Compenso per pratica detrazione 55%
Moderatore: Edilclima
Compenso per pratica detrazione 55%
Vedo che nessuno parla di dindi.....
Se si può, volevo sapere quanto si può chiedere per una pratica "detrazione 55%" relativa ad un cambio caldaia e installazione valvole termostatiche in una "classica" villetta a 2 piani (non l'ho ancora vista...); essendo esistente (credo non ci sia nessun documento), sarà necessario eseguire i rilievi (edificio ed impianto) e trasferirli su CAD per fare la "Legge 10" e quindi gli allegati A-E, l'invio all'ENEA (è un privato quindi va seguito in tutto e per tutto....)
Secondo voi quanto si puo chiedere:
1) "Solo" Relazione Tecnica Legge 10 + pratica detrazione 55%
2) Prestazione 1) + Rilievi (con carotaggio???) sul posto e CAD
Grazie.
Spennare il pollo no, perdere il lavoro mi girerebbbero le pelotas, ma anche lavorare "gratis" (e se possono ci provano sempre....)
Se si può, volevo sapere quanto si può chiedere per una pratica "detrazione 55%" relativa ad un cambio caldaia e installazione valvole termostatiche in una "classica" villetta a 2 piani (non l'ho ancora vista...); essendo esistente (credo non ci sia nessun documento), sarà necessario eseguire i rilievi (edificio ed impianto) e trasferirli su CAD per fare la "Legge 10" e quindi gli allegati A-E, l'invio all'ENEA (è un privato quindi va seguito in tutto e per tutto....)
Secondo voi quanto si puo chiedere:
1) "Solo" Relazione Tecnica Legge 10 + pratica detrazione 55%
2) Prestazione 1) + Rilievi (con carotaggio???) sul posto e CAD
Grazie.
Spennare il pollo no, perdere il lavoro mi girerebbbero le pelotas, ma anche lavorare "gratis" (e se possono ci provano sempre....)
Re: Compenso per pratica detrazione 55%
Senza legge 10 € 350 + iva
Con legge 10 € 550 + x + iva
Con legge 10 € 550 + x + iva
- marcocinalli
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ci sono alcune case costruttrici (junkers di sicuro ma anche altre...) che offrono qs servizio compreso nel prezzo della caldaia!
praticamente il sig. Pinco compra la caldaia, l'installatore la monta, il tecnico autorizzato la accende, invia nonsoqualedocumentazione all'ufficio tecnico dell'azienda che provvede poi a far tutto. (questo a detta del grossista dal quale ci riforniamo di caldaie e del tecnico manutentore con il quale siamo soliti collaborare, e pare che ne abbiano già fatte una decina...
)
Qualcuno mi dice per favore che non si può fare?
MC
praticamente il sig. Pinco compra la caldaia, l'installatore la monta, il tecnico autorizzato la accende, invia nonsoqualedocumentazione all'ufficio tecnico dell'azienda che provvede poi a far tutto. (questo a detta del grossista dal quale ci riforniamo di caldaie e del tecnico manutentore con il quale siamo soliti collaborare, e pare che ne abbiano già fatte una decina...
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Qualcuno mi dice per favore che non si può fare?
MC
"Tutto quello che non c'è non si rompe". H. Ford
Ma se all'interno della Junkers italia o di un rivenditore, esiste un ufficio tecnico con la figura "abilitata" non vedo come sia possibile impedire questo fatto.marcocinalli ha scritto:ci sono alcune case costruttrici (junkers di sicuro ma anche altre...) che offrono qs servizio compreso nel prezzo della caldaia!
praticamente il sig. Pinco compra la caldaia, l'installatore la monta, il tecnico autorizzato la accende, invia nonsoqualedocumentazione all'ufficio tecnico dell'azienda che provvede poi a far tutto. (questo a detta del grossista dal quale ci riforniamo di caldaie e del tecnico manutentore con il quale siamo soliti collaborare, e pare che ne abbiano già fatte una decina...![]()
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Qualcuno mi dice per favore che non si può fare?
MC
Altra cosa è l'incompatibilità di produttore e controllore dati o certificatore dati.....
