Gentili colleghi chiedo la vostra cortese opinione in merito alla seguente questione riguardante un'eventuale attività n.73.
Nel caso specifico, trattasi di un edificio che accoglie al proprio interno per due piani degli appartamenti ad uso civile abitazione, per ulteriori due piani degli uffici in cui sono presenti due distinte società ed infine un'autorimessa sviluppata su 4 piani di cui 2 ad uso esclusivo delle abitazioni, e gli altri due ad uso delle due società suddette.
Il dubbio riguarda il computo della superficie complessiva del fabbricato ai fini dell'eventuale individuazione dell'attività 73. Come noto la circolare ministeriale prot. n.4756 del 09/04/2013, chiarisce che le attività civili esistenti nel complesso edilizio non partecipano al computo dei parametri di assoggettabilità. Gli uffici hanno complessivamente una superficie inferiore a 5.000 mq, tuttavia ( e questo è il dubbio) se consideriamo anche le autorimesse, anche escludendo i due piani ad uso esclusivo delle abitazioni, vengono superati i 5.000 mq. Preciso che l'affollamento complessivo è inferiore a 300 unità. Nella medesima circolare si afferma inoltre che sono da escludersi dal computo complessivo della superficie eventuali attività soggette con strutture di separazione con idonea resistenza al fuoco (in questo caso il solaio travi e pilastri dell'autorimessa soddisfano tale requisito), dispone di vie di esodo "indipendenti" in quanto tramite rampe è possibile raggiungere la pubblica via (anche se risultano collegate ai vani scale dell'edificio tramite filtri a prova di fumo), tuttavia gli impianti (ad esempio quelli antincendio sono in comune con il resto dell'edificio)...basti pensare alle colonne montanti dell'impianto idrico antincendio. Pertanto, a mio avviso, si configura l'attività 73 ma attendo pareri più autorevoli.
Grazie in anticipi a chiunque voglia esprimersi a riguardo.
Attività 73 DPR 151/11
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