COMPARTIMENTAZIONE VERSO CORRIDOIO DI ESODO A CIELO APERTO: SI PUO' EVITARE?

[mmaarrccoo]

Ho dei capannoni industriali posizionati schiena a schiena che hanno, tra di loro, un corridoio di esodo comune alle aziende del condominio, chiuso ma a cielo libero e largo 2,2 m. Le pareti dei capannoni sono previste resistenti al fuoco per tutta la loro altezza, tuttavia a volte le aziende interne ai capannoni hanno necessità di forarle per esigenze impiantistiche da cui si pone il dubbio se ripristinare l'attraversamento oppure no. Mi verrebbe da dire che, essendo il corridoio a cielo aperto, forse i ripristini potrebbero essere fatti se l'attraversamento è entro un altezza di 2 m (in modo da salvaguardare l'esodo, anche di terzi) ma oltre tale quota il rischio verrebbe meno (fumo e calore fuoriuscenti andrebbero verso l'alto senza ostacoli) ed i ripristini si potrebbero evitare. Allego uno sketch, cosa ne pensate? Esperienze simili?

Grazie.

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a me è capitato di recente una situazione simile
gli impianti che potevo li ho portati a tetto (camini estrazione aria)
gli impianti che per forza dovevano attraversare la parete (canaline elettriche per illuminazione) le ho fatte sigillare (erano a 4 m)
poi ho certificato seranamente la parete EI120

ma poi scusa tu hai due diverse aziende con impianto elettrico in comune ?

[mmaarrccoo]

Ci sono sia capannoni contrapposti della stessa azienda (e lì ad esempio ho una canalina volante che deve attraversare tutto il corridoio) sia capannoni di aziende diverse.
Quindi ritieni che evitare i ripristini per le parti in alto non si possa fare? Questo al di là che, formalmente, se hai una parete resistente al fuoco dovresti ripristinarla, però vorrei anche evitare di fare cose inutili, anche perchè, in alto, alcuni capannoni hanno comunque delle aperture di aerazione (normali griglie) e all'epoca i VVF non dissero nulla e rilasciarono il vecchio CPI...