Caino75 ha scritto:a mio modesto parere, e senza rancore, dire "si alza la temperatura sul pannello fotovoltaico e quindi mi si danneggia la componentistica" o "valuto 0 il fabbisogno di energia primaria per l'ACS" son ragionamenti da furbetti, o da chi non conosce l'argomento. Esiste la componentistica apposta per il fotovoltaico, e l'incremento di temperatura non danneggia nulla, semplicemente diminuisce le prestazioni del modulo. QUeste son cose note e i calcoli fatti con programmi professionali ne tengono conto.Così come diciamocela tutta: non posso dire che il fabbisogno di energia primaria viene valutato 0, che razza di ragionamento è? Si scelga quale norma tecnica o raccomandazione o regola di buona tecnica seguire, se la legge non impone nulla, ma dire che non c'e' consumo di energia primaria per l'ACS è sostenere che gli asini volano per comodità propria, e in sede di perizia tecnica al primo problema queste son cose che si mettono nero su bianco, anche solo per tenere lontani dalla professione chi il proprio lavoro non lo fa bene.
Ho posto un quesito, se sai rispondere scriviil numero latrimenti non tergiversare... io ho chiesto a seguito di una informazione di un soggetto ocmpetente del settore e volevo verificare se l'ordine delel cifre coincideva!
Per il discorso solare termico negli uffici, almeno neil mio siamo persone pulite, ci laviamo a casa ed abbiamo un sistema edificio-impianto che ci permetet di lavorare senza pezzare di sudore, nessuno ha mai fatto un adoccia in questo ufficio.
C'è un boiler elettrico da 5 lt. sempre spento.
Ho frequentato 17 anni di scuole senza mai disporre di acqua calda dai lavandini, sono sopravvissuto nell'immane impresa e non mi sogno di prevedere deipannelli per questo genere di utenze! Imporre il fotovoltaico significa non fare le opere perchè ha costi assurdi ed obbliga ad esposizioni economiche rischiose! Puoi comparli in leasing, mutuo ecc. ecc. ma devi dare forme di garanzia agli istituti di credito e mentre uno realizza non è il massimo visto che ha già spese in atto.
Quello che dice danilo2 è verissimo, l'effettiva convenienza con il 55% c'è solo dopo che l'edificio ha un basso fabbisogno energetico oppure quando c'è un elevato consumo acqua sanitaria o acqua di processo a bassa temperatura tipicamente in estate. (caso industriale va valutato di volta in volta)
Questo non significa che il fattore economico debba essere l'unica discriminate, c'è chi compra la 500 per andare a fare la spesa e chi il mercedes R320 per lo stesso servizio...
Forse meno zagagne mentali permettono di vivere con più senso della vita...
Se poi si dice che "ok, la legge è una stupidaggine, è vessatoria, i comuni non controllano,etc...etc..." allora posso essere parzialmente d'accordo. Personalmente sulle relazioni l'uso di energia rinnovabile lo metto, e lo spiego a chi di dovere ( impresa o DL o architetto ) che io non posso fare altrimenti. Poi è responsabilità loro in sede di esecuzione dei lavori o dichiarazione di conformità, a violare le prescrizioni non sarò certo io per comodo loro. La scappatoia per evitare gli obblighi sul rinnovabile PUO' esistere, ma non può essere una delle scuse sopra inventate.
Il discorso dei comuni è fondamentale, perchè da ciò deriva che non avremo più concorrenti sleali ed i progetti perchè rispettano la norma.
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....