in un condominio con centralizzato del 1960 hanno installato dei termoconvettori che hanno buone emissioni solo con alte temperature di mandata (ho la scheda tecnica).
Succede che il tlr che riscalda il condominio ha abbassato di molto la temperatura di mandata e alcuni si lamentano del freddo (temperature raggiunte ai piani alti 18/19°C in questo inverno in condizioni peggiori).
Mi chiede un proprietario il progetto per il cambio del sistema di emissione, dato che vuole installare i radiatori tubolari.
Ora mi sto informando presso il gestore del TLR sulle temperature di mandata di questo inverno.
Domanda:
- quanti °C cala la temperatura dalla sottostazione ai vari piani, considerando le tubazioni non isolate?
- Io mi faccio i calcoli delle dispersioni con EC. Ho visto che in sostanza la resa dei terminali installati, anche con 85/75°C è inferiore alla potenza dispersa calcolata con EC. Io dimensionerei tutto sulle dispersioni, facendo installare le valvole termostatiche. Il problema è che un vicino rompi****e può secondo voi, dire che siccome la potenza dei terminali sostituiti è maggiore di quella dei terminali installati questo cambio di radiatori NON possa essere effettutato se non rivedendo le tabelle dei millesimi di riscaldamento? Nonostante le valvole termostatiche?
Domanda per esperti tecnico legale sul centralizzato
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Re: Domanda per esperti tecnico legale sul centralizzato
La prima sentenza che posso citare è quella ad esempio del Tribunale di Milano, sezione III, provvedimento n. 680/07;
in buona sostanza afferma che se l'insufficiente riscaldamento di un appartamento dipende da una deficienza nella conduzione dell'impianto di riscaldamento comune, l'amministratore condominiale è tenuto ad eliminare ogni vizio o difetto, risarcendo il singolo partecipante danneggiato.
L'amministratore è bene che ti incarichi quindi per rivedere il dimensionamento dei radiatori di tutto il condominio (e forse anche dell'intero sistema di distribuzione) in funzione delle temperature inferiori prodotte dal sistema di TLR rispetto alla precedente caldaia; alla fine si dovranno rivedere anche le tabelle dei millesimi di riscaldamento di tutti gli alloggi.
Le valvole termostatiche non influiscono invece sul calcolo dei millesimi di riscaldamento.
Da quanto sostieni, emerge però che i radiatori al tuo piano sarebbero già scarsi anche con temperature in ingresso ai radiatori di 85 °C; ciò significa un errato dimensionamento iniziale non imputabile allora al TRL (ma in questo caso avrebbero allora avuto freddo anche prima).
Penso sia bene chiarire meglio come stanno le cose, prima di agire.
in buona sostanza afferma che se l'insufficiente riscaldamento di un appartamento dipende da una deficienza nella conduzione dell'impianto di riscaldamento comune, l'amministratore condominiale è tenuto ad eliminare ogni vizio o difetto, risarcendo il singolo partecipante danneggiato.
L'amministratore è bene che ti incarichi quindi per rivedere il dimensionamento dei radiatori di tutto il condominio (e forse anche dell'intero sistema di distribuzione) in funzione delle temperature inferiori prodotte dal sistema di TLR rispetto alla precedente caldaia; alla fine si dovranno rivedere anche le tabelle dei millesimi di riscaldamento di tutti gli alloggi.
Le valvole termostatiche non influiscono invece sul calcolo dei millesimi di riscaldamento.
Da quanto sostieni, emerge però che i radiatori al tuo piano sarebbero già scarsi anche con temperature in ingresso ai radiatori di 85 °C; ciò significa un errato dimensionamento iniziale non imputabile allora al TRL (ma in questo caso avrebbero allora avuto freddo anche prima).
Penso sia bene chiarire meglio come stanno le cose, prima di agire.
Re: Domanda per esperti tecnico legale sul centralizzato
Io sono stato incaricato da il proprietario di 1 alloggio (che in realtà è proprietario di metà condominio).ANTONIO ha scritto:L'amministratore è bene che ti incarichi....
Le valvole termostatiche non influiscono invece sul calcolo dei millesimi di riscaldamento.
Il condominio era nato con caldaia a gasolio e TUTTI i terminali erano uguali (si trattava di terminali termoconvettori, praticamente un cassetto con una batteria alettata, senza ventilatori). Questi terminali hanno rese alte con alte temperature (85/75) ma pessime (circa la metà) con 65/55°C.
