Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Moderatore: Edilclima
Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Buonasera,
mi è stato chiesto in un condominio di 59 u.i. e 200 kW di centralizzato di valutare la possibilità di distacco per "n" appartamenti.
"n" potrebbe valere da 3-4 fino a 20-25, in ogni caso il numero non è piccolo.
Volevo capire quale fosse la procedura idonea..che per quello che ho capito imposterei così:
- Preparare una Diagnosi Energetica (essendo sopra a 100 kW il centralizzato) in cui confronto i costi per il condomino che si distacca nella situazione ante (attaccato al centralizzato) e post (distaccato dal centralizzato) nonchè altre soluzioni tipo ibrido condominiale o caldaie a condensazione nuove. Nonostante la diagnosi potrebbe rilevare la convenienza di rimanere attaccati al centralizzato non è vincolante giusto?
- Preparare una Relazione Tecnica in cui dimostro che per gli altri condomini non ho:
1) notevoli squilibri (quì la mia idea era di dare un tetto massimo ai distacchi possibili)
2) aggravi di spesa (difficilmente dimostrabile nonostante il distaccato pagherà ancora le spese per la manutenzione straordinaria e i consumi involontari in base ai millesimi di proprietà)
- Preparare la Legge 10
è corretto?
mi è stato chiesto in un condominio di 59 u.i. e 200 kW di centralizzato di valutare la possibilità di distacco per "n" appartamenti.
"n" potrebbe valere da 3-4 fino a 20-25, in ogni caso il numero non è piccolo.
Volevo capire quale fosse la procedura idonea..che per quello che ho capito imposterei così:
- Preparare una Diagnosi Energetica (essendo sopra a 100 kW il centralizzato) in cui confronto i costi per il condomino che si distacca nella situazione ante (attaccato al centralizzato) e post (distaccato dal centralizzato) nonchè altre soluzioni tipo ibrido condominiale o caldaie a condensazione nuove. Nonostante la diagnosi potrebbe rilevare la convenienza di rimanere attaccati al centralizzato non è vincolante giusto?
- Preparare una Relazione Tecnica in cui dimostro che per gli altri condomini non ho:
1) notevoli squilibri (quì la mia idea era di dare un tetto massimo ai distacchi possibili)
2) aggravi di spesa (difficilmente dimostrabile nonostante il distaccato pagherà ancora le spese per la manutenzione straordinaria e i consumi involontari in base ai millesimi di proprietà)
- Preparare la Legge 10
è corretto?
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Corretto.
La diagnosi non è vincolante.
Riguardo il non aggravio di spesa: perchè dici difficilmente dimostrabile? A mio avviso, se i distaccati continuano a pagare i consumi involontari, non vedo come gli altri possano avere aggravi di spesa.
La diagnosi non è vincolante.
Riguardo il non aggravio di spesa: perchè dici difficilmente dimostrabile? A mio avviso, se i distaccati continuano a pagare i consumi involontari, non vedo come gli altri possano avere aggravi di spesa.
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Grazie mille
pensavo che ( per caldaie tradizionali non a condensazione) lavorerei a frazioni di carico inferiori per cui con minor resa..sbaglio? nel senso che il generatore si troverebbe ad essere sovradimensionato (cosa che invece se fosse a condensazione sarebbe meglio..)

pensavo che ( per caldaie tradizionali non a condensazione) lavorerei a frazioni di carico inferiori per cui con minor resa..sbaglio? nel senso che il generatore si troverebbe ad essere sovradimensionato (cosa che invece se fosse a condensazione sarebbe meglio..)
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Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Perchè diminuendo l'efficienza della generazione, aumentano i costi.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Dipende, con caldaie a condensazione modulanti l'efficienza non varia. A meno che si stacca il 70 % degli utentiNoNickName ha scritto: mar set 03, 2024 17:50Perchè diminuendo l'efficienza della generazione, aumentano i costi.
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !
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Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Dipende, certo. boba diceva "non vedo come...".HUGO ha scritto: mer set 04, 2024 16:42 Dipende, con caldaie a condensazione modulanti l'efficienza non varia. A meno che si stacca il 70 % degli utenti
Potrebbe esserci un aggravio, che va scongiurato con la dichiarazione di non aggravio.
Oltretutto i distaccati devono pagare anche la manutenzione ordinaria, che altrimenti andrebbe suddivisa pro quota tra un numero inferiore di condomini e un totale di millesimi più basso, con ovvio aggravio per i non distaccati.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Diciamo che la relazione del termotecnico serve a quello, ossia a dimostrare che non vi sia aggravio, conti alla mano.
