Chiarimento su L. 46/90 e UNI CIG 7129 - Fori

Normativa per gli impianti gas, Legge 46/90, Delibera AEEG 40/04, ecc.

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m4v3r1ck
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Chiarimento su L. 46/90 e UNI CIG 7129 - Fori

Messaggio da m4v3r1ck »

Buongiorno a tutti,
sono un nuovo utente e sono qui per chiedere anche il vostro parere, data la vostra competenza, poichè ne ho ricevuti già diversi ma discordanti.

Possiedo una caldaia di tipo B, alimentata a metano, con potenza inferiore ai 35 kW installata in un locale bagno. Da quanto sono riuscito a capire, tale abbinamento è stato vietato con l'introduzione della normativa UNI CIG 7129/92. La mia casa è stata costruita tra il '91 e il '92 e sono in possesso del certificato di agibilità/abitabilità e della dichiarazione di conformità dell'impianto idraulico datati '93. La mia prima domanda è dunque questa: ammesso un errore di chi ha redatto i predetti atti, posso ritenere il mio impianto a norma secondo la regola d'arte di allora?


Altra questione. Il locale in cui è installata la caldaia è dotato di due fori di aerazione/ventilazione di area efficace pari a 100 cmq l'uno, uno posto in alto e l'altro in basso, ed è aerabile attraverso una porta finestra. Detto questo, la caldaia dal '93 è stata regolarmente controllata da una ditta specializzata di manutenzione. Solo dal 2006 i tecnici addetti hanno scritto nel rapporto di intervento di "allargare il foro in basso", senza nessun'altra precisazione o prescrizione. Ora mi è arrivata una lettera di diffida da parte del comune. Leggendo un po' la UNI CIG 7129 ho dedotto che per la mia caldaia servono 180 cmq di area efficace per la ventilazione. Avendo già un foro da 100 cmq efficaci in basso, ne servirebbero altri 80*1.5=120 cmq efficaci in alto, quindi basterebbe allargare il foro in alto portandolo da 100 a 120 cmq efficaci, giusto?
Chiedo questo perchè i manutentori insistono che debba essere allargato solo il foro in basso e che comunque esso sia sempre necessario. Ho chiesto anche di poter chiudere tale foro e di creare un'apertura di 180*1.5=270 cmq efficaci nella parte alta del locale, ma mi è stato risposto nuovamente che il foro in basso è sempre obbligatorio, ma io non ho trovato nessun riferimento a questo nella normativa UNI CIG 7129, confermate?

Vi chiedo un'altra cosa: un'apertura nella parte alta opportunamente dimensionata, può essere usata contemporaneamente sia per l'aerazione che per la ventilazione?

Ultimissimo dubbio: per il calcolo delle sezioni, devo utilizzare la potenza focolare (30 kW) oppure la potenza nominale (27.5 kW)?

Ringrazio fin d'ora per le eventuali risposte e chiedo scusa se mi sono dilungato troppo!
maurizio.colombo
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Re: Chiarimento su L. 46/90 e UNI CIG 7129 - Fori

Messaggio da maurizio.colombo »

m4v3r1ck ha scritto: Possiedo una caldaia di tipo B, alimentata a metano, con potenza inferiore ai 35 kW installata in un locale bagno. Da quanto sono riuscito a capire, tale abbinamento è stato vietato con l'introduzione della normativa UNI CIG 7129/92. La mia casa è stata costruita tra il '91 e il '92 e sono in possesso del certificato di agibilità/abitabilità e della dichiarazione di conformità dell'impianto idraulico datati '93. La mia prima domanda è dunque questa: ammesso un errore di chi ha redatto i predetti atti, posso ritenere il mio impianto a norma secondo la regola d'arte di allora?
Ho dato un'occhiata alla 7129/92 e, come ricordavo, vietava espilcitamente (punto 2.5.1.3) l'installazione degli apparecchi combinati nel bagno. Quindi il tuo impianto NON si puo' ritenere a regola d'arte secondo la normativa allora vigente. Purtroppo a questo problema non ci sono soluzioni se non lo spostamento della caldaia al difuori del locale bagno.
m4v3r1ck ha scritto: Altra questione. Il locale in cui è installata la caldaia è dotato di due fori di aerazione/ventilazione di area efficace pari a 100 cmq l'uno, uno posto in alto e l'altro in basso, ed è aerabile attraverso una porta finestra. Detto questo, la caldaia dal '93 è stata regolarmente controllata da una ditta specializzata di manutenzione. Solo dal 2006 i tecnici addetti hanno scritto nel rapporto di intervento di "allargare il foro in basso", senza nessun'altra precisazione o prescrizione. Ora mi è arrivata una lettera di diffida da parte del comune. Leggendo un po' la UNI CIG 7129 ho dedotto che per la mia caldaia servono 180 cmq di area efficace per la ventilazione. Avendo già un foro da 100 cmq efficaci in basso, ne servirebbero altri 80*1.5=120 cmq efficaci in alto, quindi basterebbe allargare il foro in alto portandolo da 100 a 120 cmq efficaci, giusto?
Chiedo questo perchè i manutentori insistono che debba essere allargato solo il foro in basso e che comunque esso sia sempre necessario. Ho chiesto anche di poter chiudere tale foro e di creare un'apertura di 180*1.5=270 cmq efficaci nella parte alta del locale, ma mi è stato risposto nuovamente che il foro in basso è sempre obbligatorio, ma io non ho trovato nessun riferimento a questo nella normativa UNI CIG 7129, confermate?
(...)
Ultimissimo dubbio: per il calcolo delle sezioni, devo utilizzare la potenza focolare (30 kW) oppure la potenza nominale (27.5 kW)?
La 7129/92 (punto 3.2.1) dice esplicitamente che l'apertura deve essere realizzata a quota prossima al livello del pavimento e, OVE CIO' NON SIA POSSIBILE, si dovrà aumentare almeno del 50% la sezione dell'apertura. Percio' se proprio non è possibile realizzare l'apertura a filopavimento, potresti spostarla in alto: tuttavia l'apertura era possibile realizzarla, come dimostra il fatto che l'apertura stessa esiste, per cui la soluzione più in linea con la normativa è allargare l'apertura a filopavimento.
Per il calcolo della sezione si deve adoperare la portata termica nominale massima (ovvero la potenza termica nominale del focolare), cioè 30 kW.
e' curioso pero' che il manutentore ti segnali come non conformità il fatto che l'apertura di ventilazione sia sottodimensionata (questionabile perchè comunque esiste anche l'apertura aggiuntiva in alto) e non il fatto che la caldaia è di tipo B e installata in bagno (molto più grave come non conformità. Forse non sono manutentori molto professionali...

Secondo me pero' hai una soluzione semplice per risolvere il problema, visto che la caldaia (del 1992) è ormai sostanzialmente intorno alla fine della sua vita utile: sostituire la caldaia con una nuova di tipo C (meglio se a condensazione) che a quel punto potrai installare in bagno senza problemi (a parte il discorso della possibilità di posizionare l'apparecchio nelle zone 1 e 2 secondo CEI 64-8) potendo inoltre chiudere l'apertura di ventilazione, non più necessaria trattandosi di locale ventilabile.
A mio parere è la soluzione più semplice. Ti conviene comunque agire in fretta, sia che aumenti la sezione dell'apertura di ventilazione sia che sostituisci la caldaia perchè mi pare che il passo successivo del Comune dopo la diffida per le non conformità sul rapporto di controllo sia l'interruzione dell'erogazione del gas.
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