PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Moderatore: Edilclima
-
- Messaggi: 1959
- Iscritto il: mer mag 05, 2010 16:15
PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Ciao,
ho un condominio industriale dove c'è ovviamente una 73 e questa "copre" i fabbricati che hanno promiscuità (l'unica che c'è sono gli impianti di spegnimento con stazione antincendio comune), mentre le strutture e le vie di esodo sono indipendenti.
Tuttavia mi trovo con 1 officina veicoli soggetta + 3 contenitori-distributori gasolio limitrofi alla recinzione del polo che con ogni probabilità sono alimentati elettricamente dagli edifici affianco che sono pienamente rientranti nella 73 (originalmente era un unico titolare attività, ora invece non è più così). Domanda: le promiscuità impiantistiche si riferiscono solo agli impianti antincendio o includono anche l'alimentazione elettrica? Evidenzio che:
- l'officina è (o potrebbe essere facilmente) dotata di comando di emergenza
- per i 3 contenitori-distributori gasolio non mi sembra che la norma abbia mai richiesto un comando di emergenza vero e proprio, tuttavia anche qui si potrebbe installare volendo
Secondo voi officina e contenitori-distributori dovrebbero essere sottesi alla 73 o c'è un modo per evitarlo?
Grazie.
ho un condominio industriale dove c'è ovviamente una 73 e questa "copre" i fabbricati che hanno promiscuità (l'unica che c'è sono gli impianti di spegnimento con stazione antincendio comune), mentre le strutture e le vie di esodo sono indipendenti.
Tuttavia mi trovo con 1 officina veicoli soggetta + 3 contenitori-distributori gasolio limitrofi alla recinzione del polo che con ogni probabilità sono alimentati elettricamente dagli edifici affianco che sono pienamente rientranti nella 73 (originalmente era un unico titolare attività, ora invece non è più così). Domanda: le promiscuità impiantistiche si riferiscono solo agli impianti antincendio o includono anche l'alimentazione elettrica? Evidenzio che:
- l'officina è (o potrebbe essere facilmente) dotata di comando di emergenza
- per i 3 contenitori-distributori gasolio non mi sembra che la norma abbia mai richiesto un comando di emergenza vero e proprio, tuttavia anche qui si potrebbe installare volendo
Secondo voi officina e contenitori-distributori dovrebbero essere sottesi alla 73 o c'è un modo per evitarlo?
Grazie.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Ma di chi sono questi CDM ?
Dell'officina o delle attività che rientrano nella 73 ?
Perchè riscontri promiscuità tra di essi e l'officina ?
Dell'officina o delle attività che rientrano nella 73 ?
Perchè riscontri promiscuità tra di essi e l'officina ?
-
- Messaggi: 1959
- Iscritto il: mer mag 05, 2010 16:15
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
I 3 CDM sono dell'officina che ha anche un grosso parcheggio per autocarri.
L'unica promiscuità come dicevo sono le alimentazioni elettriche che sono tratte dalla cabina elettrica dell'edificio affianco (un deposito) che invece rientra nella 73. Secondo te un'alimentazione elettrica (eventualmente sganciabile) fa sì che debba comprendere anche CDM + officina dentro la 73?
L'unica promiscuità come dicevo sono le alimentazioni elettriche che sono tratte dalla cabina elettrica dell'edificio affianco (un deposito) che invece rientra nella 73. Secondo te un'alimentazione elettrica (eventualmente sganciabile) fa sì che debba comprendere anche CDM + officina dentro la 73?
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Quindi questi CDM di proprietà dell'officina e situati nella sua area, sono alimentati elettricamente da una cabina di altra proprietà ?
Un guasto nell'impianto elettrico di questi fa intervenire le protezioni che sono di pertinenza di qualcun altro ?
Il titolare dell'officina come gestisce questa "comproprietà" ? E la responsabilità dell'impianto di terra ?