Dato che EPh è un indice già parametrizzato alla superficie utile, Si può fare un confronto tra EPh prima e EPh dopo (quest'ultimo sarà riferito a una superficie utile minore, per via dei distaccati). Quindi in teoria se non ha aumento di EPh tra prima e dopo, non hai neppure aggravio, almeno nella media del condominio.
Per i casi che ho gestito io, molto spesso a distaccarsi sono quelli dell'ultimo piano o del piano terra/rialzato (su garage), dato che sono quelli che di base pagano di più rispetto agli altri, avendo una SLD più alta della media. Chiaramente, staccando uno o più di queste unità, si ha una riduzione della SLD condominiale e soprattutto del rapporto S/V (perchè la SLD cala più del volume), ne consegue che la riduzione di SLD fa ridurre il valore di EPh di una quantità che in genere compensa e supera l'aumendo dovuto alla ridotta efficienza della caldaia (che sarà di qualche punto percentuale), quindi nella stragrande maggioranza dei casi questo calcolo da risultati positivi (non aggravio).
Poi ovvio che se si tratta di un condominio di sado-maso dove a staccarsi sono gli appartamenti centrali, allora tutto può succedere... ma spesso questi sono tra i maggiori oppositori, dato che gli appartamenti centrali sono quelli che hanno meno consumi volontari e meno involontari (per via dei millesimi, se calcolati come da UNI), quindi chi glielo fa fare di staccarsi?
Poi, ora che hanno "liberalizzato" i metodi di ripartizione dei consumi non so se sia ancora così, perciò non è detto....
Dato che EPh è un indice già parametrizzato alla superficie utile, Si può fare un confronto tra EPh prima e EPh dopo (quest'ultimo sarà riferito a una superficie utile minore, per via dei distaccati). Quindi in teoria se non ha aumento di EPh tra prima e dopo, non hai neppure aggravio, almeno nella media del condominio.
Per i casi che ho gestito io, molto spesso a distaccarsi sono quelli dell'ultimo piano o del piano terra/rialzato (su garage), dato che sono quelli che di base pagano di più rispetto agli altri, avendo una SLD più alta della media. Chiaramente, staccando uno o più di queste unità, si ha una riduzione della SLD condominiale e soprattutto del rapporto S/V (perchè la SLD cala più del volume), ne consegue che la riduzione di SLD fa ridurre il valore di EPh di una quantità che in genere compensa e supera l'aumendo dovuto alla ridotta efficienza della caldaia (che sarà di qualche punto percentuale), quindi nella stragrande maggioranza dei casi questo calcolo da risultati positivi (non aggravio).
Poi ovvio che se si tratta di un condominio di sado-maso dove a staccarsi sono gli appartamenti centrali, allora tutto può succedere... ma spesso questi sono tra i maggiori oppositori, dato che gli appartamenti centrali sono quelli che hanno meno consumi volontari e meno involontari (per via dei millesimi, se calcolati come da UNI), quindi chi glielo fa fare di staccarsi?
Poi, ora che hanno "liberalizzato" i metodi di ripartizione dei consumi non so se sia ancora così, perciò non è detto....

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Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Molto interessante.boba74 ha scritto: gio set 05, 2024 11:31 si ha una riduzione della SLD condominiale e soprattutto del rapporto S/V (perchè la SLD cala più del volume), ne consegue che la riduzione di SLD fa ridurre il valore di EPh di una quantità che in genere compensa e supera l'aumendo dovuto alla ridotta efficienza della caldaia (che sarà di qualche punto percentuale)
A volte, riducendo gli utenti e chiudendo parti di circuito, aumenta leggermente la portata dell'acqua nella restante parte del circuito, ciò tende a migliorare il coefficiente di scambio dei radiatori compensando eventuali leggere riduzioni di rendimento generatore
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Non sono d'accordo sulla obbligatorietà della diagnosi energetica. Non stai sostituendo il generatore > 100kW stai operando solo un distacco. Poi, per fare una diagnosi energetica come si deve dovresti sapere come sono fatti i singoli alloggi, quali caratteristiche hanno gli infissi (tutti diversi tra loro perché magari nel tempo li hanno sostituiti), chi ha sostituito i radiatori con altri corpi scaldanti ecc. Non ne esci più e secondo me la legge (che stabilisce la possibilità di distacco) non te lo chiede.shinobi9 ha scritto: mar set 03, 2024 15:12 - Preparare una Diagnosi Energetica (essendo sopra a 100 kW il centralizzato) in cui confronto i costi per il condomino che si distacca nella situazione ante (attaccato al centralizzato) e post (distaccato dal centralizzato) nonchè altre soluzioni tipo ibrido condominiale o caldaie a condensazione nuove. Nonostante la diagnosi potrebbe rilevare la convenienza di rimanere attaccati al centralizzato non è vincolante giusto?
