Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Ale_S
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Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da Ale_S »

Ciao a tutti.
Premetto che non pratico da tanto tempo nel settore della termoidraulica e per questo preferisco, soprattutto ora che sono all'inizio, essere certo dei miei risultati, onde evitare problemi ai miei committenti, che a me.

Devo fare un semplice dimensionamento di un impianto termico in una villetta a tre piani, ristrutturata da un edificio rurale, con relativa relazione e verifica della 192/05, 311 ecc ecc.
Utilizzo un software naturalmente per fare tutti i calcoli, e, dopo aver inserito con molta attenzione i parametri relativi alle pareti opache e vetrate (che sono molto differenti fra loro, e in alcuni casi, di "vecchio stampo" come pareti in mattone pieno da 60cm), ho calcolato le potenze necessarie per il fabisogno energetico delle singole stanze. Confrontandomi con il termoidraulico, mi ha detto che a parer suo sono un po' basse. Lui mi dice che nella sua esperienza (che rispetto, anche se allo stesso tempo cerco di analizzare da dove vengano le sue idee e se siano corrette), solitamente dimensiona il fabisogno, applicando 50W per ogni m3.
Nel mio caso ad esempio, ho un salone con due pareti esterne e una interna. Nel piano inferiore c'è una ex cantina, diventat studiolo, e quindi scaldata, al piano superiore camere riscaldate. I muri esterni sono di circa 60 cm in mattone pieno e basta; ci sono una porta esterna, una porta finestra e una finestra. le dimensioni sono 30m2 in pianta e altezza 2,7 m. A me risulta un fabisogno di 1528W (18,8W/m2), mentre con il suo calcolo approssimativo, ci vorrebbero 4000 W. insomma un po' distanti !!
Con la vostra esperienza, vi sembra che dai dati forniti, il valore che ho ricavato possa essere giusto, e quindi quello del termotecnico un poco eccessivo ????
Grazie.
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ilverga
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da ilverga »

Ale_S ha scritto:Ciao a tutti.
Premetto che non pratico da tanto tempo nel settore della termoidraulica e per questo preferisco, soprattutto ora che sono all'inizio, essere certo dei miei risultati, onde evitare problemi ai miei committenti, che a me.

Devo fare un semplice dimensionamento di un impianto termico in una villetta a tre piani, ristrutturata da un edificio rurale, con relativa relazione e verifica della 192/05, 311 ecc ecc.
Utilizzo un software naturalmente per fare tutti i calcoli, e, dopo aver inserito con molta attenzione i parametri relativi alle pareti opache e vetrate (che sono molto differenti fra loro, e in alcuni casi, di "vecchio stampo" come pareti in mattone pieno da 60cm), ho calcolato le potenze necessarie per il fabisogno energetico delle singole stanze. Confrontandomi con il termoidraulico, mi ha detto che a parer suo sono un po' basse. Lui mi dice che nella sua esperienza (che rispetto, anche se allo stesso tempo cerco di analizzare da dove vengano le sue idee e se siano corrette), solitamente dimensiona il fabisogno, applicando 50W per ogni m3.
Nel mio caso ad esempio, ho un salone con due pareti esterne e una interna. Nel piano inferiore c'è una ex cantina, diventat studiolo, e quindi scaldata, al piano superiore camere riscaldate. I muri esterni sono di circa 60 cm in mattone pieno e basta; ci sono una porta esterna, una porta finestra e una finestra. le dimensioni sono 30m2 in pianta e altezza 2,7 m. A me risulta un fabisogno di 1528W (18,8W/m2), mentre con il suo calcolo approssimativo, ci vorrebbero 4000 W. insomma un po' distanti !!
Con la vostra esperienza, vi sembra che dai dati forniti, il valore che ho ricavato possa essere giusto, e quindi quello del termotecnico un poco eccessivo ????
Grazie.
Risposta considerando il lavoro in zona E (Milano e provincia)

A spanne (e a me non piace mai lavorare con tali presupposti), direi che la soluzione sta sempre nel mezzo...
18,8 W/m2 x un salotto potrebbe essere un valore piuttosto credibile se la costruzione fosse molto recente, se non nuova...
44 W/m2 è sicuramente eccessivo
Io farei una diagnosi delle strutture e poi il calcolo di picco per la potenza...e dimensionamento con T media 60°C (per avere un margine di errore su cui giocare)
Comunque salotti disperdenti 30 W/m2 non rientravano nella L10 neanche a piangere...
Ale_S
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da Ale_S »

ilverga ha scritto: Risposta considerando il lavoro in zona E (Milano e provincia)