Poi la raccolta dati (che non sono pochi ne scontati) chi la fà l'installatore........ ? non ci credo, oppure esce "l'abilitato" ?, forse il proprietario !
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Ma se all'interno della Junkers italia o di un rivenditore, esiste un ufficio tecnico con la figura "abilitata" non vedo come sia possibile impedire questo fatto.
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Se per questo in zona Firenze ci pensa tutto la Consiag, ovvero il distributore di gas metano..........e non solo per la sostituzione di caldaia, ma anche per gli isolamenti termici; non sono riuscito a capire se hanno tecnici abilitati all'interno della struttura e/o girano le pratiche da fare a professionisti esterni.
C'è un'altra società, che vende per detraibile quello che non è......., sto cercando di avere informazioni dai responsabili, ma non mi richiamano mai.......
Cari miei sta diventando una giungla......occhio ......
Ma se all'interno della Junkers italia o di un rivenditore, esiste un ufficio tecnico con la figura "abilitata" non vedo come sia possibile impedire questo fatto.
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Se per questo in zona Firenze ci pensa tutto la Consiag, ovvero il distributore di gas metano..........e non solo per la sostituzione di caldaia, ma anche per gli isolamenti termici; non sono riuscito a capire se hanno tecnici abilitati all'interno della struttura e/o girano le pratiche da fare a professionisti esterni.
C'è un'altra società, che vende per detraibile quello che non è......., sto cercando di avere informazioni dai responsabili, ma non mi richiamano mai.......
Cari miei sta diventando una giungla......occhio ......
Re: Compenso per pratica detrazione 55%
Ok, grazie!
E' quell' "X" che mi preoccupa e che incrementa le spese! Cmq domani vado a vedere.
Volevo sapere per l'IVA, è corretto?
10% per le opere se prima casa
20% per le prestazioni professionali (anche per prima casa?)
Sotto i 100 kW, per caldaia e termstatiche uso le certificazioni delle case costruttrici e il camino (direi che è compreso) va asseverato a parte? O niente?
E' quell' "X" che mi preoccupa e che incrementa le spese! Cmq domani vado a vedere.
Volevo sapere per l'IVA, è corretto?
10% per le opere se prima casa
20% per le prestazioni professionali (anche per prima casa?)
Sotto i 100 kW, per caldaia e termstatiche uso le certificazioni delle case costruttrici e il camino (direi che è compreso) va asseverato a parte? O niente?
buin giorno
per curiosità fate un giro qui
http://www.uncsaal.it/privato/detrazioni_in_tasca.htm
si parla di euro per cambio finestre!
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si parla di euro per cambio finestre!
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chissà che asseverazione fanno....simcat ha scritto:quote
Ma se all'interno della Junkers italia o di un rivenditore, esiste un ufficio tecnico con la figura "abilitata" non vedo come sia possibile impedire questo fatto.
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noi per lo meno facciamo un salto in cantiere a fotografare prima e dopo....
e poi ci dicono che siamo cari....
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d'altra parte è una fetta di mercato troppo (troppo) grande per costruttori di caldaie, costruttori di finestre o di pannelli solari per rischiare che un tecnico qualunque (magari troppo esoso) chiedesse chissàquanto e potesse impedire la vendita di una finestra o di una caldaia o peggio consigliare un'altra finestra o un'altra caldaia...