Un guasto nell'impianto elettrico di questi fa intervenire le protezioni che sono di pertinenza di qualcun altro ?
Il titolare dell'officina come gestisce questa "comproprietà" ? E la responsabilità dell'impianto di terra ?
-
- Messaggi: 1959
- Iscritto il: mer mag 05, 2010 16:15
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Si al momento è così.
Il titolare dell'attività di officina/CDM ha costruito all'epoca il polo ed usava anche il deposito affianco, quindi non si sono fatti troppi problemi (non c'è un contatore dedicato per l'officina/CDM). Per intervenire non ci sono particolari problemi, il titolare dell'attività officina/CDM è "di casa" nel polo ed ha ancora interessi lì dentro, può facilmente accedere alla cabina elettrica (non ci sono regole rigide).
Il titolare dell'attività di officina/CDM ha costruito all'epoca il polo ed usava anche il deposito affianco, quindi non si sono fatti troppi problemi (non c'è un contatore dedicato per l'officina/CDM). Per intervenire non ci sono particolari problemi, il titolare dell'attività officina/CDM è "di casa" nel polo ed ha ancora interessi lì dentro, può facilmente accedere alla cabina elettrica (non ci sono regole rigide).
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
C'è promiscuità dell'impianto elettrico (e di terra) quindi.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Buongiorno
Scusatemi se intervengo (solo curiosità di capire), ma per promiscuità dell'impianto elettrico non vuol dire che l'impianto elettrico è considerato come fonte di innesco per attività limitrofe?
Nel caso che dalla cabina partano linee separate che alimentano i quadri nelle varie attività senza entrare dentro le attività, non c'è la promiscuità impiantistica?
Scusatemi se intervengo (solo curiosità di capire), ma per promiscuità dell'impianto elettrico non vuol dire che l'impianto elettrico è considerato come fonte di innesco per attività limitrofe?
Nel caso che dalla cabina partano linee separate che alimentano i quadri nelle varie attività senza entrare dentro le attività, non c'è la promiscuità impiantistica?
-
- Messaggi: 1959
- Iscritto il: mer mag 05, 2010 16:15
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Quindi per te la promiscuità ai fini della 73 non riguarda solo impianti con finalità antincendio ma anche impianti "di servizio" come una normale alimentazione elettrica, anche se sganciabile? Tra l'altro non capisco perchè sta cosa non sia precisata da nessuna parte.Terminus ha scritto: lun set 16, 2024 08:25 C'è promiscuità dell'impianto elettrico (e di terra) quindi.
Non ho capito cosa vuoi dire, puoi spiegare meglio?smilev ha scritto: lun set 16, 2024 10:30 Buongiorno
Scusatemi se intervengo (solo curiosità di capire), ma per promiscuità dell'impianto elettrico non vuol dire che l'impianto elettrico è considerato come fonte di innesco per attività limitrofe?
Nel caso che dalla cabina partano linee separate che alimentano i quadri nelle varie attività senza entrare dentro le attività, non c'è la promiscuità impiantistica?
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Scusami se rispondo solo ora, internet in tilt.
Allora supponiamo di avere tre attività nella tua attività 73, quindi dalla cabina MT/bt escono tre linee ad esempio interrate, ogni linea entra nell'attività per alimentare il quadro generale, senza passare dalle altre attività.
In questo caso secondo me non c'è promiscuità impiantistica, perchè un incendio innescato dall'impianto elettrico di una di queste attività non può innescarlo nell'attività limitrofa.
Sicuramente è necessario che ogni attività ha il suo pulsante di sgancio emergenza lato bt (se le attività sono soggette).
Se queste linee entrano ad esempio all'interno di un cavedio in comune tra le attività allora c'è promiscuità impiantistica.
Per la Messa terra in comune ci devo ragionare.
chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://novara.ordingegneri.it/wp-conte ... 001681.pdf
Allora supponiamo di avere tre attività nella tua attività 73, quindi dalla cabina MT/bt escono tre linee ad esempio interrate, ogni linea entra nell'attività per alimentare il quadro generale, senza passare dalle altre attività.