A spanne (e a me non piace mai lavorare con tali presupposti), direi che la soluzione sta sempre nel mezzo...
18,8 W/m2 x un salotto potrebbe essere un valore piuttosto credibile se la costruzione fosse molto recente, se non nuova...
44 W/m2 è sicuramente eccessivo
Io farei una diagnosi delle strutture e poi il calcolo di picco per la potenza...e dimensionamento con T media 60°C (per avere un margine di errore su cui giocare)
Comunque salotti disperdenti 30 W/m2 non rientravano nella L10 neanche a piangere...
In effetti mi ero dimenticato di indicare la zona che comunque anche nel mio caso è "E".
Come detto comunque la casa non è nuova, ma è una ristrutturazione e le pareti in particolare in quella stanza sono di 60 cm in mattone pieno, come già detto, con una trasmittanza U=0.579; per gli infissi (che ancora non sono presenti), dovendo essere nuovi, ho ipotizzato una loro buona tenuta. E comunque viste le tue indicazioni, penso proprio che userò un'incremento di circa il 20% almeno, per il dimensionamento dei terminali.
Grazie.
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da ingbaldiniroberto »

Ale_S ha scritto:... è una ristrutturazione e le pareti in particolare in quella stanza sono di 60 cm in mattone pieno, come già detto, con una trasmittanza U=0.579...
C'è qualcosa che non mi convine nei tuoi calcoli, o nei tuoi archivi materiali.
Il valore di trasmittanza che indichi per una parete in mattoni pieni dello spessore di 60 cm è quanto meno ottimistico, per una parete intonacata a mattoni pieni di 60cm (massa volumica 1600kg) il valore corretto si aggira intorno a U=1÷0,9.
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ilverga
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Messaggio da ilverga »

Concordo massimamente con l'emerito Ingegnere!!
eliobono
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Messaggio da eliobono »

Sicuramente 18,8 kW/m3 (penso che ti riferisci ai m3 altrimenti il tuo dato in m2 confligge con quello dell'installatore) non sono credibili per una stanza con due pareti esterne ed il pavimento su cantina. Le osservazioni del Vecchiaccio sono corrette, a meno che si sia pensato ad un isolamento della struttura, peraltro necessaria per rientrare nei parametri del DLgs 311. Consiglio di dimensionare i corpiscaldanti con mandata non superiore ai 70 gradi e con un Dt non inferiore a 20 gradi. Aumenteranno i costi dei radiatori ma ne beneficerà il comfort ed i consumi.[/code]
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
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SuperP
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Messaggio da SuperP »

eliobono ha scritto:superiore ai 70 gradi e con un Dt non inferiore a 20 gradi.
Come garantisci all'impianto il delta T 20°C?? Tubi di diametro piccolo e velocità ridotte?? Da me non lo fanno manco a morire... L'altro espediente è regolare al minimo la velocità della pompa..

A questo punto non è meglio la mandata 75°C e delta T 10°C?? L'emissività dei radiatori è uguale
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studio17
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Messaggio da studio17 »

SuperP ha scritto:
eliobono ha scritto:superiore ai 70 gradi e con un Dt non inferiore a 20 gradi.
Come garantisci all'impianto il delta T 20°C?? Tubi di diametro piccolo e velocità ridotte?? Da me non lo fanno manco a morire... L'altro espediente è regolare al minimo la velocità della pompa..

A questo punto non è meglio la mandata 75°C e delta T 10°C?? L'emissività dei radiatori è uguale

Conqueste temperatura il confort ambientale è pessimo.
stimp
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Messaggio da SuperP »

studio17 ha scritto: Conqueste temperatura il confort ambientale è pessimo.
- Quali di queste?? Tm 70 DT 20 o Tm 75 e DT 10?? Per me sono uguali..
- Perchè sono pessime?? Sono le solite. Ricordo che le condizioni di comfort dipendono da molteplici fattori. Tra questi il principale è la Temp. operante, media tra T superficiale e T aria. QUindi conta mooooooooolto di + una buona T superf (ottenuta con buon isolamento, meglio se a cappotto) che un radiatore che funziona a T 75°C. Resta poi il fatto che con buoni isolamenti, i radiatori sono pochi. Se sono pochi sono brutti sottofinestra e allora si abbassa un po' la Tm per averne di + :)
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studio17
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Messaggio da studio17 »