MC
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- marcocinalli
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Re: Compenso per pratica detrazione 55%
si vabbè allora lavoriamo gratis...secondo quanto scrivi dovremmo fare sopralluogo,"legge 10" e attestato di qualificazione energetica, allegato E e magari anche asseverazione a 550 euro lordi? con le tasse che girano adesso? vado a fare gli extra ai matrimoni piuttostoGianper ha scritto:Senza legge 10 € 350 + iva
Con legge 10 € 550 + x + iva
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Re: Compenso per pratica detrazione 55%
Io mi associo per venire ai matrimoni.....prima di fare questo mestiere, da ragazzo, ne ho fatti tanti......da "musichiere"....ingmb ha scritto:si vabbè allora lavoriamo gratis...secondo quanto scrivi dovremmo fare sopralluogo,"legge 10" e attestato di qualificazione energetica, allegato E e magari anche asseverazione a 550 euro lordi? con le tasse che girano adesso? vado a fare gli extra ai matrimoni piuttostoGianper ha scritto:Senza legge 10 € 350 + iva
Con legge 10 € 550 + x + iva
stimp
Re: Compenso per pratica detrazione 55%
Bene, molto bene! E siccome come "musichiere" non sono un granchè, sarò costretto ad alzare il tiro....ingmb ha scritto:si vabbè allora lavoriamo gratis...secondo quanto scrivi dovremmo fare sopralluogo,"legge 10" e attestato di qualificazione energetica, allegato E e magari anche asseverazione a 550 euro lordi? con le tasse che girano adesso? vado a fare gli extra ai matrimoni piuttostoGianper ha scritto:Senza legge 10 € 350 + iva
Con legge 10 € 550 + x + iva
anche perchè, per magia, la villetta da 2 piani è passata a 3, mancano un pò bel di dati e quindi ci vogliono almeno due sopralluoghi (iniziale e finale, oltre alla "chiaccherata di ieri")
Aggiungete la solita consulenza tecnica gratuita, perchè alla fine ci sono anche vari lavori di messa a norma, risultato = 550 + iva????
Boh, farò 800 + iva (vi sembra troppo?)
Atrimenti sono indeciso tra le banane o il cocco in spiaggia.....
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La colpa è anche nostra! O almeno dei nostri Collegi. Anzichè preoccuparsi di tutelare la nostra professionalità si sono preoccupati di tutelare stupidi ed inutili privilegi corporativi e superati da tempo. Liberalizzare può anche andare bene, dipende come e cosa si liberalizza. Competenze certe e tariffe adeguate possono andare di pari passo. L'importante è tutelare la professionalità ed esigere percorsi formativi seri che permettano di valorizzare la nostra professione. La concorrenza tra professionisti seri non deve preoccupare, nessun serio professionista svenderà mai il proprio lavoro, quello che preoccupa è che qualsiasi "titolato" possa fare il termotecnico. Magri al servizio di produttori di caldaie e venditori di gas o quant'altro.
Con l'abilitazione alle certificazioni energetiche ne vedremo delle belle. Rischiamo di avere come concorrenti dei disoccupati a cui dare un impiego. Un corso, a pagamento, di qualche decina di ore per imparare ad usare un software-giocattolo, ed ecco il certificatore abilitato.
Comunque non diamoci alla macchia, facciamo sentire la nostra voce!!!!!!!
Che ne direste di inondare il Ministero di mail? Ben fatte ovviamente. Chi si offre di fare il coordinatore? Raccogliamo le tematiche più sentite e chiediamo soluzioni adeguate.
Con l'abilitazione alle certificazioni energetiche ne vedremo delle belle. Rischiamo di avere come concorrenti dei disoccupati a cui dare un impiego. Un corso, a pagamento, di qualche decina di ore per imparare ad usare un software-giocattolo, ed ecco il certificatore abilitato.
Comunque non diamoci alla macchia, facciamo sentire la nostra voce!!!!!!!
Che ne direste di inondare il Ministero di mail? Ben fatte ovviamente. Chi si offre di fare il coordinatore? Raccogliamo le tematiche più sentite e chiediamo soluzioni adeguate.
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
Charles Baudelaire
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Vedo che la provocazione dei 350 € ha sortito i suoi frutti; lomby si lamentava che nessuno rispondeva ecco che adesso sono usciti 800€.
Non capisco perché non si può parlare mai di quanto uno chede come tariffa o altro.
Comunque per la sostituzione di 4 infissi, non mi sento di chiedere cifre superiori. (solo55%)
Se l'intervento è finalizzato al 311 e relativa legge 10, per nuovo edificio o ristrutturazione, gli 800 € possono essere anche pochi.
Non capisco perché non si può parlare mai di quanto uno chede come tariffa o altro.
