RTV facciate autorimessa

[fabbretto]

Buon pomeriggio a tutti.

Autorimessa in parte interrata e in parte fuori terra (vedere disegno allegato), da adeguare con RTO+RTV.

Nella parte interrata è presente una intercapedine in cui sono posizionate le griglie di aerazione a piano strada, nella parte opposta invece l'autorimessa è a filo dell'edificio sovrastante avente altezza >24 m.

L'edificio civile non è oggetto di pratica, devo occuparmi solo dell'autorimessa.

Secondo il comandante Giacalone, anche alle autorimesse si applica la RTV facciate.

Mi sorgono 2 problemi:
1) dove ho l'intercapedine con griglie non riesco a garantire la fascia di separazione di 1 m, in quanto sopra ho dei negozi;
2) il resto dell'edificio sovrastante lo trascuro?

Come vi regolate voi in questi casi?

[Terminus]

Riflettiamoci un pò su.
Hai un'autorimessa soggetta sotto un edificio che non lo è: la RTV6 la applichi all'autorimessa, ma non all'edificio soprastante che non essendo soggetto a controllo è per definizione a rischio sufficientemente basso (a meno di non incappottare le facciate con h>12m)
Reazione al fuoco: qui grossi problemi non ci dovrebbero essere in situazioni standard, a meno di non avere un cappotto in EPS che scende fino al livello dell'autorimessa.
Resistenza al fuoco: qui ci potrebbero essere grossi problemi come nel tuo caso, che è assai frequente.
Il punto V.13.4.2 consente di non avere requisiti di resistenza al fuoco delle chiusure d'ambito se "tutti i compartimenti" hanno un qf non superiore a 200 MJ/mq.
Qui sarebbe necessario un chiarimento: tutti i compartimenti dell'attività soggetta o tutto l'edificio ?
Perchè mentre nell'autorimessa è possibile avere un qf sotto tale soglia, nel soprastante edificio è assai più difficile anzi impossibile se prendiamo i CI statistici.
Ma d'altronde l'edificio soprastante non è soggetto, quindi il rischio per un incendio è ritenuto accettabile, quindi perchè dovrei preoccuparmi del suo CI ?
E' l'autorimessa quella a rischio di incendio e se io avessi qf<200MJ/mq dovrei poter sorvolare sulla resistenza al fuoco delle chiusure d'ambito e quindi anche delle fasce di separazione.

[fabbretto]

Nelle utorimesse ho sempre applicato un qf = 350 (200×1,75), 200 è una presa in giro dai.
Ma come si fa a partorire una norma così sballata?
Significa che bisogna metter mano a tutti gli edifici sopra i 24 metri.
E poi, come la mettiamo col piano negozi? Le vetrine e i portoni di ingresso ai palazzi arrivano a terra, come accade nel 90% ddgli edifici. Impossibile venirne fuori.
Qualcosa non mi torna.
Scusa lo sfogo, però capisci che in questo modo passiamo sempre noi tecnici per pazzi esaltati, quando i VVF stanno facendo enormi danni con questa RTV 13.
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3 messaggi • Pagina 1 di 1

[Terminus]

Lo sfogo è ammissibile e condiviso.
Per quanto riguarda il CI delle autorimesse, io solitamente calcolo in modo analitico con un PCI=6789 MJ/cad, così si può rimanere sotto i 200.
In questo modo forse è possibile bypassare la RTV13 che, come dici, nell'esistente potrebbe essere quasi impossibile rispettare.

Comunque ricordiamo il par.3.1 del caro vecchio DM 01/02/86: "Le aperture dei locali ad uso autorimessa non protetti da impianto fisso di spegnimento automatico, non devono essere direttamente sottostanti ad aperture di locali destinati ad attività di cui ai punti 83, 84, 85, 86 e 87 del decreto ministeriale 16 febbraio 1982."

[danilo2]

Effettivamente con il calcolo di Terminus si potrebbe arrivare a CI specifico inferiore a 200 MJ/m². Il mio Comando VVF non la vede bene questa cosa, e, tanto per avere un riferimento la pubblicazione INAIL sulle autorimesse calcola 441 MJ/m².
Oltre a non avere contributi per risolvere il problema proposto, aggiungo che sulla scorta di quanto opportunamente segnalato da Terminus sulle aperture delle autorimesse, guardando la sezione postata le vetrine dei negozi al PT sono un "bersaglio" per l'irraggiamento proveniente dalla griglia di aerazione che andrebbe verificato.