CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Moderatore: Edilclima
CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Buongiorno,
Chiedo aiuto sull’argomento.
Svolgo la professione in Abruzzo, regione che non ha una specifica legislazione in materia di certificazione energetica.
Un amministratore di condominio, in ottemperanza al punto 7.5 delle linee guida che precisa “E’ FATTO OBBLIGO AGLI AMMINISTRATORI DEGLI STABILI DI FORNIRE AI CONDOMINI LE INFORMAZIONI E I DATI NECESSARI” mi ha incaricato di fornirgli i dati che dovrà comunicare ai condomini in caso di richiesta.
Sono in difficoltà nella interpretazione delle Linee guida e chiedo un vostro aiuto sui seguenti punti delle linee guida:
1) punto 7.5 a) – nel caso di impianto centralizzato con contabilizzazione del calore, che potenza bisogna assegnare alle singole U.I.?, inoltre è necessario fornire ai condomini anche il valore del rendimento di produzione del rendimento di regolazione e del rendimento di distribuzione inerente la tubazione tra generatore e contabilizzatori?
2) Punto 7.5 b) – non mi è chiaro se si parla di EPi o di EPLi, ritengo che si tratta di EPi.
Ma come si fà a ripartire l’EPi, che è un indice specifico per unità di superficie, in base alla tabella millesimale del riscaldamento?
Per ricavare l’EPi dei singoli alloggi ritengo che bisogna risalire al Fabbisogno di Energia Primaria di tutto l’edificio, moltiplicando EPi dell’edificio per la Sup. netta di tutto il condominio, ripartire questo valore in base alla tabella millesimale relativa al servizio di riscaldamento e dividere il risultato per la superficie utile del singolo alloggio. Che ne pensate?
3) Punto 7.5 c) – che potenza si assegna alla singola U.I.?
Io ritengo che l’amministratore del condominio con impianto termico centralizzato, in ottemperanza all’obbligo sopra citato, debba mettere a disposizione dei richiedenti i seguenti dati:
a) Potenza del generatore;
b) Rendimento di produzione;
c) Rendimento di regolazione:
d) Rendimento di distribuzione;
e) Superficie utile complessiva dell’edificio;
f) Rapporto S/V dell’edificio;
g) EPLi derivante da S/V;
h) EPi dell’edificio;
i) Libretto di centrale dell’impianto termico
j) Ripartizione millesimale del consumo di combustibile.
Aspetto vostri suggerimenti e pareri.
Grazie
Chiedo aiuto sull’argomento.
Svolgo la professione in Abruzzo, regione che non ha una specifica legislazione in materia di certificazione energetica.
Un amministratore di condominio, in ottemperanza al punto 7.5 delle linee guida che precisa “E’ FATTO OBBLIGO AGLI AMMINISTRATORI DEGLI STABILI DI FORNIRE AI CONDOMINI LE INFORMAZIONI E I DATI NECESSARI” mi ha incaricato di fornirgli i dati che dovrà comunicare ai condomini in caso di richiesta.
Sono in difficoltà nella interpretazione delle Linee guida e chiedo un vostro aiuto sui seguenti punti delle linee guida:
1) punto 7.5 a) – nel caso di impianto centralizzato con contabilizzazione del calore, che potenza bisogna assegnare alle singole U.I.?, inoltre è necessario fornire ai condomini anche il valore del rendimento di produzione del rendimento di regolazione e del rendimento di distribuzione inerente la tubazione tra generatore e contabilizzatori?
2) Punto 7.5 b) – non mi è chiaro se si parla di EPi o di EPLi, ritengo che si tratta di EPi.
Ma come si fà a ripartire l’EPi, che è un indice specifico per unità di superficie, in base alla tabella millesimale del riscaldamento?
Per ricavare l’EPi dei singoli alloggi ritengo che bisogna risalire al Fabbisogno di Energia Primaria di tutto l’edificio, moltiplicando EPi dell’edificio per la Sup. netta di tutto il condominio, ripartire questo valore in base alla tabella millesimale relativa al servizio di riscaldamento e dividere il risultato per la superficie utile del singolo alloggio. Che ne pensate?
3) Punto 7.5 c) – che potenza si assegna alla singola U.I.?
