Responsabile tecnico
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Responsabile tecnico
Buongiorno a tutti, l'azienda presso la quale svolgo mansione di responsabile uff. tecnico, mi offre la possibilità di diventare responsabile tecnico (termoidraulica lettere C D E G), ma consultando la camera di commercio il mio diploma di Geometra (con indirizzo sperimentale) pare non venga considerato .
Forse qualcuno ne capisce qualcosa?
Grazie
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- Manofthemoon
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Il diploma di geometra non è ammesso. Serve avere i requisiti secondo i dettami della L46/90, cioè Ingegnere, Perito od installatore con il necessario percorso di formazione. E mi sembra anche troppo tollerante. Un ragazzo con il diploma di Istituto professionale nella specializzazione di idraulica, dopo solo due anni anni di pratica può mettersi in proprio. Mi sembra un incoraggiamento all'improvvisazione.
Buongiorno, siccome la legge non mi è chiara:
" requisiti tecnico - professionali di cui all'articolo 2, comma 2, sono i seguenti:
laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una università statale o legalmente riconosciuta;
oppure diploma di scuola secondaria superiore conseguito, con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all'articolo 2, comma 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, previa un periodo di inserimento, di almeno un anno continuativo, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;
oppure titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, previo un periodo di inserimento, di almeno due anni consecutivi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;
oppure prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa del settore, nel medesimo ramo di attività dell'impresa stessa, per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quello computato ai fini dell'apprendistato, in qualità di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1"
Siccome il mio corso di studi (Indirizzo sperimentale) prevede materie scientifiche e tecniche: matematica, fisica, chimica ed impianti (elettrici, idraulici e meccanici), a livello scolastico penso di saperne almeno (non oso oltre....) quanto un perito ITIS o IPSIA.
Comunque non sono sul campo per fare polemiche ma per andare avanti.
In camera di commercio non sanno bene che pesci pigliare, si riservano di valutare la cosa, se però qualcuno ha già avuto esperienze del genere magari mi aiuta a capirci qualcosa.
Grazie
" requisiti tecnico - professionali di cui all'articolo 2, comma 2, sono i seguenti:
laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una università statale o legalmente riconosciuta;
oppure diploma di scuola secondaria superiore conseguito, con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all'articolo 2, comma 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, previa un periodo di inserimento, di almeno un anno continuativo, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;
oppure titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, previo un periodo di inserimento, di almeno due anni consecutivi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;
oppure prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa del settore, nel medesimo ramo di attività dell'impresa stessa, per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quello computato ai fini dell'apprendistato, in qualità di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1"
Siccome il mio corso di studi (Indirizzo sperimentale) prevede materie scientifiche e tecniche: matematica, fisica, chimica ed impianti (elettrici, idraulici e meccanici), a livello scolastico penso di saperne almeno (non oso oltre....) quanto un perito ITIS o IPSIA.
Comunque non sono sul campo per fare polemiche ma per andare avanti.
In camera di commercio non sanno bene che pesci pigliare, si riservano di valutare la cosa, se però qualcuno ha già avuto esperienze del genere magari mi aiuta a capirci qualcosa.
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laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una università statale o legalmente riconosciuta;
oppure diploma di scuola secondaria superiore conseguito, con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all'articolo 2, comma 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, previa un periodo di inserimento, di almeno un anno continuativo, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;
oppure titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, previo un periodo di inserimento, di almeno due anni consecutivi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;
oppure prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa del settore, nel medesimo ramo di attività dell'impresa stessa, per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quello computato ai fini dell'apprendistato, in qualità di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1"
Mi sembra che non rimangano dubbi, se hai la qualifica di geometra dovrai passare obbligatoriamente per il lavoro presso una ditta del settore. Non mi risulta ci siano, almeno nella mia provincia, esempi simili. Altrimenti a cosa servono le specializzazioni? Se guardiamo le materie che abbiamo studiato durante i nostri percorsi scolastici, tutti potremmo fare di tutto!!!! Io sono un termotecnico e non credo di poter firmare progetti di elettrotecnica anche se ho studiato quella metaria. E tantomeno potrei insegnare Italiano, Storia, Geografia, Diritto o Inglese....