In questo caso secondo me non c'è promiscuità impiantistica, perchè un incendio innescato dall'impianto elettrico di una di queste attività non può innescarlo nell'attività limitrofa.
Sicuramente è necessario che ogni attività ha il suo pulsante di sgancio emergenza lato bt (se le attività sono soggette).
Se queste linee entrano ad esempio all'interno di un cavedio in comune tra le attività allora c'è promiscuità impiantistica.
Per la Messa terra in comune ci devo ragionare.
chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://novara.ordingegneri.it/wp-conte ... 001681.pdf
-
- Messaggi: 1959
- Iscritto il: mer mag 05, 2010 16:15
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Il documento che posti è del comando Novara e non nazionale, quindi è un riferimento ma non vincolante. In ogni caso dice che gli impianti che fanno promiscuità sono quelli rilevanti ai fini antincendio ai sensi del DM 07/08/2012, quindi ipotizzando di dare valore a tale lettera avrebbe ragione Terminus indicando che anche i normali impianti elettrici sono da valutare per assoggettare la 73. Poi ovviamente ci possono essere casi (come quelli che citi, non troppo diverso dal mio) dove è chiaro che il rischio è talmente basso che all'atto pratico si potrebbe quasi ignorare, tuttavia a questo punto credo che bisognerebbe considerare la promiscuità e stop.smilev ha scritto: lun set 16, 2024 19:21 Scusami se rispondo solo ora, internet in tilt.
Allora supponiamo di avere tre attività nella tua attività 73, quindi dalla cabina MT/bt escono tre linee ad esempio interrate, ogni linea entra nell'attività per alimentare il quadro generale, senza passare dalle altre attività.
In questo caso secondo me non c'è promiscuità impiantistica, perchè un incendio innescato dall'impianto elettrico di una di queste attività non può innescarlo nell'attività limitrofa.
Sicuramente è necessario che ogni attività ha il suo pulsante di sgancio emergenza lato bt (se le attività sono soggette).
Se queste linee entrano ad esempio all'interno di un cavedio in comune tra le attività allora c'è promiscuità impiantistica.
Per la Messa terra in comune ci devo ragionare.
chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://novara.ordingegneri.it/wp-conte ... 001681.pdf
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Ok, grazie, in effetti perché correre il rischio? Cabina in comune promiscuità impiantistica. Avete ragione. 

Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
a mio avviso avere una cabina elettrica in comune tra più edifici non comporta necessariamente una attività 73.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Ogni caso va valutato a sè, anche perchè la VRI la effettua il professionista.
Nel caso descritto, se ho capito bene la situazione, le alimentazioni elettriche dei CDM e dell'officina sono derivate da una cabina MT/BT che serve anche altre attività.
Ora se tale cabina non è del gestore (quindi fornitura MT), l'impianto elettrico post-contatore risulta in comune tra attività diverse.
Tralasciando le questioni di dover separare forniture elettriche tra soggetti giuridici diversi, risulta che l'impianto elettrico con le sue protezioni e di conseguenza l'impianto di terra sono in comune tra diverse attività con la conseguente creazione di un "condominio elettrico".
Siccome la sicurezza elettrica è una delle prime cose che andrebbero verificate non solo dal punto di vista antincendio, io propenderei per estendere la 73 all'officina, in quanto la gestione della cabina sarebbe condominiale e da affidare ad un soggetto responsabile.
Nel caso descritto, se ho capito bene la situazione, le alimentazioni elettriche dei CDM e dell'officina sono derivate da una cabina MT/BT che serve anche altre attività.
Ora se tale cabina non è del gestore (quindi fornitura MT), l'impianto elettrico post-contatore risulta in comune tra attività diverse.