Io ritengo che l’amministratore del condominio con impianto termico centralizzato, in ottemperanza all’obbligo sopra citato, debba mettere a disposizione dei richiedenti i seguenti dati:
a) Potenza del generatore;
b) Rendimento di produzione;
c) Rendimento di regolazione:
d) Rendimento di distribuzione;
e) Superficie utile complessiva dell’edificio;
f) Rapporto S/V dell’edificio;
g) EPLi derivante da S/V;
h) EPi dell’edificio;
i) Libretto di centrale dell’impianto termico
j) Ripartizione millesimale del consumo di combustibile.
Aspetto vostri suggerimenti e pareri.
Grazie
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- Iscritto il: mar lug 14, 2009 10:08
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
I dati che elenchi mi sembrano ragionevoli, purtroppo e' tutto il punto 7.5 che imho e' indecifrabile ed in parte insensato.
Mi pare che una soluzione logica possibile sia quella adottata dalla regione Lombardia, che prescrive di attribuire una quota della potenza installata ripartita sulla base dei volumi riscaldati.
Che voi sappiate il ministero ha dato chiarimenti / pubblicato FAQ sulle linee guida ?
----
Paolo
Mi pare che una soluzione logica possibile sia quella adottata dalla regione Lombardia, che prescrive di attribuire una quota della potenza installata ripartita sulla base dei volumi riscaldati.
Che voi sappiate il ministero ha dato chiarimenti / pubblicato FAQ sulle linee guida ?
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Paolo
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- Iscritto il: mar lug 14, 2009 10:08
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Ripensandoci pero' l' EPi direi di no. L'amministratore non e' tenuto a certificare il condominio.
Ai dati aggiungerei:
- Consumi di combustibile degli ultimi 3-5 anni
- Consumi di energia elettrica della centrale termica degli ultimi 3-5 anni
poi volendo sarebbe utile recuperare una volta per tutte, ove disponibili:
- Relazione Legge 10-91 / Relazione Isolamento L 373-76
- Asseverazione del DL / Dichiarazione Congiunta
Ai dati aggiungerei:
- Consumi di combustibile degli ultimi 3-5 anni
- Consumi di energia elettrica della centrale termica degli ultimi 3-5 anni
poi volendo sarebbe utile recuperare una volta per tutte, ove disponibili:
- Relazione Legge 10-91 / Relazione Isolamento L 373-76
- Asseverazione del DL / Dichiarazione Congiunta
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Il punto 5.2 b), prescrive proprio di ripartire per le singole U.I. l'Epi (o Epli) dell'edificio in base alla tabella millesimale del riscaldamento, quindi bisogna calcolarlo.
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Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
E' proprio uno dei punti piu' incomprensibili.CDM sas ha scritto:Il punto 5.2 b), prescrive proprio di ripartire per le singole U.I. l'Epi (o Epli) dell'edificio in base alla tabella millesimale del riscaldamento, quindi bisogna calcolarlo.
L' EPli e' solo funzione dei GG e di S/V, e non mi e' affatto chiaro come dovrei "ripartire" in base ai millesimi, forse cosi' ?
(Epli * m2 totali * millesimi )/m2 appartamento
In ogni caso l'EPli e' relativamente rapido da calcolare. Tutt'altra cosa l' EPi che il risultato finale dei calcoli su tutto l'edificio.
Qui sta il punto, bisogna certificare tutto il fabbricato prima di poter certificare i singoli alloggi ?
In ogni caso la questione non riguarda l'amministratore, che e' solo tenuto a fornire i dati dell' impianto comune.
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Vedo che siamo in tanti a aspettare una risposta anche su altri forum!
Io uso i millesimi di riscaldamento per creare un gen. fittizio.
Io uso i millesimi di riscaldamento per creare un gen. fittizio.
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
ANCHE IO SONO ALLE PRESE CON IL CHIARIRE LA RIPARTIZIONE DELL'EPI IN BASE ALLE TABELLE MILLESIMALI !!
MI SEMBRA DI CAPIRE CHE COSI PROCEDENDO SI OTTENGONO DEI VALORI COSI' BASSI CHE PER ASSURDO UN APPARTAMENTO IN CONDOMINIO ANCHE SE VECCHIO SI RITROVA UNA CLASSE ALTA (A, B).