Ora c'è il riscaldamento e la regolazione la fanno i gestori del TLR abbassando o alzando la mandata in funzione delle chiamate dell'amministratore.
Attualmente alcuni appartamenti hanno i termoconvettori originali, altri i radiatori.
Questo inverno il proprietario dell'ultimo piano (il cliente) ha sofferto il freddo, per cui mi chiede di cambiare ed installare i radiatori normali.
Per dirti, ho fatto i calcoli delle dispersioni (uso le stratigrafie da UNI TS che ci si azzecca abbastanza nel caso). Si verifica che nelle condizioni di progetto i terminali, anche a 85/75°C non sono sufficienti a riscaldare. Sappiamo bene che poi la realtà è diversa visto che ci sono fenomeni di accumulo, carichi interni etc.
Teniamo presente poi che essendo all'ultimo piano a lui arriva sicuramente l'acqua con 10°C in meno di quella che c'è sul primario dello scambiatore TLR.
Voi che fareste?
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Re: Domanda per esperti tecnico legale sul centralizzato
Mhhhh, bel casino....
Stò teleriscaldamento in giro crea più grattacapi che altro mi pare...
Qualche domanda: visto che i dt e le temperature sono cambiate, con l'impianto di distribuzione esistente, sei sicuro che ai terminali arrivino le portate necessarie??? I volumi d'acqua rispetto la situazione precedente dovrebbero essere ben maggiori, ma se le sezioni erano state calcolate per altro... L'installazione di termostatiche potrebbe migliorare un po' le cose per bilanciare meglio i carichi.. Inoltre, essendo all'ultimo piano su condomini datati e non c'è bilanciamento, già come dici tu in teoria non gli bastava prima nominalmente, se poi il calore se lo cuccano tutti quelli prima, con temperature di mandata inferiori, si prende ancor meno briciole..
A parer mio, se non si mettono tutti di comune accordo nel dar una sistemata comune (almeno come terminali e possibilità di dare un minimo di bilanciamento), con temperature di mandata più basse e terminali di tipologia mistomare, è un bel dilemma saltarne fuori. Non hai la possibilità di monitorare(ovviamente senza diventar pazzo e distruggere muri o simili) con un contacalorie quanto calore gli entrano nell'apaprtamento, tanto per avere qualche dato di riferimento?
Le variabil iqui mi paiono un bel po'...
Stò teleriscaldamento in giro crea più grattacapi che altro mi pare...
Qualche domanda: visto che i dt e le temperature sono cambiate, con l'impianto di distribuzione esistente, sei sicuro che ai terminali arrivino le portate necessarie??? I volumi d'acqua rispetto la situazione precedente dovrebbero essere ben maggiori, ma se le sezioni erano state calcolate per altro... L'installazione di termostatiche potrebbe migliorare un po' le cose per bilanciare meglio i carichi.. Inoltre, essendo all'ultimo piano su condomini datati e non c'è bilanciamento, già come dici tu in teoria non gli bastava prima nominalmente, se poi il calore se lo cuccano tutti quelli prima, con temperature di mandata inferiori, si prende ancor meno briciole..
A parer mio, se non si mettono tutti di comune accordo nel dar una sistemata comune (almeno come terminali e possibilità di dare un minimo di bilanciamento), con temperature di mandata più basse e terminali di tipologia mistomare, è un bel dilemma saltarne fuori. Non hai la possibilità di monitorare(ovviamente senza diventar pazzo e distruggere muri o simili) con un contacalorie quanto calore gli entrano nell'apaprtamento, tanto per avere qualche dato di riferimento?
Le variabil iqui mi paiono un bel po'...
"Se non lo puoi misurare, non lo puoi migliorare" - Lord Kelvin
Re: Domanda per esperti tecnico legale sul centralizzato
io volevo capire la fattibilità LEGALE.aupaz ha scritto:Le variabil iqui mi paiono un bel po'...
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Re: Domanda per esperti tecnico legale sul centralizzato
Non credo ci siano altre alternative: devi coinvolgere l'amministratore e chiedere, legalmente, che venga effettuato il corretto dimensionamento dei corpi scaldanti e la successiva revisione dei millesimi di calore.SuperP ha scritto:io volevo capire la fattibilità LEGALE.aupaz ha scritto:Le variabil iqui mi paiono un bel po'...