SuperP ha scritto:
studio17 ha scritto: Conqueste temperatura il confort ambientale è pessimo.
- Quali di queste?? Tm 70 DT 20 o Tm 75 e DT 10?? Per me sono uguali..
- Perchè sono pessime?? Sono le solite. Ricordo che le condizioni di comfort dipendono da molteplici fattori. Tra questi il principale è la Temp. operante, media tra T superficiale e T aria. QUindi conta mooooooooolto di + una buona T superf (ottenuta con buon isolamento, meglio se a cappotto) che un radiatore che funziona a T 75°C. Resta poi il fatto che con buoni isolamenti, i radiatori sono pochi. Se sono pochi sono brutti sottofinestra e allora si abbassa un po' la Tm per averne di + :)
Caro Super P hai mai messo una mano su un radiatore che lavora +75/+65°C?
Hai mai visto quanto pulviscono porta in giro il moto convettivo creato a quelle temperature?
A me da tremendamente fastidio e non lo sopporto, bruciore agli occhi, etc...
Acqua in ingresso ai radiatori tendenzialmente non più di +65°C, ma a +60 sarebbe molto meglio.
stimp
SuperP
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Messaggio da SuperP »

studio17 ha scritto: Caro Super P hai mai messo una mano su un radiatore che lavora +75/+65°C?
Hai perfettamente ragione, ma si ragionava su come ottenere il DT 20°C.

Per contro, con edificio molto ben isolati, caldaie a condensazione con climatica, i clienti si lamentano che il radiatore non scotta, non asciuga i panni e l'idraulico toglie la climatica...
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Messaggio da Ale_S »

Rispondo alle osservazioni fatte al tema iniziale:

Ho ricontrollato le mie stratigrafie, e ho notato che in effetti, quelle che usavo contenevano laterizzi con massa volumica di 1000 Kg/m3.
La differenza di conduttività dello stesso materiale con diversa massa volumica, devo dire è notevole. Ho provato ad utilizzare un laterizzio pieno con massa volumica di 1600 Kg/m3 come nel vostro esempio, e con 57cm di spessore, di cui uno tra calce esterna ed interna, ed ottengo U=0,884 W/m2K ; ancora un poco inferiore alla vostra, ma decisamente molto più simile.
Quale massa volumica posso considerare di regola in una parete rurale, regione marche, probabilmente anteguerra, in pietra e mattoni pieni (più pietra) ?????

Piccola osservazione: in effetti nel primo messaggio avevo sbagliato l'unità di misura di una quantità: mi riferivo sempre in metri cubi e non quadri (dato che l'altezza del locale un po' può cambiare). A me veniva 18,8 W/m3 e al termico 50W/m3. Noto però, che "Ilverga" nel rispondermi mi ha sempre indicato misure in m2. E' un semplice errore di battitura, o invece ti volevi riferire proprio a valori in metri quadri ???? No perchè se fosse l'ultima possibilità(18,8W/m2 indicati), allora considerando una casa di un'altezza di 2,8m, verrebbero circa i 50W/m3 del termico.

Morale: Quale è un dato per voi ammissibile (con la giusta unità di misura??)


Volevo precisare, che, visto che l'edificio in esame ha un permesso di costruire del 2003, necessita di una verifica secondo la vecchia legge 10, e non secondo la 192/05 e 311, per questo mi posso (o meglio i committenti possono) permettersi pareti più disperdenti.
r.gaetano fabio, genova
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

Bisogna distinguere tra dimensionamento del generatore e dimensionamento dei radiatori.
Ovviamente stiamo parlando di valutazioni spannometriche (senza tener conto di apporti, ombreggiamenti, diversità di materiali, rapporto S/V edificio, ecc ...), però spannometricamente anche per i vecchi edifici di civile abitazione pre legge 373/76 la potenza del generatore difficilmente supera i 20W/m3dT (in cui dT=differenza tra temp.interna e temp.esterna, mentre volume in m3).
Tieni presente che con il Dlgs 311/06 le dispersioni da un edificio in classe C non superano i 15W/m3dT.
Questi valori sono quelli relativi alla potenza utile del generatore, mentre la potenza dei radiatori dovrà essere equiparata ai valori di potenza richiesti dal singolo vano (calcolati dal programma delle dispersioni delle strutture) avendo l'accortezza di scegliere dal catalogo i valori di emissione termica equivalente (secondo le norme EN442) riferiti a dT max 50°C, valore che necessariamente dovrà essere max dT=40°C se hai una caldaia a condensazione. La dT del radiatore è calcolata come dT=[(Tman+Tr)/2]-Tamb). Ovviamente più è basso il dTr e maggiore sarà, a parità di potenza emessa, la superficie del radiatore.
rgf
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Messaggio da eliobono »

Per SuperP. Esatto: Tubi di diametro piccolo e velocità ridotte. Servono radiatori più grandi, ma ripeto, il comfort è superiore. Bisogno superare il concetto di impianto on-off che porta i radiatori ad essere bollenti e poi freddi. La temperatura operante dipende, oltre che alla temperatura dell'aria, della temperatura media delle pareti. Un radiatire di vasta superfice sempre caldo, più o meno a seconda del fabbisogno, garantisce una temperatura operante ottimale. In poche parole il radiatare deve funzionare sempre, modulando la portata, e quindi la temperatura, in funzione delle condizioni climatiche e degli apporti solari, il tutto regolato dalla valvola termostatica ed un circolatore a portata variabile (oppure valvola di by-pass, sconsigliabile perchè genera rumori ed il circolatore consuma di più). Il sistema on-off crea forti disagi agli occupanti e consumi elevati. Dobbiamo abituarci ad impianti a funzionamento continuato, magari con una leggera attenuazione notturna. Danno il massimo comfort e consumani di meno. Io li sto proponendo da oltre 10 anni con risultati eccezionali.
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
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Messaggio da ingbaldiniroberto »

eliobono ha scritto:Per SuperP. Esatto: Tubi di diametro piccolo e velocità ridotte. Servono radiatori più grandi, ma ripeto, il comfort è superiore. Bisogno superare il concetto di impianto on-off che porta i radiatori ad essere bollenti e poi freddi. La temperatura operante dipende, oltre che alla temperatura dell'aria, della temperatura media delle pareti. Un radiatire di vasta superfice sempre caldo, più o meno a seconda del fabbisogno, garantisce una temperatura operante ottimale. In poche parole il radiatare deve funzionare sempre, modulando la portata, e quindi la temperatura, in funzione delle condizioni climatiche e degli apporti solari, il tutto regolato dalla valvola termostatica ed un circolatore a portata variabile (oppure valvola di by-pass, sconsigliabile perchè genera rumori ed il circolatore consuma di più). Il sistema on-off crea forti disagi agli occupanti e consumi elevati. Dobbiamo abituarci ad impianti a funzionamento continuato, magari con una leggera attenuazione notturna. Danno il massimo comfort e consumani di meno. Io li sto proponendo da oltre 10 anni con risultati eccezionali.
Concordo al 100%.
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Messaggio da ingbaldiniroberto »

Ale_S ha scritto:.
Quale massa volumica posso considerare di regola in una parete rurale, regione marche, probabilmente anteguerra, in pietra e mattoni pieni (più pietra) ?????
Dall'archivio Ediclima: muratura in pietra e mattoni massa volumica 2200kg, contuttività termica 1,8 W/mK
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Messaggio da SuperP »

eliobono ha scritto:Bisogno superare il concetto di impianto on-off che porta i radiatori ad essere bollenti e poi freddi.
Su quel che dici ovviamente concordo, ma forse non hai capito, ti chiedevo che differenza c'è (per me proprio non ce n'è) tra la tua soluzione Tm 75 DT20°C e la soluzione (che non chiamo mia) Tm 70 e DT 10°C.

Sul resto, niente on-off, circolatori a portata variabile, sovradimensionamento dei radiatori con diminuzione della Tm, scelta di radiatori che aumentino lo scambio per irraggiamento (no tubolari, si piastra?) etc, ovviamente ci siamo capiti male. Sono + che concorde, ma aimhè non sempre si realizza
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da Ale_S »

