Buongiorno, ad un mio collega è arrivata la richiesta da parte dell'ENEA via pec su un pratica 110% depositata nel 2022.
1) in base al decreto del 2018, si legge che:
L'ENEA, entro il 30 giugno di ciascun anno, elabora e sottopone (al MISE...) un programma di controlli a campione sulle istanze prodotte in conclusi entro il 31dicembre dell'anno precedente. Il piano di controllo annuale termina entro dodici mesi dall'approvazione da parte del MISE-DG
MEREEN.
Quindi se la pratica è stata depositata nel 2022, il programma dei controlli è stato elaborato nel 2023.
Ma se la richiesta è arrivata nel 2025, questo programma di controllo quanto può durare?
2) le richieste sul calcolo sono queste:
tabulati dei calcoli in base ai quali sono stati redatti gli A.P.E. ante e post operam (dati di
riferimento dell’edificio; calcolo delle superfici disperdenti dell’edificio, opache e trasparenti;
stratigrafie e caratteristiche di ogni componente opaco; caratteristiche degli infissi; calcolo dei
ponti termici; caratteristiche e rendimenti degli impianti; indici di prestazione energetica per
servizi presenti ante operam e post operam, con quota rinnovabile e quota non rinnovabile;
indici globali per l’edificio oggetto d’intervento e per l’edificio di riferimento); sia specificato
anche il software impiegato. Insieme al tabulato dell’A.P.E. post operam siano trasmessi il
riepilogo delle dispersioni e il riepilogo dei flussi energetici ricavati dal tabulato della relazione
tecnica di cui all’art. 8 del D. Lgs. 192/2005 e s.m.i.;
Secondo voi cosa intendono per:
a) calcolo delle superfici disperdenti
b) riepilogo dei flussi energetici ricavati dal tabulato delle relazione tecnica
3) nell'edificio in questione è stato aggiunto alla fine anche un sistema di climatizzazione estiva.
l'ape PRE ovviamente non aveva questo servizio e pertanto non è stato inserito neanche nell'ape POST.
E quindi nel calcolo.
Adesso però ho trovato questa indicazione in una circolare
3.1. Servizi energetici dell’edificio ante e post interventi
.............Nella determinazione dell’EPgl,nren (globale non rinnovabile) nell’APE convenzionale post-intervento sono
da considerare solo gli EP relativi ai servizi già presenti nella situazione ante. Ciò non significa, tuttavia,
che nell’input di calcolo per la modellizzazione della situazione “post” debbano essere esclusi i servizi
eventualmente aggiunti con i lavori. L’input e la modellizzazione dell’edificio o dell’unità immobiliare
funzionalmente indipendente devono essere sempre completi (tutti i servizi e gli impianti presenti). È solo
nella sommatoria per la determinazione dell’EPgl finalizzata alla dimostrazione del miglioramento di classe
che vengono considerati (sommati) solo gli EP relativi ai servizi presenti nella situazione “ante”. Qualora
infatti così non fosse, cioè venissero esclusi dalla modellizzazione “post” i servizi eventualmente aggiunti nel
corso dei lavori, potrebbe crearsi una situazione irrealistica nella ripartizione dell’energia elettrica prodotta
in situ (ad es. da fotovoltaico) sui servizi presenti.
A titolo esemplificativo si immagini una situazione “ante” con solo i servizi di riscaldamento e produzione di
acqua calda sanitaria soddisfatti da caldaia a gas e una situazione post con i servizi riscaldamento, acqua
calda sanitaria e raffrescamento (nuova installazione) soddisfatti da pompa di calore con aggiunta,
contestuale, di impianto fotovoltaico. Qualora venisse escluso il raffrescamento dalla modellizzazione
“post”, l’intera produzione del fotovoltaico andrebbe, nel calcolo, a compensare solamente i servizi di
riscaldamento e acqua calda sanitaria (e non raffrescamento). Si creerebbe quindi un beneficio non
realistico relativamente al miglioramento della classe (che verrebbe valutato solo sui servizi riscaldamento
e acqua calda sanitaria).
Sembrerebbe che dicano che si sarebbe dovuto considerare nel calcolo dell'APE POST anche la climatizzazione estiva in qualche modo
Controllo ENEA su pratica SB 110%
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