Cellulare come innesco di incendio: rischio reale o bufala?

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

Moderatore: Edilclima

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alessiotst
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Cellulare come innesco di incendio: rischio reale o bufala?

Messaggio da alessiotst »

In rete si trovano opinioni discordanti, pongo il quesito qui, dove spero che la cosa venga affrontata con un minimo di rigore scientifico...
Le onde e.m. del telefono cellulare sono realmente in grado di accendere i vapori di benzina?
E' un rischio reale o un eccesso di prudenza? In effetti la CEI 31-35 (Atex) mette tra le possibili sorgenti di innesco le onde e.m. con frequenze tra 10E4 Hz e 3 x 10E12 Hz e quelle con frequenza da 3 x 10E11 Hz a 3 x 10E15 Hz, per cui le frequenze dei telefoni cellulari che notoriamente funzionano a circa 2GHz ci rientrerebbero... Ma le potenze dei cellulari sono limitate!

Io vedo molto più probabile come fonte di innesco i collettori di scarico caldi del motore dell'autovettura, il catalizzatore delle auto a benzina e le lampade dei fari che sono ad incandescenza.
E cosa vogliamo dire dei POS per il pagamento con carta elettronica alimentati a 220V?

alcuni link:
http://www.attivissimo.net/antibufala/c ... losivi.htm
http://www.youtube.com/watch?v=iNPKXuzVhgI
Terminus
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Re: Cellulare come innesco di incendio: rischio reale o bufala?

Messaggio da Terminus »

Indubbiamente componenti ad elevate temperature (per la benzina la temperatura di accensione è di 280°C) o componenti elettrici soggetti ad archi voltaici di sufficiente energia, così come accumulatori di cariche elettrostatiche, sono le principali fonti di innesco da considerare per effetto delle energie messe in gioco.
Le norme CEI parlano anche dei c.e.m. a radiofrequenza, da valutare in funzione della distanza e potenza delle trasmittenti e della dimensione dell'antenna ricevente, la quale, se posta all'interno dell'atmosfera esplosiva, può costituire efficace fonte di innesco.

Nel filmato che hai postato potrebbero essere stati presenti altri inneschi (cariche elettrostatiche sul vestiario, problemi elettrici sull'illuminazione della pensilina).
Occorrerebbe verificare se il cellulare può costituire un'efficace fonte di innesco per la presenza della componentistica elettrica o per effetto del c.e.m..
danilo2
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Re: Cellulare come innesco di incendio: rischio reale o bufala?

Messaggio da danilo2 »

Nei commenti sotto al filmato leggo: "Non siamo in Russia ma in Brasile. Il gestore non ha ricevuto nessuna telefonata, ma voleva controllare i livelli del prodotto ( Etanolo ) con la lucina del cellulare. Combustibile, comburente e innesco Per la cronaca il gestore è morto e l'incendio e stato domato dall'autista".
Anche se così fosse la cosa fa pensare. Nelle norme CEI che parlano del calcolo del rischio per atmosfere esplosive, per polveri o sostanze, vi era una tabella (non ho le norme, parlo per i ricordi che ho di un corso) dove si riportavano le energie necessarie all'innesco, nei vari casi. In alcuni di questi casi le energie erano veramente basse, dell'ordine di quelle che si sviluppano quando in una giornata secca si innesca un piccolo passaggio di corrente, per esempio, tra due persone a potenziale diverso. Sarebbe interessante approfondire.
Terminus
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Re: Cellulare come innesco di incendio: rischio reale o bufala?

Messaggio da Terminus »

Difatti l'energia minima di accensione della benzina è inferiore al mJ.
La tabella di cui parla danilo è contenuta nella Guida CEI 31-35.
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