Trovo giusto che uno che ha studiato da geometra possa dedicarsi all'impiantistica se gli piace, ma dovrà pure fare un minimo di percorso di formazione.... E ripeto, a mio parere attualmente si è molto poco esigenti. In altri paesi, mi viene in mente la Germania, un installatore prima di mettersi in proprio deve fare un percorso molto più lungo ed impegnativo. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
oppure diploma di scuola secondaria superiore conseguito, con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all'articolo 2, comma 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, previa un periodo di inserimento, di almeno un anno continuativo, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;
oppure titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale, previo un periodo di inserimento, di almeno due anni consecutivi, alle dirette dipendenze di una impresa del settore;
oppure prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa del settore, nel medesimo ramo di attività dell'impresa stessa, per un periodo non inferiore a tre anni, escluso quello computato ai fini dell'apprendistato, in qualità di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attività di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui all'articolo 1"
Mi sembra che non rimangano dubbi, se hai la qualifica di geometra dovrai passare obbligatoriamente per il lavoro presso una ditta del settore. Non mi risulta ci siano, almeno nella mia provincia, esempi simili. Altrimenti a cosa servono le specializzazioni? Se guardiamo le materie che abbiamo studiato durante i nostri percorsi scolastici, tutti potremmo fare di tutto!!!! Io sono un termotecnico e non credo di poter firmare progetti di elettrotecnica anche se ho studiato quella metaria. E tantomeno potrei insegnare Italiano, Storia, Geografia, Diritto o Inglese....
Trovo giusto che uno che ha studiato da geometra possa dedicarsi all'impiantistica se gli piace, ma dovrà pure fare un minimo di percorso di formazione.... E ripeto, a mio parere attualmente si è molto poco esigenti. In altri paesi, mi viene in mente la Germania, un installatore prima di mettersi in proprio deve fare un percorso molto più lungo ed impegnativo. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
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- Iscritto il: gio ott 19, 2006 08:21
- Località: Vicenza
.... E ripeto, a mio parere attualmente si è molto poco esigenti. In altri paesi, mi viene in mente la Germania, un installatore prima di mettersi in proprio deve fare un percorso molto più lungo ed impegnativo. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.[/quote]
Sono perfettamente daccordo con te... e sembra che in futuro sarà ancora più facile... bell'Italia che ci ritroviamo, poi adesso che voglio abolire Ordini e Collegi vedremmo che accadrà....
Sono perfettamente daccordo con te... e sembra che in futuro sarà ancora più facile... bell'Italia che ci ritroviamo, poi adesso che voglio abolire Ordini e Collegi vedremmo che accadrà....
Andrea Diqui
Non metto in dubbio la necessità di imparare sul campo il mestiere, anzi ritengo che un anno di apprendistato sia poco, ma se uno ci mette la testa.
Infatti lavoro da tempo presso una ditta di termoidraulica, ma quello che non capisco è:
ITIS, IPSIA e ITG presentano per alcuni indirizzi le stesse ed identiche materie (sicuramente con gli stessi programmi, i testi sono spesso uguali), perchè questa discriminazione?
Non sarebbe molto più logico, prevedere dei percorsi di formazione, anche brevi, dove uno viene introdotto nel settore ma sopratutto esaminato alla fine del periodo?
(Domanda: per diventare responsabile tecnico basta fare l'ITIS ed un anno di apprendistato?
Se fossi Architetto non devo neanche fare l'apprendistato per fare il responsabile tecnico? Và bene premiare l'impegno nello studio, ma mi risulta che per alcuni indirizzi, di impianti non ne hanno mai sentito parlare)
Forse il nodo da sciogliere è nella cecità che avvolge la pubblica amministrazione, che si limita a lasciare girare la ruota come ha sempre fatto.
Comunque tra un pò dovrei avere riscontro dalla camera di commercio...
Saluti
Infatti lavoro da tempo presso una ditta di termoidraulica, ma quello che non capisco è:
ITIS, IPSIA e ITG presentano per alcuni indirizzi le stesse ed identiche materie (sicuramente con gli stessi programmi, i testi sono spesso uguali), perchè questa discriminazione?
Non sarebbe molto più logico, prevedere dei percorsi di formazione, anche brevi, dove uno viene introdotto nel settore ma sopratutto esaminato alla fine del periodo?
(Domanda: per diventare responsabile tecnico basta fare l'ITIS ed un anno di apprendistato?
