ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

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TermoT
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ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da TermoT »

Buongiorno. Riguardo alla Certificazione Energetica degli Edifici sorge oggi il problema della redazione del Certificato per singolo alloggio facente parte di edificio condominiale dotato di impianto termico centralizzato privo di contabilizzazione del calore. Mi trovo in Piemonte e fino al 1° Ottobre ci si rifà alla normativa nazionale.
Al punto 7.5 b Allegato A al Decreto 26/06/2009 riguardo al caso in esame si dice che l'indice di prestazione energetica del singolo alloggio è ricavabile ripartendo l'indice di prestazione energetica dell'EDIFICIO nella sua interezza in base alle tabelle millesimali relative al servizio di riscaldamento.
Domande:
- Occorre pertanto imputare tutto l'edificio per la redazione di un singolo appartamento? Nel caso in esame lappartamento in questine è decisamente piccolo ed è inserito in un grande edificio condominiale di oltre 70 appartamenti. Risulta impensabile a mio avviso seguire questa strada data la mole di lavoro richiesta (i disegni dell'intero edificio non sono facilmente reperibili e eseguire un rilievo è un'operazione impensabile).

- Cosa si intende per tabelle millesimali relative al servizio di riscaldamento? Si tratta dei millesimi di riscldamento calcolati come rapporto fra fabbisogno di calore dell'iesimo appartamento e fabbisogno di calore dell'intero edificio?

- Concordo che a rigore il fabbisogno di energia primaria del singolo appartamento debba tenere conto del fattore di carico reale del generatore ma imputare tutto l'edificio per determinare correttamente il rendimento di produzione e poi magari utilizzare lo strumento DOCET (consentito dal Decreto 26-06-2009) per calcolare la prestazione energetica porta inevitabilmente a vanificare del tutto lo sforzo di calcolare il fattore di carico del generatore calcolato sull'intero edificio.

Questo a mio avviso è errato ed impraticabile in quanto richiederebbe al tecnico una mole di lavoro enorme che comporterebbe oneri a carico dei cittadini insostenibili (perfettamente in contrasto con il fine dei metodi semplificati) il tutto per ottenere poi un indice di prestazione energetica per laa climatizzazione invernale molto approssimato e lontano dai consumi reali.

Come occorre quindi comportarsi?
Ringrazio per i suggerimenti che spero potrete fornirmi.
ugo74
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da ugo74 »

l'unico suggerimento che ti posso dare, oltre a molto pregare :lol: x far si che i tecnici regionali tornino in se stessi
e' provare a sentirli x rompergli le scatole, cosi forse si muovono.
ugo.testa
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da ugo.testa »

art. 5 DPR 412/2003
Dimensionamento degli impianti termici
1. Gli impianti termici di nuova installazione nonché quelli sottoposti a ristrutturazione devono essere dimensionati in modo da
assicurare, in relazione a:
-il valore massimo della temperatura interna previsto dall'art. 4,
-le caratteristiche climatiche della zona,
-le caratteristiche termofisiche dell'involucro edilizio,
-il regime di conduzione dell'impianto in base agli obblighi di intermittenza-attenuazione previsti daIl'art. 9 del presente
decreto, un "rendimento globale medio stagionale", definito al successivo comma 2, non inferiore al seguente valore:
eta g=(65+3log Pn)%
dove bg Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatore o del complesso dei generatori di calore al
servizio del singolo impianto termico, espressa in kW.

Il DPR 412 stabiliva che i generatori che non avessero avuto i requisiti di rendimento indicati dovevano essere sostituiti entro una data stabilità nel decreto stesso.

In assenza di qualsiasi sistema per accertare il valore di rendimento globale di un impianto, si potrebbe ragionevolmente prendere a base quello ammesso dalla norma, a condizione che lo stato di conservazione almeno delle coibentazioni delle colonne montanti a vista sia mediamente accettabile.
Se questa via potesse esser considerata percorribile, si potrebbe fale ACE di un appartamento dal rilievo del solo appartamento e applicare il rendimento indicato (basta a questo punto conoscere solo la potenza in KW del generatore).
ste_44
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da ste_44 »

Buonasera a tutti,
ho un piccolo problema..
devo certificare due appartamenti in una casetta gestiti da una unica caldaia, rientra nella casistica del condominio quindi doppia/tripla certificazione? :shock:
nel caso in cui lo avessi fatto prima del !° ottobre sarebbe cambiato qualcosa??

