Fermo restando che per poco tempo a disposizione non ho neanche aperto il software cened+ e tantomeno il manuale/bozza, sento cosa si dice in giro.....
Il calcolo dei ponti termici? ma già lo facevo nelle normalissime leggi 10 di una volta, poi ho perso la mano col cened tanto li calcolava lui ( come non lo so eh
![Very Happy :-D](./images/smilies/icon_biggrin.gif)
Mi chiedo, se nel calcolo dei ponti termici del nuovo può essere più o meno difficoltoso ma , certificare un edificio esistente, come faccio a trovarli e sopratutto a calcolarli? mi devo dotare di termocamera? ok mi dice dove sono ma a calcolarli? e se devo certificare un esistente nel periodo maggio-giugno? che rilevo?
![Shocked :shock:](./images/smilies/icon_eek.gif)
Poi sentivo di lunghezza tubazioni ............ nell'esistente per me che sono di estrazione termotecnica e per epserienza posso pure "intuire" dove passano....... ma chi d'impianti ci mastica poco? ( ho visto colleghi che per certificare una unità immobiliare in un condominio ha messo dentro la totale potenzialità della caldaia, risultato Eph 900 circa ).
La mia idea è che, dato che siamo in ballo, dovremmo noi ( almeno chi opera in lombardia ) creare un nostro gruppo di lavoro, anche qui se ci ospitano e scambiare opinioni e risoluzioni alle problematiche.
Lo stesso dovrebbe essere anche per i veneti, Liguri e per tutte le regioni che hanno legiferato oltre all resto d'Italia.
Infine, visto che il software cened+ come il suo precedessore a quanto pare ti fa perdere un mucchio di tempo, bisognerebbe capire quale dei software "professionali" interagirà meglio nello scambio dati col cened ( non ho ancora idea quale sarà la procedura ).
Che ne pensate?