CPI autorimessa box scaduto da 10 anni con problemi di altezze

[Brunodip]

Ciao a tutti, avrei alcuni dubbi da discutere con degli esperti. Vi racconto per grandi linee la situazione. Autorimessa di 44 box auto articolato su tre piani ( -1, piano terra, primo piano che si accede tramite montacarichi) nata nel 2003 in seguito a frazionamento di un immobile ubicato all'interno un viale condominiale indipendente dagli altri edifici. Nel 2014 il vecchio amministratore ha fatto scadere il CPI senza procedere al rinnovo, adesso il nuovo amministratore ha dato mandato ad un ingegnere per una fare una nuova SCIA antincendio, l'ingegnere recuperando tutti i documenti disponibili si è accorto che le altezze di un piano sono diverse da quelle della DIA del 2003, nel progetto risultano altezze di 2,80, ma in realtà sono l'altezza del piano terra è 3,40, c'è una differenza di circa 60 cm, inoltre in molti box ci sono finestre non rappresentate nel progetto della DIA. Per fortuna le altezze rispetto al progetto del 1955 non sono mai state toccate (la cubatura dell'edificio è sempre quella autorizzata da licenza edilizia originaria), ma ci è stato un errore dall'architetto nella realizzazione della progettazione sia per l'altezza del piano terra, sia per le finestre presenti in molti box. Vi chiedo questa situazione può creare problemi per la nuova richiesta della SCIA Antincendio, l'ingegnere incaricato dovrà dichiarare le altezze effettive, dovrà procedere prima a sanare la situazione urbanisticamente? L'architetto che ha realizzato il progetto del 2003 può essere chiamato a risarcire il condominio e i singoli proprietari per gli errori commessi?

[Terminus]

Dal punto di vista antincendio le "anomalie" descritte non comportano un aggravio delle condizioni di sicurezza, anzi più aperture verso l'esterno ci sono, più aerazione avrà l'autorimessa in caso di incendio.
Parimenti l'altezza superiore a quanto autorizzato dai VVF non comporta peggiori condizioni, anzi le migliora.
Dal punto di vista edilizio/urbanistico quello che conta è il progetto originario, non certo quanto depositato ai VVF, quindi sarà con quello che si dovrà confrontare lo stato di fatto, andando a sanare quanto necessario.
Con la nuova SCIA ai VVF si possono sistemare tutte queste differenze, sempre dal punto di vista antincendio.

[ing.caruso]

Sottoscrivo ogni punto descritto dal collega Terminus.
La pratica urbanistica e la pratica CPI con i vigili del fuoco viaggiano separatamente. E confermo, le altezze più elevate rispetto a quanto dichiarato nel progetto urbanistico in realtà sono una condizione migliorativa proprio per la stratificazione e smaltimento di fumi. Idem il discorso delle aperture.
Non vedo alcun problema nel riesumare il vecchio certificato, ripresentando la nuova SCIA e inserendo queste nuove correzioni (più sicure).
Il discorso urbanistico e catastale ai VV.F, per diretta esperienza, interessa molto poco. Si può risolvere anche dopo e in altra sede. l'importante è che non vi sia un peggioramento delle condizioni di sicurezza antincendio.

[cmorante]

Condivido, ai VVF dell'aspetto urbanistico interessa poco o nulla.
Le discrepanze che indichi sono tutte migliorative, il professionista potrà senza problemi presentare una nuova SCIA, documentando le differenze presenti rispetto alle vecchie pratiche.
Per quanto riguarda gli aspetti urbanistici se la vedranno i tecnici preposti, non certo i professionisti antincendio.

[boba74]

Concordo. Anche se, magari sarebbe prima il caso di verificare con il tecnico edile se la situazione è sanabile, perchè se poi si rendesse necessario intervenire con opere edili (chessò, chiudere finestre che non possono starci) si rischia di fare del lavoro per niente....

[Gmeister]

Concordo. Anche se, magari sarebbe prima il caso di verificare con il tecnico edile se la situazione è sanabile, perchè se poi si rendesse necessario intervenire con opere edili (chessò, chiudere finestre che non possono starci) si rischia di fare del lavoro per niente....

Non sono d'accordo su questo aspetto, le leggi hanno finalità diverse, quelle antincendio hanno finalità di sicurezza. Consigliare di attendere magari degli anni che la situazione urbanistica si sani e nel frattempo dovesse succedere qualcosa, penso che la situazione per il titolare si possa aggravare di molto, del tipo che sapeva che non c'erano condizioni di sicurezza sufficienti e si è deciso di aspettare una sanatoria urbanistica.

[Terminus]

Le eventuali opere edili necessarie per la sanatoria si possono definire fin da subito, andando a parlare con gli uffici comunali.
Quindi senza attendere lì'iter amministrativo della sanatoria edilizia, è opportuno procedere quanto prima all'autorizzazione antincendio, prevedendo già le opere edili per la sanatoria.
Chiaro che se per autorizzare ai VVF servono ulteriori opere edili, con difformità conclamate, si dovrebbe procedere di concerto.