Tralasciando le questioni di dover separare forniture elettriche tra soggetti giuridici diversi, risulta che l'impianto elettrico con le sue protezioni e di conseguenza l'impianto di terra sono in comune tra diverse attività con la conseguente creazione di un "condominio elettrico".
Siccome la sicurezza elettrica è una delle prime cose che andrebbero verificate non solo dal punto di vista antincendio, io propenderei per estendere la 73 all'officina, in quanto la gestione della cabina sarebbe condominiale e da affidare ad un soggetto responsabile.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Anche io la penso come te, anche perché se la cabina è privata o del distributore non cambia molto, certo Terminus afferma promiscuità impiantistica perché é in comune, quindi se mi capiterà per non assumermi responsabilità attività 73, forse se la cabina è installata all'interno di un'attività allora sicuramente attività 73.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Cambia eccome.smilev ha scritto: mar set 17, 2024 15:46 anche perché se la cabina è privata o del distributore non cambia molto,
La responsabilità del gestore finisce al contatore, dove inizia invece quella dell'utente/Datore di lavoro.
Se la cabina è privata, ricade nella responsabilità di qualcuno del condominio o meglio dovrebbe essere un "amministratore" all'uopo nominato.
Responsabilità sulle manutenzioni periodiche dei trasformatori, degli interruttori MT, delle protezioni MT/BT, dell'impianto di terra.....
Se avviene un cortocircuito (o uno sbalzo di tensione o altro) e va a fuoco qualcosa a valle, con chi se la prende il titolare dell'officina ?
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Si sono d'accordo su tutto, io intendevo però ai fini del rischio incendio....Non capisco se partono tre linee da tre contatori o partano da una cabina in comune, comunque se queste tre linee sono interrate e inoltre non entrano all'interno delle attività non vedo il motivo di considerare l'impianto elettrico fonte d'innesco per le altre attività. Sicuramente bisogna valutare caso per caso, sicuramente se mi capita un caso del genere anche io opterò per attività 73. Stesso discorso l'impianto di terra in comune, non so come possa aumentare il rischio incendio anche se in comune.Terminus ha scritto: mar set 17, 2024 17:18Cambia eccome.smilev ha scritto: mar set 17, 2024 15:46 anche perché se la cabina è privata o del distributore non cambia molto,
La responsabilità del gestore finisce al contatore, dove inizia invece quella dell'utente/Datore di lavoro.
Se la cabina è privata, ricade nella responsabilità di qualcuno del condominio o meglio dovrebbe essere un "amministratore" all'uopo nominato.
Responsabilità sulle manutenzioni periodiche dei trasformatori, degli interruttori MT, delle protezioni MT/BT, dell'impianto di terra.....
Se avviene un cortocircuito (o uno sbalzo di tensione o altro) e va a fuoco qualcosa a valle, con chi se la prende il titolare dell'officina ?
Ultima modifica di smilev il mer set 18, 2024 10:41, modificato 1 volta in totale.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Paragrafo S.10.1
1. Ai fini della sicurezza antincendio devono essere considerati almeno i seguenti impianti tecnologici e di servizio:
a. produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione e di utilizzazione dell’energia elettrica;
1. Ai fini della sicurezza antincendio devono essere considerati almeno i seguenti impianti tecnologici e di servizio:
a. produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione e di utilizzazione dell’energia elettrica;
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Ma questo vale anche per le singole attività.Terminus ha scritto: mer set 18, 2024 10:37 Paragrafo S.10.1
1. Ai fini della sicurezza antincendio devono essere considerati almeno i seguenti impianti tecnologici e di servizio:
a. produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione e di utilizzazione dell’energia elettrica;
Impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio: tutti gli impianti riportati al p.to 3 dell’allegato II del D.M. 07.08.2012.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Si sta discutendo sulla presenza o meno di elementi promiscui rilevanti ai fini antincendio tra questa officina e le attività vicine.
L'impianto elettrico, per come ci è stato detto, è in comune.
