Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

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pierdeep
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Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da pierdeep »

Devo certificare un appartamento termoautonomo in un edificio di tre piani. L'appartamento è stretto fra due contigui ed ha un lato controterra, quindi ha solo un affaccio.
1) Per il calcolo della superficie lorda disperdente e relativo S/V devo considerare le pareti divisorie con gli altri appartamenti (termoautonomi anche loro)?
2) Sono componenti opachi le due pareti divisorie ed il soffitto (il pavimento è controterra)? Se la risposta è Sì qualcuno mi spieghi perché la UNI, cosi come CELESTE, non contemplino la voce "soletta..." o similare. Come faccio a identificare la soletta divisoria con l'appartamento soprastante? e con le pareti verticali considero "ambienti non riscaldati" gli appartamenti vicini?
Scusatemi la domanda quasi ovvia, ma ho già ricevuto troppi pareri discordanti, ed io sono alle prime armi per discernere con cognizione di causa.
Ciao
p.
simcat
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da simcat »

pierdeep ha scritto:Devo certificare un appartamento termoautonomo in un edificio di tre piani. L'appartamento è stretto fra due contigui ed ha un lato controterra, quindi ha solo un affaccio.
1) Per il calcolo della superficie lorda disperdente e relativo S/V devo considerare le pareti divisorie con gli altri appartamenti (termoautonomi anche loro)?
2) Sono componenti opachi le due pareti divisorie ed il soffitto (il pavimento è controterra)? Se la risposta è Sì qualcuno mi spieghi perché la UNI, cosi come CELESTE, non contemplino la voce "soletta..." o similare. Come faccio a identificare la soletta divisoria con l'appartamento soprastante? e con le pareti verticali considero "ambienti non riscaldati" gli appartamenti vicini?
Scusatemi la domanda quasi ovvia, ma ho già ricevuto troppi pareri discordanti, ed io sono alle prime armi per discernere con cognizione di causa.
Ciao
p.
Se usi Celeste dovresti essere in Liguria, normativa che non conosco.
Se fai riferiemento invece alla normativa nazionale ti invito a leggere, nel D.L.192/311 la definizione di S, ovvero superficie disperdente lorda da usare nel calcolo S/V, dopodichè la risposta ce l'hai. Se continui poi ad avere dubbi cercheremo di aiutarti.
Saluti
ketenegh
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da ketenegh »

1) No, siano esse pareti verticali od orizzontali (i.e. muri, soffitti o pavimenti).
2) Opaco è il contrario di trasparente. Le strutture o sono opache o sono trasparenti (finestre).
La soletta è un tipo di componente edile. L'involucro solitamente si definisce come ho scritto sopra: limitato da pareti (orizzontali o verticali) oppure da muri, pavimenti e soffitti. Poi basta capirsi.
Se i vicini vivono al freddo, senza impianto, allora sono ambienti non riscaldati. Più probabilmente sono ambienti riscaldati ovvero esiste un impianto termico o come si usa dire sono "locali vicini".

Se poni queste domande, non ti converrebbe studiare un po' la materia o meglio, affiancarti a qualcuno che almeno non abbia di questi dubbi? Far uscire dei risultati completamente sballati anche se si ha tanta buona volontà, è un attimo.
pierdeep
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da pierdeep »

ketenegh ha scritto:1) No, siano esse pareti verticali od orizzontali (i.e. muri, soffitti o pavimenti).
2) Opaco è il contrario di trasparente. Le strutture o sono opache o sono trasparenti (finestre).
La soletta è un tipo di componente edile. L'involucro solitamente si definisce come ho scritto sopra: limitato da pareti (orizzontali o verticali) oppure da muri, pavimenti e soffitti. Poi basta capirsi.
Se i vicini vivono al freddo, senza impianto, allora sono ambienti non riscaldati. Più probabilmente sono ambienti riscaldati ovvero esiste un impianto termico o come si usa dire sono "locali vicini".

