Partita IVA o ditta?

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SuperP
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Partita IVA o ditta?

Messaggio da SuperP »

Scusate, ma vi chiedo dei consigli, dato che il "consulente" fiscale non mi aiuta a farmi risparmiare.

Tra inarcassa, irpef, tasse regionali etc etc va via veramente tanto, senza contare le spese ufficio etc.

Come risparmiare qualcosa? Un paio di amici si sono riuniti in una srl e mi dicono che, solo con il rimborso auto (circa 5000€ l'anno) si ripagano le maggiori spese di gestione della società e ci "guadagnano" rispetto ad essere P.IVA.
Poi mi dicono anche che gli utili della società non sono tassati inarcassa (ma quando chiude la società ?).

Ci sono altri vantaggi?

Inoltre, dal punto di vista dell'assicurazione professionale, ci sono aumenti di costi?

E nel caso di contenzioni (sto facendo gli scongiuri), con una srl cosa succede?
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SimoneBaldini
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da SimoneBaldini »

Il problema di fondo è che le srl per studi di progettazione non dovrebbero esistere. Le società di ingegneria o altro tipo permesse hanno poca differenza in termini di tassazione e contribuzione.
Puoi fare una srl e mettere come oggetto installazione impianti e progettazione, poi progetti e fatturi progetti senza cassa ecc... Non saresti formalmente in regola, tu socio di capitale diventeresti un dipendente della società avendo la tua busta paga non dovresti pagare nemmeno la cassa. A fine anno prendi i dividenti societari che sono tassati al 50% con irpef e l'altro 50% come dividendo di utile da società, se l'utile lo tiri fuori dalla società ovviamente. Come dipendente non sei obbligato ad essere iscritto alla cassa (almeno credo) e questo potrebbe essere l'escamotage. La responsabilità è sempre di chi firma quindi tua e non della società. Poi ti puoi dare diversi benefit tipo l'autovettura o altre cose ma sono sciocchezze e sempre al limite del giusto. A conti fatti vai a risparmiare un po' di tasse sull'eventuale utile che tiri fuori dalla società, cioè sul 50% dell'utile paghi la tassazione del 26% (se non ricordo male dato che cambiano continuamente) e quell'utile non ti entra a far reddito. Certo al posto di pagare quasi il 50% ne pagheresti la metà ma ovviamente non ti aumenta nemmeno la pensione.
In sostanza se oggi dichiari 100.000 euro pagherai circa 15.000 euro di cassa (se ' il 15%) + 35.000 di irpeff con un netto di 50.000 euro (molto spannometricamente).
Con srl potresti avere un tuo reddito da dipendente di 40.000 lordi su cui ci paghi inps/ecc.. e ti rimangono 60.000 euro che puoi mettere a dividendo con 30.000 dove ci paghi l'irpeff circa il 40% 12.000 e l'altro 30.000 euro ci paghi ritenuta del 26% 7.800 con un netto totale di 40.200 euro a cui sommare lo stipendio che su 40.000 euro arrivi ad un netto di 25.000 totale 65.000 circa. Risparmieresti 15.000 di contributi e tasse. Tieni conto però che una srl ha dei costi per il bilancio, i revisori, la tenuta contabile e che non ragioni per cassa ma per emissione di fatture. Poi quei 15.000 euro non è che sono tutti persi, una buona parte sono cassa previdenziale che un giorno ti tornerò nella pensione.
Altra cosa che ti complica la vita è la gestione dei soldi, cioè una srl deve avere una sua gestione, non puoi usare i soldi come vuoi, cosa che invece ditte individuali/professionisti fanno perchè sei sempre tu. Quindi a mio avviso se parliamo di utili sotto i 100.000 euro io direi di lasciar perdere, se siamo sopra se ne puo' parlare ma vanno valutate tutte le problematiche connesse che non sono poghe, poi comunque devi stare all'erta perchè non è detto che un giorno la cassa previdenziale bussi alla tua porta pretendendo quanto dovuto, e io penso che a breve le casse incominceranno ad andare a cercare il pelo nell'uovo visto cosa gli aspetta nel futuro.
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redHat
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da redHat »