L'impianto elettrico è rilevante ai fini antincendio, così come lo è un impianto di protezione attiva.
Se occorre costituire un "condominio" per gli idranti in comune, se ne deduce che occorre farlo anche per una cabina elettrica in comune.
L'impianto elettrico, per come ci è stato detto, è in comune.
L'impianto elettrico è rilevante ai fini antincendio, così come lo è un impianto di protezione attiva.
Se occorre costituire un "condominio" per gli idranti in comune, se ne deduce che occorre farlo anche per una cabina elettrica in comune.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Io non ho trovato in nessun decreto la definizione di Promiscuità impiantistica ai fini antincendio e Impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio.Terminus ha scritto: mer set 18, 2024 12:16 Si sta discutendo sulla presenza o meno di elementi promiscui rilevanti ai fini antincendio tra questa officina e le attività vicine.
L'impianto elettrico, per come ci è stato detto, è in comune.
L'impianto elettrico è rilevante ai fini antincendio, così come lo è un impianto di protezione attiva.
Se occorre costituire un "condominio" per gli idranti in comune, se ne deduce che occorre farlo anche per una cabina elettrica in comune.
Ho trovato solo queste due definizioni da questo cocumento:
chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.collegiogeometritr.it/files ... /NOTA1.pdf, non so se è ufficiale.
Promiscuità impiantistica ai fini antincendio: attività che hanno impianti, rilevanti ai fini antincendio, comuni;
Impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio: tutti gli impianti riportati al p.to 3 dell’allegato II del D.M. 07.08.2012.
Promiscuità impiantistica ai fini antincendio: è specificato in comune, Impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio non è specificato in comune, ovviamente ti ripeto io ti do ragione su tutto e per evitare problemi cabina in comune tra attività io la penso come te attività 73.
Cioè resto dell'idea che se ad esempio ho una cabina in comune questo non vuol dire promiscuità impiantistica ai fini antincendio, ma che bisogna valutare caso per caso, però per non correre rischi attività 73.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
a mio avviso non è corretto quello che scrivi, o meglio non può essere generalizzatoTerminus ha scritto: mer set 18, 2024 12:16 Se occorre costituire un "condominio" per gli idranti in comune, se ne deduce che occorre farlo anche per una cabina elettrica in comune.
una cabina elettrica (che poi andrebbe specificato di che tipo e fornitura) può non costituire in alcun modo attività 73
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Non è mica la cabina a costituire la 73, bensì tutte le attività presenti soggette o meno, che hanno questo impianto "promiscuo".
Lo scopo è quello di regolamentare la gestione comune di un impianto rilevante ai fini antincendio, così come potrebbe essere la gestione di un impianto idranti o di una mall.
E comunque la situazione prospettata mi sembra irregolare: ogni soggetto giuridico deve avere il proprio punto di fornitura.
Lo scopo è quello di regolamentare la gestione comune di un impianto rilevante ai fini antincendio, così come potrebbe essere la gestione di un impianto idranti o di una mall.
E comunque la situazione prospettata mi sembra irregolare: ogni soggetto giuridico deve avere il proprio punto di fornitura.
-
- Messaggi: 1959
- Iscritto il: mer mag 05, 2010 16:15
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Ne ho parlato con il funzionario, abbiamo concluso che anche la sola alimentazione elettrica farebbe propendere per la promiscuità, facendo ricadere l'edificio dentro l'att. 73.
