Ingerenza delle ASL

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Marcus
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Ingerenza delle ASL

Messaggio da Marcus »

Sto realizzando un progetto per un impianto di condizionamento per un ristorante con sala consumazione pasti al piano interrato. Il locale si trova nel centro storico e l'edificio è abbastanza antico con volte e muri portanti in mattoni molto antichi per cui si è deciso di fare una distribuzione e diffusione da pavimento, del tipo a dislocamento.
Clamorosamente il tecnico della Asl al quale mi sono rivolto per il NOTS si è opposto a questo tipo di soluzione perchè sostiene che potrebbe alzare del pulviscolo dal paviemento, dicendo che vogliono una diffusione dall'alto.
Non convinto, ho fatto una simulazione di entrambe le soluzioni e dal punto di vista del comfort ambientale risulta ovviamente nettamente più soddisfacente la diffusione a pavimento a dislocamento, quindi secondo voi cosa devo fare: applicare una soluzione sbagliata per fare contento il tecnico dell'ASL?
dave72
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Re: Ingerenza delle ASL

Messaggio da dave72 »

Se l'edificio è vincolato, proponi la tua soluzione al funzionario locale della sovrintendenza. Se risulta la soluzione meno invasiva e più conservativa dal punto di vista del mantenimento delle strutture antiche (volte, etc..), con un parere scritto vai dal tecnico ASL e discutine con lui. A me è capitato un caso analogo, risolto in questo modo.
spero di essere stato di aiuto.
Ciao
jerryluis
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Re: Ingerenza delle ASL

Messaggio da jerryluis »

Scusate,ma il tecnico asl ha sollevato un problema di carattere igienico, preso atto che le bocchette non vengono mai lavate, se fossero a pavimento sotto il profilo igienico come vi comportate?
Sotto il profilo energetico concordo per questa soluzione, ma sotto altri punti di vista non ho ancora dato risposta.. ci confrontiamo? :D
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
dave72
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Re: Ingerenza delle ASL

Messaggio da dave72 »

Da progettista architettonico, cosa che ho già fatto, progetterei un sistema tipo surf da applicare all'imposta delle volte, che abbia duplice funzione: far passare l'impianto di condizionamento e, al tempo stesso dare illuminazione al locale ( mi è capitato un caso analogo nella progettazione di una filiale di una banca con pareti e volte affrescate), tutto si è risolto per il meglio. Oppure pensare alla progettazione di totem (sempre con la doppia funzione Condizionamento e Illuminazione) facendo passare le canalizzazioni a pavimento). ma è solo un'idea.
Cosa ne dite??
Ciao
jerryluis
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Re: Ingerenza delle ASL

Messaggio da jerryluis »

Scusa cosa intendi con sistema surf? o totem? Mi sembra che il problema sia pià dovuto al tipo di emissione.
Vuoi i tradizionali anemostati, bocchette in alto in basso, piuttosto che colonne per emissione a dislocamento o microugelli o feritoie lungo i canali (a pavimento o a vista).
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
Marcus
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Re: Ingerenza delle ASL

Messaggio da Marcus »

Il problema che ha sollevato il tecnico dell'ASL non è relativo al fatto che le bocchette non vengono mai lavate, nella mia proposta infatti i diffusori non vengono posizionati a pavimento ma a scalino, e rialzati di 20 cm rispetto al pavimento, quindi non c'è rischio di deposito di pulviscolo.
La questione sollevata dal tecnico è che il getto d'aria in prossimità del pavimento, per quanto a bassa velocità essendo i diffusori dei dislocatori bassi e larghi adatti ad un gradino, potrebbe sollevare il pulviscolo depositato precedentemente a pavimento. ovviamente la porzione di pavimento interessata è quella che sta in prossimità del diffursore, ad una distanza entro 40-50 cm, oltre il flusso si equalizza e diventa inferiore ai 0,15 m/s richiesti dalla uni 10339 per la zona abitata.
Ad essere fiscali l'osservazione del tecnico non è sbagliata, tuttavia questo dipo di diffusione è comunque quella che garantisce le condizioni di comfort ambientali migliori. La mia obiezione riguarda il fatto che in taluni casi, ove le portate sono consistenti, come nelle sale ristoranti, la diffusione dall'alto produce inevitabilmente correnti moleste per gli occupanti per cui l'impianto alla fine non viene utilizzato oppure viene utilizzato in versione ridotta.
la mia soluzione invece, oltre ad essere quella che più si addice al locale per ragioni architettoniche e di soprintendenza (è ad impatto zero), è anche quella che da i risultati migliori nella zona abitata per un impianto che deve essere utilizzato sul serio e non per finta, fatta eccezione della fascia perimetrale di 60 cm dove il flusso si equalizza ma che in base alla UNI 10339 non fa parte della zona abitata.
jerryluis
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Re: Ingerenza delle ASL

Messaggio da jerryluis »

Sinceramente detto così, non riesci a mediare trovando una posizioen bassa ma non così tanto da rischiare di sollevare pulviscolo?

Io comunque ho appena realizzato un impianto di condizionamento ad aria, per il problema di correnti non ho fatto altro che aumentare il numero e sezione di diffusori, risultato? climatizza benissimo (considera che si tratta di una pizzeria con apporto termico di un forno pizza e una porta che si continua ad aprire causa i passaggi dei camerieri - ho verificato di persona in una sera con temperatura di circa 35-38 °C esterne e sala piena) senza disturbi di correnti...

In sintesi la tua idea è forse energeticamente migliore e architettonicamente ben inserita, però non avere grosse preoccupazioni per soluzioni più tradizionali ovviamente considerando gli effetti collaterali e come si possono risolvere.
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
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Marcus
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Re: Ingerenza delle ASL

Messaggio da Marcus »

A mio avviso il punto è che le Asl non dovrebbero entrare nel merito delle soluzioni adottate dai progettisti ma dovrebbero limitarsi a fare il loro compito che è quello di prescrivere requisiti, che sono comfort ambientale, temperatura umidità, movimento dell'aria e mettiamoci pure il pulviscolo. Poi è il progettista a decidere la soluzione migliore che soddisfa al meglio tutti i requisiti, altrimenti noi che ci stiamo a fare?
nel momento in cui invece un funzionario ASL comincia a dire "questa soluzione no" senza nemmeno volersi informare della sua efficacia a mio avviso va a sovrapporre il suo compito a quello del progettista e questo secondo me non va bene, soprattutto tenuto conto del fatto che il responsabile ultimo dell'impianto e della sua efficacia tecnica è il progettista e non il funzionario dell'ASL. E' in questo senso che ho parlato di ingerenza delle ASL, a mio avviso tendono a condizionare troppo l'operato del progettista anche laddove non dovrebbero, e senza prendersi alcuna responsabilità...
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