CALCOLO DEL FABBISOGNO A.C.S. PER REGIONE PIEMONTE

Obblighi legislativi, tipologie, prodotti

Moderatore: Edilclima

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Denis
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Iscritto il: mer set 24, 2008 13:55

CALCOLO DEL FABBISOGNO A.C.S. PER REGIONE PIEMONTE

Messaggio da Denis »

Ciao a tutti, io uso i programmi di Edilclima.. Con il software per il calcolo dei pannelli solari ho la possibilità di dimensionare il mio impianto calcolando il fabbisogno d'acqua giornaliera e di conseguenza dell'energia utile seguendo o le raccomandazioni del CTI 03/3 oppure con la norma UNI TS 11300-2.

Dato che la differenza tra queste due norme è praticamente del 50% (ovvero la CTI 03/3 ti da dei sovradimensionamenti notevoli) in base alla norma che uso i risultati finali cambiano non di poco..

Sto dimensionando un impianto per un comune facente parte del Piemonte.. Se seguo lo Stralcio della Regione Piemonte che regola le disposizioni sul riscaldamento e la climatizzazione in qualsiasi esempio o campo di appartenenza (civile, commerciale etc..) lo stralcio fa sempre riferimento alle raccomandazioni CTI 03/3 per il calcolo del fabbisogno di acqua calda sanitaria giornaliera..

Secono la mia logica quindi la norma UNI TS 11300-2 non è stata recepita dalla Regione Piemonte e di conseguenza io non la tengo in considerazione (per mia sfortuna comunque perchè gli impianti mi vengono sempre enormi).

E' corretto quello che dico oppure posso seguire la norma UNI TS 11300-2?
TermoT
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Re: CALCOLO DEL FABBISOGNO A.C.S. PER REGIONE PIEMONTE

Messaggio da TermoT »

La norma UNI TS 11300-2 dovrebbe sostituire la raccomandazione CTI 03/3, inoltre essa è successiva al DCR 11 gennaio 2007 n98-1247 per cui si potrebbe pensare di applicare la UNI TS 11300-2 (che tra l'altro risulta decisamente più corretta della R03/3 che porta a sovradimensionare eccessivamente). E' tuttavia una questione di difficile interpretazione che credo spetti al progettista. ..... del resto il DCR 98-1247 risulta essere per molti aspetti incompleto e carente .....
filadelfia
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Re: CALCOLO DEL FABBISOGNO A.C.S. PER REGIONE PIEMONTE

Messaggio da filadelfia »

TermoT ha scritto:La norma UNI TS 11300-2 dovrebbe sostituire la raccomandazione CTI 03/3, inoltre essa è successiva al DCR 11 gennaio 2007 n98-1247 per cui si potrebbe pensare di applicare la UNI TS 11300-2 (che tra l'altro risulta decisamente più corretta della R03/3 che porta a sovradimensionare eccessivamente). E' tuttavia una questione di difficile interpretazione che credo spetti al progettista. ..... del resto il DCR 98-1247 risulta essere per molti aspetti incompleto e carente .....
concordo pienamente.

Tra l'altro formalmente non esiste ancora la delibera della G.R., promessa nella L.R. del maggio 2007, che dovrebbe dirci quale metodologia di calcolo usare, perciò, a rigore bisognerebbe attendere quella delibera.

Inoltre esiste da questa estate una bozza di regolamento comunale elaborato dalla Provincia di Torino, che ricalca il Piano Stralcio, ma riporta come norma per ACS la UNI TS 11300-2, non più la CTI 03/3. Il problema è, per quanto ne so, che è rimasta in versione bozza.
filadelfia
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Re: CALCOLO DEL FABBISOGNO A.C.S. PER REGIONE PIEMONTE

Messaggio da filadelfia »

Denis, se posso vorrei chiederti come ti regoli con l'inerzia termica dei tetti con struttura in legno...
TermoT
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Re: CALCOLO DEL FABBISOGNO A.C.S. PER REGIONE PIEMONTE

Messaggio da TermoT »

Inoltre esiste da questa estate una bozza di regolamento comunale elaborato dalla Provincia di Torino, che ricalca il Piano Stralcio, ma riporta come norma per ACS la UNI TS 11300-2, non più la CTI 03/3. Il problema è, per quanto ne so, che è rimasta in versione bozza.

Con DGP n. 1498-56000/2008 del 2/12/2008 la Provincia di Torino ha approvato l'Allegato Energia tipo ai Regolamenti Edilizi Comunali. Il documento è stato redatto con il supporto tecnico-scientifico del Politecnico di Torino.
http://www.provincia.to.it/ambiente/ene ... l_edilizio

Denis, se posso vorrei chiederti come ti regoli con l'inerzia termica dei tetti con struttura in legno...


L'allegato 3 alla DGR 11 gennaio 2007 n98-1247 prescrive il rispetto della massa superficiale di 170 Kg/mq nelle località con valore medio mensile dell'irradianza sul piano orizzontale, nel mese di max insolazione sia inferiore a 145 W/mq e di 230 kg/mq per irradianza maggiore o uguale a 145 W/mq. Precisa inoltre che possono essere acccettate deroghe al rispetto delle indicazioni precedenti solo nel caso in cui la progettazione preveda l'utilizzo di elementi costruttivi innovativi che partecipano attivamente alla riduzione del fabbisogno energetico dell'edificio (pareti dinamiche, ecc.).

Il D.Lgs 311/2006 al comma 9 dell'allegato I, in seguito all'obbligo della verifica di massa superficiale, fornisce le
seguenti disposizioni:
Gli effetti positivi che si ottengono con il rispetto dei valori di massa superficiale delle pareti opache […] possono
essere raggiunti, in alternativa, con l'utilizzo di tecniche e materiali, anche innovativi, che permettano di contenere
le oscillazioni della temperatura degli ambienti in funzione dell'andamento dell'irraggiamento solare.
In tal caso deve essere prodotta una adeguata documentazione e certificazione delle tecnologie e dei materiali
che ne attesti l'equivalenza con le predette disposizioni.

I parametri calcolati attraverso la norma UNI EN ISO 13786 possono essere utilizzati per dimostrare in modo
analitico la capacità di una struttura di contenere le oscillazioni della temperatura interna sebbene non rispetti
il requisito di massa superficiale.
A tale scopo il valore di trasmittanza termica periodica della struttura può essere confrontato con quello di una
struttura di riferimento che rispetti i limiti di legge (trasmittanza termica e massa superficiale).

Una struttura leggera che garantisce una trasmittanza termica periodica inferiore a quella della parete tradizionale
può essere considerata equivalente a quest'ultima dal punto di vista delle disposizioni del punto 9 allegato I al
D.Lgs 311/2006.

Personalmente seguo quanto previsto dal D.Lgs 311/2006
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