Comunque per la sostituzione di 4 infissi, non mi sento di chiedere cifre superiori. (solo55%)
Se l'intervento è finalizzato al 311 e relativa legge 10, per nuovo edificio o ristrutturazione, gli 800 € possono essere anche pochi.
Re: Compenso per pratica detrazione 55%
Solitamente 350€ è anche quanto prendo io minino per fare le pratiche del 55%. Dipende dall'edificio e dall'intervento, ma per appartamenti di cui forniscono tutti i dati, piantina compresa, 1 solo intervento (o sostituzione serramenti, o caldaia, o cappotto) faccio 1 sopralluogo di 1 ora, in 3 ore faccio i calcoli e l'attestato (sono ben organizzato ed efficiente da questo punto di vista) e 1 ora riporto l'incartamento al cliente.Gianper ha scritto:Senza legge 10 € 350 + iva
Tot. 5 ore a 350€. Per me non è male, farne 2 al giorno, magari!!!!
Se poi sono 2 internventi (tipicamente serramenti e caldaia) chiedo 550€ e ci metto 1 ora in +, quindi 6 ore.
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Re: Compenso per pratica detrazione 55%
Concordo pienamente.SuperP ha scritto:Solitamente 350€ è anche quanto prendo io minino per fare le pratiche del 55%. Dipende dall'edificio e dall'intervento, ma per appartamenti di cui forniscono tutti i dati, piantina compresa, 1 solo intervento (o sostituzione serramenti, o caldaia, o cappotto) faccio 1 sopralluogo di 1 ora, in 3 ore faccio i calcoli e l'attestato (sono ben organizzato ed efficiente da questo punto di vista) e 1 ora riporto l'incartamento al cliente.Gianper ha scritto:Senza legge 10 € 350 + iva
Tot. 5 ore a 350€. Per me non è male, farne 2 al giorno, magari!!!!
Se poi sono 2 internventi (tipicamente serramenti e caldaia) chiedo 550€ e ci metto 1 ora in +, quindi 6 ore.
Fino a 100-130 mq di appartamento come tempistiche ci stiamo alla grande.
concordo anche....magari farne 2 al giorno!!!
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guarda per ora ne ho fatte 6 di cui una da 800e e una da 1100 tutte le altre ho chiesto 350+ oneriingmb ha scritto:cioè fatemi capire...andate a piedi a fare i sopralluoghi?
350/2 (tasse e costi dell studio)=175-(2 viaggi)=x/5=netto orario....
se poi il cliente ha tutti documenti cartacei del 1800 non ti dico...
le pratiche con le parcelle piu alte erano una villa da 300mq e un ufficio in centro a venezia.
tutti i 6 casi riguardavano la sostituzione della caldaia e l'importo finale variava dai 4000 ai 4600
Capisco che il documento ha un valore desisamente più importante però l'alternativa era che l'utente facesse il lavoro in nero e montava una caldaia normalissima (e magari non a norma).
Posso capire che non vi interessi questo lato della medaglia però come diceva SuperP magari due pratiche al giorno ma sopratutto magari due impianti a norma al giorno! (nella repubblica delle banane)
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Concordo pienamente. Dopo anni di studi, anni di esperienza, c'è veramente il rischio che (con la scusa di creare nuovi posti di lavoro a vagabondi che non hanno mai avuto voglia di fare nulla per crearselo da soli), ci ritroviamo concorrenti, disinformati, non adeguatamente preparati, e PROPENSI al VAGABONDARE che con due soldi di cacio, fanno il lavoro, naturalmente alla meglio, tanto a loro che gli importa della professionalità, visto che non sono professionisti ?????eliobono ha scritto:La colpa è anche nostra! O almeno dei nostri Collegi. Anzichè preoccuparsi di tutelare la nostra professionalità si sono preoccupati di tutelare stupidi ed inutili privilegi corporativi e superati da tempo. Liberalizzare può anche andare bene, dipende come e cosa si liberalizza. Competenze certe e tariffe adeguate possono andare di pari passo. L'importante è tutelare la professionalità ed esigere percorsi formativi seri che permettano di valorizzare la nostra professione. La concorrenza tra professionisti seri non deve preoccupare, nessun serio professionista svenderà mai il proprio lavoro, quello che preoccupa è che qualsiasi "titolato" possa fare il termotecnico. Magri al servizio di produttori di caldaie e venditori di gas o quant'altro.
