Ciao a tutti,
sto per ristrutturare una villetta anni '50 e voglio fare solo quei lavori che mi assicurano un ritorno economico vantaggioso cioè quegli interventi che si ripagano da soli in meno di 7-8anni.
Sosituisco caldaia e metto quella a condensazione, tolgo i termosifoni in ghisa e metto il riscaldamento a paviemnto, isolo il sototetto e cambio i serramenti....per me basta...
L'isolamento a cappotto secondo 4 conti fatti non ne vale la candela....si ripaga dopo 20anni quasi...anche considerando gli incentivi... voi avete fatto valutazioni di questo tipo? Mi sapete dire qualche valore?
o un sito dove trovare dati di questo tipo, valurazioni economiche?
Grazie mille
Dipende dal muro esistente. Se hai muri colabrodo, con il 55% puoi avere tempi di ritorno inferiori ai 10 anni.
Nelle ristrutturazioni poi incide molto il costo dei ponteggi: se per altri lavori ci sono già, l'incidenza della alvorazione cappotto è minore.
Per l'analisi costi benefici calcola l'energia primaria prima e dopo l'intervento, trasformala in costo di combustibile tramite il potere calorifico, e avendo la differenza di costi calcolati il pay-back.
Per l'analisi costi benefici calcola l'energia primaria prima e dopo l'intervento, trasformala in costo di combustibile tramite il potere calorifico, e avendo la differenza di costi calcolati il pay-back.
Infatti anche io faccio così sugli interventi proposti sull'AQE
1° must del tecnico deve essere che il kw non consumato è il primo Kw risparmiato.
è assolutamente necessario isolare per primo il tetto, un sistema di regolazione molto semplice ma altrettanto efficace, isolare le pareti, radiatori con grossi contenuti d'acqua a bassa temperatura, e il gioco è fatto.
una casa ben isolata e impianto a pavimento non vanno d'accordo.
etabeta1 ha scritto:scorpion come mai dici che una casa ben isolata e con i pannelli radianti a paviemnto non vanno bene?
Perchè ha letto un articolo di MIchele Vio!:)
Pensa a mio avviso invece della caldaiaetta ad una bella pdc tipo Altherma della Daikin ed a un bel impianto FV ancora incentivabile se fai l'impianto prima del raggiungimento della soglia.. Anzi primafai l'impianto FV, poi isoli la casa e chiedi il premio incentivante x risparmio energetico!
Premessa: l'impianto a pavimento ha una forte inerzia termica.
una stanza non isolata avrà alte dispersioni e passsi stretti dell'impianto a pavimento.
una stanza isolata avrà basse dispersioni e di conseguenza passi più larghi dell'impianto a pavimento.
Ma il volume è sempre lo stesso..Nella stanza isolata, nel quale l'impianto a pavimento lavora per irraggiamento delle pareti, ci metterà molto di più a scaldare la stanza e portarla a regime poichè essa è stata dimensionata per le dispersioni minori a parità di volume..si allungherebbe l'inerzia termica con impossibiltà di controllare la risposta di regolazione..
scorpionrock ha scritto:una stanza isolata avrà basse dispersioni e di conseguenza passi più larghi dell'impianto a pavimento.
e no! avrà stessi passi con temperature inferiori.
L'inerzia poi dipende da come lo realizzi.. conta molto l'isolante sotto tubo e il massetto sopra (ci sono quelli seri da 3cm addittivati)
Il fatto è che con case ben isolate la T operante è alta perchè le pareti sono comunqque calde e il radiatore a bassa T lavora ad irraggiamento
stessi passi??? tutto passo 10? e poi come regoli la temperatura dell'acqua per ogni stanza che hanno fabbisogni diversi? termostato on/off quando la l'impianto a pavimento deve andare sempre?
il radiatore a bassa temperatura alla fine lavora come un impianto a pavimento ma con la possibilità di mettere subito in regime la stanza con alta temperatura per poi ridurla a bassa nelle vicinanze del fabbisogno termico richiesto cosa che l'impainto a pavimento non fa.
scorpionrock ha scritto:e poi come regoli la temperatura dell'acqua per ogni stanza che hanno fabbisogni diversi? termostato on/off quando la l'impianto a pavimento deve andare sempre?
usi testine 0-10V che sono modulanti, ci sono ormai.
scorpionrock ha scritto:il radiatore a bassa temperatura alla fine lavora come un impianto a pavimento ma con la possibilità di mettere subito in regime la stanza con alta temperatura per poi ridurla a bassa nelle vicinanze del fabbisogno termico richiesto cosa che l'impainto a pavimento non fa.
certo. Per la tua ipotesi iniziale (case a basso consumo) anche io concordo che l'impianto radiante non sia la soluzione ideale... Anche se non sono troppo estremista.
scorpionrock ha scritto:e poi come regoli la temperatura dell'acqua per ogni stanza che hanno fabbisogni diversi? termostato on/off quando la l'impianto a pavimento deve andare sempre?
usi testine 0-10V che sono modulanti, ci sono ormai.
scorpionrock ha scritto:il radiatore a bassa temperatura alla fine lavora come un impianto a pavimento ma con la possibilità di mettere subito in regime la stanza con alta temperatura per poi ridurla a bassa nelle vicinanze del fabbisogno termico richiesto cosa che l'impainto a pavimento non fa.
certo. Per la tua ipotesi iniziale (case a basso consumo) anche io concordo che l'impianto radiante non sia la soluzione ideale... Anche se non sono troppo estremista.
Io poi non scarterei mai l'aria.
Bè oramai una casa con cappotto da 8/10, isolamento da 10 di lana di roccia, serramenti basso emissivi, la reputo a basso consumo ideale con radiatori a bassa temperatura.
L'aria è considerata da fantascienza ma l'unica strada percorribile in futuro.
ultima cosa: mi dici la marca delle testine modulanti che ne ero allo scuro di tutto??
Bè oramai una casa con cappotto da 8/10, isolamento da 10 di lana di roccia, serramenti basso emissivi, la reputo a basso consumo ideale con radiatori a bassa temperatura.
la trovo un' affermazione un pò esagerata!.. con questi spessori realizzo villette da un pò di anni ormai... tutte con caldaie e impianti a pavimento passo 10uniforme... per me è solo una questione di applicare una discreta termoregolazione!
Per parlare di case a basso consumo credo si debba andare su valori inferiori a 16kwh/mq ....allora forse si dovranno mettere in dubbio gli impianti tradizionali e portare l'attenzione su impianti ad aria!
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
etabeta1 ha scritto:Ciao a tutti,
sto per ristrutturare una villetta anni '50 e voglio fare solo quei lavori che mi assicurano un ritorno economico vantaggioso cioè quegli interventi che si ripagano da soli in meno di 7-8anni.
Sosituisco caldaia e metto quella a condensazione, tolgo i termosifoni in ghisa e metto il riscaldamento a paviemnto, isolo il sototetto e cambio i serramenti....per me basta...
L'isolamento a cappotto secondo 4 conti fatti non ne vale la candela....si ripaga dopo 20anni quasi...anche considerando gli incentivi... voi avete fatto valutazioni di questo tipo? Mi sapete dire qualche valore?
o un sito dove trovare dati di questo tipo, valurazioni economiche?
Grazie mille
Dalle detrazioni che ho fatto, il cappotto si ripaga in 20anni e con le agevolazioni arrivi a 10anni circa.... cmq secondo me è l'intervento che va fatto! Perchè oltre a dare un rispermio energetico dà anche un miglior benessere interno sia invernale che estivo....
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!