r.gaetano fabio, genova ha scritto:Bisogna distinguere tra dimensionamento del generatore e dimensionamento dei radiatori.
Ovviamente stiamo parlando di valutazioni spannometriche (senza tener conto di apporti, ombreggiamenti, diversità di materiali, rapporto S/V edificio, ecc ...), però spannometricamente anche per i vecchi edifici di civile abitazione pre legge 373/76 la potenza del generatore difficilmente supera i 20W/m3dT (in cui dT=differenza tra temp.interna e temp.esterna, mentre volume in m3).
Tieni presente che con il Dlgs 311/06 le dispersioni da un edificio in classe C non superano i 15W/m3dT.
Questi valori sono quelli relativi alla potenza utile del generatore, mentre la potenza dei radiatori dovrà essere equiparata ai valori di potenza richiesti dal singolo vano (calcolati dal programma delle dispersioni delle strutture) avendo l'accortezza di scegliere dal catalogo i valori di emissione termica equivalente (secondo le norme EN442) riferiti a dT max 50°C, valore che necessariamente dovrà essere max dT=40°C se hai una caldaia a condensazione. La dT del radiatore è calcolata come dT=[(Tman+Tr)/2]-Tamb). Ovviamente più è basso il dTr e maggiore sarà, a parità di potenza emessa, la superficie del radiatore.
Buone le indicazioni, ma non capisco un paio di cose:
1- nel mio caso, i miei 180m2 calpestabili, diventano una cubatura di 520m3 (considerando le varie altezze), dalla tua formula (20W/m3dT), conuna temperatura interna di 20° e una esterna di progetto per quella località di -2° ho una dT=22 di conseguenza Pgeneratore=228,8KW (impensabile). Dove ho sbagliato ????? forse nel considerare le temperature??
2-Dubbio personale: nella vecchia legge 10 (che devo applicare a questo edificio con DIA del 2003), era necessario rispondere a certi parametri anche per le ristruttarazioni (vedi nuova 311), o bastava soo relazionare la situazione reale senza raggiungere nessun obbiettivo e quindi mantenere anche le strutture preesistenti????
3-Per i terminali (radiatori), se ho ben capito uso quindi la potenza richiesta dal singolo vano (come facevo); per quanto riguarda la dTmax, il mio catalogo (software), mi riporta solo terminali con una "dT di riferimento dell'emissione termica" di 60. Come faccio quindi a sceglierne una più bassa???
Inoltre se per calcolare questo dT uso la tua formula, con una Tmandata=70, Salto termico ingresso-uscita =20° (quindi Tr=50°) e Tambiente=20° ottengo dTr=40° (quella che mi avevi indicato per le caldaie a condensazione); è giusto come ho interpretato i parametri??

E comunque, in ogni caso, la famosa dT di cui state parlando in questo Topic, è quella tra l'ingressso e l'uscita del radiatore ?????

Grazie a tutti per l'utilissimo supporto e i preziosi consigli frutto di una buona esperienza. (utilissimi per un novello come me :wink: ).
eliobono
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Messaggio da eliobono »

Per SuperP, la differenza sta nel ritorno a t più bassa e nelle minori portate che richiedono tubazioni più piccole, circolatori a bassa prevalenza e permette alle valvole termostatiche di lavorare meglio in quanto aumenta notevolmente la loro autorevolezza. Io se ho una casa ben coibentata opero con temperature di mandata a 60 gradi e ritorno a 35-40 max. Su impianti esistenti utilizzo mandata a 70 gradi con ritorno a 45. L'impianto deve avere funzionamento continuo salvo leggero attenuamento notturno. Assicuro altissimo comfort e notevole risparmio energetico. L'utente all'inizio torce il naso perchè abituato ai radiatori bollenti, poi capisce i vantaggi ed apprezza.
Ottimo l'opuscolo della Caleffi che hai linkato. Ovviamente loro non producendo circolatori consigliano altre soluzioni ma i circolatori a portata variabile, oggi a costi accettabilissimi, sono quanto di meglio possa esistere. E fanno risparmiare un sacco di energia elettrica, oltre a non creare rumori molesti. Io ho installato il mio impianto una decina di anni fa con valvole termostatiche, circolatore a portata fissa e valvola di by-pass. Tre anni fa ho installato il circolatore a portata variabile e tutto funziona molto meglio. Provare per credere.
Tra l'altro ora le migliori caldaie hanno in dotazione questo tipo di circolatori.
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
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Messaggio da SuperP »

eliobono ha scritto:Per SuperP, la differenza sta nel ritorno a t più bassa e...
Porta pazienza, ma non hai capito (o non mi sono spiegato).
CAlcolara aTm 70 e DT 20°C da gli stessi risultati di calcolare a TM 65 e DT 10°C. Stesso confort, stessi renrimenti, stesso tutto, tubazioni a parte.