ANCHE RIPARTENDO CON I MILLESIMI LA POTENZA DELLA CALDAIA SI OTTIENE LA STESSA COSA.
NON QUADRA.
ALTRO DUBBIO: DOCET NON PERMETTE DI INSERIRE NEL CALCOLO DI UNA SINGOLA UNITA' IMMOBILIARE , LA POTENZA DEL GENERATORE MA SI BASA SU UNA CALDAIA "TIPO"...
MI SEMBRA DI CAPIRE CHE COSI PROCEDENDO SI OTTENGONO DEI VALORI COSI' BASSI CHE PER ASSURDO UN APPARTAMENTO IN CONDOMINIO ANCHE SE VECCHIO SI RITROVA UNA CLASSE ALTA (A, B).
ANCHE RIPARTENDO CON I MILLESIMI LA POTENZA DELLA CALDAIA SI OTTIENE LA STESSA COSA.
NON QUADRA.
ALTRO DUBBIO: DOCET NON PERMETTE DI INSERIRE NEL CALCOLO DI UNA SINGOLA UNITA' IMMOBILIARE , LA POTENZA DEL GENERATORE MA SI BASA SU UNA CALDAIA "TIPO"...
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Dopo vari ragionamenti e riflessioni e dopo aver letto i vostri commenti precedenti, ritengo indispensabile che l'amministratore proceda ad incaricare un professionista al fine di redigere un ACE dell'edificio condominiale, dal quale i singoli condomini potranno attingere per la certificazione del singolo appartamento.
Dovendo infatti fornire il dato del rendimento globale, determinato in base ai singoli rendimenti dell'impianto, non è possibile non passere attraverso il calcolo del fabbisogno energetico dell'intero edificio, quindi a questo punto i giochi sono fatti, tantovale certificare l'intero fabbricato, la spesa professionale è la stessa.
Mi chiedo solo se l'amministratore può obbligare i condomini a spendere per eseguire la certificazione/diagnosi energetica dell'intero fabbricato. Dubito che chi non è interessato alla vendita o locazione sia d'accordo.
Attendo vostri graditi commenti.
Buon lavoro a tutti.
Dovendo infatti fornire il dato del rendimento globale, determinato in base ai singoli rendimenti dell'impianto, non è possibile non passere attraverso il calcolo del fabbisogno energetico dell'intero edificio, quindi a questo punto i giochi sono fatti, tantovale certificare l'intero fabbricato, la spesa professionale è la stessa.
Mi chiedo solo se l'amministratore può obbligare i condomini a spendere per eseguire la certificazione/diagnosi energetica dell'intero fabbricato. Dubito che chi non è interessato alla vendita o locazione sia d'accordo.
Attendo vostri graditi commenti.
Buon lavoro a tutti.
KIA
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Ciao.
L'argomento mi interessa e spero di non dire fesserie perchè non ho letto bene i post precedenti.
(poco tempo)
Io ritenevo doveroso certificare l'intero condominio fino a quando non mi hanno fatto notare (e spero di non dire cose già dette da altri) questo:
certificando l'intero condominio, potrebbe "uscire" qualcuno (per esempio) con l'appartamento eposto a sud che non accetta la stessa classe di quello esposto a nord ed ancora, quello con l'appartamento sopra box non riscaldati essere contento della stessa classe attribuita ad altri esposti "al sole" ed a sud.
Spero di essermi spiegato.
Risultato: per me è un bel grattacapo e quindi non ci capisco niente.
L'argomento mi interessa e spero di non dire fesserie perchè non ho letto bene i post precedenti.
(poco tempo)
Io ritenevo doveroso certificare l'intero condominio fino a quando non mi hanno fatto notare (e spero di non dire cose già dette da altri) questo:
certificando l'intero condominio, potrebbe "uscire" qualcuno (per esempio) con l'appartamento eposto a sud che non accetta la stessa classe di quello esposto a nord ed ancora, quello con l'appartamento sopra box non riscaldati essere contento della stessa classe attribuita ad altri esposti "al sole" ed a sud.
Spero di essermi spiegato.