In effetti credo tu abbia ragione, di fatto c'è qualcuno che rivende la corrente ad altri, da capire se si sta facendo pagare...Terminus ha scritto: gio set 19, 2024 11:04 E comunque la situazione prospettata mi sembra irregolare: ogni soggetto giuridico deve avere il proprio punto di fornitura.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
grazie, certo, ne sono a conoscenzaTerminus ha scritto: gio set 19, 2024 11:04 Non è mica la cabina a costituire la 73, bensì tutte le attività presenti soggette o meno, che hanno questo impianto "promiscuo".
io confermo che la cabina in comune a più stabilimenti non fa 73 per forza di cose
se pensiamo alla 73 per cabine in comune allora avremmo migliaia di 73 e invece la 73 va proprio poco nei comandi VVF
la configurazione elettrica fa la differenza, sempre che certi accrocchi si possano fare.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
questo non credo proprio sia fattibile e dubito sia questa la situazionemmaarrccoo ha scritto: mer set 25, 2024 20:44 di fatto c'è qualcuno che rivende la corrente ad altri, da capire se si sta facendo pagare...
però non si sa mai..
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Se la cabina elettrica è del gestore di rete nulla quaestio, ognuno avrà il proprio impianto e non vi sarà alcuna comunanza/promiscuità.stfire ha scritto: gio set 26, 2024 07:49 io confermo che la cabina in comune a più stabilimenti non fa 73 per forza di cose
se pensiamo alla 73 per cabine in comune allora avremmo migliaia di 73 e invece la 73 va proprio poco nei comandi VVF
Il fatto è che qui si ha una cabina privata che alimenta impianti a capo di soggetti diversi (per cui stiamo discutendo di una eventuale 73).
Situazione anomala che ritengo anche irregolare.
Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità della gestione dell'impianto elettrico di cabina che poi protegge anche tutti gli impianti dei singoli a valle.
- weareblind
- Messaggi: 3797
- Iscritto il: gio lug 30, 2009 09:49
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Anche io sono perplesso, sembra un cliente finale nascosto.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Questa dovrebbe essere la definizione corrente di ARERA per l'unità di consumo:
unità di consumo (UC): insieme di impianti per il consumo di energia elettrica connessi a una rete pubblica, anche per il tramite di reti o linee elettriche private, tali che il prelievo complessivo di energia elettrica relativo al predetto insieme sia utilizzato per un singolo impiego o finalità produttiva. Essa, di norma, coincide con la singola unità immobiliare. È possibile aggregare più unità immobiliari in un’unica unità di consumo nei seguenti casi:
- unità immobiliari nella piena disponibilità della medesima persona fisica o giuridica legate tra loro da vincolo di pertinenza (unità immobiliare principale e sue pertinenze) e che insistono sulla medesima particella catastale o su particelle contigue;
- unità immobiliari pertinenziali (solai, garage, cantine), anche nella disponibilità di diverse persone fisiche o giuridiche, facenti parte di un unico condominio. Il predetto insieme di unità immobiliari pertinenziali può a sua volta essere inglobato nell’unità di consumo relativa alle utenze condominiali;
- unità immobiliari nella piena disponibilità della medesima persona giuridica, eventualmente da quest’ultima messe a disposizione di soggetti terzi, localizzate su particelle catastali contigue, all’interno di un unico sito e utilizzate per attività produttive di beni e/o servizi destinate prevalentemente alla realizzazione, in quello stesso sito, di un unico prodotto finale e/o servizio.
unità di consumo (UC): insieme di impianti per il consumo di energia elettrica connessi a una rete pubblica, anche per il tramite di reti o linee elettriche private, tali che il prelievo complessivo di energia elettrica relativo al predetto insieme sia utilizzato per un singolo impiego o finalità produttiva. Essa, di norma, coincide con la singola unità immobiliare. È possibile aggregare più unità immobiliari in un’unica unità di consumo nei seguenti casi:
- unità immobiliari nella piena disponibilità della medesima persona fisica o giuridica legate tra loro da vincolo di pertinenza (unità immobiliare principale e sue pertinenze) e che insistono sulla medesima particella catastale o su particelle contigue;
- unità immobiliari pertinenziali (solai, garage, cantine), anche nella disponibilità di diverse persone fisiche o giuridiche, facenti parte di un unico condominio. Il predetto insieme di unità immobiliari pertinenziali può a sua volta essere inglobato nell’unità di consumo relativa alle utenze condominiali;
- unità immobiliari nella piena disponibilità della medesima persona giuridica, eventualmente da quest’ultima messe a disposizione di soggetti terzi, localizzate su particelle catastali contigue, all’interno di un unico sito e utilizzate per attività produttive di beni e/o servizi destinate prevalentemente alla realizzazione, in quello stesso sito, di un unico prodotto finale e/o servizio.