SuperP lo sconforto mi piglia tutte le volte che pago la Cassa (già versati quasi 300.000€ e dovrò ancora versare per almeno altri 15 anni, tutti soldi che probabilmente mai vedrò), sconforto che si aggrava quando si aggiungono anche le tasse statali/regionali/comunali per servizi che non ho chiesto e che comunque sarei contento di pagare solo se richiesti.
Come consolazione non mi resta che dire alla Toto e io pago: https://www.youtube.com/watch?v=HHCM9p6fLS4
lbasa
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da lbasa »

... A fine anno prendi i dividenti societari che sono tassati al 50% con irpef e l'altro 50% come dividendo di utile da società ...
ti rimangono 60.000 euro che puoi mettere a dividendo con 30.000 dove ci paghi l'irpeff circa il 40% 12.000 e l'altro 30.000 euro ci paghi ritenuta del 26% 7.800 ...
Se ho capito bene (la scarsa punteggiatura mi ha messo difficoltà) c'è un piccolo errore di calcolo.
Se l'ipotetica Srl ha utili per 60.000 €: su questi paga Ires + Irap, l'Ires non è 26 ma 27,5% e l'Irap varia (facciamo 4%), per semplificare la tassazione è 31,5% corrispondente a 18.900 €; restano per i dividendi 60.000 - 18.900 = 41.100 €. Ammettiamo di volerli distribuire ai soci (in questo caso all'unico socio) tutti e 41.000 (l'alternativa è destinarne parte in investimenti).
Se il socio è unico (è quindi socio qualificato), porta nel proprio imponibile Irpef il quasi 50% del dividendo (corrispondente all'intero utile nel caso di socio al 100%), cioè il 50% di 41.100 € (= 20.550 €); il restante 50% , cioè i restanti 20.550, non vengono tassati Irpef.
Se invece ci sono più soci, e questi dividono l'utile (calcolato al netto dell'Ires), chi ha quote inferiori al 20% (o 25%, non ricordo bene) è socio non qualificato e incassa la sua quota di dividendo a cui si applica un'imposta sostittutiva fissa dl 12,5%, e finisce lì (essendo imposta fisa, il suo dividendo non va ulteriormente a sommarsi all'imponibile Irpef).
... una srl deve avere una sua gestione, non puoi usare i soldi come vuoi ...
Questa differenza è sostanziale: all'aumentare dello strutturare la forma attiva di contribuente (da persona fisica a partita iva, a Snc di persone, a Srl di capitale, eccetera, per arrivare alle Spa) aumenta l'onere di gestione contabile dell'attività, e per contropartita si semplifica la prova che lo Stato chiede nel contraddittorio sui redditi.

@RedHat: se ti riferisci alla Cassa (cioè cassa privata) dovresti più correttamente dire che consideri equivalente ad una tassa la quota integrativa (che copre il funzionamento della macchina Cassa) non anche l'ordinaria (che diventa tassa perduta solo quando la Cassa fallirà).
SimoneBaldini
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da SimoneBaldini »

Se ho capito bene (la scarsa punteggiatura mi ha messo difficoltà) c'è un piccolo errore di calcolo.
Se l'ipotetica Srl ha utili per 60.000 €: su questi paga Ires + Irap, l'Ires non è 26 ma 27,5% e l'Irap varia (facciamo 4%), per semplificare la tassazione è 31,5% corrispondente a 18.900 €; restano per i dividendi 60.000 - 18.900 = 41.100 €. Ammettiamo di volerli distribuire ai soci (in questo caso all'unico socio) tutti e 41.000 (l'alternativa è destinarne parte in investimenti).
Se il socio è unico (è quindi socio qualificato), porta nel proprio imponibile Irpef il quasi 50% del dividendo (corrispondente all'intero utile nel caso di socio al 100%), cioè il 50% di 41.100 € (= 20.550 €); il restante 50% , cioè i restanti 20.550, non vengono tassati Irpef.
Se invece ci sono più soci, e questi dividono l'utile (calcolato al netto dell'Ires), chi ha quote inferiori al 20% (o 25%, non ricordo bene) è socio non qualificato e incassa la sua quota di dividendo a cui si applica un'imposta sostittutiva fissa dl 12,5%, e finisce lì (essendo imposta fisa, il suo dividendo non va ulteriormente a sommarsi all'imponibile Irpef).
Si, scusa per la punteggiatura. In effetti la nuova ires è al 24% e cambia la percentuale su cui il dividendo va a fare reddito. Quindi vero, paghi circa il 28% sull'utile (ires ecc), poi se unico socio o comunque >25% delle quote, il 58,18% viene anche a fare deddito e ci paghi l'irpef mentre per il restante 41,82% è esente. La tassazione da redditi finanziari è del 26% oggi mi pare e non il 12,5% che è rimasta solo per i titoli di stato. Quindi anche peggio da come ho ipotizzato in precedenza!
60.000 utile - 16.800 (ires ecc) = 43.200 se lo metti a dividendo hai 25.100 tassato irpef (facciamo il 43% dipende) e 18.100 non tassato = 32.400 circa?
Alla fin della fiera dei tuoi 100.000 euro te ne rimarranno sempre la metà piu' o meno, il tuo socio "stato" ne vuole sempre la sua parte, fino a qualche anno fa' forse la srl ti faceva risparmiare (la tassazione per i soci non qualificati al 12,5% era ridicola o se eri qualificato avevi una percetuale del 40% da dichiarare nei redditi), oggi ha senso se devi tutelarti o hai intenzione di vendere la tua attività, ma un professionista in termini di tutela ha poco da nascondersi dietro una srl e per vendere la propria attività professionale è un po' complesso! Sarà per questo che le srl sono tutte in pari o in perdita!!!
SimoneBaldini
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da SimoneBaldini »