Risultato: per me è un bel grattacapo e quindi non ci capisco niente.
"Il principio della scienza della pittura è il punto, il secondo è la linea, il terzo è la superficie, il quarto è il corpo che si veste di tal superficie"
Leonardo da Vinci
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Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
La UNI-TS 11300-2 prevede un metodo semplificato per il calcolo del rendimento medio stagionale, che mi sembra il parametro maggiormente critico da valutare.
E' vero che abbiamo comunque bisogno del fabbisogno complessivo per determinare il fattore di carico. Lo si potrebbe stimare pero' abbastanza bene avendo a disposizione i consumi di combustibile di almeno 4-5 anni, i gradi giorni rilevati nelle stesse annate ed il tipo di regime dell' impianto.
So che mi sto arrampicando sui vetri, ma l'alternativa di certificare un intero fabbricato per le necessita' del primo condomino che vende non mi sembra attuabile, sia per motivi economici che pratici (e se i condomini non interessati oltre che a rifiutarsi di pagare ti rifiutano anche l'accesso per il rilievi ?).
Su questa questione che mi sembra essenziale non sono riuscito ad ottenere nessuna risposta dagli enti competetenti.
Chi ha certificato alloggi con riscaldamento centralizzato fino ad oggi come ha fatto ?
Tutti con il metodo semplificato delle linee guida ?.
-----
Paolo
E' vero che abbiamo comunque bisogno del fabbisogno complessivo per determinare il fattore di carico. Lo si potrebbe stimare pero' abbastanza bene avendo a disposizione i consumi di combustibile di almeno 4-5 anni, i gradi giorni rilevati nelle stesse annate ed il tipo di regime dell' impianto.
So che mi sto arrampicando sui vetri, ma l'alternativa di certificare un intero fabbricato per le necessita' del primo condomino che vende non mi sembra attuabile, sia per motivi economici che pratici (e se i condomini non interessati oltre che a rifiutarsi di pagare ti rifiutano anche l'accesso per il rilievi ?).
Su questa questione che mi sembra essenziale non sono riuscito ad ottenere nessuna risposta dagli enti competetenti.
Chi ha certificato alloggi con riscaldamento centralizzato fino ad oggi come ha fatto ?
Tutti con il metodo semplificato delle linee guida ?.
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Paolo
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Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Aggiungo che il metodo lombardo di usare un generatore fittizio con una quota di potenza proporzionale al volume riscaldato mi sembra ragionevole e forse l'unico concretamente applicabile.
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Io ero rimasto che, in Liguria, un po' si parlava di millesimi, un po' di volume (o forse no) ma potrei sbagliarmi.
Vogliamo spaccare il pelo (giustamente) nei confronti del "riscaldamento"?
Allora bisogna spaccarlo (a mio parere) anche per differenziare un alloggio da un altro.
...ubicazione orizzontale, verticale, esposizione,fabbricati vicini (ombra) etc. etc.
Quindi: forse è meglio certificare ogni singolo appartamento.
O no.
Boooo.
Ciao.
Vogliamo spaccare il pelo (giustamente) nei confronti del "riscaldamento"?
Allora bisogna spaccarlo (a mio parere) anche per differenziare un alloggio da un altro.
...ubicazione orizzontale, verticale, esposizione,fabbricati vicini (ombra) etc. etc.
Quindi: forse è meglio certificare ogni singolo appartamento.
O no.
Boooo.
Ciao.
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Leonardo da Vinci
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Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
ecco un bel problema ancora + difficile e di cui non si e' ancora parlato molto!
ACS centralizzata (con generatore separato da riscaldamento): come dividere i consumi???
Ora i codice civile dice in base agli abitanti, x la ripartizione delle spese condominiali dell'acs.
Ma noi ovviamente non possiamo farlo cosi!
Se in 100m2 abita solo la sig.ra maria o una tribu di 10 persone lin teoria a noi non dovrebbe fregare nulla!
Allora ecco 2 ipotesi:
1) In basi ai consumi stimati (es. 1 bagno 240l, 2 bagno 370l, ecc) quindi se ho appartamento grande ma 1 bagno o app. piccolo ma 1 bagno solo ho stessa percentuale di consumo.