-
- Messaggi: 1959
- Iscritto il: mer mag 05, 2010 16:15
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Certamente, in questo caso però abbiamo una cabina ricezione MT sul confine dell'area e questa non è un problema. Poi però c'è la cabina MT/BT dentro l'area di una attività che alimenta anche altri capannoni (con altre attività/ragioni sociali). Questi ultimi, di fatto, risulterebbero afferenti alla 73 perchè c'è promiscuità di impianti elettrici (rilevanti ai fini antincendio) con problematiche di guasti, gestione, ecc.stfire ha scritto: gio set 26, 2024 07:49grazie, certo, ne sono a conoscenzaTerminus ha scritto: gio set 19, 2024 11:04 Non è mica la cabina a costituire la 73, bensì tutte le attività presenti soggette o meno, che hanno questo impianto "promiscuo".
io confermo che la cabina in comune a più stabilimenti non fa 73 per forza di cose
se pensiamo alla 73 per cabine in comune allora avremmo migliaia di 73 e invece la 73 va proprio poco nei comandi VVF
la configurazione elettrica fa la differenza, sempre che certi accrocchi si possano fare.
Si, potrebbero esserci clienti finali nascosti...weareblind ha scritto: gio set 26, 2024 08:40 Anche io sono perplesso, sembra un cliente finale nascosto.

Guarda, il tema è complesso, io segnalo, poi se ne occuperà chi di dovere.Terminus ha scritto: gio set 26, 2024 08:56 Questa dovrebbe essere la definizione corrente di ARERA per l'unità di consumo:
unità di consumo (UC): insieme di impianti per il consumo di energia elettrica connessi a una rete pubblica, anche per il tramite di reti o linee elettriche private, tali che il prelievo complessivo di energia elettrica relativo al predetto insieme sia utilizzato per un singolo impiego o finalità produttiva. Essa, di norma, coincide con la singola unità immobiliare. È possibile aggregare più unità immobiliari in un’unica unità di consumo nei seguenti casi:
- unità immobiliari nella piena disponibilità della medesima persona fisica o giuridica legate tra loro da vincolo di pertinenza (unità immobiliare principale e sue pertinenze) e che insistono sulla medesima particella catastale o su particelle contigue;
- unità immobiliari pertinenziali (solai, garage, cantine), anche nella disponibilità di diverse persone fisiche o giuridiche, facenti parte di un unico condominio. Il predetto insieme di unità immobiliari pertinenziali può a sua volta essere inglobato nell’unità di consumo relativa alle utenze condominiali;
- unità immobiliari nella piena disponibilità della medesima persona giuridica, eventualmente da quest’ultima messe a disposizione di soggetti terzi, localizzate su particelle catastali contigue, all’interno di un unico sito e utilizzate per attività produttive di beni e/o servizi destinate prevalentemente alla realizzazione, in quello stesso sito, di un unico prodotto finale e/o servizio.
Re: PROMISCUITA' IMPIANTISTICHE AI FINI DELLA 73: QUALI IMPIANTI?
Due cose:
1) "prevalentemente" sta nella maggior parte dei casi.
2) nei centri commerciali ad esempio un' unica Cabina MT/bt e tanti negozi che pagano l'affitto compreso nel contratto l'energia elettrica.
1) "prevalentemente" sta nella maggior parte dei casi.
2) nei centri commerciali ad esempio un' unica Cabina MT/bt e tanti negozi che pagano l'affitto compreso nel contratto l'energia elettrica.