Nuove Faq - Bonus Ristrutturazione

[Rosaria80]

Buongiorno a tutti,
in settimana dovrebbero essere uscite delle Faq ministeriali sul Bonus Ristrutturazione. Nello specifico leggevo questo articolo:
https://www.ilsole24ore.com/art/bonus-c ... fresh_ce=1

Volevo capire una cosa,
ho acquistato da poco un immobile che è prima casa per me ed è residenza per me, mio marito e figli. Io non produco reddito e sono ovviamente a carico di mio marito.
Su questo immobile dovremo fare dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Da quello che avevamo capito fino ad oggi, il convivente, del proprietario, in questo caso mio marito ( che è dipendente privato con busta paga) può effettuare i bonifici di ristrutturazione con proprio codice fiscale e poi detrarli al 50%.

Ma dallo stralcio dell'articolo che vi ho linkato:

"I conviventi
Terza novità importantissima (e negativa) riguarda i conviventi del proprietario, che se effettuano spese dovranno accontentarsi del bonus fiscale più basso. «Attesa la limitazione operata dalla norma, che si riferisce solo ai proprietari o ai possessori dell’immobile oggetto degli interventi in quanto titolari di altro diritto reale di godimento, il familiare convivente nonché il detentore dell’immobile (ad esempio, il locatario o il comodatario) possono applicare, nel rispetto di ogni altra condizione, la detrazione del 36% per le spese sostenute nel 2025»."

sembrerebbe che sia stato precisato che il convivente adesso può detrarre solo al 36%.

Il convivente attualmente è mio marito, siamo sposati e lui fa la dichiarazione dei redditi inserendo anche me, secondo voi come è la questione?
Grazie

[Ronin]

è così, dal 2025 il convivente detrae al 36% e non più al 50%.

[Rosaria80]

Ma anche se la dichiarazione dei redditi è unica e la fa mio marito?

[giotisi]

A tutti è parso chiaro, sin dalla pubblicazione, che il 50% fosse riservato ai proprietari e agli aventi 'un diritto reale'.
Chi può vantare solo un 'diritto personale' (locazione, comodato, ecc) sarebbe andato al 36%.

Però, nei chiarimenti del 19/6, l'agenzia, da un lato conferma: '..il familiare convivente .. può applicare il 36%', ma, più sopra, apre al 50% il caso di 'diritto d'uso o d'abitazione'. (punto 2.2 pag.16).

Confesso la mia ignoranza e sentirò un notaio al riguardo, perchè, a questo punto, la distinzione mi sembra assolutamente labile, in quanto ho sempre ritenuto (probabilmente in modo erroneo), che la convivenza famigliare desse al coniuge il 'diritto d'uso e d'abitazione' sulla casa eletta a domicilio dalla coppia.

[NoNickName]

La signora è incapiente, ma compra un appartamento, ergo il suo patrimonio non è nullo.
Lamenta il fatto che non avendo reddito non può detrarre, ma vorrebbe che suo marito detraesse al posto suo in pari misura.

Come sto andando fin qua?

[giotisi]

Malino, direi.
Invece che dare il tuo contributo, ti avventuri in illazioni, dimenticandoti che esistono le donazioni, le successioni ereditarie, le abitazioni comprate col sudore della fronte di una vita lavorativa magari sospesa anni fa per tirar su una famiglia.

Te lo dico perchè proprio stamattina ho avuto un caso analogo al telefono: casa di famiglia ereditata dalla moglie, reddito famigliare del solo marito, in comunione dei beni. E, appunto rileggendo la circolare, mi sono sorti i dubbi di cui sopra.

[NoNickName]

dimenticandoti che esistono le donazioni, le successioni ereditarie, le abitazioni comprate col sudore della fronte di una vita lavorativa magari sospesa anni fa per tirar su una famiglia.

