Caldaia a vapore
Moderatore: Edilclima
Caldaia a vapore
Sto impostando una L10 in Lombardia, ma sono nei guai con i dati della caldaia. E' un impianto con più caldaie tutte a vapore in cui non viene toccato nulla,tranne un ampliamento ad un piano, quindi ristrutturazione impianti.
I valori dei rendimenti minimi spero non siano equivalenti a quelli dell caldaie ad acqua calda...
I valori dei rendimenti minimi spero non siano equivalenti a quelli dell caldaie ad acqua calda...
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Re: Caldaia a vapore
non ho mai letto di valori diversi o di esclusione delle caldaie a vapore dal rispetto dei parametri.
Certo è che una caldaia a vapore ha dei rendimenti decisamente inferiori come produzione avendo i fumi a più alta temperatura. E anche i sistemi di distribuzione sono soggetti a maggiori perdite.
Certo è che una caldaia a vapore ha dei rendimenti decisamente inferiori come produzione avendo i fumi a più alta temperatura. E anche i sistemi di distribuzione sono soggetti a maggiori perdite.
Re: Caldaia a vapore
ma il rendimento degli apparecchi rientra nel campo del DPR 660 e 661 del 96.
Re: Caldaia a vapore
in effetti il dpr 412 rimanda al 660/96 per quanto attiene ai valori di rendimento delle caldaie in impianti nuovi o in ristrutturazioni.
Il 660/96 però parla specificamente di caldaie ad acqua calda e non di generatori di vapore, mentre il dpr 412, parlando di sostituzione di generatore (senza escludere generatori di vapore) dice che questo deve garantire un rendimento di produzione pari a (77 + 3 log Pn)
Il 660/96 però parla specificamente di caldaie ad acqua calda e non di generatori di vapore, mentre il dpr 412, parlando di sostituzione di generatore (senza escludere generatori di vapore) dice che questo deve garantire un rendimento di produzione pari a (77 + 3 log Pn)
Re: Caldaia a vapore
E' un bel problema...ugo.testa ha scritto:in effetti il dpr 412 rimanda al 660/96 per quanto attiene ai valori di rendimento delle caldaie in impianti nuovi o in ristrutturazioni.
Il 660/96 però parla specificamente di caldaie ad acqua calda e non di generatori di vapore, mentre il dpr 412, parlando di sostituzione di generatore (senza escludere generatori di vapore) dice che questo deve garantire un rendimento di produzione pari a (77 + 3 log Pn)
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Re: Caldaia a vapore
problema in che senso?
se i generatori di vapore sono esistenti, non mi risulta che il dpr 412 (o altra norma) ne imponga l'adeguamento.
se ne deve essere installato uno nuovo, è sufficiente introdurvi il cosiddetto economizzatore (=recupero di calore sui fumi per preriscaldare l'aria in ingresso) per riportare il rendimento dentro il campo del dpr (questo perchè il dpr prevede il calcolo del solo rendimento di generazione: il calore perduto con lo spurgo viene trascurato...)
se i generatori di vapore sono esistenti, non mi risulta che il dpr 412 (o altra norma) ne imponga l'adeguamento.
se ne deve essere installato uno nuovo, è sufficiente introdurvi il cosiddetto economizzatore (=recupero di calore sui fumi per preriscaldare l'aria in ingresso) per riportare il rendimento dentro il campo del dpr (questo perchè il dpr prevede il calcolo del solo rendimento di generazione: il calore perduto con lo spurgo viene trascurato...)
Re: Caldaia a vapore
Sono caldaie esistenti, il cui basso rendimento inficia il rendimento medio globale stagionale in una ristrutturazione impiantistica.Ronin ha scritto:problema in che senso?
se i generatori di vapore sono esistenti, non mi risulta che il dpr 412 (o altra norma) ne imponga l'adeguamento.
se ne deve essere installato uno nuovo, è sufficiente introdurvi il cosiddetto economizzatore (=recupero di calore sui fumi per preriscaldare l'aria in ingresso) per riportare il rendimento dentro il campo del dpr (questo perchè il dpr prevede il calcolo del solo rendimento di generazione: il calore perduto con lo spurgo viene trascurato...)
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Re: Caldaia a vapore
ricordo che se ne era parlato su ingforum, di un caso simile.
in buona sostanza, poichè in un ampliamento si ha un'applicazione parziale dei requisiti della normativa, IMHO il requisito che nel tuo caso non va rispettato è qualunque requisito includa il generatore non toccato (e quindi anche il fabbisogno di energia primaria).
in buona sostanza, poichè in un ampliamento si ha un'applicazione parziale dei requisiti della normativa, IMHO il requisito che nel tuo caso non va rispettato è qualunque requisito includa il generatore non toccato (e quindi anche il fabbisogno di energia primaria).
Re: Caldaia a vapore
questo lo intendi per ampliamneti < 20% o anch e per i > in cui il 311 dice applicazione integrale malimitata al solo ampliamento?Ronin ha scritto:ricordo che se ne era parlato su ingforum, di un caso simile.
in buona sostanza, poichè in un ampliamento si ha un'applicazione parziale dei requisiti della normativa, IMHO il requisito che nel tuo caso non va rispettato è qualunque requisito includa il generatore non toccato (e quindi anche il fabbisogno di energia primaria).
Re: Caldaia a vapore
perà cozza contro il punto 4.5 che chiede esplicitamente il calcolo del rendimento globale medio stagionale; imporre uguale ad uno il rendimento di generazione non lo reputo un metodo coerente.Ronin ha scritto:ricordo che se ne era parlato su ingforum, di un caso simile.
in buona sostanza, poichè in un ampliamento si ha un'applicazione parziale dei requisiti della normativa, IMHO il requisito che nel tuo caso non va rispettato è qualunque requisito includa il generatore non toccato (e quindi anche il fabbisogno di energia primaria).
Aggiungo che dovrei alegare l'ACE (non fatto da me)m sia una diagnosi energetica dell'edificio e dell'impianto. (tutte cose che non c'entrano nulla con l'intervento che vado a fare e tutte cose che posso tranquillamente non conoscere e anzi essere anche in condizione di non poterle conoscere) Però l'articolo è lì e non si può ignorare per idiozia
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Re: Caldaia a vapore
se la legge della lombardia lo richiede, il calcolo bisognerà farlo.
faremo questo calcolo, e dichiareremo che il rendimento non è rispettato, giacchè non occorre rispettarlo
così avremmo fatto anche in EMR, ovviamente, visto che anche lì la legge regionale richiede il calcolo, epperò scrive chiaramente che i requisiti si applicano a quel che viene toccato nell'intervento: così suppongo faccia anche la legge lombarda.
idem farà il tecnico che redige l'ACE, cui spetta di calcolare il fabbisogno, non di sindacare se l'edificio con quel rendimento, all'epoca della sua costruzione risultava o no a norma.
faremo questo calcolo, e dichiareremo che il rendimento non è rispettato, giacchè non occorre rispettarlo

così avremmo fatto anche in EMR, ovviamente, visto che anche lì la legge regionale richiede il calcolo, epperò scrive chiaramente che i requisiti si applicano a quel che viene toccato nell'intervento: così suppongo faccia anche la legge lombarda.
idem farà il tecnico che redige l'ACE, cui spetta di calcolare il fabbisogno, non di sindacare se l'edificio con quel rendimento, all'epoca della sua costruzione risultava o no a norma.