Con l'abilitazione alle certificazioni energetiche ne vedremo delle belle. Rischiamo di avere come concorrenti dei disoccupati a cui dare un impiego. Un corso, a pagamento, di qualche decina di ore per imparare ad usare un software-giocattolo, ed ecco il certificatore abilitato.
Comunque non diamoci alla macchia, facciamo sentire la nostra voce!!!!!!!
Che ne direste di inondare il Ministero di mail? Ben fatte ovviamente. Chi si offre di fare il coordinatore? Raccogliamo le tematiche più sentite e chiediamo soluzioni adeguate.
Quindi:
Se si vuole fare qualche azione io concordo pienamente. Fate le vostre proposte. magari apriamo un topic appositamente per organizzarci e magari fare azioni come l'invio di mail (e in futuro un sito), anche se, oggi giorno quello che fa rumore sono le TV e i Grossi Giornali.
Riguardo alla tariffa:
Da un lato:
Il lavoro se fatto bene richiede diverse cose: sopraluogo, stesura della pianta, analisi delle pareti, calcolo, attestato qualificazione, allegato A ed E, compilazione di tutto e invio.
Senza considerare poi che si pone sempre una firma e di conseguenza la cosa diventa ancor più seria di quelo che sarebbe, e c'è anche un fattore rischio e responsabilità da mettere in parcella.
Con questo discorso, ci vorrebbero diverse centinaia di eurini (500 almeno)
Dall'altro lato:
Ritengo che il prezzo non lo faccia il prodotto, ma quanto il mercato è disposto a pagarlo, in base a quello che gli serve, quindi, anche a seconda della zona in cui si lavora (in città è normale che i costi siano più alti), e della concorrenza che c'è (sana e onesta o no), e nello specifico in base all'intervento che il cliente fa, il prezzo dovrebbe essere rimodulato. Ad esempio, se in un appartamento sui 120m2, il cliente decide di cambiare la caldaia, con una a condensazione, il nostro lavoro, tra sopraluogo, analisi pareti, stesura piante in digitale, calcolo, allegati vari, attestato, procedura di richiesta detrazione ecc, potrebbe valere un certo tot,
ma, se consideriamo che con 2500 eurini, l'installatore gli fà tutto il lavoro (almeno dalle mie parti) e quindi ne può risparmiare 1250 circa, se gli presento una parcella da 800 euri (anche se anch'essa va detratta), si fa due conti sommari (magari sbagliati), e decide di fare alla meglio (magari in nero e senza nessuna detrazione).
Morale: lavoro perso per noi, impianto alla cavolona, e ennesimo evasore fiscale (che nel paese delle banane è cosa comune).
Quindi ritengo che non si possa sempre generalizzare anche se approvo tantissimo l'idea di confrontandoci sulle tariffe, abbattendo quel muro che sempre c'è a riguardo, in modo da non perderci e non esagerare ne in un modo ne nell'altro, e soprattutto, non declassare la professione.
Da un lato:
Il lavoro se fatto bene richiede diverse cose: sopraluogo, stesura della pianta, analisi delle pareti, calcolo, attestato qualificazione, allegato A ed E, compilazione di tutto e invio.
Senza considerare poi che si pone sempre una firma e di conseguenza la cosa diventa ancor più seria di quelo che sarebbe, e c'è anche un fattore rischio e responsabilità da mettere in parcella.
Con questo discorso, ci vorrebbero diverse centinaia di eurini (500 almeno)
Dall'altro lato:
Ritengo che il prezzo non lo faccia il prodotto, ma quanto il mercato è disposto a pagarlo, in base a quello che gli serve, quindi, anche a seconda della zona in cui si lavora (in città è normale che i costi siano più alti), e della concorrenza che c'è (sana e onesta o no), e nello specifico in base all'intervento che il cliente fa, il prezzo dovrebbe essere rimodulato. Ad esempio, se in un appartamento sui 120m2, il cliente decide di cambiare la caldaia, con una a condensazione, il nostro lavoro, tra sopraluogo, analisi pareti, stesura piante in digitale, calcolo, allegati vari, attestato, procedura di richiesta detrazione ecc, potrebbe valere un certo tot,
ma, se consideriamo che con 2500 eurini, l'installatore gli fà tutto il lavoro (almeno dalle mie parti) e quindi ne può risparmiare 1250 circa, se gli presento una parcella da 800 euri (anche se anch'essa va detratta), si fa due conti sommari (magari sbagliati), e decide di fare alla meglio (magari in nero e senza nessuna detrazione).
Morale: lavoro perso per noi, impianto alla cavolona, e ennesimo evasore fiscale (che nel paese delle banane è cosa comune).
Quindi ritengo che non si possa sempre generalizzare anche se approvo tantissimo l'idea di confrontandoci sulle tariffe, abbattendo quel muro che sempre c'è a riguardo, in modo da non perderci e non esagerare ne in un modo ne nell'altro, e soprattutto, non declassare la professione.
Ho quasi terminato un'ipotesi di tariffario di riferimento (quelle ufficiali sono state abolite). Appena pronto ve lo sottopongo.
Mi piacerebbe che iniziassimo però a usare una terminologia più adeguata, per evitare di sottovalutare e svilire il nostro lavoro.
Il servizio che siamo chiamati a rendere nei confronti della collettività è infatti quello di individuare le modalità per acquisire un maggior risparmio energetico.
Eviterei pertanto termini quali "pratica", "adempimenti" e similari
Ricordo, per inciso, che la direttiva 2006/32/CE (non ancora recepita) equipara la certificazione a una diagnosi.
Questo è il capitolo relativo alla "lista delle raccomandazioni" che è sulla bozza di norma EN (la 15603):
<< 10 Planning of retrofit measures for existing buildings
The assessment of the energy saving obtained by retrofit measures is carried out using a building calculation model. This can be the same calculation model as for the tailored rating, according to 9.2.1, or the model validated according to Clause 9.
The validated calculation model is recommended.
NOTE If the measured energy rating is used to validate the building calculation model and input data by aligning its predictions with measured values, there is increased confidence that predicted measures will in practice deliver their anticipated benefits.
When preparing the calculation model, the following issues are taken into account:
a) The model used for standard calculated energy rating can only predict the effects of improvements related to heating, cooling, hot water, ventilation or lighting. It cannot be used to predict the effects of
better management or user behaviour, since it is based on standard input data;
b) Specific calculation models that can be used to predict savings of specific measures (such as calculating the energy savings when improving the thermal performance of a window by multiplying
the thermal transmittance by area and degree-hours) do not take account of interactions (such as a low solar transmittance of the same window, which reduces the solar gains and thus changes the utilisation factor); and shall therefore not be used.
When a building is sold, used for another purpose or used by another occupant, standard data set shall be used for planning retrofit measures.
If the building is used in the same way as before, climatic and occupancy data according to the tailored rating is used.
NOTE This allows assessing the effects of adjusting building management or occupant behaviour.
Prepare one or more retrofit scenarios, each containing a list of compatible retrofit measures. Since some measures may interact (e.g. increased thermal insulation or passive solar gains might decrease
boiler efficiency), the effect of individual measures cannot be added. Combined measures shall be calculated as one package.
Then, for each scenario, the input data is modified according to the planned retrofit measures and the calculation performed again. The difference between the ratings without and with the retrofit measures is the effect of these measures on the energy use.
When a final set of retrofit measures is chosen, a standard calculated energy rating of the retrofitted building may be performed using the building calculation model with a set of input data taking account of the retrofit measures and using standard input data set.
NOTE The actual effectiveness of measures depends on how the building is actually used>>
Evidenzio ancora come l'utilizzo di strumenti di calcolo semplificati o meno, che non tengano conto dell'intermittenza di funzionamento, e che pertanto danno il valore "standard" di consumo (20° all'interno per 24 ore !) non consentono di valutare il consumo E I RISPARMI reali.
