Ho un solaio di copertura di "cantine" RISCALDATE , con 40 cm di terra sopra.
Secondo voi per il calcolo della trasmittanza è più corretto :
- usare il pacchetto senza terreno e considerarlo CONTROTERRA
- usare il pacchetto solaio+terreno e considerarlo confinante con l'ESTERNO?
Mhhhhh
Andrea70 ha scritto:Ho un solaio di copertura di "cantine" RISCALDATE , con 40 cm di terra sopra.
Secondo voi per il calcolo della trasmittanza è più corretto :
- usare il pacchetto senza terreno e considerarlo CONTROTERRA
- usare il pacchetto solaio+terreno e considerarlo confinante con l'ESTERNO?
Mhhhhh
Andrea70 ha scritto:
- usare il pacchetto senza terreno e considerarlo CONTROTERRA
- usare il pacchetto solaio+terreno e considerarlo confinante con l'ESTERNO?
Si vede che dormi poco la notte ..
non sono domande da te visto che basta un 5 secondi di ragionamento per rispondere..
Ovviamente usi la seconda soluzione!!
Andrea70 ha scritto:
- usare il pacchetto senza terreno e considerarlo CONTROTERRA
- usare il pacchetto solaio+terreno e considerarlo confinante con l'ESTERNO?
Si vede che dormi poco la notte ..
non sono domande da te visto che basta un 5 secondi di ragionamento per rispondere..
Ovviamente usi la seconda soluzione!!
Vedi che io faccio bene ad aspettare
"ovviamente" è supportato da considerazioni di logica o da indicazioni normate?
arkanoid ha scritto:"ovviamente" è supportato da considerazioni di logica o da indicazioni normate?
Basta guardare la norma UNI EN ISO 13789 (o cmq quella sull'iterazione terreno struttura) e sapere che sw usa Andrea70 per capire che "controterra" è un caso particolare della norma.. dove il terreno è ad una certa temperature (pari alla media delle Tannuali) e ha una certa inerzia etc etc etc..
Il caso di andrea70 non è quello.. per non parlare delle perdite per irraggiamento notturno che ci sono nel caso del solaio su esterno... e sono equiparabili (anche per il cened) come valori agli apporti solari sulle murature esterne
Caro SuperP, va bene che con il bimbo di 10 giorni dormo quasi zero, ma per questo non sono rimbecillito del tutto.
Secondo me la questione non è archiviabile con una battuta.
Se il solaio avesse 5 metri di terreno sopra non cambierebbero le cose??
Quale è lo spessore minimo, considerato questo caso particolare, che permette di essere in una situazione come quella descritta da te?? Se si qualche norma c'è scritto alzo le braccia.
Per i calcoli geotermici ci considera solitamente uno strato di 3 metri circa sotto al quale non vi è particolare influenza delle situazioni climatiche esterne.
In base a questo... mi va bene la soluzione 2, ma come vedi dalla risposta di Arkanoid il dubbio c'è.
Ciao dall'assonnato trentino.
Non ci sono assolutamente dubbi, si tratta di una struttura verso l'esterno e non una struttura verso terreno. In questo caso la terra è solo un componente della struttura rivolta verso l'esterno.
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
Charles Baudelaire
Andrea70 ha scritto:
Se il solaio avesse 5 metri di terreno sopra non cambierebbero le cose??
No.. perchè al contorno non avresti terreno.. perchè la questione irraggiamento l'avresti comunque.. e perchè 5m è un caso estremo..
viso che mi sono dato una (in verità rapida) letta alla norma che mi hai citato e non ho trovato il caso di specie, nè un limte preciso, qual è il tuo riferimento per considerare una struttura sotterranea coperta di terra come controterra oppure no? Un metro, una spanna, un chilometro?
arkanoid ha scritto: viso che mi sono dato una (in verità rapida) letta alla norma che mi hai citato
UNI EN ISO 13370
La trasmittanza termica, sebbene definita in condizioni stazionarie, correla il flusso termico medio con la differenza media di temperatura. Nel caso di pareti e coperture esposte all'aria esterna, a causa delle variazioni giornaliere di temperatura si verificano variazioni periodiche giornaliere del flusso termico con accumulo e recessione dall'accumulo, ma il calore mediamente in uscita dall'accumulo e le perdite medie giornaliere possono essere
calcolate a partire dal valore della trasmittanza termica e dalla media giornaliera della differenza di temperatura tra interno ed esterno. Tuttavia, per pavimenti e piani interrati a
contatto con il terreno, la grande inerzia termica del terreno produce flussi termici periodici
collegati al ciclo annuale delle temperature interne ed esterne.
E dopo ovviamente per tutti gli algoritmi di calcolo..
Aggiungo, (ma forse per qualcuno era ovvio..), che dovresti considerare la trasmittanza dello strato di terreno "bagnato" che è ben diversa dalla trasmittanza del terreno asciutto (cioè quella che trovi sui manuali).
Volendo esagerare (tanto per buttare lì una provocazione), direi che tecnicamente sarebbe più corretto usare la trasmittanza dell'acqua anzichè quella dal terreno. (i valori lambda tabellati, si riferiscono sempre a materiali privi di acqua, ma il terreno permeabile, spesso non lo è, anzi quasi mai).