Detrazione per sola porta d'ingresso - prima abitazione -al 50%. Ecobonus o bonus ristrutturazione?

[Vittorio95]

Salve e grazie per avermi accolto. Perdonate il disturbo, avrei una domanda da porvi. Ho visto vari articoli in cui si parla del bonus ristrutturazione e dell'ecobonus, in merito ai quali è possibile solamente per quest'anno - l'ultimo - andare a richiedere in detrazione il 50% delle spese sostenute. Mi trovo in questa situazione: come intervento alla mia abitazione andrò a sostituire il mio portone di ingresso, particolarmente datato, con uno di altro materiale - alluminio - così da andare a migliorare l'efficienza energetica dell'abitazione. Premetto che il portone non è blindato e che questo è l'unico intervento che andrò ad eseguire. Ora, il costo complessivo dell'intervento è pari a circa 5300€ totali. Ero convinto fosse possibile chiedere il 50% in detrazione e quindi 2650€, che mi sarebbero stati restituiti in 10 anni, una rata l'anno, come previsto. Tuttavia, l'impresa che provvederà alla fabbricazione e installazione del portone, mi ha riferito che potrò detrarre solamente 1600€. Questa cosa non mi è molto chiara, ma l'unica risposta che ho avuto è stata che essendo un intervento unico, che non va quindi a comprendere altri infissi come finestre o altro, non è possibile riuscire a richiedere la detrazione della metà della somma sostenuta, perché ci sono massimali, a quanto pare, sui singoli infissi: nel mio caso specifico la porta d'ingresso. Avete qualche esperienza in merito?

Grazie anticipatamente.

[archspf]

Salve e grazie per avermi accolto. Perdonate il disturbo, avrei una domanda da porvi. Ho visto vari articoli in cui si parla del bonus ristrutturazione e dell'ecobonus, in merito ai quali è possibile solamente per quest'anno - l'ultimo - andare a richiedere in detrazione il 50% delle spese sostenute. Mi trovo in questa situazione: come intervento alla mia abitazione andrò a sostituire il mio portone di ingresso, particolarmente datato, con uno di altro materiale - alluminio - così da andare a migliorare l'efficienza energetica dell'abitazione. Premetto che il portone non è blindato e che questo è l'unico intervento che andrò ad eseguire. Ora, il costo complessivo dell'intervento è pari a circa 5300€ totali. Ero convinto fosse possibile chiedere il 50% in detrazione e quindi 2650€, che mi sarebbero stati restituiti in 10 anni, una rata l'anno, come previsto. Tuttavia, l'impresa che provvederà alla fabbricazione e installazione del portone, mi ha riferito che potrò detrarre solamente 1600€. Questa cosa non mi è molto chiara, ma l'unica risposta che ho avuto è stata che essendo un intervento unico, che non va quindi a comprendere altri infissi come finestre o altro, non è possibile riuscire a richiedere la detrazione della metà della somma sostenuta, perché ci sono massimali, a quanto pare, sui singoli infissi: nel mio caso specifico la porta d'ingresso. Avete qualche esperienza in merito?

Grazie anticipatamente.

La spesa detraibile è quella congrua definita dall'Allegato A del decreto Mite. Il portone deve avere caratteristiche di trasmittanza certificate, richieste dalla normativa. Il fatto che sia singolo intervento o complessivo non centra nulla.

[giotisi]

Per gli interventi di risparmio energetico, (l.296/06 e successive modifiche, cosiddetto ECOBONUS), dal 2020 sono stati posti dei limiti di detrazione, come dice Archspf, pari a un massimo di 780 euro/mq (+posa + iva), per limitare certi abusi di manufatti 'd'oro', installati a carico della collettività.

Tali massimali specifici non si applicano agli interventi di recupero edilizio, tipicamente le manutenzioni straordinarie, ma anche gli altri interventi minori richiamati nei vari commi dell'art.16/bis del TUIR.

Si è quindi involontariamente creato un doppio binario: lo stesso intervento, a seconda di come lo si consideri e posto che ricorrano le opportune evidenze, può essere soggetto o meno alla tagliola dei costi massimi.

Nel tuo caso, se dichiari che hai effettuato l'intervento per risparmio energetico (come hai scritto), sei soggetto ai limiti di prezzo; se avessi fatto lo stesso intervento per scoraggiare il compimento di atti illeciti (cioè a fini di anti effrazione) per l'art.16/bis comma f avresti diritto alla detrazione in 10 anni del 50% dell'intera spesa, 'anche in assenza di opere edili propriamente dette'.