Si corre cioè il rischio di dire al cliente che con l'intervento "x" lui risparmierà 3000 euro all'anno, quando invece ne consuma 2000 perché tiene la caldaia accesa sono 6 ore al giorno. Stesso discorso per utenze che chiudono il sabato e la domenica (scuole, uffici....).
Per chiudere, dobbiamo fare prima di tutto informazione corretta, altrimenti diventiamo (e per molti lo siamo già) l'ennesima "tassa" da pagare.
Mi piacerebbe che iniziassimo però a usare una terminologia più adeguata, per evitare di sottovalutare e svilire il nostro lavoro.
Il servizio che siamo chiamati a rendere nei confronti della collettività è infatti quello di individuare le modalità per acquisire un maggior risparmio energetico.
Eviterei pertanto termini quali "pratica", "adempimenti" e similari
Ricordo, per inciso, che la direttiva 2006/32/CE (non ancora recepita) equipara la certificazione a una diagnosi.
Questo è il capitolo relativo alla "lista delle raccomandazioni" che è sulla bozza di norma EN (la 15603):
<< 10 Planning of retrofit measures for existing buildings
The assessment of the energy saving obtained by retrofit measures is carried out using a building calculation model. This can be the same calculation model as for the tailored rating, according to 9.2.1, or the model validated according to Clause 9.
The validated calculation model is recommended.
NOTE If the measured energy rating is used to validate the building calculation model and input data by aligning its predictions with measured values, there is increased confidence that predicted measures will in practice deliver their anticipated benefits.
When preparing the calculation model, the following issues are taken into account:
a) The model used for standard calculated energy rating can only predict the effects of improvements related to heating, cooling, hot water, ventilation or lighting. It cannot be used to predict the effects of
better management or user behaviour, since it is based on standard input data;
b) Specific calculation models that can be used to predict savings of specific measures (such as calculating the energy savings when improving the thermal performance of a window by multiplying
the thermal transmittance by area and degree-hours) do not take account of interactions (such as a low solar transmittance of the same window, which reduces the solar gains and thus changes the utilisation factor); and shall therefore not be used.
When a building is sold, used for another purpose or used by another occupant, standard data set shall be used for planning retrofit measures.
If the building is used in the same way as before, climatic and occupancy data according to the tailored rating is used.
NOTE This allows assessing the effects of adjusting building management or occupant behaviour.
Prepare one or more retrofit scenarios, each containing a list of compatible retrofit measures. Since some measures may interact (e.g. increased thermal insulation or passive solar gains might decrease
boiler efficiency), the effect of individual measures cannot be added. Combined measures shall be calculated as one package.
Then, for each scenario, the input data is modified according to the planned retrofit measures and the calculation performed again. The difference between the ratings without and with the retrofit measures is the effect of these measures on the energy use.
When a final set of retrofit measures is chosen, a standard calculated energy rating of the retrofitted building may be performed using the building calculation model with a set of input data taking account of the retrofit measures and using standard input data set.
NOTE The actual effectiveness of measures depends on how the building is actually used>>
Evidenzio ancora come l'utilizzo di strumenti di calcolo semplificati o meno, che non tengano conto dell'intermittenza di funzionamento, e che pertanto danno il valore "standard" di consumo (20° all'interno per 24 ore !) non consentono di valutare il consumo E I RISPARMI reali.
Si corre cioè il rischio di dire al cliente che con l'intervento "x" lui risparmierà 3000 euro all'anno, quando invece ne consuma 2000 perché tiene la caldaia accesa sono 6 ore al giorno. Stesso discorso per utenze che chiudono il sabato e la domenica (scuole, uffici....).
Per chiudere, dobbiamo fare prima di tutto informazione corretta, altrimenti diventiamo (e per molti lo siamo già) l'ennesima "tassa" da pagare.
