadrato il sistema, grazie

Un'ultima domanda: ma il fatto che venga pagata l'energia è sempre stato così, o inizialmente veniva data solo la tariffa incentivante sulla produzione ma non veniva venduta l'energia in eccesso?
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
inizialmente (nel primo conto energia) l'incentivo veniva erogato solo sulla quota autoconsumata: la quota scambiata veniva restituita integralmente, ma su di essa non veniva erogato l'incentivo (una follia, che costringeva ad aumentare gli sprechi il più possibile per evitare assolutamente di immettere in rete).
nel secondo conto energia fino al 31/12/08 il cambio era 1 contro 1 e il criterio di calcolo era annuale: si poteva (come molti credono anche oggi) usare la rete come accumulo elettrico, prelevando in inverno quel che si immetteva d'estate , di fatto.
dal 1/1/09 funziona come ho spiegato, il gioco è finito.
fin dal 1/1/07 il gestore dell'impianto può scegliere tra vendita in rete (ritiro dedicato si chiama) e scambio sul posto (fino a 200 kW): l'incentivo viene erogato ad entrambi nello stesso modo, la differenza la fa il consumo energetico del sito: la convenienza del fv in ssp è massima fino a che la percentuale immessa in rete è nulla, o comunque piccola rispetto al prelievo (cioè al consumo non coperto dal FV), dopo via via diminuisce.
fare un FV in ssp con produzione maggiore del consumo è poco remunerativo, perchè si può monetizzare soltanto a fine anno, e se lo si monetizza viene pagato meno della tariffa del ritiro dedicato (oltre che con 14-15 mesi di ritardo, che vuol dire altro 3%) ma per via del costo dell'energia lo ssp è comunque la scelta migliore fino a che l'autoconsumo non scende sotto il 30-40% della produzione: oltre conviene comunque il ritiro dedicato, anche sotto i 200 kW.
nel secondo conto energia fino al 31/12/08 il cambio era 1 contro 1 e il criterio di calcolo era annuale: si poteva (come molti credono anche oggi) usare la rete come accumulo elettrico, prelevando in inverno quel che si immetteva d'estate , di fatto.
dal 1/1/09 funziona come ho spiegato, il gioco è finito.
fin dal 1/1/07 il gestore dell'impianto può scegliere tra vendita in rete (ritiro dedicato si chiama) e scambio sul posto (fino a 200 kW): l'incentivo viene erogato ad entrambi nello stesso modo, la differenza la fa il consumo energetico del sito: la convenienza del fv in ssp è massima fino a che la percentuale immessa in rete è nulla, o comunque piccola rispetto al prelievo (cioè al consumo non coperto dal FV), dopo via via diminuisce.
fare un FV in ssp con produzione maggiore del consumo è poco remunerativo, perchè si può monetizzare soltanto a fine anno, e se lo si monetizza viene pagato meno della tariffa del ritiro dedicato (oltre che con 14-15 mesi di ritardo, che vuol dire altro 3%) ma per via del costo dell'energia lo ssp è comunque la scelta migliore fino a che l'autoconsumo non scende sotto il 30-40% della produzione: oltre conviene comunque il ritiro dedicato, anche sotto i 200 kW.
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Approfitto della competenza di Ronin per chiedere anch'io qualcosa:
Supponiamo di avere un edificio di tipo condominiale (30-40 alloggi) di nuova realizzazione servito da pompe di calore (impianto centralizzato per riscaldamento invernale, raffrescamento estivo e produzione acs con integrazione solare termica) e pannelli FV condominiali (quantità indicativa max 1 kWp/alloggio), questi ultimi installati per obbligo di legge.
Ipotizziamo che nella stagione estiva la produzione FV sia inferiore ai consumi delle PdC che lavorano in raffrescamento. Analogamente (a maggior ragione) d'inverno durante il riscaldamento. Forse nelle mezze stagioni ci potrebbe essere una produzione FV superiore ai consumi delle PdC.
Con queste ipotesi, quale sistema tariffario è più conveniente adottare?
Va bene lo scambio sul posto o sono meglio altre soluzioni?
E' meglio usare un contatore per le PdC separato dalle altre utenze comuni condominiali?
E' necessario un contatore dedicato per i pannelli FV?
E' possibile fare qualche quantificazione monetaria per vedere quali sono i costi di esercizio basandoci sulle tariffe oggi in vigore?
Grazie
Marcello
Supponiamo di avere un edificio di tipo condominiale (30-40 alloggi) di nuova realizzazione servito da pompe di calore (impianto centralizzato per riscaldamento invernale, raffrescamento estivo e produzione acs con integrazione solare termica) e pannelli FV condominiali (quantità indicativa max 1 kWp/alloggio), questi ultimi installati per obbligo di legge.
Ipotizziamo che nella stagione estiva la produzione FV sia inferiore ai consumi delle PdC che lavorano in raffrescamento. Analogamente (a maggior ragione) d'inverno durante il riscaldamento. Forse nelle mezze stagioni ci potrebbe essere una produzione FV superiore ai consumi delle PdC.