Questo è il paradossale risultato di 17 leggi finanziarie succedutesi dal 2007, di una decina di interpretazioni dell'Agenzia, di circolari, interpretazioni autentiche e via di sofismi.

[Vittorio95]

Grazie mille per le preziose informazioni. Non mi è chiara una cosa però: l'azienda incaricata mi ha riferito di non poterlo farlo rientrare nelle detrazioni previste dal bonus sicurezza, in quanto il portone non risulta essere blindato. Vi risulta questa cosa, oppure è possibile comunque? Grazie molte!

[ponca]

Grazie mille per le preziose informazioni. Non mi è chiara una cosa però: l'azienda incaricata mi ha riferito di non poterlo farlo rientrare nelle detrazioni previste dal bonus sicurezza, in quanto il portone non risulta essere blindato. Vi risulta questa cosa, oppure è possibile comunque? Grazie molte!

è corretto quanto ti hanno riferito

anzi è raro avere con una ditta che conosce la materia
allegato A e requisiti tecnici sono spesso ampiamente ignorati

[giotisi]

Grazie mille per le preziose informazioni. Non mi è chiara una cosa però: l'azienda incaricata mi ha riferito di non poterlo farlo rientrare nelle detrazioni previste dal bonus sicurezza, in quanto il portone non risulta essere blindato. Vi risulta questa cosa, oppure è possibile comunque? Grazie molte!

Per accedere al comma f del 16/bis non è prevista alcuna certificazione specifica in termini di classe antieffrazione.

Detto questo, sta alla tua onestà intellettuale e materiale sostenere che l'hai sostituito perchè avevi freddo (risparmio energetico), perchè avevi paura dei ladri (antieffrazione), perchè era vecchio e malandato e ne volevi uno nuovo (nessuna detrazione).

ps. Non è l'azienda fornitrice che la fa o non la fa rientrare; lei ti ha venduto e installato un oggetto, con certe caratteristiche, certificate da una marcatura CE. Cosa tu voglia o non voglia far rientrare in detrazione non è affar loro; loro, al massimo, per cortesia, ti possono dare qualche dritta, ma il professionista di riferimento, per la tua dichiarazione dei redditi e il tuo CAF/commercialista: a ciascuno il suo mestiere.

[Vittorio95]

Tutto chiaro. Dando un'occhiata più approfondita all'articolo 16/bis comma f, risulta possibile, però, se non erro, detrarre solo il 36% delle spese sostenute e non il 50. Vi risulta?

[Vittorio95]

Inoltre, qualora optassi per questa ipotesi - in caso di effettivo 50% di detrazione - si tratterebbe di andare ad aprire una pratica con Enea e quindi potrei anche eseguire l'operazione in autonomia, oppure necessito di appoggiarmi a un Caf/commercialista perché l'operazione differisce?

Grazie!

[giotisi]

Tutto chiaro. Dando un'occhiata più approfondita all'articolo 16/bis comma f, risulta possibile, però, se non erro, detrarre solo il 36% delle spese sostenute e non il 50. Vi risulta?

si applicano le stesse regole per ecobonus e bonus casa; se è la tua abitazione principale è cmq il 50%

Per la comunicazione enea, puoi provvedere da solo, sull'apposito portale (quando ce lo metteranno a disposizione); corre l'obbligo di segnalare che per l'Agenzia delle Entrate, la mancata comunicazione enea di interventi bonuscasa non pregiudica l'incentivo. ( e con questo ho detto tutto)

[Vittorio95]

Gentilissimo giotisi: veramente puntuale e disponibile: grazie mille! Ora vedrò come muovermi, anche perché mi pare di capire che il portale enea da parecchi problemi. Speriamo bene!

