S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
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S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Salve a tutti,
Apro il seguente topic poichè non ho mai ben compreso cosa significasse prevedere un impianto IRAI con Livello di Prestazione III secondo il Capitolo S.7
del COPI, dove si parla di rivelazione incendi estesa a porzioni dell'attività.
In quali locali deve essere installata la rivelazione incendi?
Da Tabella S.7.3, sulle aree sorvegliate, sono indicati gli spazi comuni, le vie di esodo, le aree a rischio specifico. Di conseguenza non è strettamente richiesta nei singoli locali?
Apro il seguente topic poichè non ho mai ben compreso cosa significasse prevedere un impianto IRAI con Livello di Prestazione III secondo il Capitolo S.7
del COPI, dove si parla di rivelazione incendi estesa a porzioni dell'attività.
In quali locali deve essere installata la rivelazione incendi?
Da Tabella S.7.3, sulle aree sorvegliate, sono indicati gli spazi comuni, le vie di esodo, le aree a rischio specifico. Di conseguenza non è strettamente richiesta nei singoli locali?
Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Quella nota indica anche gli interi compartimenti con Rvita C o D.
Comunque sia il COPI che la UNI 9795 rimandano alla valutazione dei rischi per la definizione degli ambiti da proteggere (la UNI parta di area sorvegliata).
In generale ritengo che vada considerato quantomeno il singolo compartimento: se scoppia un incendio in una stanza adiacente al corridoio di esodo e non compartimentata, ritengo che si debba avere un allarme precoce, invece di attendere che venga invaso dal fumo il corridoio stesso.
Comunque sia il COPI che la UNI 9795 rimandano alla valutazione dei rischi per la definizione degli ambiti da proteggere (la UNI parta di area sorvegliata).
In generale ritengo che vada considerato quantomeno il singolo compartimento: se scoppia un incendio in una stanza adiacente al corridoio di esodo e non compartimentata, ritengo che si debba avere un allarme precoce, invece di attendere che venga invaso dal fumo il corridoio stesso.
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Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Buongiorno Terminus,
A leggere attentamente la nota 12 della Tabella S.7.3, leggo "Spazi comuni, percorsi d’esodo (anche facenti parte di sistema d’esodo comune) e spazi limitrofi, compartimenti con profili di rischio Rvita in Cii1, Cii2, Cii3, Ciii1, Ciii2, Ciii3, D1 e D2, aree dei beni da proteggere, aree a rischio specifico"
Di conseguenza sembrerebbe che il locale accanto alla via di esodo debba essere per forza sorvegliato da rivelazione automatica..
A leggere attentamente la nota 12 della Tabella S.7.3, leggo "Spazi comuni, percorsi d’esodo (anche facenti parte di sistema d’esodo comune) e spazi limitrofi, compartimenti con profili di rischio Rvita in Cii1, Cii2, Cii3, Ciii1, Ciii2, Ciii3, D1 e D2, aree dei beni da proteggere, aree a rischio specifico"
Di conseguenza sembrerebbe che il locale accanto alla via di esodo debba essere per forza sorvegliato da rivelazione automatica..
Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Da quello che ho compreso:zakstevenson ha scritto: gio set 19, 2024 16:39 Buongiorno Terminus,
A leggere attentamente la nota 12 della Tabella S.7.3, leggo "Spazi comuni, percorsi d’esodo (anche facenti parte di sistema d’esodo comune) e spazi limitrofi, compartimenti con profili di rischio Rvita in Cii1, Cii2, Cii3, Ciii1, Ciii2, Ciii3, D1 e D2, aree dei beni da proteggere, aree a rischio specifico"
Di conseguenza sembrerebbe che il locale accanto alla via di esodo debba essere per forza sorvegliato da rivelazione automatica..
- la strategia S.7 dipende dal livello di prestazione scelto, che ha dei criteri da soddisfare. Anche se ho il carico d'incendio sopra i 600 MJ/m², ho sempre inteso che dovessi ricorrere a LPIII (anche se fossi in attività A2, per dire)
- la tabella menzionata dipende dalla valutazione del rischio. "Spazi comuni" ritengo sia in riferimento a più attività, i percorsi d'esodo, spesso, erano all'interno degli ambiti da proteggere (nella mia brevissima esperienza non ho mai previsto percorsi protetti) e quindi seguono il livello di prestazione dello stesso. Idem per gli spazi limitrofi. I compartimenti e le aree a rischio specifico le decido io a tavolino, le aree beni sono concordate con la committenza.
Insomma, vedo il tuo quesito come meno problematico del previsto

Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Buongiorno, trovo l'argomento interessante e ho molte difficoltà a capire la nota 12.
vuoi dire che se l' attività deve essere sorvegliato con IRAI manuale e automatico, anche i percorsi d'esodo anche se compartimentati rispetto all'attività devono essere protetti con IRAI manuale e automatico?seguono il livello di prestazione dello stesso
Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Cerco di spiegarmi meglio:smilev ha scritto: ven set 20, 2024 09:21 vuoi dire che se l' attività deve essere sorvegliato con IRAI manuale e automatico, anche i percorsi d'esodo anche se compartimentati rispetto all'attività devono essere protetti con IRAI manuale e automatico?