Con queste ipotesi, quale sistema tariffario è più conveniente adottare?
Va bene lo scambio sul posto o sono meglio altre soluzioni?
E' meglio usare un contatore per le PdC separato dalle altre utenze comuni condominiali?
E' necessario un contatore dedicato per i pannelli FV?
E' possibile fare qualche quantificazione monetaria per vedere quali sono i costi di esercizio basandoci sulle tariffe oggi in vigore?
Grazie
Marcello
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
1-2: leggi l'ultima frase del mio messaggio precedente (in sintesi, per impianti su edifici civili lo ssp è praticamente sempre la scelta migliore, perchè è rarissimo che l'autoconsumo scenda sotto la soglia del 30%)
3: per la pdc è meglio scegliere un contatore separato, purchè i contratti siano da 4,5 kW; con i contratti da 3 kW a priori è difficile stabilire quale sia la migliore soluzione (o meglio la migliore soluzione è un bel riscaldamento centralizzato a gas; ma tant'è, lo so anch'io come va il mondo).
4: per i pannelli FV è meglio non scegliere un contatore separato, primo perchè scegliendolo si va totalmente in vendita (scelta che non conviene mai rispetto all'autoconsumo), secondo perchè si pagano oneri di allacciamento aggiuntivi. meglio invece farsi installare due prese palazzoli (di modo che d'estate sposti il FV sull'impianto della PDC, in mezza stagione quando la pdc è spenta lo tieni sul contatore normale)
5: una famiglia media consuma 3000 kWh, cui per una casa da 100 m2 in classe B si aggiungono 50 kWh/m2/anno=5000 kWh termici, che con il metano e un rendimento medio stagionale di 0,9 fanno 580 m3, ovvero 405 euro l'anno; con 100 kWh/m2/anno si raggiungono 810 euro (prezzo del metano 0,7: forse un po' ottimistico con gli ultimi aumenti, ma non certo irreale.
prendiamo i 100 kWh (10.000 kWh termici) a cop medio 3 si finisce intorno ai 3000 kWh elettrici: ma questi 3000 kWh non sono equamente distribuiti sull'arco di tutto l'anno, bensì concentrati nei 5 mesi invernali pieni (al 90% almeno), più o meno con andamento 10% novembre e marzo, 20% dicembre 25% gennaio-febbraio.
perciò i kWh di gennaio e febbraio (1500+3000/6=2000/60=33 kWh al giorno * 365 = 12000 > 4440) vanno a finire abbondantemente in quarto scaglione (ci vanno anche con la classe B).
per convenire rispetto al metano i 3000 kWh aggiuntivi devono costarti meno di 27 cent: per contratti da 3 kW e consumi sui 3000 kWh/anno il kWh è intorno ai 23-24; il 4° scaglione va sopra i 30 cent.
una stima precisa è molto complessa e che necessiterebbe di dati di consumo molto precisi (che non credo vengano mai rilevati per appartamenti monofamiliari).
io però farei questo ragionamento semplice-semplice: supponi di riuscire a fare il meglio, a 23 cent: il margine di guadagno sul metano è intorno ai 4 cent * 3000 kWh all'anno, ovvero ben 120 euro. se la casa è coibentata per la classe B, il guadagno è ancora minore.
quanto tempo impieghi a ripagarti la superiore spesa della pdc rispetto alla caldaia?
3: per la pdc è meglio scegliere un contatore separato, purchè i contratti siano da 4,5 kW; con i contratti da 3 kW a priori è difficile stabilire quale sia la migliore soluzione (o meglio la migliore soluzione è un bel riscaldamento centralizzato a gas; ma tant'è, lo so anch'io come va il mondo).
4: per i pannelli FV è meglio non scegliere un contatore separato, primo perchè scegliendolo si va totalmente in vendita (scelta che non conviene mai rispetto all'autoconsumo), secondo perchè si pagano oneri di allacciamento aggiuntivi. meglio invece farsi installare due prese palazzoli (di modo che d'estate sposti il FV sull'impianto della PDC, in mezza stagione quando la pdc è spenta lo tieni sul contatore normale)
5: una famiglia media consuma 3000 kWh, cui per una casa da 100 m2 in classe B si aggiungono 50 kWh/m2/anno=5000 kWh termici, che con il metano e un rendimento medio stagionale di 0,9 fanno 580 m3, ovvero 405 euro l'anno; con 100 kWh/m2/anno si raggiungono 810 euro (prezzo del metano 0,7: forse un po' ottimistico con gli ultimi aumenti, ma non certo irreale.
prendiamo i 100 kWh (10.000 kWh termici) a cop medio 3 si finisce intorno ai 3000 kWh elettrici: ma questi 3000 kWh non sono equamente distribuiti sull'arco di tutto l'anno, bensì concentrati nei 5 mesi invernali pieni (al 90% almeno), più o meno con andamento 10% novembre e marzo, 20% dicembre 25% gennaio-febbraio.
perciò i kWh di gennaio e febbraio (1500+3000/6=2000/60=33 kWh al giorno * 365 = 12000 > 4440) vanno a finire abbondantemente in quarto scaglione (ci vanno anche con la classe B).
