Ragazzi,
Sto pensando di abbandonare l'interessantissimo mondo della certificazione energetica.
Sinceramente non riesco ad omologarmi ai nostri colleghi che rilasciano certificazioni energetiche in seduta stante, senza aver visionato l'immobile e a 200 euro.
Scusate lo sfogo.
Peccato perche' l'argomento e' davvero interessante.
Mi prendo un momento x pensarci su.
Vi ringrazio di cuore per tutto il supporto che mi avete fornito.
Buone vacanze a voi tutti!!!
(Almeno per il momento....)
Storia di un giovane ingegnere
Moderatore: Edilclima
-
- Messaggi: 11
- Iscritto il: lun mag 24, 2010 17:48
Re: Storia di un giovane ingegnere
Suvvia,
una classe G non si nega a nessuno.
Non ti demoralizzare!
una classe G non si nega a nessuno.

Non ti demoralizzare!
-
- Messaggi: 1736
- Iscritto il: gio set 18, 2008 11:55
Re: Storia di un giovane ingegnere
Se si vuole campare dagli ACE allora non c'è altra storia che avere in listino diverse soluzioni a diversi prezzi. Perché, siamo onesti, in alcuni contesti andare di fino è una cosa illogica sia da un punto di vista ingegneristico che dal punto di vista economico.. La cosa più importante che ho imparato dall’esame di Misure è che è da idioti utilizzare tante cifre significative più del dovuto. Specie, poi, quando hai delle incertezze enormi sui dati di input. Quindi, quando hai un committente che non vuole pagare (e sono, giustamente, la maggioranza) ed hai un evidente colabrodo allora la cosa più giusta è andare di DOCET. Anzi, a voler essere onesti fino in fondo, la cosa più giusta sarebbe consigliare l’autocertificazione
Re: Storia di un giovane ingegnere
Straquoto ed aggiungo che il valore di mercato un ceritificato energetico se lo da da sè.Mimmo_510859D ha scritto:Se si vuole campare dagli ACE allora non c'è altra storia che avere in listino diverse soluzioni a diversi prezzi. Perché, siamo onesti, in alcuni contesti andare di fino è una cosa illogica sia da un punto di vista ingegneristico che dal punto di vista economico.. La cosa più importante che ho imparato dall’esame di Misure è che è da idioti utilizzare tante cifre significative più del dovuto. Specie, poi, quando hai delle incertezze enormi sui dati di input. Quindi, quando hai un committente che non vuole pagare (e sono, giustamente, la maggioranza) ed hai un evidente colabrodo allora la cosa più giusta è andare di DOCET. Anzi, a voler essere onesti fino in fondo, la cosa più giusta sarebbe consigliare l’autocertificazione
Per chi vuol vendere una casa o affittarla , per chi vuole avere il 55 % ( una delle cose più sensate è stato togliere l'obbligo dell'ACE per sostituzione caldaie) l'ACE è solo una rottura di scatole e non interessa niente a nessuno; come tale è visto solo come un fastidioso adempimento burocratico da risolvere in meno tempo col minimo costo.
Per essere veramente una cosa seria la ceritficazione dev'essere facoltativa, fatta da pochi per pochi....con riscontri tangibili per chi la richiede in edifici virtuosi (sgravi fiscali o sugli oneri di urbanizzazione ad es.). O quanto meno renderla obbliigatoria in caso di rogiti ed affitti solo in caso di esplicita rischiesta di una delle parti.
Qualcuno dirà: ecco, cosi' non certifica più nessuno.
Ecchissenefrega...ci sono e c'erano normative anche prima della certificazione energetica, sarebbe stato sufficiente rispettarle per avere dei risultati tangibili di risparmio energetico. La certificazione cosi' fatta crea solo confusione, le norme UNI e quelle regionali non sono e non saranno mai perfette...
i
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !