caldaia a pellets -fattore di conversione biomassa

Normativa tecnica inerente la classificazione e la certificazione energetica degli edifici, sistema informativo regionale SICEE, accreditamento tecnici, …
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dancer
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Iscritto il: mer set 22, 2010 10:56

caldaia a pellets -fattore di conversione biomassa

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Ho da certificare una villetta con caldaia a pellets e sono di fronte al solito dilemma: è una fonte rinnovabile o no? Premetto che io utilizzo Euclide certificazione Energetica che tratta tale caldaia come una caldaia tradizionale permettando però di inserire un valore del fattore di conversione dell'energia primaria - biomassa anche diverso dal valore proposto di default pari a 1...nel calcolo delle emissioni cO2 ed ettari di bosco il software dice che sono zero (coerente con il fattore emissione biomassa pari a zero). ho dato una occhiata anche al vecchio docet ed anch'esso considera la caldaia a pellets come fonte non rinnovabile.
Sull'argomento c'è una grande confusione non essendo uscita la units 11300 parte 4 (se qualcuno avesse una bozza e me la potesse fornire gle ne sarei ovviamente grato).
La softwarehouse di euclide mi ha consigliato di utilizzare un fattore di conversione pari a 0,3 coerentemente con il decreto del 2010 valevole ai SOLI fini fiscali, ribadendomi che però la biomassa non è considerata dal software fonte rinnovabile...La regione Piemonte al telefono mi ha detto invece che essa lo è e di stimare la quota parte di fabbisogno coperto dalle fonti tradizionali e quella da fonti rinnovabili al fine di consentire al SICEE di calcolare la copertura da FR...
A parte il fatto che un fattore <1 pari a 0.3 mi comporta un rendimento calcolato da Euclide del generatore pari a (eta caldaia libretto 90%) 0.90/0.3 circa 3 come dire del 300% e quindi un rendimento globale stagionale riscaldamento pari a circa 1,5...ora rebdimenti formalmente così alti non mi sembrano sensati poichè comportano energie primarie minori dei fabbisogni termici utili...inoltre la regione Piemonte quando parlava del teleriscaldamento nella guida ammoniva di non usare il fattore fep nel TLR del DOCET pari a 2,6 poichè appunto non aveva senso avere energie primarie minori dei fabbisogni...Ova vi chiedo, se non devo considerare il fattore di converisione biomassa pari ad 1 ed ipotizziamo di usare un fattore pari a 0,3, come faccio a calcolarmi a mano il di fabbisogno coperto dalle fonti tradizionali e quella da fonti rinnovabili al fine di consentire al SICEE di calcolare la copertura da FR?

Inoltre ho un secondo quesito: la caldaia a pellets che ho è solo per riscaldamento ma il furbacchione dell'idraulico installatore della caldaia, ha previsto un serbatoio di accumulo esterno all'uscita dell'acqua alla mandata della tubazione del riscaldamento...da tale serbatoio si alimenta la linea ACS che quando la caldaia è spenta è alimentata da un boiler elettrico...ora non essendo la caldaia una caldaia con due generatori (risicaldamento ed acs) e due linee di tubazioni indipendenti, penserei che non sia possibile considerare la caldaia come un ciclo misto riscaldamento+acs e penserei di considerare la caldaia come generatore di riscaldmento e il boiler come gnenratore acs, ignorando completamente il discorso del serbatoio esterno forbesco...dico una cosa giusta? Se faccio così e considero un fattore di conversione 0.3 (fonti rinnovabili) per il riscaldamento più un boiler elettrico per l'acs tradizionale come faccio a calcolare a mano il di fabbisogno coperto dalle fonti tradizionali e quella da fonti rinnovabili al fine di consentire al SICEE di calcolare la copertura da FR?
Avrei voglia di sbattermente e considerare il fattore di conversione pari a 1... però poi sul certificato ACE apparirà fonti rinnovabili zero...visto che il mio cliente ha fatto la pratica del 55% in cui ha trattato la caldaia come fonte rinnovabile ho paura di non essere coerente .
Resto in attesa, vi prego datemi un aiutino.
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