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Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Nel caso di ristrutturazione o di nuova installazione di impianti termici di potenza termicaingvalter ha scritto: ven ott 04, 2024 17:36Non sono d'accordo sulla obbligatorietà della diagnosi energetica. Non stai sostituendo il generatore > 100kW stai operando solo un distacco. Poi, per fare una diagnosi energetica come si deve dovresti sapere come sono fatti i singoli alloggi, quali caratteristiche hanno gli infissi (tutti diversi tra loro perché magari nel tempo li hanno sostituiti), chi ha sostituito i radiatori con altri corpi scaldanti ecc. Non ne esci più e secondo me la legge (che stabilisce la possibilità di distacco) non te lo chiede.shinobi9 ha scritto: mar set 03, 2024 15:12 - Preparare una Diagnosi Energetica (essendo sopra a 100 kW il centralizzato) in cui confronto i costi per il condomino che si distacca nella situazione ante (attaccato al centralizzato) e post (distaccato dal centralizzato) nonchè altre soluzioni tipo ibrido condominiale o caldaie a condensazione nuove. Nonostante la diagnosi potrebbe rilevare la convenienza di rimanere attaccati al centralizzato non è vincolante giusto?
nominale del generatore maggiore o uguale a 100 kW, ivi compreso il distacco dall’impianto
centralizzato anche di un solo utente/condomino, deve essere realizzata una diagnosi energetica
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
giusto. avevo dimenticato...
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Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Nel caso di distacco di una unità condominiale dal centralizzato con contemporanea ristrutturazione di impianto si rimane in riqualificazione?
Il mio dubbio è quando durante i lavori cambia lo stato edificio-impianto, prima centralizzato sull'edificio, poi autonomo sulla singola ui.
Caso pratico:
condominio 6 piani con circa 18 ui con impianto centralizzato a radiatori.
Uno al piano 5 vuole farsi un radiante e insufflaggio.
In legge 10, la % SDL farà caso sempre all'intero edificio, riferendosi quindi alla situazione di partenza (e quindi sicuramente sono in riqualificazione) oppure alla nuova configurazione edificio-impianto, e quindi a meno di non isolare il 50% della singola ui, probabilmente sarò in ristr. importante di secondo livello?
Il mio dubbio è quando durante i lavori cambia lo stato edificio-impianto, prima centralizzato sull'edificio, poi autonomo sulla singola ui.
Caso pratico:
condominio 6 piani con circa 18 ui con impianto centralizzato a radiatori.
Uno al piano 5 vuole farsi un radiante e insufflaggio.
In legge 10, la % SDL farà caso sempre all'intero edificio, riferendosi quindi alla situazione di partenza (e quindi sicuramente sono in riqualificazione) oppure alla nuova configurazione edificio-impianto, e quindi a meno di non isolare il 50% della singola ui, probabilmente sarò in ristr. importante di secondo livello?
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Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Insufflaggio raramente è verificato
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
siamo in fascia climatica D, intercapedine da 12 cm e i lavori saranno senza detrazioni (distacco non incentivato).
Eventualmente metteremo un pannello interno ma vediamo (c'è il discorso della riduzione del 30% della u media per isolamento in intercapedine).
il mio dubbio è sull'inquadramento Req. minimi, ovvero se sono in riqualificazione oppure in II livello (al limite I livello).
Ho due casi:
A) Se considero lo stato Ante:
ho impianto centralizzato, la sdl è quella dell'intero edificio, la % sdl interessata dall'isolamento con insufflaggio è sicuramente minore del 25% ergo sono in riqualificazione energ (anche se ristrutturo completamente l'impianto).
B) Se considero lo stato Post:
ho impianto autonomo con radiante (ristrutt. impianto) e isolamento, la sdl qui è quella della singola ui perché legata all'impianto, quindi l'isolamento probabilmente sarà > 25% sdl, se non maggiore. Quindi sarò almeno in II livello.
Se fin qui il discorso fosse corretto, un modo che non mi piace per evitare di ricadere in II liv. potrebbe essere quello di posticipare il distacco ad una seconda fase (seconda pratica) che significa posticipare anche i lavori del radiante a quelli dell'isolamento..