Quindi su questa diverso approccio volevo confrontarmi

(sul resto, lo ribadisco in grassetto, capisco, approvo e sottoscrivo)
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

x Ale_S:
D: <non capisco un paio di cose:
1- nel mio caso, i miei 180m2 calpestabili, diventano una cubatura di 520m3 (considerando le varie altezze), dalla tua formula (20W/m3dT), conuna temperatura interna di 20° e una esterna di progetto per quella località di -2° ho una dT=22 di conseguenza Pgeneratore=228,8KW (impensabile). Dove ho sbagliato ?????>

R: Nel fare la moltiplicazione. Nel tuo caso il risultato sarà:
20W/m3°Cx520m3x22°C=11440W= circa 11,5kW

D:
<2-Dubbio personale: nella vecchia legge 10 (che devo applicare a questo edificio con DIA del 2003), era necessario rispondere a certi parametri anche per le ristruttarazioni (vedi nuova 311), o bastava soo relazionare la situazione reale senza raggiungere nessun obbiettivo e quindi mantenere anche le strutture preesistenti????>

R: Scusa ma non capito la domanda. Comunque la regola generale è che se fai una ristrutturazione totale devi rispettare EPi e EtaG, se fai una ristrutturazione parziale devi rispettare i valori di trasmittanza U delle strutture interessate dall'intervento.

D: <3-Per i terminali (radiatori), se ho ben capito uso quindi la potenza richiesta dal singolo vano (come facevo); per quanto riguarda la dTmax, il mio catalogo (software), mi riporta solo terminali con una "dT di riferimento dell'emissione termica" di 60. Come faccio quindi a sceglierne una più bassa???>

R: se il catalogo non riporta le emissioni termiche alle differenti dT deve però almeno riportare il coefficiente di emissione termica (generalmente per i radiatori in alluminio è circa n=1,33). Con "n" puoi calcolare l'equivalenza alle varie temperature utilizzando la formula: QdTr=Q60/[(dTr/60)^n]. Facciamo un esempio: ammettiamo che in un locale ti servano 1000W e vuoi progettare i radiatori per dTr=40°C, il radiatore che dovrai scegliere dal tuo catalogo (che riporta i valori a 60°C) dovrà avere una potenza da catalogo pari a: Q40= 1000/[(40/60)^1,33]= 1000/0,583=1715W. Ossia il radiatore dovra scegliere da catalogo un radiatore da 1715W, il quale funzionando a dTr=40°C avrà una resa di 1000W.

D: <Inoltre se per calcolare questo dT uso la tua formula, con una Tmandata=70, Salto termico ingresso-uscita =20° (quindi Tr=50°) e Tambiente=20° ottengo dTr=40° (quella che mi avevi indicato per le caldaie a condensazione); è giusto come ho interpretato i parametri??>

R: Esatto

D: <E comunque, in ogni caso, la famosa dT di cui state parlando in questo Topic, è quella tra l'ingressso e l'uscita del radiatore ?????>

R: Ho usato il termine dT per differenti situazioni dipende dal discorso, per esempio le dispersioni ambiente interno/esterno sono dT=Ta-Te, mentre per l'emissione del radiatore dT=[(Tm+Tr)/2]-Ta, quest'ultimo forse sarebbe stato opportuno distinguerlo subito con dTr come ho fatto in questo topic.
rgf
studio17
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da studio17 »

[quote="r.gaetano fabio, genova"]x Ale_S:
D: <non capisco un paio di cose:
1- nel mio caso, i miei 180m2 calpestabili, diventano una cubatura di 520m3 (considerando le varie altezze), dalla tua formula (20W/m3dT), conuna temperatura interna di 20° e una esterna di progetto per quella località di -2° ho una dT=22 di conseguenza Pgeneratore=228,8KW (impensabile). Dove ho sbagliato ?????>

R: Nel fare la moltiplicazione. Nel tuo caso il risultato sarà:
20W/m3°Cx520m3x22°C=11440W= circa 11,5kW

Senza moltiplicare per 22.
stimp
Ale_S
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da Ale_S »

Grazie mille per le preziose e precise dritte,
ma c'è una cosa che non mi torna:
r.gaetano fabio, genova ha scritto:x Ale_S:
D: <non capisco un paio di cose:
1- nel mio caso, i miei 180m2 calpestabili, diventano una cubatura di 520m3 (considerando le varie altezze), dalla tua formula (20W/m3dT), conuna temperatura interna di 20° e una esterna di progetto per quella località di -2° ho una dT=22 di conseguenza Pgeneratore=228,8KW (impensabile). Dove ho sbagliato ?????>

R: Nel fare la moltiplicazione. Nel tuo caso il risultato sarà:
20W/m3°Cx520m3x22°C=11440W= circa 11,5kW
Indubbiamente sbaglio io, in quanto il mio valore è del tutto sballato, ma 20 x 520 x 22 = 228800. mentre per fare 11440 = 520 x 22, ma in quel caso vorrebbe dire che ho una potenza del generatore di 1 W/m3°C cioè 1 x 520 x 22 = 11400.