per convenire rispetto al metano i 3000 kWh aggiuntivi devono costarti meno di 27 cent: per contratti da 3 kW e consumi sui 3000 kWh/anno il kWh è intorno ai 23-24; il 4° scaglione va sopra i 30 cent.
una stima precisa è molto complessa e che necessiterebbe di dati di consumo molto precisi (che non credo vengano mai rilevati per appartamenti monofamiliari).
io però farei questo ragionamento semplice-semplice: supponi di riuscire a fare il meglio, a 23 cent: il margine di guadagno sul metano è intorno ai 4 cent * 3000 kWh all'anno, ovvero ben 120 euro. se la casa è coibentata per la classe B, il guadagno è ancora minore.
quanto tempo impieghi a ripagarti la superiore spesa della pdc rispetto alla caldaia?
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Ronin, è possibile, anche per un centralizzato, avere il secondo contatore, no? A quel punto la gestione può essere conveniente.Ronin ha scritto:quanto tempo impieghi a ripagarti la superiore spesa della pdc rispetto alla caldaia?
Tieni poi conto che una pdc ben dimensionata ha uno SPCOP attorno ai 4 (aria acqua) e non 3. Inoltre nelle spese deve includere sia l'installazione che la gestione.
COn le PDC eviti il solare termico (che per le residenze non ammortizzerai mai), escludi la canna fumaria, tendenzialemtne l'impianto gas (mettendo induzione) e hai già il chiller per il freddo.
Io me ne sono fatti molti di conti sulla taglia residenziale di edificio. Le pdc, come costi di gestione si equivalgolono (con la tariffa dedicata) e anche come installazione, considerando quanto sopra e condiderando impianti di "marca" e non sottomarca.
Poi la scelta è filosofica.

Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
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Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
Grazie ad entrambi per le risposte; vorrei specificare che nel caso in oggetto stiamo parlando di edificio condominiale che, grazie alla buona coibentazione, alla VMC con recupero di calore, agli impianti radianti a bassa temperatura, all'integrazione solare termica per acs, ed ovviamente grazie alle PdC ad alta efficienza aria-acqua, risulterebbe in una buona classe A, (e questo senza considerare il contributo FV ad integrazione delle PdC).
Volevo chiedere a Ronin: da quello che ho capito, le considerazioni che hai fatto valgono per gli impianti unifamiliari. Nel caso di impianto condominiale centralizzato valgono le stesse considerazioni o cambia qualcosa, come accennato anche da SuperP?
Grazie
M.
Volevo chiedere a Ronin: da quello che ho capito, le considerazioni che hai fatto valgono per gli impianti unifamiliari. Nel caso di impianto condominiale centralizzato valgono le stesse considerazioni o cambia qualcosa, come accennato anche da SuperP?
Grazie
M.
Re: Fotovoltaico CONVIENE DAVVERO? Apritemi gli occhi
il fattore critico è il rendimento medio stagionale, mica lo SPCOP, che è calcolato come quello istantaneo: mettici le accensioni, correggilo a occhio per i cicli di sbrinamento, vedrai che 3 è un valore sensato (pure ottimistico, dove è molto umido d'inverno).SuperP ha scritto:Ronin, è possibile, anche per un centralizzato, avere il secondo contatore, no? A quel punto la gestione può essere conveniente.
Tieni poi conto che una pdc ben dimensionata ha uno SPCOP attorno ai 4 (aria acqua) e non 3. Inoltre nelle spese deve includere sia l'installazione che la gestione.
se l'impianto è centralizzato il 2° contatore non è necessario, perchè tanto la tariffa non è più quella familiare (non è più la D2/D3): o meglio c'è già, basta allacciarsi sullo stesso contatore delle utenze condominiali (ascensore, ecc.), evitando così di chiedere un altro allaccio.
ma anche il centralizzato a gas è più efficiente ed economico di quello singolo. in linea di massima se eviti l'impianto a gas per i fornelli il discorso sicuramente cambia, condivido (ma voi li fate davvero senza gas per uso cottura? qui da noi non si venderebbero più gli appartamenti...).
@marcello: non so la risposta perchè sulla taglia "intermedia" (quella dei condomini, insomma, tra mono/bi e grandi complessi) non ho abbastanza esperienza: nei grandi impianti le pdc sono inutili perchè hai un primario di distribuzione del fluido caldo che come minimo va a 60°C (sennò non riesci a produrre l'ACS con gli scambiatori), e a quella temperatura di mandata il COP è ridicolo; inoltre con opportuna configurazione contrattuale sul gas si ottiene l'iva al 10% e se l'impianto è davvero grosso anche la defiscalizzazione (rientrando in cogenerazione+teleriscaldamento), il che ovviamente mette le pdc nella casella "neanche a parlarne".
anche in altre strutture simil-condominiali di cui ho esperienza (alberghi, case di riposo) l'accisa gas industriale rende superflua qualsiasi considerazione in merito (lì la scelta è tra assorbimento o motore a gas, con spiccata preferenza per il secondo, per quanto mi riguarda).