Buongiorno a tutti,
In un contesto di condominio caratterizzato prettamente da case vacanze in liguria, a causa degli altissimi costi (energetici e di manutenzione ordinaria e straordinaria) a livello condominiale si è deciso di voler intraprendere l'iter necessario per dismettere il riscaldamento centralizzato a favore di impianti autonomi in PDC aria/aria.
So che bisogna produrre:
- Diagnosi energetica in base a DM 26/06/2015 punto 5.3 in cui verifico la convenienza economica del passaggio da una caldaia centralizzata a metano di vecchia generazione con un dedalo di rete di distribuzione anni '70 a pompe di calore aria/aria autonome
- Relazione energetica (ex L.10) per ogni appartamento che installerà la nuova pdc (mentre per quelli che hanno già una pdc installata a suo tempo per l'aria condizionata che verrà "promossa" a impianto di riscaldamento?)
- Eventuale richiesta paesaggistica (in fondo installerò potenzialmente decine di unità esterne in facciata)
- riguardo l'articolo 1118 comma 4 del codice civile riguardo "i notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini" mi sento di dire che non va prodotto nulla a patto che tutti i condomini (mille millesimi) approvano la dismissione dell'impianto.
Il mio dubbio riguarda la richiesta del regolamento edilizio comunale che, riprendendo parzialmente il D.P.R. 2 aprile 2009, n. 59, dice: "Le cause tecniche per ricorrere ad eventuali interventi finalizzati alla trasformazione degli impianti centralizzati ad impianti con generazione di calore separata, per singola unità abitativa, devono essere dichiarate nella relazione di cui all’articolo 8, comma 1, del D. Lgs n. 192/2005 e s.m.i.". Visto che non si parla di motivazioni economiche, ma solo tecniche, il passaggio da generatore a combustione >250 kW a pompe di calore autonome, può avere nelle emissioni azzerate e nella maggior sicurezza delle motivazioni tecniche sufficienti? Altra curiosità personale: chi stabilisce la congruità di queste cause tecniche?
Dismissione impianto centralizzato
Moderatore: Edilclima
Re: Dismissione impianto centralizzato
La diagnosi non deve necessariamente dimostrare la convenienza. Deve semplicemente essere fatta, punto.
Per i nuovi impianti io farei una L10 per ciascuno, ma non credo sia necessario farla per chi ha già una pdc, dato che è esistente, sei andato solo a "togliere" ma non ad aggiungere o sostituire. Poi, se la si vuole fare ugualmente OK, ma non è detto che poi tornino i conti....
Sulla richiesta paesaggistica passo... sevi sentire in Comune.
Non hai un distacco da centralizzato, ma dismissione e nuovi impianti, per tanto non c'entra nulla il codice civile, se viene deliberata la dismissione si riparte tutto da zero.
Riguardo al passaggio centralizzato-autonomo mi risulta che a livello nazionale è sorpassato, quell'articolo che citi del DPR59 credo sia stato abrogato e non c'è più il vincolo delle 4 UI, salvo che non sia rimasto qualcosa nella tua regione.
Per i nuovi impianti io farei una L10 per ciascuno, ma non credo sia necessario farla per chi ha già una pdc, dato che è esistente, sei andato solo a "togliere" ma non ad aggiungere o sostituire. Poi, se la si vuole fare ugualmente OK, ma non è detto che poi tornino i conti....
Sulla richiesta paesaggistica passo... sevi sentire in Comune.
Non hai un distacco da centralizzato, ma dismissione e nuovi impianti, per tanto non c'entra nulla il codice civile, se viene deliberata la dismissione si riparte tutto da zero.
Riguardo al passaggio centralizzato-autonomo mi risulta che a livello nazionale è sorpassato, quell'articolo che citi del DPR59 credo sia stato abrogato e non c'è più il vincolo delle 4 UI, salvo che non sia rimasto qualcosa nella tua regione.
Re: Dismissione impianto centralizzato
Grazie della risposta Boba. L'ultimo punto è presente sul regolamento edilizio del Comune, quindi non posso considerarlo sorpassato ahimé.boba74 ha scritto: lun ott 28, 2024 13:22 La diagnosi non deve necessariamente dimostrare la convenienza. Deve semplicemente essere fatta, punto.
Per i nuovi impianti io farei una L10 per ciascuno, ma non credo sia necessario farla per chi ha già una pdc, dato che è esistente, sei andato solo a "togliere" ma non ad aggiungere o sostituire. Poi, se la si vuole fare ugualmente OK, ma non è detto che poi tornino i conti....
Sulla richiesta paesaggistica passo... sevi sentire in Comune.
Non hai un distacco da centralizzato, ma dismissione e nuovi impianti, per tanto non c'entra nulla il codice civile, se viene deliberata la dismissione si riparte tutto da zero.
Riguardo al passaggio centralizzato-autonomo mi risulta che a livello nazionale è sorpassato, quell'articolo che citi del DPR59 credo sia stato abrogato e non c'è più il vincolo delle 4 UI, salvo che non sia rimasto qualcosa nella tua regione.
EDIT. La diagnosi deve mettere "a confronto le diverse soluzioni impiantistiche compatibili e la loro efficacia sotto il profilo dei costi complessivi (investimento, esercizio e manutenzione). La soluzione progettuale prescelta deve essere motivata nella relazione tecnica di cui al paragrafo 2.2, sulla base dei risultati della diagnosi." Quindi nella motivazione della soluzione progettuale adottata non devo dimostrare la convenienza di una scelta piuttosto che un'altra?