2) Mi trovo ( dove?) un fattore di conversione standard es. 100 m2 di appartemento ---> X,X abitanti equivalenti e poi dovrei trovare quanti abitanti equivalenti Tot ci sono nel condominio (difficile)
E se ci sono uffici / negozi il tutto si complica ancora!
Voi avete gia trovato il caso?
ACS centralizzata (con generatore separato da riscaldamento): come dividere i consumi???
Ora i codice civile dice in base agli abitanti, x la ripartizione delle spese condominiali dell'acs.
Ma noi ovviamente non possiamo farlo cosi!
Se in 100m2 abita solo la sig.ra maria o una tribu di 10 persone lin teoria a noi non dovrebbe fregare nulla!
Allora ecco 2 ipotesi:
1) In basi ai consumi stimati (es. 1 bagno 240l, 2 bagno 370l, ecc) quindi se ho appartamento grande ma 1 bagno o app. piccolo ma 1 bagno solo ho stessa percentuale di consumo.
2) Mi trovo ( dove?) un fattore di conversione standard es. 100 m2 di appartemento ---> X,X abitanti equivalenti e poi dovrei trovare quanti abitanti equivalenti Tot ci sono nel condominio (difficile)
E se ci sono uffici / negozi il tutto si complica ancora!
Voi avete gia trovato il caso?
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- Iscritto il: mer mag 28, 2008 10:04
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Scusate ma nel caso di compravendita di un appartamento si fonda sull'ACE di tutto il condominio o solo relativo all'unità immobiliare..nelle linee guida è scritto:
- in presenza di impianti centralizzati privi di sistemi di regolazione e contabilizzazione del
calore, l’indice di prestazione energetica per la certificazione dei singoli alloggi è
ricavabile ripartendo l’indice di prestazione energetica (EPLi) dell’edificio nella sua
interezza in base alle tabelle millesimali relative al servizio di riscaldamento;
Dobbiamo quindi ricavarci EPLi di tutto il condominio e poi ripartirlo per i millesimi?
- in presenza di impianti centralizzati privi di sistemi di regolazione e contabilizzazione del
calore, l’indice di prestazione energetica per la certificazione dei singoli alloggi è
ricavabile ripartendo l’indice di prestazione energetica (EPLi) dell’edificio nella sua
interezza in base alle tabelle millesimali relative al servizio di riscaldamento;
Dobbiamo quindi ricavarci EPLi di tutto il condominio e poi ripartirlo per i millesimi?
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Parere personale:userperito ha scritto:Scusate ma nel caso di compravendita di un appartamento si fonda sull'ACE di tutto il condominio o solo relativo all'unità immobiliare..nelle linee guida è scritto:
- in presenza di impianti centralizzati privi di sistemi di regolazione e contabilizzazione del
calore, l’indice di prestazione energetica per la certificazione dei singoli alloggi è
ricavabile ripartendo l’indice di prestazione energetica (EPLi) dell’edificio nella sua
interezza in base alle tabelle millesimali relative al servizio di riscaldamento;
Dobbiamo quindi ricavarci EPLi di tutto il condominio e poi ripartirlo per i millesimi?
Forse, bisognerebbe conoscere bene il significato dell'affermazione "è ricavabile".
Io non mi intendo di lingua italiana e quindi mi domando:
"è ricavabile", significa SI DEVE RICAVARE o SI PUO' RICAVARE?
Chiedo scusa per l'ignoranza.
Ciao.
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Leonardo da Vinci
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Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Ma nella pratica, voi che fate?
Appartamento di condominio con impianto centralizzato, un unico ACE (intero condominio) o ACE solo per appartamento. Mi riferisco solo alle linee guida nazionali (no regioni).
Grazie.
Appartamento di condominio con impianto centralizzato, un unico ACE (intero condominio) o ACE solo per appartamento. Mi riferisco solo alle linee guida nazionali (no regioni).
Grazie.
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Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
In italiano direi ricavabile = si puo' ricavare, in burocratese non sono molto sicuro.geocer ha scritto:"è ricavabile", significa SI DEVE RICAVARE o SI PUO' RICAVARE?
Tutto il paragrafo 7.5 e' ambiguo ed incompleto.