Immaginiamo un capannone industriale. Generalmente i percorsi di esodo sono all'interno dello stesso e la produzione è un unico, grande compartimento. Le vie di esodo non sono separate da elementi di compartimentazione, e quindi seguono il compartimento.
Idem per un'autorimessa, uffici, magazzini o simili.
Se la via di esodo fosse compartimentata, cercherei in tutti i modi di vedere se riconoscerla come filtro e la tratterei come tale.
Su una valutazione del rischio in via di esodo compartimentata, mi farei influenzare dalle misure dei locali intorno: proteggo i locali intorno? Tanto vale proteggere la via d'esodo compartimentata.
Non viceversa, proprio perché nella via d'esodo farei in modo di non avere carico d'incendio e quindi rischio minimo
Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Scusami, un' ultima cosa, come la vedo io.Falcon2-1 ha scritto: ven set 20, 2024 20:53Cerco di spiegarmi meglio:smilev ha scritto: ven set 20, 2024 09:21 vuoi dire che se l' attività deve essere sorvegliato con IRAI manuale e automatico, anche i percorsi d'esodo anche se compartimentati rispetto all'attività devono essere protetti con IRAI manuale e automatico?
Immaginiamo un capannone industriale. Generalmente i percorsi di esodo sono all'interno dello stesso e la produzione è un unico, grande compartimento. Le vie di esodo non sono separate da elementi di compartimentazione, e quindi seguono il compartimento.
Idem per un'autorimessa, uffici, magazzini o simili.
Se la via di esodo fosse compartimentata, cercherei in tutti i modi di vedere se riconoscerla come filtro e la tratterei come tale.
Su una valutazione del rischio in via di esodo compartimentata, mi farei influenzare dalle misure dei locali intorno: proteggo i locali intorno? Tanto vale proteggere la via d'esodo compartimentata.
Non viceversa, proprio perché nella via d'esodo farei in modo di non avere carico d'incendio e quindi rischio minimo
La norma UNI 9795 2021 art.5.1.1 Le aree sorvegliate devono essere interamente tenute sotto controllo dal sistema di rivelazione.
Note Le aree da sorvegliare sono stabilite dal progettista sulla base della valutazione del rischio incendio o indicata nei regolamenti di prevenzioni incendi. Questa nota io la interpreto che il professionista antincendio detta le regole e quali sono le aree da sorvegliare oltre a quelle definite dalla norma UNI 9795. La tabella S.7.1 Livelli di prestazione, definisce 4 livelli, il primo livello niente pulsanti e niente sensori, demandata la sorveglianza da parte degli occupanti, il secondo livello Rivelazione manuale dell’incendio mediante sorveglianza degli ambiti da parte degli occupanti dell’attività e conseguente diffusione dell’allarme (pulsanti e poe), il terzo livello Rivelazione automatica dell’incendio e diffusione dell’allarme mediante sorveglianza di ambiti dell’attività (pulsanti, sensori evac o poe, dipende anche dalla GSA, poe o EVAC) e il quarto livello Rivelazione automatica dell’incendio e diffusione dell’allarme mediante sorveglianza dell’intera attività.
Nel IV livello di prestazione non si parla più di ambiti ma di attività, quindi per me se sono nel quarto livello io chiedo protezione di qualsiasi locale, ambito, scale, vie di esodo, spogliatoi, ecc....che siano compartimentati o no.
Per il terzo livello se le vie di esodo sono in comune ad esempio una mall , deve essere sorvegliata, le vie di esodo compartimentate o in comune con altra attività devono essere sorvegliate (anche se la norma UNI 9795 ti permette di escluderli).
Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Non ricordo il testo della norma UNI (non esercitando più nel settore, non ho più accesso).
Mi trovo concorde sul tuo commento a proposito delle note: il professionista antincendio detta le regole sulla rivelazione incendi. L'unica perplessità che ho avuto è: quanto in là si spinge? Perché io posso dire quali zone sorvegliare, ma sarà poi l'impiantista a decidere la soluzione tecnica. Al limite, immagino professionista e impiantista agire di concerto, per poi sottoporre al comando un progetto almeno a quattro mani.
Sul livello IV: si parla di attività, hai ragione.
Mi sono chiesto se potessi avere più attività e quindi più livelli.
Definizioni:
- Attività: complesso delle azioni organizzate svolte in un luogo delimitato, che può presentare pericolo d’incendio o esplosione (G.1.5)
- S.3: in vari punti viene fatto riferimento alle "altre attività" (S.3.1, S.3.4.1, S.3.6.1). Viene indicato come possano essere afferenti a più responsabili o allo stesso responsabile. Addirittura si raccomanda di compartimentare secondo attività.