Se fossi Architetto non devo neanche fare l'apprendistato per fare il responsabile tecnico? Và bene premiare l'impegno nello studio, ma mi risulta che per alcuni indirizzi, di impianti non ne hanno mai sentito parlare)
Forse il nodo da sciogliere è nella cecità che avvolge la pubblica amministrazione, che si limita a lasciare girare la ruota come ha sempre fatto.
Comunque tra un pò dovrei avere riscontro dalla camera di commercio...
Saluti
Ciao,
a volte le varie CCIAA interpretano i titoli di studio validi per la 46/90 a loro modo,
ma
comunque, se hai il diploma di geometra, purtroppo penso che non sia sufficiente.
I piani di studio del corso di geometra, sono molto differenti da quello di un ITIS o Istituto professionale.
Non è presente per esempio la materia di Officina meccanica.
Con le normative attuali il diploma di geometra non va bene.
In teoria otterresti i requisiti dopo 3 anni alle dipendenze di una ditta del settore, esattamente come l'otterrebbe uno che ha il diploma di terza media...
Misteri italici.
Ciao
a volte le varie CCIAA interpretano i titoli di studio validi per la 46/90 a loro modo,
ma
comunque, se hai il diploma di geometra, purtroppo penso che non sia sufficiente.
I piani di studio del corso di geometra, sono molto differenti da quello di un ITIS o Istituto professionale.
Non è presente per esempio la materia di Officina meccanica.
Con le normative attuali il diploma di geometra non va bene.
In teoria otterresti i requisiti dopo 3 anni alle dipendenze di una ditta del settore, esattamente come l'otterrebbe uno che ha il diploma di terza media...
Misteri italici.
Ciao
Ciao, oltre al confronto delle materie ho sentito un "Guru" che lavora presso un ufficio CCIAA.
Mi ha confessato che effettivamente il ciclo di studi che ho svolto mi consentirebbe di svolgere la mansione, ma....
Legge emanata nel 1990 e inizio dell'indirizzo sperimentale 1998 (forse), quindi non è contemplato.
Per avviare la pratica di "ricorso" non ci sono problemi, ma per la risposta ci potrebbero volere anche un paio d'anni.
Ciao
Mi ha confessato che effettivamente il ciclo di studi che ho svolto mi consentirebbe di svolgere la mansione, ma....
Legge emanata nel 1990 e inizio dell'indirizzo sperimentale 1998 (forse), quindi non è contemplato.
Per avviare la pratica di "ricorso" non ci sono problemi, ma per la risposta ci potrebbero volere anche un paio d'anni.
Ciao
- marcocinalli
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- Iscritto il: mer mar 21, 2007 08:29
- Località: chieti
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hai proprio ragione, peccato che non tutti la pensino così....per star tranquillo, vai scuola serale e prenditi il diploma da perito nella specializzazione che vuoi basta un poco di impegno a mio avviso la specializzazione conta prima di tutto, se io voglio fare lo strutturale prima ditutto prendo il diploma da perito edile.....
MC
"Tutto quello che non c'è non si rompe". H. Ford
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- Iscritto il: ven dic 29, 2006 17:58
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Calma ragazzi per fare lo strutturale basta a malapena laurearsi in ingegneria civile indirizzo strutture, poi bisogna mettere in conto qualche anno in uno studio professionale con strutturisti con le ba**e d'acciaio, fare esperienza di cantiere e continuare a studiare e continuare a studiare per conto proprio, altro che perito edile!marcocinalli ha scritto:hai proprio ragione, peccato che non tutti la pensino così....per star tranquillo, vai scuola serale e prenditi il diploma da perito nella specializzazione che vuoi basta un poco di impegno a mio avviso la specializzazione conta prima di tutto, se io voglio fare lo strutturale prima ditutto prendo il diploma da perito edile.....
MC
vecchiaccio
- marcocinalli
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- Iscritto il: mer mar 21, 2007 08:29
- Località: chieti
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davo ragione alla scelta di studiare (una scuola è sicuramente meglio che far da soli...) non intendevo certo che bastasse un pezzo di carta per poter (e saper) fare.
Personalmente non mi azzarderei mai nemmeno a pensare di progettare (o calcolare) nemmeno una pensilina in legno lamellare (e si che ho fatto scienza delle costruzioni ...)
MC
Personalmente non mi azzarderei mai nemmeno a pensare di progettare (o calcolare) nemmeno una pensilina in legno lamellare (e si che ho fatto scienza delle costruzioni ...)
MC
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