Stò impazzzendo, dove continuo a sbagliare ????
Eppure anche con le unità di misura mi sembra che ci siamo. Avrò la calcolatrice rotta??

Grazie ancora
studio17
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da studio17 »

se 20 w/mc è un paramentro di dispersioni a mc., moltiplicalo per i mc. e basta. 20 x 520 = 10400 Watt.
Tutto sta' nel capire se il paramentro è sostanzialmente giusto.
stimp
Ale_S
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da Ale_S »

studio17 ha scritto:se 20 w/mc è un paramentro di dispersioni a mc., moltiplicalo per i mc. e basta. 20 x 520 = 10400 Watt.
Tutto sta' nel capire se il paramentro è sostanzialmente giusto.
Sorvoliamo per un attimo la questione dell'esattezza del parametro (che è essenziale), ma in questo caso, tale parametro mi sembra sia stato espresso in W/m3°C, quindi va anche motiplicato per il dT.
r.gaetano fabio, genova
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

<ma in questo caso, tale parametro mi sembra sia stato espresso in W/m3°C, quindi va anche motiplicato per il dT.>

Scusa è colpa mia ho usato i coefficienti 20W/m3 in uso a Genova con dT=20°C, senza convertirlo nel coefficiente volumico per unità di temperatura (Cvg) che risulterebbe invece pari a 20Wm3/20°C= 1Wm3°C.
Correggendo si avrà: 1Wm3°Cx520m3x22°C=11440W.
rgf
r.gaetano fabio, genova
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Re: Pptenza media approssimativa necessaria al m3

Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

2a Errata corrige: leggere 1W/m3°C anzichè 1Wm3°C.

Purtroppo scrivendo on line è più facile commettere errori.
rgf
410409
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Messaggio da 410409 »

Scusate se entro anch'io nella diatriba dei W/m³ ma volevo segnalarivi che sul manuale "Il progetto termico del sistema edificio impianto" di Nervetti- Orlandini - Soma del team di Edilclima, per una rapida verifica di idoneità, sono riportati i valori delle potenze così suddivise:
Prima 373/76 - Dopo 373/76
Potenza specifica di riferimento 30 W/m³ - 20 W/m³
Potenza per app.to da 60 m² 5,4 kW - 3,6 kW
Potenza per app.to da 120 m² 10,8 kW - 7,2 kW
I dati sono riferiti a Milano con temperatura di progetto dt = 25° C. Per le altre località le potenze vanno proprorzionate al dt di progetto della località.
Credo che i colleghi che hanno scritto queste cose ne sappiano più dell'idraulico.
Mimmo
studio17
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Messaggio da studio17 »

410409 ha scritto:Scusate se entro anch'io nella diatriba dei W/m³ ma volevo segnalarivi che sul manuale "Il progetto termico del sistema edificio impianto" di Nervetti- Orlandini - Soma del team di Edilclima, per una rapida verifica di idoneità, sono riportati i valori delle potenze così suddivise:
Prima 373/76 - Dopo 373/76
Potenza specifica di riferimento 30 W/m³ - 20 W/m³
Potenza per app.to da 60 m² 5,4 kW - 3,6 kW
Potenza per app.to da 120 m² 10,8 kW - 7,2 kW
I dati sono riferiti a Milano con temperatura di progetto dt = 25° C. Per le altre località le potenze vanno proprorzionate al dt di progetto della località.
Credo che i colleghi che hanno scritto queste cose ne sappiano più dell'idraulico.
anche noi siamo i colleghi.......e comunque sono dati puramente, ma puramente indicativi.
Andrebbero divisi almento per ubicazione, ovvero centro città, periferia, edificio isolato...., appartamnto in condominio o villetta o colonica......

E' vero anche che i mi' babbo "trombaio" si calcolava il radiatore un tanto al mc...e non sbagliava mai...

Sono da trattare per quello che sono....parametri, quindi facciamone buon uso.
stimp
ingbaldiniroberto
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Messaggio da ingbaldiniroberto »

studio17 ha scritto: E' vero anche che i mi' babbo "trombaio" si calcolava il radiatore un tanto al mc...e non sbagliava mai...e sono....parametri, quindi facciamone buon uso.
Ciao vicino di casa!
Sono convinto che i tu' babbo trombaio un tale casino con le unità di misura non lo faceva e i mi' babbo carabiniere diceva un si moltiplicano le pere coi' cacio caso mai le si mangiano.
Hai ragione i parametri sono prametri ed è bene utilizzarli nel modo dovuto, cioè per una verifica dimensionale di massima, ma almeno prima di dichiararsi impiantisti cerchiamo di rispettare le le unità di misura e l'ABC della termotecnica non ti sembra?
Chiaro che quest'ultima osservazione non è rivolta a te.
vecchiaccio
r.gaetano fabio, genova
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Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

<prima di dichiararsi impiantisti cerchiamo di rispettare le le unità di misura e l'ABC della termotecnica non ti sembra?
Chiaro che quest'ultima osservazione non è rivolta a te.>

Non so chi si sia dichiarato impiantista ma mi pare che tu sia l'ultimo che possa criticare le distrazioni degli altri sulle untià di unità di misura visto che per te la massa volumica si esprime in kg.

Prima di critirare gli altri guardare se stessi.
rgf
ingbaldiniroberto
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Messaggio da ingbaldiniroberto »

r.gaetano fabio, genova ha scritto:<prima di dichiararsi impiantisti cerchiamo di rispettare le le unità di misura e l'ABC della termotecnica non ti sembra?
Chiaro che quest'ultima osservazione non è rivolta a te.>

Non so chi si sia dichiarato impiantista ma mi pare che tu sia l'ultimo che possa criticare le distrazioni degli altri sulle untià di unità di misura visto che per te la massa volumica si esprime in kg.

Prima di critirare gli altri guardare se stessi.
Hai ragione ci manca il /mc, mi autoretrocedo in serie B, ti basta?
vecchiaccio
r.gaetano fabio, genova
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Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

Il problema è solo tuo.
Come ti ho dimostrato non sei così perfetto da poter sparare sentenze e rimanere immacolato, soprattutto in un forum.....
rgf
ingbaldiniroberto
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Messaggio da ingbaldiniroberto »

r.gaetano fabio, genova ha scritto:Il problema è solo tuo.
Come ti ho dimostrato non sei così perfetto da poter sparare sentenze e rimanere immacolato, soprattutto in un forum.....
La prossima volta invece di laurearmi in fisica ed in ingegneria farò il perito e darò risposte astiose agli ingegneri.
vecchiaccio
r.gaetano fabio, genova
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Messaggio da r.gaetano fabio, genova »

<La prossima volta invece di laurearmi in fisica ed in ingegneria farò il perito e darò risposte astiose agli ingegneri>

Se la mettiamo sul piano dell'istruzione tecnica allora sappi che oltre ad avere 4 diplomi come perito industriale in Elettrotecnica, Meccanica, Termotecnica ed Edlizia ho anche una laurea in Ingegneria Industriale ma non me ne vanto come fai tu.
Mi pare che le risposte astiose le dai tu, o perlomeno provochi gli altri perchè facciano lo stesso.
rgf
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Messaggio da GIACOMO68 »

Allora, siccome ho quasi quarant'anni, ho anch'io la laurea ma soprattutto ho fatto il militare, ritengo di poter fare da paciere, invitandoVi ad un salutare bagno rinfrescante e rinvigorente, ricordandoVi che qualcuno disse "io so di non sapere" ed è ancora apprezzato e che siamo tra amici (anche se spesso virtuali), allora accettate questa stretta di mano virtuale e ricominciamo con entusiasmo e senza musi lunghi.
JACK
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Manofthemoon
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Messaggio da Manofthemoon »

mio padre calcolava in media 40 kcal/mc.. prima i Watt non c'erano..
:lol:


fate i buoni su..
ingbaldiniroberto
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Messaggio da ingbaldiniroberto »

GIACOMO68 ha scritto:Allora, siccome ho quasi quarant'anni, ho anch'io la laurea ma soprattutto ho fatto il militare, ritengo di poter fare da paciere, invitandoVi ad un salutare bagno rinfrescante e rinvigorente, ricordandoVi che qualcuno disse "io so di non sapere" ed è ancora apprezzato e che siamo tra amici (anche se spesso virtuali), allora accettate questa stretta di mano virtuale e ricominciamo con entusiasmo e senza musi lunghi.
Per me no problem per quello che mi riguarda il caso è chiuso.
vecchiaccio
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