Re: Domanda per esperti tecnico legale sul centralizzato
A mio parere dovresti inizialmente "ricostruire" l'evoluzione dell'impianto, (come in parte hai fatto) per comprendere se la mancata resa ottimale nell'appartamento del tuo cliente, sia riconducibile:
- ad un errato calcolo durante il passaggio dal gasolio a TLR
- alle sostituzioni dei termoconvettori originali ai caloriferi (se prima o dopo il passaggio al TLR)
nonchè
- gli interventi neccessari per risolvere il problema al tuo cliente.
In base a tali informazioni e con una tua relazione, la quale dovrebbe anche evidenziare che il cambio dei terminali nei locali del tuo cliente non arrechi "dissesti" ad altri appartamenti ovvero la necessità di un intervento "complessivo" su tutto l'impianto, il tuo cliente dovrebbe richiedere all'amministratore di sistemare la situazione.
Nel caso il problema possa sfociare in un contenzioso, tieni presente i seguenti punti:
- verificata la causa ( e le soluzioni) poni il tuo cliente in posizione di "forza" sia rispetto al condominio, nonchè a coloro che hanno effettuato modifiche senza la preventiva autorizzazione condominiale (il cambio dei terminali) ovvero a chi eventualmente ha autorizzato un intervento sulla base di una progettazione sbagliata (passaggio da gasolio a TRS)
- un intervento eseguito dal tuo cliente, non autorizzato dal condominio, e che arrechi "danno" ad altri appartamenti, pone il tuo cliente in posizione di debolezza, con eventuale obbligo di ripristinare la situazione esistente.
La revisione delle tabelle millesimali in riferimento al solo riscaldamento, non ha ragione d'essere se in ogni appartamento non viene garantita la temperatura prevista per legge.
Dovresti anche verificare se esistono condizioni particolari in carico alla società che fornisce il TLR in riferimento alla temperatura dei singoli ambienti.
Ad esempio i fornitori del riscaldamento a "servizio energia" devono assicurare una temperatura in ogni ambiente con un range +o- (es. 20° + o - 1 grado).
Se un obbligo del genere non sussite in carico al gestore del TLR (ma solo la fornitura dell'acqua ad una certa temperatura) e verificato che la temperatura è corretta, devi ricondure il probloema all'impianto condominiale ...
gfrank
- ad un errato calcolo durante il passaggio dal gasolio a TLR
- alle sostituzioni dei termoconvettori originali ai caloriferi (se prima o dopo il passaggio al TLR)
nonchè
- gli interventi neccessari per risolvere il problema al tuo cliente.
In base a tali informazioni e con una tua relazione, la quale dovrebbe anche evidenziare che il cambio dei terminali nei locali del tuo cliente non arrechi "dissesti" ad altri appartamenti ovvero la necessità di un intervento "complessivo" su tutto l'impianto, il tuo cliente dovrebbe richiedere all'amministratore di sistemare la situazione.
Nel caso il problema possa sfociare in un contenzioso, tieni presente i seguenti punti:
- verificata la causa ( e le soluzioni) poni il tuo cliente in posizione di "forza" sia rispetto al condominio, nonchè a coloro che hanno effettuato modifiche senza la preventiva autorizzazione condominiale (il cambio dei terminali) ovvero a chi eventualmente ha autorizzato un intervento sulla base di una progettazione sbagliata (passaggio da gasolio a TRS)
- un intervento eseguito dal tuo cliente, non autorizzato dal condominio, e che arrechi "danno" ad altri appartamenti, pone il tuo cliente in posizione di debolezza, con eventuale obbligo di ripristinare la situazione esistente.
La revisione delle tabelle millesimali in riferimento al solo riscaldamento, non ha ragione d'essere se in ogni appartamento non viene garantita la temperatura prevista per legge.
Dovresti anche verificare se esistono condizioni particolari in carico alla società che fornisce il TLR in riferimento alla temperatura dei singoli ambienti.
Ad esempio i fornitori del riscaldamento a "servizio energia" devono assicurare una temperatura in ogni ambiente con un range +o- (es. 20° + o - 1 grado).
Se un obbligo del genere non sussite in carico al gestore del TLR (ma solo la fornitura dell'acqua ad una certa temperatura) e verificato che la temperatura è corretta, devi ricondure il probloema all'impianto condominiale ...
gfrank