Ringrazio anticipatamente chi avrà voglia/saprà aiutarmi : :?:

Buona serata
danielare
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da danielare »

per tutti quelli a cui interessa: è stata mandata una lettera alla regione proprio su questo tema, inoltre ANACI (amministratori di condomini) si sta muovendo anche essa per porre quesito alla regione.
se a qualcuno interessa rimanere in contatto o fare azioni congiunte potete scrivermi daniela.re[at]awn.it, come dicevamo nell'altro post ci incontriamo mercoledì al convegno di uniamo le energie, ore 1430, sperando che ci diano la parola alla fine.

invito tutti a mandare fax o lettere di chiarimenti alla regione, Direzione 10 - Ambiente - Settore Politiche energetiche, Via Giuseppe Pomba, 29 - 10123 - Torino | tel. 011.4321411 | fax 011.4324961, al più presto....

domanda per ugo.testa: interessante la tua soluzione, ma la potenza del generatore va ripartita proporzionalmente rispetto al volume dell'appartamento?
ugo.testa
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da ugo.testa »

per Danielare, e per quanti fossero interessati:

La potenza del generatore non è importante ai fini della definizione dei requisiti energetici. Caso mai è il rendimento del generatore a essere rilevante. Potrei avere un generatore da 500 Kw impegnato per soli 250 kw. Il rendimento è invece il rapporto tra la potenza assorbita (o dissipata) dall'involucro e la potenza fornita al generatore.
Un fatto è certo e conoscibile: la potenza fornita al generatore (come prodotto della quantità di combustibile annua assorbita per l'intero periodo di riscaldamento x il suo potere calorifico inferiore).
Da questo, basterebbe sapere i mq totali delle superfici riscaldate per arrivare al coefficiente di prestazione energetica Epi.
Dando per scontato che la prima ripartizione millesimale fatta ai fini del riscaldamento tenga conto del calore effettivamente assorbito dalla singola unità abittiva, il conto di cui sopra ci fornirebbe la quota energia primaria di pertinenza dell'unità stessa.
dividendo il tale valore per i soli mq dell'unità ci da conseguenzialmente il coefficiente di prestazione energetica (Kw/mq/anno).
Dal sopralluogo definisco il fabbisogno energetico dell'involucro dell'unità in esame. dal rapporto tra il fabbisogno e l'energia addebitata dalle tabelle millesimali desumo il rendimento globale medio dell'unità. Per estensione questo è uguale al rendimento globale stagionale dell'intero impianto condominiale.
In pratica: ha ragione la normativa: si può ricavare l'ace dal solo sopralluogo nel singolo appartamento e soltanto conoscendo la ripartizione millesimale e il consumo annuo (magari come media degli ultimi 2,3,5 anni?)
Continuando, se nella mia CE prevedo di apportare modifiche alle strutture, calcolo il nuovo fabbisogno energetico dell'involucro, applico lo stesso rendimento di cui sopra per la parte che non è variata (rendimento di produzione e di distribuzione) e ricavo il nuovo coefficiente di prestazione raggiungibile per l'unità immobiliare certificata.
ugo.testa
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da ugo.testa »

Mi rispondo e perfeziono il pensiero:

utilizzando la logica di cui al mio primo intervento, e immaginando che l'impianto rispetti i valori minimi di rendimento imposti dalla legge vigente (65 +3 logP), non ho bisogno di effettuare alcun sopralluogo, oppure lo faccio ma ricavo i valori facendomi pilotare dai risultati in mio possesso. In pratica vado a fare il sorpalluogo conoscendo a priori il rendimento globale medio stagionale (fornito dalla legge) e il totale dell'energia primaria fornita come quota imputabile alla singola unità dalla ripartizione millesimale (dati forniti dai rendiconti condominiali stagionali per il riscaldamento invernale).
dani
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da dani »

ciao a tutti
io avrei un problema di questo genere: sono in piemonte, appartamento in condominio con riscaldamento centralizzato ma con contaore...posso procedere alla certificazione della singola unità senza ricadere nell'obbligo dell'intero condominio...penso
tra l'altro ho chiesto all'amministratore il consumo e lui mi ha fornito le tabelle millesimali, ma non avrei bisogno delle bollette dell'intero condominio per avere il consumo? ovviamente le sto ancora aspettando
Lomby
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da Lomby »

Allora ragazzi, telefonata in Regione 10 min fa:
per un alloggio oggetto di compravendita in condominio con impianto centralizzato sanno solo dire con certezza che ci vuole la DOPPIA CERTIFICAZIONE (perchè la normativa lo prevede).

