Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Marcus
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Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da Marcus »

Ristrutturazione vecchio impianto termico per un condominio con circuito secondario a vaso aperto.
Il battente idrico tra i radiatori dell'attico e il vaso aperto è scarsa, circa 3 m c.a.
l'idea è di trasformare il secondario a vaso chiuso per dare un pà più di pressione all'impianto ai piani alti.

L'impianto presenta però grossi problemi per quanto concerne lo sfiato dell'aria dalle colonne montanti, le quali si interrompono brutalmente ai radiatori del piano attico
La domanda è: la trasformazione da vaso aperto a vaso chiuso andrebbe a peggiorare questa situazione per cui è preferibile conservare il vaso aperto? Oppure è indifferente e semplicemente conviene, come qualche installatore mi ha detto, non modificare tale situazione per evitare che poi qualcuno dica che i problemi di sfiato dipendano dalla trasformazione. Attendo dritte in tal senso
saluti
Kalz
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da Kalz »

colonne montanti, le quali si interrompono brutalmente ai radiatori del piano attico

proprio per questo secondo me è meglio lasciare il vaso aperto
Marcus
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da Marcus »

Kalz ha scritto: proprio per questo secondo me è meglio lasciare il vaso aperto
si, ma perchè? Quale vantaggio dà il vaso aperto da uesto punto di vista?
Kalz
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da Kalz »

ma i sfiati non possono essere fatti dove è ora il Vaso Aperto?...non può essere un'idea?
nicorovoletto
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da nicorovoletto »

Marcus ha scritto:Ristrutturazione vecchio impianto termico per un condominio con circuito secondario a vaso aperto.
Il battente idrico tra i radiatori dell'attico e il vaso aperto è scarsa, circa 3 m c.a.
l'idea è di trasformare il secondario a vaso chiuso per dare un pà più di pressione all'impianto ai piani alti.

L'impianto presenta però grossi problemi per quanto concerne lo sfiato dell'aria dalle colonne montanti, le quali si interrompono brutalmente ai radiatori del piano attico
La domanda è: la trasformazione da vaso aperto a vaso chiuso andrebbe a peggiorare questa situazione per cui è preferibile conservare il vaso aperto? Oppure è indifferente e semplicemente conviene, come qualche installatore mi ha detto, non modificare tale situazione per evitare che poi qualcuno dica che i problemi di sfiato dipendano dalla trasformazione. Attendo dritte in tal senso
saluti
Le colonne che servono i radiatori al piano attico si interrompono "brutalmente" significa che: non sono state sfiatate fino al vaso aperto?

Dal mio punto di vista risolvere queste situazioni è sempre un casino! Come dice il tuoi SAGGIO idraulico lasciare la situazione comè è la strada più semplice ed il modo migliore per scansare ogni accusa... del resto però a mio avviso non si è fatto un buon lavoro. Al contrario portare tutto a vaso chiuso è SICURAMENTE più difficile tecnicamente che responsabilmente.

Questo è quanto ... non cè molto da aggiungere.
Comunque il mio consiglio è:
1) Fondamentelae... assicurarsi un BRAVO idraulico!
2) portare tutto a vaso chiuso.. per ovviare i problemi di pressione all'ultimo piamo;
3) Prevedere sfiati nelle colonne (o nei radiatori) brutalmente interrotti;
4) Eliminare il vaso di espansione aperto e prevedere sfiati automatici;
5) prevedere un disaeratore tipo spirovent;
nota: occhio alle pressioni perchè aumentare troppo la pressione in impianti vecchi può portare a perdite di filettature che prima tenevono (vista la pressione in gioco di 0.3m)

bha spero di esserti stato d'aiuto
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Marcus
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da Marcus »

grazie Nico, è proprio di questo il tipo di indicazioni di cui ho bisogno. Qui è l'insieme della teoria e dell'esperienza sul campo messi assieme che dovrebbero suggerire la soluzione migliore

comunque è come tu dici: le colonne montanti non arrivano fino al vaso aperto. per cui l'impianto di partenza, fondamentalmente è un vaso aperto fatto male, che ovviamente dà già grandi problemi in termini di sfiato dell'aria.