In pratica nei punti a) e b) ci sono solo indicazioni relative all' EPlim, mentre nel punto c) si parla anche di impianto.
Perche' le stesse considerazioni relative ai rendimenti non dovrebbero essere applicabili anche negli altri due casi ?
Come giustamente e' stato detto, il rendimento medio stagionale e' calcolabile solo conoscendo il fabbisogno totale,
e quindi di fatto certificando tutto l'edificio, che e' cio' che esplicitamente richiedono le Linee Guida del Piemonte.
Almeno c'e' un po' di coerenza, imho pero' e' inattuabile.
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Paolo
P.S.
Punto a): che senso ha attribuire ad un alloggio in un condominio lo stesso S/V di una villetta ?
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Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Io non so Voi ma non lo ritengo affatto facile l'iter burocratico amministratori - condomini - assemblee.
Ho un condominio di di 20 appartamenti con centralizzato e senza contabilizzazione...sto ancora aspettando adesso che facciano un'assemblea e si trovino tutti d'accordo.
Ma i condomini devo accettare per forza? E se qualcuno non ha nessuna intenzione di parare la parcella?
Di sicuro tutta la spesa non puo' sobbarcarsela il venditore di turno.
E inoltre, siccome puo' capitare che in un condominio alcuni abbiano cambiato i serramenti, altri coibentato per proprio conto alcune pareti..ecc..immagino bisgna fare un giro per tutti gli appartamenti...
Ho un condominio di di 20 appartamenti con centralizzato e senza contabilizzazione...sto ancora aspettando adesso che facciano un'assemblea e si trovino tutti d'accordo.
Ma i condomini devo accettare per forza? E se qualcuno non ha nessuna intenzione di parare la parcella?
Di sicuro tutta la spesa non puo' sobbarcarsela il venditore di turno.
E inoltre, siccome puo' capitare che in un condominio alcuni abbiano cambiato i serramenti, altri coibentato per proprio conto alcune pareti..ecc..immagino bisgna fare un giro per tutti gli appartamenti...
Re: CONDOMINIO CON IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO. ACE DELLE U.I
Buongiorno,
Premesso che le linee guida sulla certificazione fà obbligo all'amministratore di fornire ai condomini i dati necessari per effettuare la certificazione energetica dei singoli appartamenti, a prescindere dalla volontà dei condomini, secondo voi nel punto 7.5 b) si parla di EPi o di EPli, è evidente che quest'ultimo dipende solo dal rapporto S/V, cosa ben più impegnativa è calcolare l'EPi dell'edificio.
Accertato che si tratta di EPi o EPli la ripartizione in base ai millesimi del servizio di riscaldamento come si fà, visto che si tratta di un indice specifico?
Secondo voi, in applicazione del punto 7.5 b), è corretto ricavare l’EPi dei singoli alloggi risalendo al Fabbisogno di Energia Primaria di tutto l’edificio moltiplicando EPi dell’edificio per la Sup. netta di tutto il condominio, ripartire questo valore in base alla tabella millesimale relativa al servizio di riscaldamento ed infine dividere il risultato per la superficie utile del singolo alloggio?
Aspetto suggerimenti, Grazie.
Premesso che le linee guida sulla certificazione fà obbligo all'amministratore di fornire ai condomini i dati necessari per effettuare la certificazione energetica dei singoli appartamenti, a prescindere dalla volontà dei condomini, secondo voi nel punto 7.5 b) si parla di EPi o di EPli, è evidente che quest'ultimo dipende solo dal rapporto S/V, cosa ben più impegnativa è calcolare l'EPi dell'edificio.
Accertato che si tratta di EPi o EPli la ripartizione in base ai millesimi del servizio di riscaldamento come si fà, visto che si tratta di un indice specifico?
Secondo voi, in applicazione del punto 7.5 b), è corretto ricavare l’EPi dei singoli alloggi risalendo al Fabbisogno di Energia Primaria di tutto l’edificio moltiplicando EPi dell’edificio per la Sup. netta di tutto il condominio, ripartire questo valore in base alla tabella millesimale relativa al servizio di riscaldamento ed infine dividere il risultato per la superficie utile del singolo alloggio?
Aspetto suggerimenti, Grazie.