Ciao a tutti,
in un corridoio di un ospedale, per un canale di mandata che serve due uffici ed una degenza. Calcola ricalcola tabelle mica tabelle, ottengo che per la portata richiesta ho nel canale una velocità di 2,5 m/s e 0,2 Pa/m di perdita di carico.
Secondo voi siamo troppo bassi? C'è pericolo che la'aria non esca con la sufficiente velocità dai diffusori?
Grazie a chi a voglia di rispondere
Buona lavoro
Canali aria - dimensionamento
Moderatore: Edilclima
Re: Canali aria - dimensionamento
Per i diffusori, l'importante è che la pressione residua sia superiore alla perdita di carico del diffusore alle condizioni di portata di progetto, che trovi sulle tabelle di selezione del modello che scegli.
Per la velocità dell'aria, sei perfettamente entro il range corretto, io dimensiono a 0,5 Pa/m fino a 5 m/s ma per le distribuzioni al piano generalmente tra i 2 e i 4 m/s è una buona scelta.
Per la velocità dell'aria, sei perfettamente entro il range corretto, io dimensiono a 0,5 Pa/m fino a 5 m/s ma per le distribuzioni al piano generalmente tra i 2 e i 4 m/s è una buona scelta.
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Re: Canali aria - dimensionamento
Mitico Arkanoid!
Mi dai un suggerimento fisico tecnico per favore?
Per i tubi d'acqua calcolo le perdite di carico con colebrook.
Per l'aria che formula usi? Mi servirebbe per costruirmi un foglio excel.
Ti ringrazio
Mi dai un suggerimento fisico tecnico per favore?
Per i tubi d'acqua calcolo le perdite di carico con colebrook.
Per l'aria che formula usi? Mi servirebbe per costruirmi un foglio excel.
Ti ringrazio
Re: Canali aria - dimensionamento
Per entrambi uso tabelle che hanno già diametri e dimensioni commerciali.
Per l'acqua cambio diametro a 20 mm.c.a./m (occhio se lavori con acqua calda o fredda che c'è un po' di differenza), per l'aria sto sotto i 0.5 Pa/m e sotto i 5 m/s, con deroga per i canali oltre i 5000 mc/h per cui mi spingo fino a 6 m/s.
Le tabelle per i tubi le trovi anche sul sito Oppo, per i canali oggi non c'è verso di caricare niente, magari domani ti mando il canalimetro
Per l'acqua cambio diametro a 20 mm.c.a./m (occhio se lavori con acqua calda o fredda che c'è un po' di differenza), per l'aria sto sotto i 0.5 Pa/m e sotto i 5 m/s, con deroga per i canali oltre i 5000 mc/h per cui mi spingo fino a 6 m/s.
Le tabelle per i tubi le trovi anche sul sito Oppo, per i canali oggi non c'è verso di caricare niente, magari domani ti mando il canalimetro
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Re: Canali aria - dimensionamento
Ciao arkanoid,
grazie per la risposta.
Io (tieni conto che sono agli inizi) sto provando ad utilizzare alcuni regoli che mi hanno dato (Aldes, Lindab etc.) solo che vorrei costruirmi un file excel, ma sono in difficoltà sulle formule....
grazie per la risposta.
Io (tieni conto che sono agli inizi) sto provando ad utilizzare alcuni regoli che mi hanno dato (Aldes, Lindab etc.) solo che vorrei costruirmi un file excel, ma sono in difficoltà sulle formule....
Re: Canali aria - dimensionamento
ci ho provato anch'io ma è una perdita di tempo, vai di diagrammi 
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-
Mimmo_510859D
- Messaggi: 1757
- Iscritto il: gio set 18, 2008 11:55
Re: Canali aria - dimensionamento
Al capitolo 45 (pag. 1257) del testo
Elementi di impianti industriali, vol. 2, III edizione (1997) – A. Monte; Ed. Liberia Cortina, Torino
Vengono considerate le due seguenti formule per le perdite di carico distribuite
Formula di Fanning-Darcy
h = λ*γ*(v^2)*L/(2*g*D)
dove h è la perdita di carico in kg/m^2;λ è il coefficiente d’attrito (il testo riporta una tabella dove vengono riportati i valori di λ in funzione del diametro D); L è la lunghezza del condotto in m; D è il diametro (sezione circolare) o il diametro medio (altre sezioni) in m; γ è il peso specifico in kg/m^3; v è la velocità media del fluido in m/s
Formula sperimentale
h = 8,12*(10^-4)*(γ^0,852)*(v^1,924)*L/(D^1,281)
dove h è la perdita di carico in kg/m^2; L è la lunghezza del condotto in m; γ è il peso specifico in kg/m^3; v è la velocità media del fluido in m/s; D è il diametro (sezione circolare) o il diametro medio equivalente (altre sezioni) in m.
Si ha
D = 4*A/P
dove A è l’area della sezione trasversale interna e P è il perimetro interno del condotto.
Per le perdite accidentali si ha
h = j*γ*v^2/(2*g)
dove h è la perdita di carico in kg/m^2; γ è il peso specifico in kg/m^3; v è la velocità media del fluido in m/s; j è un coefficiente dato sotto forma di tabelle.
Elementi di impianti industriali, vol. 2, III edizione (1997) – A. Monte; Ed. Liberia Cortina, Torino
Vengono considerate le due seguenti formule per le perdite di carico distribuite
Formula di Fanning-Darcy
h = λ*γ*(v^2)*L/(2*g*D)
dove h è la perdita di carico in kg/m^2;λ è il coefficiente d’attrito (il testo riporta una tabella dove vengono riportati i valori di λ in funzione del diametro D); L è la lunghezza del condotto in m; D è il diametro (sezione circolare) o il diametro medio (altre sezioni) in m; γ è il peso specifico in kg/m^3; v è la velocità media del fluido in m/s
Formula sperimentale
h = 8,12*(10^-4)*(γ^0,852)*(v^1,924)*L/(D^1,281)
dove h è la perdita di carico in kg/m^2; L è la lunghezza del condotto in m; γ è il peso specifico in kg/m^3; v è la velocità media del fluido in m/s; D è il diametro (sezione circolare) o il diametro medio equivalente (altre sezioni) in m.
Si ha
D = 4*A/P
dove A è l’area della sezione trasversale interna e P è il perimetro interno del condotto.
Per le perdite accidentali si ha
h = j*γ*v^2/(2*g)
dove h è la perdita di carico in kg/m^2; γ è il peso specifico in kg/m^3; v è la velocità media del fluido in m/s; j è un coefficiente dato sotto forma di tabelle.