Eventualmente metteremo un pannello interno ma vediamo (c'è il discorso della riduzione del 30% della u media per isolamento in intercapedine).
il mio dubbio è sull'inquadramento Req. minimi, ovvero se sono in riqualificazione oppure in II livello (al limite I livello).
Ho due casi:
A) Se considero lo stato Ante:
ho impianto centralizzato, la sdl è quella dell'intero edificio, la % sdl interessata dall'isolamento con insufflaggio è sicuramente minore del 25% ergo sono in riqualificazione energ (anche se ristrutturo completamente l'impianto).
B) Se considero lo stato Post:
ho impianto autonomo con radiante (ristrutt. impianto) e isolamento, la sdl qui è quella della singola ui perché legata all'impianto, quindi l'isolamento probabilmente sarà > 25% sdl, se non maggiore. Quindi sarò almeno in II livello.
Se fin qui il discorso fosse corretto, un modo che non mi piace per evitare di ricadere in II liv. potrebbe essere quello di posticipare il distacco ad una seconda fase (seconda pratica) che significa posticipare anche i lavori del radiante a quelli dell'isolamento..
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Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Stai parlando di un distacco di una singola unità immobiliare, se ho capito bene.
Se ristrutturi impianto e basta, riqualificazione energetica.
Se isoli e basta sotto al 25% SLD, riqualificazione energetica, sopra al 25% sei in 2° livello.
Se ristrutturi l'impianto oltre a isolare, sotto il 25% sei in riqualificazione, sotto al 50% sei in 2° livello, sopra il 50% sei in 1° livello.
Scordati di utilizzare tutta la SLD dell'edificio, l'opera è solo su singola UI.
La verifica dell'isolamento va fatta ponti termici compresi.
Se ristrutturi impianto e basta, riqualificazione energetica.
Se isoli e basta sotto al 25% SLD, riqualificazione energetica, sopra al 25% sei in 2° livello.
Se ristrutturi l'impianto oltre a isolare, sotto il 25% sei in riqualificazione, sotto al 50% sei in 2° livello, sopra il 50% sei in 1° livello.
Scordati di utilizzare tutta la SLD dell'edificio, l'opera è solo su singola UI.
La verifica dell'isolamento va fatta ponti termici compresi.
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
nomarcoaroma ha scritto: lun apr 28, 2025 19:27 Stai parlando di un distacco di una singola unità immobiliare, se ho capito bene.
Se ristrutturi impianto e basta, riqualificazione energetica.
Se isoli e basta sotto al 25% SLD, riqualificazione energetica, sopra al 25% sei in 2° livello.
Se ristrutturi l'impianto oltre a isolare, sotto il 25% sei in riqualificazione, sotto al 50% sei in 2° livello, sopra il 50% sei in 1° livello.
Scordati di utilizzare tutta la SLD dell'edificio, l'opera è solo su singola UI.
La verifica dell'isolamento va fatta ponti termici compresi.
per la % si conta sempre l intero edifcio
quindi no vai mai oltre il 25 ecc
ci sono le faq
Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
faq 2.13
Come si calcola la percentuale di superficie di
intervento per stabilire l’ambito di applicazione
dell’intervento?
Secondo il D.lgs.192/05 e s.m.i. un edificio esistente è sottoposto a
“ristrutturazione importante quando i lavori in qualunque modo
denominati (a titolo indicativo e non esaustivo: manutenzione
ordinaria o straordinaria, ristrutturazione e risanamento conservativo)
insistono su oltre il 25 per cento della superficie dell’involucro dell’intero
edificio, comprensivo di tutte le unità immobiliari che lo costituiscono”.
Da tale definizione si evince che la superficie su cui calcolare la
percentuale di intervento è quella dell’involucro dell’intero edificio, costituito
dall’unione di tutte le unità immobiliari che lo compongono.
Come si calcola la percentuale di superficie di
intervento per stabilire l’ambito di applicazione
dell’intervento?
Secondo il D.lgs.192/05 e s.m.i. un edificio esistente è sottoposto a
“ristrutturazione importante quando i lavori in qualunque modo
denominati (a titolo indicativo e non esaustivo: manutenzione
ordinaria o straordinaria, ristrutturazione e risanamento conservativo)
insistono su oltre il 25 per cento della superficie dell’involucro dell’intero
edificio, comprensivo di tutte le unità immobiliari che lo costituiscono”.
Da tale definizione si evince che la superficie su cui calcolare la
percentuale di intervento è quella dell’involucro dell’intero edificio, costituito
dall’unione di tutte le unità immobiliari che lo compongono.
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Re: Distacco da centralizzato e diagnosi energetica
Avevo dimenticato. Grazie.