Portare tutto a vaso chiuso puntando su una maggior pressione, con la possibilità di incorrere in critiche, o lasciare il secondario così com'è, solo per dire: "io non l'ho cambiato". E' un bel dilemma, ma purtroppo è un dilemma ricorrente.

Ci sto ancora ragionando. Se ci sono altri suggerimenti sono ben accetti
Marcus
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da Marcus »

però la domanda che ho posto, alla quale nessuno ha ancora risposto, è se (a parità di impianto) la semplice trasformazione da vaso aperto a vaso chiuso è di per se peggiorativa dal punto di visto dello sfiato dell'aria in un impianto, o se invece è solo una leggenda impiantistica, come diverse ce ne sono nel nostro campo
giobibo
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da giobibo »

Questo è quanto ... non cè molto da aggiungere.
Comunque il mio consiglio è:
1) Fondamentelae... assicurarsi un BRAVO idraulico!
2) portare tutto a vaso chiuso.. per ovviare i problemi di pressione all'ultimo piamo;
3) Prevedere sfiati nelle colonne (o nei radiatori) brutalmente interrotti;
4) Eliminare il vaso di espansione aperto e prevedere sfiati automatici;
5) prevedere un disaeratore tipo spirovent;
nota: occhio alle pressioni perchè aumentare troppo la pressione in impianti vecchi può portare a perdite di filettature che prima tenevono (vista la pressione in gioco di 0.3m)
Quoto
però la domanda che ho posto, alla quale nessuno ha ancora risposto, è se (a parità di impianto) la semplice trasformazione da vaso aperto a vaso chiuso è di per se peggiorativa dal punto di visto dello sfiato dell'aria in un impianto, o se invece è solo una leggenda impiantistica, come diverse ce ne sono nel nostro campo
Nello sfiato dell'aria la pressione superiore di un impianto a vaso chiuso incide sicuramente, però secondo meè importante come è stato fatto l'impianto.
Un impianto perfetto a vaso aperto, trasformandolo a vaso chiuso (lavoro fatto a regola d'arte, sfiati etc.) rimarrà ancora un impianto perfetto.
Marcus
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da Marcus »

penso di aver trovato una soluzione che mi sembra convincente:

trasformazione dell'impianto a vaso chiuso e inserimento di un disareatore ciclico a depressione
la spitotherm sostiene che si riesce a disareare la rete in modo totale. Allego link

http://www.manzardo.it/admin/modules/pr ... pliant.pdf
Marcus
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Re: Trasformazione vaso aperto a vaso chiuso. Problemi connessi

Messaggio da Marcus »

ho approfondito l'argomento, e credo di aver capito la ragione della titubanza della trasformazione da vaso aperto a vaso chiuso da parte degli istallatori.
L'impianto a vaso chiuso essendo pressurizzato, a regime, sottopone le tubazioni a pressioni interne certamente superiori rispetto al vaso aperto. Ad esempio nel mio caso, con battente idrico di 35 m, con impianto a vaso aperto la pressione non supera i 40 m, mentre nel caso del vaso chiuso dipende dalla valvola di sicurezza che si può mettere che in questo caso sarebbe da 6 bar, per non sovradimensionare troppo i vasi chiusi (la caldaia e lo scambiatore reggono i 6 bar).
Per cui laddove c'è un vecchio impiato, di età superiore ai 30 anni, con tubazioni che magari sono state manomesse, modificate, con percorsi imprevedibili, e tombate alla sommità, magari malamente, come nel mio caso specifico, è certamente un grande rischio operare la trasformazione, perchè lo stesso punto che ora tiene (per miracolo), sottoposto ad una pressione leggermente superiore potrebbe cominciare a perdere, con le prevedibili conseguenze e rimostranze da parte del condominio.

Per non incorrere in questi problemi, ho ritenuto opportuno lasciare comunque l'impianto a vaso aperto, mettendo le apparecchiature per la disaerazione e migliorandolo laddove possibile.
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