Quindi prima quella dell'intero condominio (ma non sanno chi la deve pagare, presumono l'amministratore) e dopo quella del singolo alloggio ma non sanno ancora come va fatta perchè nella delibera e nella determina non sono chiariti gli aspetti tecnici che dovrebbero essere fissati con una nuova determina (o qualcosa di simile) nel giro di 15 gg ca (ad es. frazionamento dell'energia primaria? frazionamento della potenza del generatore rispetto al volume? ai millesimi riscaldamento? ecc. ecc).

Udite udite, nel frattempo dicono di temporeggiare e sospendere gli atti, ma vi rendete conto??????

Oltre ai tecnici e gli amministratori, saranno contenti anche i mediatori immobiliari......
p.giordano
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da p.giordano »

ugo.testa ha scritto: ...
Un fatto è certo e conoscibile: la potenza fornita al generatore (come prodotto della quantità di combustibile annua assorbita per l'intero periodo di riscaldamento x il suo potere calorifico inferiore).
Da questo, basterebbe sapere i mq totali delle superfici riscaldate per arrivare al coefficiente di prestazione energetica Epi.
Dando per scontato che la prima ripartizione millesimale fatta ai fini del riscaldamento tenga conto del calore effettivamente assorbito dalla singola unità abittiva, il conto di cui sopra ci fornirebbe la quota energia primaria di pertinenza dell'unità stessa.
dividendo il tale valore per i soli mq dell'unità ci da conseguenzialmente il coefficiente di prestazione energetica (Kw/mq/anno).
Il tuo ragionamento fila abbastanza, ma ha imho due punti deboli:

1) Confronti un consumo energetico effettivo in condizioni reali con un consumo convenzionale in condizioni standard.
Per confrontare correttamente dovresti calcolarti un po' di annate andandoti a cercare i dati climatici, tenendo conto della tipo di conduzione dell' impianto, degli alloggi non occupati etc... Non impossibile ma un ben lavorone. Senza contare che c'e' chi ha caldo e apre le finestre ! Se poi c'e' anche l'ACS centralizzata la faccenda si complica ulteriormente.

2) Non e' per nulla scontato che i millesimi di riscaldamento rispecchino le dispersioni. In passato ed anche ancora abbastanza di recente era normale attribuire i millesimi in rapporto alle cubature. Questo fatto si manifesta in tutta evidenza dove si va ad installare la contabilizzazione individuale, che spesso rivoluziona l'effettiva ripartizione, con gran gioia dei condomini sfavoriti.

Questi due elementi da soli portano a grosse approssimazioni, tanto vale allora usare le tabelle di rendimento UNI in funzione delle tipologie di impianto.
Si va a spaccare il capello e poi si attribuisce rendimento 100% al teleriscaldamento (che a Torino serve il 40% dei condomini). Ne vengono fuori dei classamenti e degli EPi che definire irrealistici e' dire poco.

Come ho gia' detto altre volte, la soluzione lombarda (generatore virtuale) mi sembra l'unica praticabile. E' pur sempre un'approssimazione ma la meno peggio.

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Paolo
danielare
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da danielare »

RESOCONTO INCONTRO UNIAMO LE ENERGIE SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA PIEMONTESE
7 ottobre 2009


Sono state affermate alcune cose importanti, anche se solo a voce
- stanno pensando ad una revisione degli obblighi per le case a riscaldamento centralizzato (revisione che sarà fatta attraverso, credo, una determina po delibera) per cui, in fase iniziale, non si chiederà la redazione dell'ACE per l'intero edificio, ma si dovrà compilare il rendimento globale dell'impianto di riscaldamento in base alle tabelle della Uni 11300, ed inserire quello nel calcolo dell'ACE del singolo appartamento. Sarà cura del certificatore richiedere i dati all'amministratore e al gestore della caldaia, il primo certificatore che calcolerà il rendimento globale dovrà poi comunicarlo nuovamente all'amministratore in maniera che egli, alle successive certificazioni, dia lo stesso valore.

