Ciao a tutti...
In seguito alla realizzazione di un grosso impianto di riscaldamento (curata dalla ditta di installazione per cui lavoro) , progettato da un ingegnere , in fase di funzionamnto si è visto che l'ìimpianto non riusciva a riscaldare gli ambienti. In seguito ad una lunga diatriba (e divertenti tragedie alla '' napoletana'' in cui non si sapeva se in****re l'installatore, il progettista o la casa produttrice , è stato nominato un ingegnere perito estraneo alla vicenda, il quale ha dichiarato nella relazione tecnica che il problema era semplicemente dovuto ne ad un problema di caldaia, ne ad un problema di installazione ma di dimensionamento del gruppo di pompaggio !
ovvero la caldaia forniva la potenza adeguata ma le pome non erano in grado di fornire la portata richiesta! Per cui cambiando le pompe e aumentando le portate l'impanto avrebbe funzionato.
ricordando le basi di termodinamica mi sorge un dubbio esitenziale che mi ha un po tormentato.
se la potenza termica è pari P= G cp Dt ( G portata, cp calore sp, Dt differenza tra fluido entrante in caldaia e dluido in usc.)
a parità di potenza posso dim. la portata ma aumentare la temperatura di uscita della caldaia ( se il fluido permane più tempo cladaia si riscalda maggiormente) e quindi io manderò un fluido più caldo (ma con una portata minore ) che cmq soddisfarà la richiesta di potenza! a questo punto che ci azzeccherebbe la portata ?
girando nel forum ho visto che in molti casi il problema è stato risolto aumentando la portata, e quindi suppongo che quanto detto dal perito sia anch corretto ma io nn riesco a darmi una spiegazione.
ancora le modifiche non sono state realizzate poichè per motivi burocratici tutto è fermo...
VOI CHE MI DITE??
Potenza Richiesta e temperatura di mandata!
Moderatore: Edilclima
Re: Potenza Richiesta e temperatura di mandata!
A parità di potenza erogata, considerado come dato fisso il calore specifico, avrai proporzionalità inversa fra portata e salto termico ( Di solito si gioca sulle tre velocità disponibili per pompe a Q fissa, conm portata variabile si può impostare).
Per il gruppo pompe puoi avere due ripi di problema :
1) Portata insufficiente : in questo caso il ritorno nel funzionamento attuale dovrebbe essere basso rispetto alla mandata (Delta°T alto).
2) Prevalenza insufficiente : in questo caso....la pompa "non ce la fa" a dare la portata di progetto.
In ogni caso è molto facile capirlo anche con due conticini : calcolati la potenza di progetto, fissa un delta°T (10 gradi) e trova la portata, calcolati le perdite di carico totali.
Poi prendi le caratteristiche della pompa e vedi se sono sufficienti.
Per il gruppo pompe puoi avere due ripi di problema :
1) Portata insufficiente : in questo caso il ritorno nel funzionamento attuale dovrebbe essere basso rispetto alla mandata (Delta°T alto).
2) Prevalenza insufficiente : in questo caso....la pompa "non ce la fa" a dare la portata di progetto.
In ogni caso è molto facile capirlo anche con due conticini : calcolati la potenza di progetto, fissa un delta°T (10 gradi) e trova la portata, calcolati le perdite di carico totali.
Poi prendi le caratteristiche della pompa e vedi se sono sufficienti.
Re: Potenza Richiesta e temperatura di mandata!
grazie andrea... io non sono taolemnte convinto!
Se io lavoro con un Dt maggiore non posso equilibrare la potenza fornita -> (riduco tanto la portata quanto aumento il dt e quindi la potenza rimane costante) ?
per auemntare il dt mi basta aumentare il valore della temperatura di mandata dalla caldaia nei limiti di funzionamento (caso in cui ad esempio ho una portata più bassa). in questo modo l'acqua che uscirà dalla caldaia avrà una temparatura maggiore e anche un elevato potere di scambio ( considerando che lo scambio poi viene fatto tra radiatori e aria ambiente interno) e quindi un conseguente aumento del dt !
se mi aumenta il dt posso anche avere una portata più bassa perche la potenza sarà rimasta invariata!
Se io lavoro con un Dt maggiore non posso equilibrare la potenza fornita -> (riduco tanto la portata quanto aumento il dt e quindi la potenza rimane costante) ?
per auemntare il dt mi basta aumentare il valore della temperatura di mandata dalla caldaia nei limiti di funzionamento (caso in cui ad esempio ho una portata più bassa). in questo modo l'acqua che uscirà dalla caldaia avrà una temparatura maggiore e anche un elevato potere di scambio ( considerando che lo scambio poi viene fatto tra radiatori e aria ambiente interno) e quindi un conseguente aumento del dt !
se mi aumenta il dt posso anche avere una portata più bassa perche la potenza sarà rimasta invariata!
Re: Potenza Richiesta e temperatura di mandata!
continua il msg... (per sbaglio ho canc un parte di risposta)
il problema nasce valutando l'efficenza di scambio che si ha in radiatore e in caldaia!
ovvero: il generatore di calore è in grado di lavorate con dt così elevati? e inoltre la temperatura dell'acqua è tale da lavorare in sicurezza e non attivare il sistema di blocco ? le potense delle caldaie vengono taragate con temp in ing. e di uscita... non posso lavorare a qualsiasi DT
i radiatori sono tali che il coeff globale di scambio può sopperire all'aumento di tempratura e garantire anche un elevato scambio tale da generare un dt elevato?
ciò che mizo dice non fa una piega, ma da un punto di vista termodinamico... nel momento che entrno in gioco delle apperecchiature si devono rispettare le loro carattistiche di buon funzionamento
il problema nasce valutando l'efficenza di scambio che si ha in radiatore e in caldaia!
ovvero: il generatore di calore è in grado di lavorate con dt così elevati? e inoltre la temperatura dell'acqua è tale da lavorare in sicurezza e non attivare il sistema di blocco ? le potense delle caldaie vengono taragate con temp in ing. e di uscita... non posso lavorare a qualsiasi DT
i radiatori sono tali che il coeff globale di scambio può sopperire all'aumento di tempratura e garantire anche un elevato scambio tale da generare un dt elevato?
ciò che mizo dice non fa una piega, ma da un punto di vista termodinamico... nel momento che entrno in gioco delle apperecchiature si devono rispettare le loro carattistiche di buon funzionamento
Re: Potenza Richiesta e temperatura di mandata!
tutti i ragionamenti fatti sono giusti ma non tengono conto della resa del radiatore e mi spiego con un esempio, se fissata la t mandata a 75° con un ritorno di 65° (dt 10° e tm nel radiatore 70°) la resa del tuo radiatore sarà del 100% pari a quella di progetto da te calcolata secondo la uni 442 (vedi i cataloghi dei produttori) considerato il salto di 50° tra radiatore (70°) e ambiente (20°). Se invece la portata e minore di quella di progetto avrai una t di ritorno piu bassa es 55° (dt 20° MA....tm nel radiatore (75+55)/2= 65° minore della precedente ) a questo punto il salto tra la tm del radiatore (65°) e l'ambiente (20°) sara di 45° e minore del predente per cui anche la resa del termosifone sarà minore ( diciamo l'80%, lo determini con una semplice equazione esponenziale) ergo meno caldo in casa anche se il prodotto G*dt è rimasto invariato.
ciao
ciao