Non vedo come le donazioni e le successioni ereditarie (che non è il caso di fattispecie, ma pazienza) abbiano a che vedere con la reversibilità delle detrazioni a beneficio di coniugi, parenti e affini.
E poi non vorrai mica discriminare le coppie di fatto da quelle di diritto, quindi dentro anche i conviventi, ovviamente con le permutazione di tutte le coppie di genere, finendo per far detrarre anche ai coinquilini (d'altra parte anche loro sostengono le spese quando fanno manutenzione straordinaria allo sciaquone del cesso e alla maniglia della persiana).

[ponca]

in base alla circolare suo marito detrae con aliquota 36 se non risulta proprietario/comproprietario dell'immobile
salvo smentite e nuove indicazioni (la circolare è ancora fresca)

ps: sono situazioni comuni che capitano, non vedo quale sia il problema o cosa si possa insinuare in proposito

[NoNickName]

in base alla circolare suo marito detrae con aliquota 36 se non risulta proprietario/comproprietario dell'immobile

Detrae il 36% della spesa effettivamente rimasta a suo carico. In particolare se in separazione dei beni.

ps: sono situazioni comuni che capitano, non vedo quale sia il problema o cosa si possa insinuare in proposito

Ma no infatti, teniamo tutti famiglia.

[Rosaria80]

A tutti è parso chiaro, sin dalla pubblicazione, che il 50% fosse riservato ai proprietari e agli aventi 'un diritto reale'.
Chi può vantare solo un 'diritto personale' (locazione, comodato, ecc) sarebbe andato al 36%.

Però, nei chiarimenti del 19/6, l'agenzia, da un lato conferma: '..il familiare convivente .. può applicare il 36%', ma, più sopra, apre al 50% il caso di 'diritto d'uso o d'abitazione'. (punto 2.2 pag.16).

Confesso la mia ignoranza e sentirò un notaio al riguardo, perchè, a questo punto, la distinzione mi sembra assolutamente labile, in quanto ho sempre ritenuto (probabilmente in modo erroneo), che la convivenza famigliare desse al coniuge il 'diritto d'uso e d'abitazione' sulla casa eletta a domicilio dalla coppia.

Dove posso scaricare queste nuove faq per poterle studiare e sottoporre a qualche persona addetta ai lavori.
Grazie

[ponca]

A tutti è parso chiaro, sin dalla pubblicazione, che il 50% fosse riservato ai proprietari e agli aventi 'un diritto reale'.
Chi può vantare solo un 'diritto personale' (locazione, comodato, ecc) sarebbe andato al 36%.

Però, nei chiarimenti del 19/6, l'agenzia, da un lato conferma: '..il familiare convivente .. può applicare il 36%', ma, più sopra, apre al 50% il caso di 'diritto d'uso o d'abitazione'. (punto 2.2 pag.16).

Confesso la mia ignoranza e sentirò un notaio al riguardo, perchè, a questo punto, la distinzione mi sembra assolutamente labile, in quanto ho sempre ritenuto (probabilmente in modo erroneo), che la convivenza famigliare desse al coniuge il 'diritto d'uso e d'abitazione' sulla casa eletta a domicilio dalla coppia.

Dove posso scaricare queste nuove faq per poterle studiare e sottoporre a qualche persona addetta ai lavori.
Grazie

si tratta della circolare dell'agenzia delle entrate n.8/e di giugno 2025
la trovi ovunque tramite google

[Rosaria80]

Rieccomi,
leggendo e rileggendo la circolare c'e' un paragrafo che recita:

"Coerentemente, ai fini dell’applicazione della detrazione con l’aliquota più
elevata, rientra in tale nozione anche l’unità immobiliare adibita a dimora abituale
di un familiare del contribuente (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro
il secondo grado, ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del TUIR). Resta inteso che,
nell’ipotesi in cui sia teoricamente possibile effettuare la scelta in relazione a due
immobili, uno adibito a propria dimora abituale e un altro adibito a dimora abituale
di un proprio familiare, occorre far riferimento esclusivamente all’immobile
adibito a dimora abituale del titolare dell’immobile, a nulla rilevando che il
secondo immobile sia adibito a dimora abituale di un familiare."

