Riflessione sulla UNI 9182

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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arkanoid
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Riflessione sulla UNI 9182

Messaggio da arkanoid »

Mi sto rifacendo il foglio di calcolo per la UNI 9182, e colgo il momento per una riflessione sull'individuazione della portata corretta per combinazioni di apparecchi.
Parto dal presupposto della tabella E.1, secondo cui il fabbisogno, tutto compreso, per una struttura ospedaliera è pari a 130 litri a persona.
Non utilizzo mai questo dato per i calcoli, ma lo prendo come paragone.
Utilizzo il metodo delle unità di carico con cui dimensiono colonne diramazioni etc.

Per dimensionare l'accumulo dell'acqua calda sanitaria finora ho sempre utilizzato il numero di apparecchi installati, tenuto conto della portata per utilizzo definita alla tabella E.2, della durata di punta dei consumi definita alla tabella F.1 e dal numero di utilizzi per tipologia per ora, nel periodo di punta.
Così facendo spesso risutano capacità di accumulo che a mio avviso sono sovrastimate.

Sto pertanto analizzando un caso che mi sposta la bilancia non di poco, le combinazioni di apparecchi (nel mio caso, utilizzo la combinazione bagno per albergo che è composta da bidet, lavabo e doccia - c'è anche il wc ma non ha acs).

Questa combinazione si trova spesso nelle degenze, che sono per la maggiore da due posti letto.
Se considero, al fine dell'acs, i sanitari singoli, non riesco a distingere quelli dei bagni generici da questi che hanno le combinazioni di apparecchi. In tal modo dovendo mediare posso trovarmi con 4 utilizzi per apparecchio nel caso dei lavabo, due nel caso dei bidet, e due per la doccia, ad esempio. Si parla sempre di utilizzi orari per apparecchio nel periodo di punta.

Con l'ipotesi di sopra, ipotizzo che ci siano due occupanti della stanza, per cui avrò circa 90 litri/persona nell'ora di punta. Confrontati con i 130 litri/giorno "tutto compreso" per occupante mi sembrano troppi.

Il punto di questo post è:

Il grosso del consumo si ha con la doccia. Se le metà dei degenti fanno la doccia è già tanto. Prendo i miei bei 90 litri e ne considero la metà, e mi tengo un po' di margine, sto sui 50 litri/ora/utilizzo nell'ora di punta per ogni bagno definito da quella combinazione di apparecchi. Sono troppo tirato? Purtroppo non riesco a trovare nella norma qualcosa di più utile di questi valori quando si parla di contemporaneità.
Le curve delle UC non le vedo adatte a questa analisi.
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Spd
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Re: Riflessione sulla UNI 9182

Messaggio da Spd »

I 130 l/persona sono come hai notato al giorno, e secondo me tengono conto anche dei consumi accessori (quantomeno mensa e pulizia). Il problema è che il periodo di punta dura dalle 3 alle 4 ore (direi la mattina), e secondo me in quel periodo dovresti avere tra il 75 e l'80% del consumo (diciamo 100 litri).

Il discorso combinazione lo vedo utile per l'accumulo e per il dimensionamento, facendo una valutazione puntuale a utenza e non a persona. Allora è evidente che nel periodo di punta non si usano tutti i sanitari a pieno regime. Se la durata è un'ora io considero 2 docce e un paio di lavate di mani (per l'accumulo).
Sul puro dimensionamento dei tubi sull'acqua fredda considero doccia e WC, sulla calda doccia e lavabo (con coefficienti riduttivi per gruppo bagni).

Detto questo, sull'accumulo e sulla 9182 ho trovato interessante l'articolo che allego (oltre le pubblicazioni Caleffi che sono critiche sul calcolo 9182).
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gararic
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Re: Riflessione sulla UNI 9182

Messaggio da gararic »

sto procedendo nell'analisi della 9182, e propongo per ora un paio di osservazioni:
1) in caso di autoclave, consiglia di mettere un filtro assoluto sull'aria del comressore, per evitare contaminazioni:
A) allora non è il caso di metterla anche sulla tubazione di sfiato del preautoclave?
B) si trovano normalmente in commercio apparecchiature con questa caratterisca?
2) la norma prevede, per la pressurizzazione degli impianti, oltre agli autoclavi ed ai surperssori, anche gli "idroaccumulatori" .... cosa sono?
riccardo - affetto da superbonus
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