A quel punto potrei decidere, penso, di applicare il livello IV per alcune attività e il livello III o II per altre.
Per esempio: in un capannone ho produzione, magazzino e uffici, ciascuno separato dal suo bel muro REI 120 (che supporremo per semplicità sufficiente).
In produzione ho magari vari processi chimici molto pericolosi dal punto di vista dell'incendio, e complessità impiantistiche. Allora posso imporre il livello IV, che ho sempre visto come una sorveglianza di tutti i locali della produzione + funzionalità di arresto/controllo impianti.
Nel magazzino ho solo materiale stoccato. Nessuna complessità. L'attività è diversa. Livello III più che sufficiente.
Negli uffici ho basso carico d'incendio. Livello II.
Ecco quindi che non tutti i locali del capannone vanno sorvegliati da livello IV.
Ti chiedo un feedback sui miei ragionamenti!
Mi trovo concorde sul tuo commento a proposito delle note: il professionista antincendio detta le regole sulla rivelazione incendi. L'unica perplessità che ho avuto è: quanto in là si spinge? Perché io posso dire quali zone sorvegliare, ma sarà poi l'impiantista a decidere la soluzione tecnica. Al limite, immagino professionista e impiantista agire di concerto, per poi sottoporre al comando un progetto almeno a quattro mani.
Sul livello IV: si parla di attività, hai ragione.
Mi sono chiesto se potessi avere più attività e quindi più livelli.
Definizioni:
- Attività: complesso delle azioni organizzate svolte in un luogo delimitato, che può presentare pericolo d’incendio o esplosione (G.1.5)
- S.3: in vari punti viene fatto riferimento alle "altre attività" (S.3.1, S.3.4.1, S.3.6.1). Viene indicato come possano essere afferenti a più responsabili o allo stesso responsabile. Addirittura si raccomanda di compartimentare secondo attività.
A quel punto potrei decidere, penso, di applicare il livello IV per alcune attività e il livello III o II per altre.
Per esempio: in un capannone ho produzione, magazzino e uffici, ciascuno separato dal suo bel muro REI 120 (che supporremo per semplicità sufficiente).
In produzione ho magari vari processi chimici molto pericolosi dal punto di vista dell'incendio, e complessità impiantistiche. Allora posso imporre il livello IV, che ho sempre visto come una sorveglianza di tutti i locali della produzione + funzionalità di arresto/controllo impianti.
Nel magazzino ho solo materiale stoccato. Nessuna complessità. L'attività è diversa. Livello III più che sufficiente.
Negli uffici ho basso carico d'incendio. Livello II.
Ecco quindi che non tutti i locali del capannone vanno sorvegliati da livello IV.
Ti chiedo un feedback sui miei ragionamenti!

Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
L'impiantista deciderà la soluzione tecnica, applica la norma UNI 9795 per la progettazione e l'installazione (quale tecnologia di sensore in funzione del colore del fumo, sezione cavi, raggio di copertura, ecc...), non decidi che tipo di tecnologia deve utilizzare il progettista, solo automatica e manuale, o solo manuale o demandata al personale.....Mi trovo concorde sul tuo commento a proposito delle note: il professionista antincendio detta le regole sulla rivelazione incendi. L'unica perplessità che ho avuto è: quanto in là si spinge? Perché io posso dire quali zone sorvegliare, ma sarà poi l'impiantista a decidere la soluzione tecnica. Al limite, immagino professionista e impiantista agire di concerto, per poi sottoporre al comando un progetto almeno a quattro mani.
Perchè fai la valutazione del rischio incendio. Non è che decidi le aree, fissi dei paletti, queste aree me le devi sorvegliare, il resto delle aree come da norma UNI 9795.Perché io posso dire quali zone sorvegliare
Ma questo discorso vale anche ad esempio per l'impianto elettrico, non decidi il tipo di posa, ma in funzione del tipo di posa decidi quale cavo passare.
Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Sono d'accordo.Ecco quindi che non tutti i locali del capannone vanno sorvegliati da livello IV.
Re: S.7 - Rivelazione Incendi Livello III
Credo che puoi applicare più livelli in ambiti diversi presenti nella tua attività, che possono essere anche non compartimentati tra di loro.A quel punto potrei decidere, penso, di applicare il livello IV per alcune attività e il livello III o II per altre.
Questo può succedere anche per l'attività 73 ( ma non ne sono sicuro, perchè sinceramente non ho capito in caso di attività 73 la strategia S.7 si applica sicuramente per ogni singola attività e per l'attività 73 solo per le parti comuni oppure in caso di elevato affollamento ,ad esempio il livello IV lo si deve applicare a tutte le attività?).A quel punto potrei decidere, penso, di applicare il livello IV per alcune attività e il livello III o II per altre.