Dimenticavo, in questo caso la tua pensione viene calcolata solo sul tuo stipendio di 40.000 euro lordo e non su tutto il reddito percepito che sarebbe di 100.000 euro se non sei srl ma semplice professionista con partita iva. Io ho fatto due conti ed effettivamente tra lordo e netto ci balla quella tassazione del 45% che però comprende anche i versamenti pensionistici.
ponca
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da ponca »

per un tecnico a mio parere la srl è un po' una forzatura, ma non me ne intendo di questioni di questo tipo
ci sono grossi vantaggi invece se uno riesce a rimanere nel regime forfettario (reddito <85K con ipotesi di ulteriore innalzamento nel 2025)
altrimenti puoi verificare se il concordato preventivo come p. iva ti può offrire dei margini di guadagno, ma ad occhio non credo ci sia molta convenienza in quanto i il reddito concordato si basa sulla dichiarazione dei redditi 2023 e generalmente quello è stato un anno buono per chi si occupava di termotecnica
STP e studi associati sono opzioni valide per chi vuole organizzarsi la professione in altro modo, ma non credo che da un punto di vista puramente fiscale offrano chissà quali vantaggi
boba74
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da boba74 »

Io quest'anno ho fatto una stp con altri colleghi (l'abbiamo fatta per questioni di necessità non strettamente fiscale).
Mi risulta che facendo una stp si debba comunque fare un'assicurazione professionale anche per la società oltre a quella dei singoli professionisti, inoltre la stp va iscritta all'ordine, quindi almeno da questi lati hai delle spese in più.
Inoltre a me il commercialista (ma da prendere con le pinze, in quanto lo stiamo cambiando), per quanto riguarda gli utili dice che spesso conviene fatturare e farsi pagare direttamente dalla srl anzichè intascare i dividendi, perchè questi sono doppiamente tassati, anche se poi dipende dall'aliquota raggiunta dal singolo professionista. Inoltre i soci della stp non possono essere forfettari, perciò non è detto che convenga se non sopra un certo giro di affari. Se ci sono spese, o acquisti di auto aziedali o altra strumentazione, o vengono svolte anche altre attività oltre alla progettazione, allora è un altro discorso perchè con la srl si può scaricare di più.
Comunque saprò qualcosa di certo il prossimo anno, ora non ho modo di confrontare direttamente le differenze.
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ingvalter
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da ingvalter »

io ho aperto tre anni fa una SRL società di ingegneria.
La srl DEVE iscriversi alla cassa se ha per statuto la possibilità di progettare opere di ingegneria e se ha tra i soci un ingegnere iscritto all'ordine (il mio caso).
Poi, rispetto alla partita iva come professionista in regime ordinario (non posso essere forfettario), le tasse sono notevolmente inferiori.
Tra cassa, gestione separata (obbligato perché dipendente pubblico), tasse, iva ecc. io pago il 64% del fatturato. Come SRL invece pago circa il 30%.
Ovviamente rimane il problema di come prendere i dividendi dalla società. In quel caso anche su quelli si pagano le tasse.
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gianlun
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Re: Partita IVA o ditta?

Messaggio da gianlun »

64% mi sembra tanto, troppo.
L'iva non è un costo. Prendi e versi
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