Per quel che riguarda gli incentivi delle finanziaria, a parte la parola adempimenti sia ripresa + volte nella legge, non mi sento di dire che con la procedura semplificata si fanno delle diagnosi. .. Quindi per me ancora pratiche, nella quali tra l'altro evidenzio sulla base dell'esperienza i costi di alcuni interventi di miglioramento, ed in base ad analisi semplificate, ma non per questo errate, il risparmio conseguente.Spd ha scritto:Eviterei pertanto termini quali "pratica", "adempimenti" e similari
Quindi io per queste pratiche di Diagnosi non ne faccio. Le Diagnosi le tengo per altri lavori
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![Question :?:](./images/smilies/icon_question.gif)
![Exclamation :!:](./images/smilies/icon_exclaim.gif)
Il metodo semplificato è stato un grave errore. Chi lo ha introdotto forse pensava che tale semplificazione potesse ampliare il numero di interventi (politica?), ma in realtà ha creato una deviazione da una strada ben impostata.
Io comunque la sto impostando così:
- prima informo l'utente sul quadro complessivo (http://www.unbase.com/n/8072641465)
- se poi questi non capisce o non vuole spendere allora gli dico che c'è sempre il 36%, oppure gli faccio i calcoli semplificati e gli spiego che cosa si è perso.
Io comunque la sto impostando così:
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- se poi questi non capisce o non vuole spendere allora gli dico che c'è sempre il 36%, oppure gli faccio i calcoli semplificati e gli spiego che cosa si è perso.
Vedi, spesso gli interventi che maggiormente mi capitano sono la sostituzione di serramenti. Importo 5000/10000 euro. Cosa gli dico?? Facciamo una bella diagnosi energetica così capirà (ma io lo so comunque e glielo scrivo anche nell'AQE) che era meglio cambiare la caldaia, spendeva di meno e risparmiava di +. etc.. alla modica cifra di 2000€ minimo per una diagnosi serissima... Sai cosa mi dice?? Ingegnè, mi faccia il minimo che serve per avere le agevolazioni, non ho soldi per cambiare la caldaia e mettere il solare, per isolare la copertura e fare un cappottone..Spd ha scritto:- se poi questi non capisce o non vuole spendere allora gli dico che c'è sempre il 36%, oppure gli faccio i calcoli semplificati e gli spiego che cosa si è perso.
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Guardate che cosa ho trovato...
http://www.gestionale.legambiente.org/e ... NTEACE.pdf
Ho deciso... aumento!!!
http://www.gestionale.legambiente.org/e ... NTEACE.pdf
Ho deciso... aumento!!!
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Porta pazienza, ma gli amici degli amici come li chiami tu?studio17 ha scritto:ma chi è questa ACE....????? Io conoscevo solo il succo di frutta..!!
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Forse ACE è Associazione Crimini Economici,SuperP ha scritto:Porta pazienza, ma gli amici degli amici come li chiami tu?studio17 ha scritto:ma chi è questa ACE....????? Io conoscevo solo il succo di frutta..!!
quanto alle ONLUS ho sempre pensato fossero Organizzazioni Nazionali per il LUcro Sommerso.
Con questa storia del risparmio energetico doveva succedere e me l'aspettavo che prima o poi associazioni banditesche si sarebbero approfittate del loro finto interesse all'ambiente per inchiappettare chi gli capita a tiro.
Altro che senza scopi di lucro e pensare che queste merde, con tutto il rispetto per la cacca, prendono anche i contributi statali, mentre a noi sparano alle gambe con le tasse!
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vecchiaccio
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non è male come tabella, trovo esagerato il Coeff. K2SuperP ha scritto:Guardate che cosa ho trovato...
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Ho deciso... aumento!!!
cmq per altri prezzi giusto per uniformare il caos che c'è in giro
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http://www.uncsaal.it/privato/detrazioni_in_tasca.htm
- marcocinalli
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vi ricordate che l'argomento lo avevamo affrontato già qualche tempo fa?
http://www.edilclima.it/forum/viewtopic.php?p=5114#5114
credo di essere molto più conveniente del succo di frutta
MC
http://www.edilclima.it/forum/viewtopic.php?p=5114#5114
credo di essere molto più conveniente del succo di frutta
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MC
"Tutto quello che non c'è non si rompe". H. Ford