Facciamo finta che questa sia la mia prima certificazione (voglio resettare tutte le informazioni ricevute fino a questo punto): voi come vi comportate (operativamente) dovendo certificare un appartamento in condominio con riscaldamento centralizzato? Come considerate la potenza e i rendimenti della caldaia in proporzione al vostro alloggio? Specifico che non ho la possibilità di certificare l'intero condominio...
Grazie
Carlo
Facciamo finta ...
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Re: Facciamo finta ...
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E' normale, almeno per ora, non certificare tutto il condominio; in pratica solo a proporlo si rischia quasi il linciaggio
L' unica soluzione secondo me ragionevole e' fare una valutazione "spannometrica" delle dispersioni complessive, sulla base delle caratteristiche delle strutture dell'alloggio da certificare, eventualmente tenendo conto delle modifiche evidenti introdotte negli anni (ad esempio serramenti sostituiti a macchia di leopardo). Se dispone delle planimetrie il lavoro non e' troppo gravoso. Cio' permette di valutare il famoso fattore F1 di dimensionamento del generatore e di conseguenza il rendimento con il metodo semplificato.
Ho fatto varie simulazioni al riguardo e sono arrivato alla conclusione che il margine di incertezza che si raggiunge sul rendimento di generazione e' al massimo intorno all' 1% o poco piu', per cui mi pare che il criterio sia ampiamente accettabile, almeno nei casi normali.
L'altra possibilita' e' il generatore virtuale tipo "lumbard", che porta a risultati molto simili, anche se formalmente non e' ammesso dagli attuativi piemontesi.
Buon lavoro,
Paolo
E' normale, almeno per ora, non certificare tutto il condominio; in pratica solo a proporlo si rischia quasi il linciaggio

L' unica soluzione secondo me ragionevole e' fare una valutazione "spannometrica" delle dispersioni complessive, sulla base delle caratteristiche delle strutture dell'alloggio da certificare, eventualmente tenendo conto delle modifiche evidenti introdotte negli anni (ad esempio serramenti sostituiti a macchia di leopardo). Se dispone delle planimetrie il lavoro non e' troppo gravoso. Cio' permette di valutare il famoso fattore F1 di dimensionamento del generatore e di conseguenza il rendimento con il metodo semplificato.
Ho fatto varie simulazioni al riguardo e sono arrivato alla conclusione che il margine di incertezza che si raggiunge sul rendimento di generazione e' al massimo intorno all' 1% o poco piu', per cui mi pare che il criterio sia ampiamente accettabile, almeno nei casi normali.
L'altra possibilita' e' il generatore virtuale tipo "lumbard", che porta a risultati molto simili, anche se formalmente non e' ammesso dagli attuativi piemontesi.
Buon lavoro,
Paolo