Se poni queste domande, non ti converrebbe studiare un po' la materia o meglio, affiancarti a qualcuno che almeno non abbia di questi dubbi? Far uscire dei risultati completamente sballati anche se si ha tanta buona volontà, è un attimo.
Ringrazio per le solerti risposte ... e mi prendo buon grado la patta di ingenuo (o sprovveduto :wink: )
In realtà la 2) l'ho sintetizzata un po' troppo e così se ne è travisato il senso (credo). Volevo chiedere:
2) nel calcolo delle dispersioni, sono da considerare i componenti opachi delle le due pareti divisorie ed il soffitto?
Certo che so che sono opachi, ma la domanda nasce dall'equivoco se considerarle pareti verticali (o orizzontali) verso locali non riscaldati (caso peggiorativo, come dicono in diversi) oppure non considerarle in quanto non disperdenti poiché divisorie con locali riscaldati (opinione di altri).
Grazie ancora a tutti
p.
ketenegh
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da ketenegh »

Due locali abitabili sono riscaldati per definizione. Tra di essi, per altra definizione, non ci sono dispersioni. Non è un'opinione se calcoli un ACE. Se invece vuoi essere prudente per progettare un impianto, puoi calcolare con "vicini assenti", cioè non riscaldato.
Ultima modifica di ketenegh il gio set 22, 2011 17:51, modificato 1 volta in totale.
girondone
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da girondone »

quoto ketenegh

poi il calcolo delle dispersioni è un altra cosa e non si fa certamente con celeste.. per fortuna!

per le dispersioni sei tu progettista che decidi vicini assenti o presenti ecc...
per ace è tutta un altra cosa
ketenegh
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da ketenegh »

Ho modificato mentre Girondone rispondeva. Il suo quote non considerava la modifica. Mi sembra però che la sostanza non cambi. Condivido quello che lui afferma.
pierdeep
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da pierdeep »

ketenegh ha scritto:Due locali abitabili sono riscaldati per definizione. Tra di essi, per altra definizione, non ci sono dispersioni. Non è un'opinione se calcoli un ACE. Se invece vuoi essere prudente per progettare un impianto, puoi calcolare con "vicini assenti", cioè non riscaldato.
Vi ringrazio moltissimo, veramente non sono molto afferrato, ma vi assicuro che ci provo a salire la china.
Bene: ancora una volta beccato sul lessico.., ancora ci riprovo:
Il coef. di dispersione termica per trasmissione (Htr,adj = HD + Hg + HU + HA) tiene conto di scambio con zone non climatizzate (ovvio) e di zone a temperatura diversa (HA). Da quello che ho capito dalle vostre risposte nel mio caso non devo tener conto delle pareti divisorie con i vicini "caldi".
In questa pagina, http://www.cened.it/faqprocedura , al punto 11.6 e relativa nota di precisazione, non si afferma il contrario? (e a mio parere si sbaglia anche rispetto alla frase "NON si deve considerare la mezzeria")
A quale punto della norma devo fare riferimento per poter giustificare la non considerazione delle pareti verticali divisorie fra appartamenti riscaldati?
girondone
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da girondone »

per quanto riguarda la ombardia ed il "coso" non posso aiutarti
mi spiace
ketenegh
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Re: Parete divisoria fra appartamenti termoautonomi

Messaggio da ketenegh »

me too. Prova a girare la questione sul forum specializzato Lombardia.
chissà se mai in Regione Lombardia capiranno o vorranno capire, che un esemplare spreco da tagliare dovrebbe proprio essere quello della cattedrale cened e di tutti i suoi sacerdoti? Questo vale per tutte le Regioni che si sono reinventate gli ACE,


per chi non l'avesse ancora letto, a pag. 4, un articolo magistrale. Congratulazioni
http://issuu.com/edilclima/docs/p2000_4 ... ipBtn=true
pag .40
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