[Vittorio95]

Tutto chiaro. Dando un'occhiata più approfondita all'articolo 16/bis comma f, risulta possibile, però, se non erro, detrarre solo il 36% delle spese sostenute e non il 50. Vi risulta?

si applicano le stesse regole per ecobonus e bonus casa; se è la tua abitazione principale è cmq il 50%

Per la comunicazione enea, puoi provvedere da solo, sull'apposito portale (quando ce lo metteranno a disposizione); corre l'obbligo di segnalare che per l'Agenzia delle Entrate, la mancata comunicazione enea di interventi bonuscasa non pregiudica l'incentivo. ( e con questo ho detto tutto)

Perdona ancora qualche domanda, ma vorrei sapere come relazionarmi nei confronti dell'azienda, dal momento che mi aveva premesso di non potermi applicare il bonus sicurezza, in quanto, a loro avviso, come detto prima, è necessario che il portone sia blindato. Assunto che questo non è necessario, posso presentare all'azienda l'articolo 16/bis comma f? Per indicargli che voglio fruire di questo bonus, in modo da detrarre il 50% di tutta la somma spesa e non solamente di una parte? Grazie anticipatamente

[ponca]

però aldilà dell'onestà intellettuale e della motivazione che uno può avere

utilizzare il bonus sicurezza per la posa di normali serramenti senza nessuna caratteristica antieffrazione
ma per far rientrare portoncini, persiane, avvolgibili ecc.. bypassando la verifica di congruità
mi pare qualcosa che poi è difficile da giustificare in un controllo

[Vittorio95]

Vorrei capire più che altro se posso rientrare in qualche bonus che mi consenta di detrarre il 50% dalla somma totale sostenuta: 5200€, rispettando perfettamente quanto previsto dalla legge. Grazie molte.

[ponca]

Vorrei capire più che altro se posso rientrare in qualche bonus che mi consenta di detrarre il 50% dalla somma totale sostenuta: 5200€, rispettando perfettamente quanto previsto dalla legge. Grazie molte.

rispettando perfettamente quanto previsto dalla Legge (giustamente) con buonsenso, onestà e cautela non è possibile
e mi pare che la ditta che ti segue ti abbia dato già e giuste indicazioni, io mi atterrei a quanto da loro indicato

[Vittorio95]

Un'altra cosa che non capisco è perché mi sono state presentate due potenziali fatture: una del valore di 3200€ per la quale è possibile accedere all'ecobonus e con iva al 10%. L'altra del valore di 2000€ con iva al 22%. Sapete motivare il perché di questa differenza di iva?

[giotisi]

Un'altra cosa che non capisco è perché mi sono state presentate due potenziali fatture: una del valore di 3200€ per la quale è possibile accedere all'ecobonus e con iva al 10%. L'altra del valore di 2000€ con iva al 22%. Sapete motivare il perché di questa differenza di iva?

L'iva sull'edilizia è un'altro cinema all'italiana.
I lavori edili godono di iva agevolata al 10%.
Nel caso di semplice manutenzione (ordinaria o straordinaria che sia), in presenza di beni cosiddetti 'significativi', tale agevolazione si applica solo alla manodopera di montaggio e a una pari quota del valore del bene significativo; il restante valore del bene significativo (eccedente la manodopera), non gode di agevolazione e quindi va al 22.

Correttamente, come da circolari dell'Agenzia, sulla fattura dovrebbero essere evidenti : il valore del bene significativo e il valore di eventuali beni non significativi e della manodopera.
A questi secondi andrà applicata l'iva al 10; al primo andrà applicata iva al 10 solo fino a concorrenza con i secondi, mentre il resto rimane al 22.

Il tuo fornitore ha deciso di fare due fatture distinte (cosa per altro non necessaria); nella prima avrà messo tutti i 'non significativi' e la quota del portoncino (bene significativo) che gode di iva agevolata; nella seconda avrà messo la rimanente parte del bene significativo che non gode di iva agevolata.

[Vittorio95]

Ah ok, chiaro, quindi non è possibile fare un'unica fattura con iva al 10%?

[ponca]

Ah ok, chiaro, quindi non è possibile fare un'unica fattura con iva al 10%?

No

[giotisi]

Ah ok, chiaro, quindi non è possibile fare un'unica fattura con iva al 10%?

No

è possibile, anzi, sarebbe più giusto, fare UNA fattura per UN intervento. Ovviamente quella fattura unica avrà 3 partizioni IVA: Iva agevolata sulla prestazione, iva agevolata su parte del bene significativo, iva normale sul valore eccedente.

Anche qui, la prassi vale più della legge, ed è invalso l'uso di fare fatture separate, giustificate dal 'teniamo separato il detraibile dal non detraibile', costituendo, di fatto, una sostituzione dei ruoli tra venditore e commercialista del cliente.