Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Moderatore: Edilclima
Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
da una prima sommaria lettura mi sembra seria; direi che tutela i professionisti.
- davidemorcy
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Visti i parametri e i margini di errori tollerati secondo me NESSUNA DELLE PRATICHE che controlleranno risulterà corretta......
Auguri...
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Dove esiste una L10 che in corso d'opera non è stata aggiornata (come capita 8 volte su 10) a fronte di variazioni su infissi, murature etc....ed il direttore lavori assevera....mi sembra sia appurato che il certificatore è sollevato da ulteriori incombenze. Non dovrebbe quindi andare a fare un rilievo totale (metro laser).davidemorcy ha scritto:Visti i parametri e i margini di errori tollerati secondo me NESSUNA DELLE PRATICHE che controlleranno risulterà corretta......
Auguri...
Invece il rilievo di confronto degli accertatori è fatto proprio così!
Altra questione: la temperatura in caldaia. Se l'impianto è progettato per andare a 45° e l'utente lo tiene a 70° non penso che possa essere da contare come non conformità.
Quindi? Bisogna fare contraddittorio per spiegare che i dati assunti sono desumibili dagli elaborati presi a base......oppure per il certificato bisogna fare sopralluoghi con rilievo totale di edificio (e farsi pagare di conseguenza) ?
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Su 30 esaminate, 15 hanno ottenuto esito negativo. Ma il bello sono le sanzioni a carico del certificatore che ne scaturiranno!
Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Fonti?SapereLibero ha scritto:Su 30 esaminate, 15 hanno ottenuto esito negativo. Ma il bello sono le sanzioni a carico del certificatore che ne scaturiranno!
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Ne abbiamo discusso in commissione termotecnica giovedì. Se riesco a reperire la docmentazione la metto on-line sempre che si possa.
- Manofthemoon
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Ieri sono stato ad un convegno a Verona,
Dicevano che nel 2008 sono state fatte 100.000 certificazioni.
Stavano inziando la procedura per fare 40 controlli.
bhè lo 0,4% direi che non è male...
Si potrebe fare un business con i costruttori, certificare in classe altissima.. tanto chi ti controlla...
Dicevano che nel 2008 sono state fatte 100.000 certificazioni.
Stavano inziando la procedura per fare 40 controlli.
bhè lo 0,4% direi che non è male...
Si potrebe fare un business con i costruttori, certificare in classe altissima.. tanto chi ti controlla...
- davidemorcy
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
[quote="Manofthemoon"]
bhè lo 0,4% direi che non è male...
quote]
....0,04%....
bhè lo 0,4% direi che non è male...
quote]
....0,04%....
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- Manofthemoon
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
allora forse sono solo 10.000 le certificazioni.. mi ricordavo lo 0,4%
Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Mi sembravano tantine 100.000 certificazioni in un anno...considerando che la città di Milano è arrivata a circa 4.500 certificazioni a fine 2008!!Manofthemoon ha scritto:allora forse sono solo 10.000 le certificazioni.. mi ricordavo lo 0,4%
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- Manofthemoon
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
inizio a diventare vecchio ed a perdere i colpi...
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Appunto di queste 40 per ora ne sono state esaminate 30. Nel progetto del decreto regionale "multe" è previsto che se la classe risulta superiore a quella verificata scattano oltre la sanzione anche la radiazione o cose del genere.
Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Anche per errore e non solo per dolo? RObe da pazzi.. per qualche 10/50W in + o meno scatta la classe a volte..SapereLibero ha scritto:è previsto che se la classe risulta superiore a quella verificata scattano oltre la sanzione anche la radiazione o cose del genere.
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Da quanto si è capito prima dei risultati esiste un tavolo di confronto per motivare le scelte ecc..
Il fatto è che si sono accorti che la maggior parte degli ACE sono fatti a "tavolino" e da persone che non sanno nulla a riguardo impianti, trasmittanze ecc..
Mi sembra che addirittura sia stato depositato un ACE con un valore di 3000 kWh/mq!
Ma cosa si pretendeva dal fatto d'aver abilitato chiunque, non era megli fare una bella cernita prima e evitare di correre ai ripari dopo. Anche perchè la regione ne esce con un'immagine alquanto da cirlatana visto che dai primi dati il 50% degli ACE sono ritenuto non validi! Immaginate l'incazzatura del cliente che ha speso soldi, tempo, ritardi e poi gli viene detto che ha pure trovato un professionista "incapace" e che la sua ACE è nulla.
Il fatto è che si sono accorti che la maggior parte degli ACE sono fatti a "tavolino" e da persone che non sanno nulla a riguardo impianti, trasmittanze ecc..
Mi sembra che addirittura sia stato depositato un ACE con un valore di 3000 kWh/mq!
Ma cosa si pretendeva dal fatto d'aver abilitato chiunque, non era megli fare una bella cernita prima e evitare di correre ai ripari dopo. Anche perchè la regione ne esce con un'immagine alquanto da cirlatana visto che dai primi dati il 50% degli ACE sono ritenuto non validi! Immaginate l'incazzatura del cliente che ha speso soldi, tempo, ritardi e poi gli viene detto che ha pure trovato un professionista "incapace" e che la sua ACE è nulla.
Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Ma dai?? E pure organizzano corsi da ben 72 ore!!SapereLibero ha scritto:Il fatto è che si sono accorti che la maggior parte degli ACE sono fatti a "tavolino" e da persone che non sanno nulla a riguardo impianti, trasmittanze ecc..
P.S.: scusa, ma tu come fai ad avere queste info?
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Re: Ecco la procedura di controllo ACE Lombardia
Io rimango molto titubante, soprattutto ricordo come prima della entrata in vigore della certificazione energetica si auspicava una metodologia d'intervento che premiasse proprio la qualità e non la quantità.
Ciò ha ovviamente dei costi, richiede tempo e strumenti comprovati; richiede altresì esperienza, piuttosto che formazione continua e serietà.
Lo strumento imposto come valido è stato cambiato repentinamente, di volta in volta apportando modifiche di risultato.
Spesso e volentieri alcune definizioni/descrizioni non sempre sono riusltate di immediata comprensione, inducendo a possibilità di errore molto frequente. (Ciò non può giustificare un EPH da 3000 kwh/mq)
Quindi al di la della malafede, ci sono dei problemi oggettivi di altra natura.
A me stesso è capitato di fare degli errori chiudere la pratica e doverla rettificare successivamente, ma come? Creando una nuova pratica con stesso intestario, nuovo pagamento e rifacendo i conti. consegnando quindi la certificazione corretta al proprietario.
Io non punto il dito contro la malafede presunta! Si è innescato secondo me un pesantissimo clima di caccia alle streghe! si doveva certificare tutto, dal rudere acquistato per demolizione e ricostruzione alla struttura multizona con un impianto più simil-industriale che propriamente residenziale, mediante il medesimo strumento. (salvo successivi ripensamenti, rettifiche, revisioni..)
Dei risultati ne eravamo certi ancora prima di iniziare, perchè quando hai un manuale (IMHO molto scarno) che esce a posteriore di mesi, quando ti devi affidare a delle faq e tentare di ricondurre (la creatività fa da padrone) situazioni non standard si arriva a questo.
E pensare che per una valutazione abbastanza verosimile e sensata per ottenere l'EPH degli edifici esistenti bastava fare una semplice divisione... (metodo non normato, quanto reale).
Va beh... speriamo che la situazione migliori....
Personalmente non penso che la regione possa intraprendere provvedimenti sanzionatori nei confronti di nessuno, proprio perchè lo stesso strumento non sempre rispetta la delibera regionale come pure questa non sempre ripercorre le linee guida nazionali, ne europee.
Alla contrapposizione di chi contravveniene di più, nessuno ne esce indenne!
In questo "gioco" di chi la spara più grossa si raccolgono solo caduti....
Penso che ciò spieghi perchè ben poche regioni (3 di cui una con già qualche ricorso al TAR che ha bloccato il business dei corsi a pagamento) si sono lanciate in questa pericolosissima avventura .. forse un attimo di meditazione e collaborazione maggiore avrebbero potuto produrre maggiori risultati senza tanti problemi.
Ciò ha ovviamente dei costi, richiede tempo e strumenti comprovati; richiede altresì esperienza, piuttosto che formazione continua e serietà.
Lo strumento imposto come valido è stato cambiato repentinamente, di volta in volta apportando modifiche di risultato.
Spesso e volentieri alcune definizioni/descrizioni non sempre sono riusltate di immediata comprensione, inducendo a possibilità di errore molto frequente. (Ciò non può giustificare un EPH da 3000 kwh/mq)
Quindi al di la della malafede, ci sono dei problemi oggettivi di altra natura.
A me stesso è capitato di fare degli errori chiudere la pratica e doverla rettificare successivamente, ma come? Creando una nuova pratica con stesso intestario, nuovo pagamento e rifacendo i conti. consegnando quindi la certificazione corretta al proprietario.
Io non punto il dito contro la malafede presunta! Si è innescato secondo me un pesantissimo clima di caccia alle streghe! si doveva certificare tutto, dal rudere acquistato per demolizione e ricostruzione alla struttura multizona con un impianto più simil-industriale che propriamente residenziale, mediante il medesimo strumento. (salvo successivi ripensamenti, rettifiche, revisioni..)
Dei risultati ne eravamo certi ancora prima di iniziare, perchè quando hai un manuale (IMHO molto scarno) che esce a posteriore di mesi, quando ti devi affidare a delle faq e tentare di ricondurre (la creatività fa da padrone) situazioni non standard si arriva a questo.
E pensare che per una valutazione abbastanza verosimile e sensata per ottenere l'EPH degli edifici esistenti bastava fare una semplice divisione... (metodo non normato, quanto reale).
Va beh... speriamo che la situazione migliori....
Personalmente non penso che la regione possa intraprendere provvedimenti sanzionatori nei confronti di nessuno, proprio perchè lo stesso strumento non sempre rispetta la delibera regionale come pure questa non sempre ripercorre le linee guida nazionali, ne europee.
Alla contrapposizione di chi contravveniene di più, nessuno ne esce indenne!
In questo "gioco" di chi la spara più grossa si raccolgono solo caduti....
Penso che ciò spieghi perchè ben poche regioni (3 di cui una con già qualche ricorso al TAR che ha bloccato il business dei corsi a pagamento) si sono lanciate in questa pericolosissima avventura .. forse un attimo di meditazione e collaborazione maggiore avrebbero potuto produrre maggiori risultati senza tanti problemi.
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
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