Da quello che capisco, il coniuge del proprietario dell'immobile, si ci dimora, se hanno la residenza e se è prima casa per il proprietario, può detrarre al 50%.
Mi aiutate perchè è un passaggio fondamentale.
Grazie

[antonio]

Rieccomi,
leggendo e rileggendo la circolare c'e' un paragrafo che recita:

"Coerentemente, ai fini dell’applicazione della detrazione con l’aliquota più
elevata, rientra in tale nozione anche l’unità immobiliare adibita a dimora abituale
di un familiare del contribuente (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro
il secondo grado, ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del TUIR). Resta inteso che,
nell’ipotesi in cui sia teoricamente possibile effettuare la scelta in relazione a due
immobili, uno adibito a propria dimora abituale e un altro adibito a dimora abituale
di un proprio familiare, occorre far riferimento esclusivamente all’immobile
adibito a dimora abituale del titolare dell’immobile, a nulla rilevando che il
secondo immobile sia adibito a dimora abituale di un familiare."

Da quello che capisco, il coniuge del proprietario dell'immobile, si ci dimora, se hanno la residenza e se è prima casa per il proprietario, può detrarre al 50%.
Mi aiutate perchè è un passaggio fondamentale.
Grazie

Leggendo per intero la risposta alla faq 2.2 :
- Prima indicano che: "......Attesa la limitazione della norma, che si riferisce solo ai proprietari o ai possessori dell'immobile oggetto degli interventi,.....il familiare convivente nonchè il detentore dell'immobile, .............possono applicare,....., la detrazione nella misura del 36 per cento...."
- Poi: ".......per abitazione principale si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede o titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente....."
- Poi ancora: ".....Coerentemente, ai fini dell'applicazione della detrazione con l'aliquota più elevata, rientra in tale nozione anche l'unità immobiliare adibita a dimora abituale di un familiare del contribuente (coniuge,.......)

Anche il coniuge dovrebbe poter detrarre con l'aliquota più elevata (50%).
E' poi chiaro che ciò vale per le abitazioni adibite a dimora abituale (un poco diverso dalla prima casa).
Sarebbe però bene chiedere maggiori chiarimenti, con apposito interpello, all'Agenzia delle Entrate.

[gianlun]

Hanno appena scritto una circolare e c'è già bisogno di chiarimenti perchè non si capisce niente.
Non ho parole; riescono sempre a complicare qualcosa di estremamente semplice.

[archspf]

Ma anche se la dichiarazione dei redditi è unica e la fa mio marito?

Conta chi sostiene la spesa e dunque chi è il beneficiario dell'agevolazione.

[ponca]

secondo il riepilogo di Fisco Oggi

Il documento di prassi precisa che la maggiorazione non si applica al familiare convivente e al detentore dell’immobile (ad esempio, il locatario o il comodatario) e che, nella nozione di abitazione principale, rientra anche l’unità immobiliare adibita a dimora abituale di un familiare del contribuente.

comunque secondo me sul punto specifico la circolare non è chiara
occorrerà aspettare qualche chiarimento o un'interpretazione autorevole tipo notariato o altri

https://www.fiscooggi.it/rubrica/normat ... ellagenzia

[NoNickName]

In ogni caso, allo stato dei fatti, riconosciuta l'indecidibilità della situazione, la prudenza impone di applicare l'aliquota meno favorevole.

[HUGO]

Hanno appena scritto una circolare e c'è già bisogno di chiarimenti perchè non si capisce niente.
Non ho parole; riescono sempre a complicare qualcosa di estremamente semplice.

Infatti, era troppo dire che al 50% possono accedere solo i proprietari/comproprietari ? Con riferimento all'intestatario del bonifico e al NCEU.