buongiorno a tutti,
ho scritto al cened per un chiarimento ma ne ho ricevuto una risposta piuttosto evasiva. provo a sottoporre il quesito sperando che qualcuno sia in grado di sciogliere il dubbio:
devo certificare un appartamento composto da un piano rialzato abitabile ed un seminterrato SPP, entrambi climatizzati dalla medesima caldaietta. il cened mi ha inizialmente risposto che va certificata solo la parte abitabile ma a me sembra strano in considerazione del fatto che anche la porzione SPP corrisponde a un volume riscaldato e le superfici controterra risultano a tutti gli effetti disperdenti; analogamente, la soletta di separazione tra i due piani dovrebbe comportarsi come un elemento a temperatura omogenea e dunque non dovrebbe - sempre a mio avviso - essere considerata come superficie disperdente.
Ringrazio tutti per l'attenzione e anticipo che ho un quesito analogo riferito ad un appartamento collegato ad un sottotetto (non abitabile dal punto di vista urbanistico) ma dotato di termosifoni.
Superfici disperdenti e volumi riscaldati
Moderatore: Edilclima
Re: Superfici disperdenti e volumi riscaldati
Però se l'ambiente non può avere presenza di persone, dovrebbe essere non riscaldato, a meno che non si speri di poterlo condonare.....mauri68 ha scritto:buongiorno a tutti,
ho scritto al cened per un chiarimento ma ne ho ricevuto una risposta piuttosto evasiva. provo a sottoporre il quesito sperando che qualcuno sia in grado di sciogliere il dubbio:
devo certificare un appartamento composto da un piano rialzato abitabile ed un seminterrato SPP, entrambi climatizzati dalla medesima caldaietta. il cened mi ha inizialmente risposto che va certificata solo la parte abitabile ma a me sembra strano in considerazione del fatto che anche la porzione SPP corrisponde a un volume riscaldato e le superfici controterra risultano a tutti gli effetti disperdenti; analogamente, la soletta di separazione tra i due piani dovrebbe comportarsi come un elemento a temperatura omogenea e dunque non dovrebbe - sempre a mio avviso - essere considerata come superficie disperdente.
Ringrazio tutti per l'attenzione e anticipo che ho un quesito analogo riferito ad un appartamento collegato ad un sottotetto (non abitabile dal punto di vista urbanistico) ma dotato di termosifoni.
Augusto 44
Re: Superfici disperdenti e volumi riscaldati
Secondo me:mauri68 ha scritto:buongiorno a tutti,
ho scritto al cened per un chiarimento ma ne ho ricevuto una risposta piuttosto evasiva. provo a sottoporre il quesito sperando che qualcuno sia in grado di sciogliere il dubbio:
devo certificare un appartamento composto da un piano rialzato abitabile ed un seminterrato SPP, entrambi climatizzati dalla medesima caldaietta. il cened mi ha inizialmente risposto che va certificata solo la parte abitabile ma a me sembra strano in considerazione del fatto che anche la porzione SPP corrisponde a un volume riscaldato e le superfici controterra risultano a tutti gli effetti disperdenti; analogamente, la soletta di separazione tra i due piani dovrebbe comportarsi come un elemento a temperatura omogenea e dunque non dovrebbe - sempre a mio avviso - essere considerata come superficie disperdente.
Ringrazio tutti per l'attenzione e anticipo che ho un quesito analogo riferito ad un appartamento collegato ad un sottotetto (non abitabile dal punto di vista urbanistico) ma dotato di termosifoni.
Riscaldato = disperdente = da computare.....che sia sottotetto agibile ma non abitabile, taverna, o paradossalmente anche box (il cui riscaldamento è peraltro vietato). Se ci sono i terminali, da certificatore ne tieni conto.
Fatti rispondere x iscritto (mail) dal Cened.
