Ciao,
ho ri-dimensionato/ri-calcolato un impianto pubblico (scuola) esistente con la 9182. Quindi ribadisco che l'impianto esiste già e funziona benissimo tra l'altro, in 30 anni neanche un problema: quindi conti a norma o conti a spanne, tanto di cappello a chi lo fece.
Siccome sto ampliando questo impianto ho voluto ricalcolarlo, dapprima senza considerare l'ampliamento. Questo anche per voler deliberatamente confrontare i risultati ottenuti da me, con quelli ottenuti dal progettista che ha realizzato a suo tempo l'impianto (1976).
Stato di fatto: ho 4 bagni pubblici tipici (2 per maschi + 2 per femmine) + 1 per disabili per un totale di: 21 WC a cassetta, 10 lavandini, 1 lavello da cucina (in un magazzino), 1 doccia. Progetto alla mano: il progettista a suo tempo ha previsto tutti i tubi principali da ø1" (AFS, ACS, ARS). Per tubi principali intendo le colonne orizzontali a cui si collegano tutte le diramazioni dell'impianto. Ovvero quello che esce dalla centrale termica. Mi disinteresso dei terminali e delle diramazioni varie resto per il momento.
Io invece con la UNI 9182 ho calcolato ACS ø1"1/4, AFS ø2". Diciamo decisamente di più!!!
Aiutandomi con un software (WinIDRA della Softherm) dedicato agli impianti idrici e basato sulla UNI 9182, ottengo gli stessi valori calcolati "a mano" con la medesima norma. Impostando (come consigliato da colleghi più vecchi del mestiere) le unità di carico pari alla metà di quelle previste dalla norma UNI 9182 ottengo invece AFS ø1"1/2 e ACS ø1". E sembrano essere già più vicini a quelli adottati dal progettista a suo tempo.
Chi ha più esperienza ha osservazioni da fare? Avete qualche consiglio?
Ad occhio suona un po' strano dimensionare a ø2" un tubo di adduzione acqua per una scuoletta con 4 WC e mezzo...ho capito che me lo impone una norma...ma non vi sembra palesemente enorme come tubo per questa applicazione?
Vi ringrazio in anticipo. Alessandro
Impianto idrico: dimensioni tubi secondo UNI 9182
Moderatore: Edilclima
Re: Impianto idrico: dimensioni tubi secondo UNI 9182
Giusto intorno al 1970 - 75 facevo distribuzioni condominiali su 5 piani, fino a 15-16 appartaementi con colonne da 1" (è chiaro, unica per acqua calda e fredda insieme). Nessuno ha mai lamentato carenze. più tardi, con l'età
, la paura., o la prudenza, mi hanno indotto a volte a sopperire a paventate contemporaneità installando un vaso di espansione a fine linea, in modo che in caso di contemporaneità mi restituisse liquido, come se la colonna avesse doppia alimentazione alle due estremità. Non so quanto l'accorgimento mi abbia assistito, ma a volte anche un paliativo ci fa stare più tranquilli.
