Buongiorno a tutti ho un dubbio riguardo la possibilità di utilizzo contemporaneo di un'alimentazione idrica: due attività diverse (una filatura-tintoria ed una falegnameria).
E' possibile che le reti idranti delle due attività siano alimentate entrambe dalla stessa alimentazione (vasca+gruppo pompaggio) dimensionata solo sulle caratteristiche di una delle due (la + gravosa?) e non per entrambe (quindi senza contemporaneità?) e posizionata in uno dei due stabilimenti?
La 12845 dice che l'alimentazione idrica dovrebbe essere preferibilmente sotto il controllo dell'utente, altrimenti l'affidabilità ed il diritto di utilizzo dovrebbero essere garantiti dall'organizzazione che ne possiede il controllo, ma in questo caso essendo due privati?
Secondo: sempre la 12845 dice che per alimentazioni idriche combinate devo garantire la somma massima delle portate calcolate simultanee richieste da ciascun sistema.
Io sarei per fare la divisione delle alimentazioni, ma il tecnico antincendio della falegnameria dice che è possibile avere un'unica alimentazione per le due attività.
Vorrei avere un riferimento normativo, o un'esperienza diretta che mi dica chiaramente o l'una o l'altra cosa.
Grazie in anticipo e buona pasqua a tutti
Dubbio su alimentazione idrica
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Re: Dubbio su alimentazione idrica
Direi che la cosa è proponibile dal punti di vista tecnico, sempre che le due attività siano tra loro completamente compartimentate o separate, in modo da escludere possibilità di propagazione di incendi da un'attività all'altra.
Qualche difficoltà si ha in effetti dal punto di vista della titolarità dell'impianto, con connesse responsabilità di gestione.
Ovviamente ogni titolare è responsabile della propria attività ed anche della relativa protezione antincendio.
Sarebbe nel caso necessario costituire una sorta di condominio solo per la gestione comune dell'impianto, nominando ad "amministratore" uno dei due titolari (quello che ha la riserva in casa), con precisa responsabilità di gestione e manutenzione anche nei confronti dell'altro utilizzatore, il quale naturalmente contribuisce alle spese.
Qualche difficoltà si ha in effetti dal punto di vista della titolarità dell'impianto, con connesse responsabilità di gestione.
Ovviamente ogni titolare è responsabile della propria attività ed anche della relativa protezione antincendio.
Sarebbe nel caso necessario costituire una sorta di condominio solo per la gestione comune dell'impianto, nominando ad "amministratore" uno dei due titolari (quello che ha la riserva in casa), con precisa responsabilità di gestione e manutenzione anche nei confronti dell'altro utilizzatore, il quale naturalmente contribuisce alle spese.
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Re: Dubbio su alimentazione idrica
Interpellato funzionario VVF dice esattamente la stessa cosa, il problema resta la gestione dell'impianto che si può risolvere sistemando le cose dal punto di vista amministrativo.
Ultimo dubbio che mi rimane: in quale norma (10779-12845 ecc..) trovo la possibilità di fare questo tipo di collegamento?
Almeno mi chiarisco definitivamente
Buona Pasqua
Ultimo dubbio che mi rimane: in quale norma (10779-12845 ecc..) trovo la possibilità di fare questo tipo di collegamento?
Almeno mi chiarisco definitivamente
Buona Pasqua
Re: Dubbio su alimentazione idrica
Per le norme UNI è un normalissimo impianto, dimensionato in base alla richiesta più gravosa.
La questione è puramente amministrativa.............e di responsabilità penale.
La questione è puramente amministrativa.............e di responsabilità penale.