- in caso di verifica, da parte del certificatore, che le componenti dell'involucro o gli impianti non sono stati installati a norma, rispetto alle norme vigenti nel momento dell'installazione, non devono bloccare l'ACE ma segnalare l'incongruenza nella relazione

- in caso di difformità edilizie /catastali (classico esempio verandine, tavernmette diventate camere) il certificatore non potrà certificare l'edificio, ma dovrà attendere l'adeguamento urbanistico/edilizio prima di effettuare la certificazione

- aspettare ad usare docet, in attesa che esca docet pro, non è considerata attendibile la versione esistente (atteggiamento prudenziale)

ciao a tutti
daniela
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da girondone »

- in caso di difformità edilizie /catastali (classico esempio verandine, tavernmette diventate camere) il certificatore non potrà certificare l'edificio, ma dovrà attendere l'adeguamento urbanistico/edilizio prima di effettuare la certificazione


che bene!
direi che si paralizza quasi tutto!
:oops:
p.giordano
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da p.giordano »

girondone ha scritto:- in caso di difformità edilizie /catastali (classico esempio verandine, tavernmette diventate camere) il certificatore non potrà certificare l'edificio, ma dovrà attendere l'adeguamento urbanistico/edilizio prima di effettuare la certificazione


che bene!
direi che si paralizza quasi tutto!
:oops:
E comunque e' un ulteriore onere / responsabilita' a carico del certificatore. Vuol dire ricerche (e tanto tempo) in archivio edilizio e catasto.
Se poi si deve verificare la conformita' alle norme dei componenti edilizi (e dell' impianto) dovremo metterci a far regolarmente carotaggi nei muri ? Se c'e' gia' una asseverazione di un DL sulle stratigrafie perche' devo verificare ? E perche' questo deve essere un ulteriore onere economico per il committente ?

Grazie a Daniela per le info.

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Paolo
danielare
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da danielare »

la norma è nuova, e quindi nuove le problematiche e le applicazioni.
sicuramente la regione dovrà ben specificare i casi che riguardano violazioni edilizie e violazioni costruttive
in realtà quella della difformità edilizia è una questione che già normalmente solleva il notaio o l'acquirente: il fatto che la sollevi un ente terzo (il certificatore) forse da' solo più forza ad obbligare il "furbo" a sanare l'abuso.
Fortunatamente non siamo in zone d'italia dove l'abusivismo edilizio ed il micro abuso sono la maggioranza.
Però si può trovare il caso in cui acquirente e parte venditrici non sollevano il problema...
Vedo invece più delicata la questioni dell'edificio/impianti.
Classico esempio: casa costruita nel 1995...dovrei verificare sche la casa fosse a norma con la legge 10/91 e se non ce l'hanno la legge 10/91? Lo devo scrivere, ovviamente...e devo dire al committente..che cosa? Forse rimarrà tutto nel cassetto, forse no...."ma architetto, nons criva niente per carità!""no guardi, lo devo segnalare, perchè poi chiedono conto a me" "ma allora cosa rischio?" e via dicendo...
La mia premura è solo che questi vincoli siano chiari, per evitare che persone meno scrupolose o meno informate di chi passa metà del suo orario di lavoro ad aggionarsi, si prendano poi i lavori....correndo i rischi certo, ma comunque prendendosi i lavori...
Con la associazione di cui faccio parte(certificatori energetici) cercherò di spingere affinchè si crei un tavolo di portatori di interessi (notai, amministratori, tecnici, ag immobiliari) per definire ed identificare le problematiche.
Speriamo in bene.
Buona domenica
ste_44
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da ste_44 »

l'uscita del nuovo docet pro è prevista per il 2 novembre, secondo quanto affermato sul sito enea. dovrebbe essere in grado di fare molteplici cose, e se hanno mantenuto lo schema di inserimento dei dati sarà possibile certificare con pochi dati un intero condominio (come sulla versione attualmente disponibile immagino). In pratica credo che a questo punto, indipendentemente dalla accuratezza dei risultati, siano state tolte le castagne dal fuoco. Per chi come me è in piemonte, due certificazioni e via.. almeno per la legge. dico bene?
lupo1
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Iscritto il: lun giu 29, 2009 15:51

Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da lupo1 »

ste_44 ha scritto:l'uscita del nuovo docet pro è prevista per il 2 novembre, secondo quanto affermato sul sito enea. dovrebbe essere in grado di fare molteplici cose, e se hanno mantenuto lo schema di inserimento dei dati sarà possibile certificare con pochi dati un intero condominio (come sulla versione attualmente disponibile immagino). In pratica credo che a questo punto, indipendentemente dalla accuratezza dei risultati, siano state tolte le castagne dal fuoco. Per chi come me è in piemonte, due certificazioni e via.. almeno per la legge. dico bene?
Conosco poco Docet perchè non l'ho mai usato, salvo provarlo per vedere cosa faceva. Mi sembre che sia inconfrontabile con qualsiasi software commerciale e che, con semplici input alla portata di chiunque (tecnico abilitato impiantistico? strutturale? e per che cosa), fornisce tutti i dati energetici. Se viene abilitato per l'uso nelle certificazioni con queste caratteristiche (che ripeto conosco poco) credo anch'io che il certificatore debba preoccuparsi più delle violazioni di legge che della materia energetica.
lupo1
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Iscritto il: lun giu 29, 2009 15:51

Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da lupo1 »

danielare ha scritto:
- in caso di difformità edilizie /catastali (classico esempio verandine, tavernmette diventate camere) il certificatore non potrà certificare l'edificio, ma dovrà attendere l'adeguamento urbanistico/edilizio prima di effettuare la certificazione
A me è spesso (per non dire sempre) capitato che nelle villette nelle quali si doveva fare l'attestato (AQE prima e ACE ora) ci fossero taverne, mansarde, verande chiuse RISCALDATE E NON ISOLATE, quindi inserite nel calcolo con corrispondente scadimento delle prestazioni energetiche. E non parlo solo di edifici costruiti dopo il 1976 (l.373) perchè anche in quelli appena terminati ...
Giustamente chiedi che si deve fare perchè:
1) non hai visto (è grave, lavoro fatto a tavolino?)
2) hai visto ma non lo dici (falsa dichiarazione)
3) hai visto ma non conosci l'epoca (ti viene riferita ma non vale se non hai l'antecedenza al 76)
4) hai visto e lo dichiari (esponendo il committente a che cosa? sanzione, perdita beneficio 55%)
girondone
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Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da girondone »

gran belle domande
per le quali servirebbero risposte chiare ed ufficiali !
Ma di sicuro non succeder
ste_44
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Iscritto il: dom ott 04, 2009 20:31

Re: ACE singolo alloggio in condominio centralizzato

Messaggio da ste_44 »

Imho in una simil incertezza se Docet è valido per una certificazione di un intero condiminio a riscaldamento centralizzato tanto di guadagnato..

Per carità, nella certificazione generica da condominio con il centralizzato è bello utilizzare software accurati e costosi (il cui risultato finale comunque dipende per una buona percentuale da come vengono inseriti i dati), visionare 30/40 appartamenti (di cui magari 10 con verandine abusive).. carotaggi e resoconto dettagliato di chiunque abbia cambiato i serramenti/vetri e insufflaggi vari.. poi si mostra la parcella e scatta il linciaggio selvaggio..

Facendo le cose semplici (DOCET) -se possibile- almeno si può dire che giusto o sbagliato il metodo base è uguale per tutti e mette al riparo da critiche e polemiche perchè DOCET è espressamente richiamato nel D.M.; non è o potrebbe non essere conforme alle UNI TS 11300?? Problema del legislatore che lo ha scritto, si parlino prima di scrivere!!

La certificazione DOCET è meno rispondente al vero di chi ha inserito dati a iosa?? Probabile ma non certo.

Alla fine il povero Docet è bistrattato principalmente perchè gratuito..
In questo momento di start up tanto per provare a creare una "coscienza energetica" sugli edifici esistenti e magari con + di 30 anni per quanto mi riguarda è + che sufficiente. Chiaro invece che gli edifici nuovi vanno progettati con calcoli sopraffini di software affidabili e costosi..

Comunque, divagazioni a parte, voi pensate che in base a quanto scritto nero su bianco.. se la superficie totale utile di un condominio sta sotto i 3.000 mq sia possible usare questo programmino tanto easy e simpatico?

PS: capisco che quanto affermato sul rilievo di un condominio sia una gran bestemmiona.. però è altrettanto importante sapere se ci si può mettere le famose "mutande di latta" con il minor spreco di energie possibile :)
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