Re: Superfici disperdenti e volumi riscaldati
grazie per i vs. mesaggi; nel frattempo ho ricevuto un'altra risposta scritta dal cened che conferma che tutti gli ambienti riscaldati vanno considerati, altrettanto dicasi per le superfici.
rilancio il quesito in questi termini: e se l'ambiente con permanenza di persone fosse collegato - ma senza alcun infisso di separazione - a quello SPP, questa volta non riscaldato e privo dunque dei terminali di erogazione? come ci si dovrebbe comportare in questo caso? Ovviamente il quesito prescinde dal fatto che tutto ciò sarebbe vietato o meno dal punto di vista urbanistico ed edilizio.
rilancio il quesito in questi termini: e se l'ambiente con permanenza di persone fosse collegato - ma senza alcun infisso di separazione - a quello SPP, questa volta non riscaldato e privo dunque dei terminali di erogazione? come ci si dovrebbe comportare in questo caso? Ovviamente il quesito prescinde dal fatto che tutto ciò sarebbe vietato o meno dal punto di vista urbanistico ed edilizio.
Re: Superfici disperdenti e volumi riscaldati
Secondo me, se non c'è infisso (porta interna) è un volume unico.....quindi tutto riscaldato.mauri68 ha scritto:grazie per i vs. mesaggi; nel frattempo ho ricevuto un'altra risposta scritta dal cened che conferma che tutti gli ambienti riscaldati vanno considerati, altrettanto dicasi per le superfici.
rilancio il quesito in questi termini: e se l'ambiente con permanenza di persone fosse collegato - ma senza alcun infisso di separazione - a quello SPP, questa volta non riscaldato e privo dunque dei terminali di erogazione? come ci si dovrebbe comportare in questo caso? Ovviamente il quesito prescinde dal fatto che tutto ciò sarebbe vietato o meno dal punto di vista urbanistico ed edilizio.
Re: Superfici disperdenti e volumi riscaldati
In linea di principio concordo; in corsivo allego il testo che avevo inviato al cened, di seguito la risposta.
Chiedo chiarimenti su come considerare un vano accessorio non computato come volume abitabile (taverna, spazio sottotetto ecc.) al fine del calcolo di superfici e volumi, considerando che:
1. i volumi in questione non sono dotato di caloriferi
2. i volumi in questione SONO VANI APERTI RISPETTO AL RESTO > DELL'ABITAZIONE, ovvero non separati da una porta o muro chiuso. In virtù del punto 2 sarei propenso ad includere tali vani nel calcolo complessivo dell'unità abitativa in questione. NE DERIVA UN SECONDO PROBLEMA: qualora si trattasse di nuova costruzione i requisiti dell'involucro del vano accessorio devono rispondere ai requisiti di trasmittanza minima imposti dalla normativa, pena il mancato rispetto della classe energetica. E' corretto?
Gentile professionista,
non essendo chiara le natura di tali vani accessori, si rende necessaria una valutazione specifica del caso in oggetto. Nel caso di nuova costruzione non viene richiesto il rispetto di limiti di trasmittanza termica.
Chiedo chiarimenti su come considerare un vano accessorio non computato come volume abitabile (taverna, spazio sottotetto ecc.) al fine del calcolo di superfici e volumi, considerando che:
1. i volumi in questione non sono dotato di caloriferi
2. i volumi in questione SONO VANI APERTI RISPETTO AL RESTO > DELL'ABITAZIONE, ovvero non separati da una porta o muro chiuso. In virtù del punto 2 sarei propenso ad includere tali vani nel calcolo complessivo dell'unità abitativa in questione. NE DERIVA UN SECONDO PROBLEMA: qualora si trattasse di nuova costruzione i requisiti dell'involucro del vano accessorio devono rispondere ai requisiti di trasmittanza minima imposti dalla normativa, pena il mancato rispetto della classe energetica. E' corretto?
Gentile professionista,
non essendo chiara le natura di tali vani accessori, si rende necessaria una valutazione specifica del caso in oggetto. Nel caso di nuova costruzione non viene richiesto il rispetto di limiti di trasmittanza termica.