terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Moderatore: Edilclima
terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Ciao,
chiedo Vostro competente parere, sulla base di esperienze "pratiche reali", su marca e modello di unità interne "silenziose" da asservire ad appartamenti riqualificati con "pompe di calore aria/acqua" per i quali esistono già terminali - distinti - per il riscaldamento (radiatori e/o pavimento radiante).
In particolare sarà realizzata la "distribuzione" per il solo impianto di acqua refrigerata prodotta in pompa di calore:
- unità interne canalizzabili;
- unità interne a parete tipo "spit";
Grazie.
Buona giornata.
Rudi
chiedo Vostro competente parere, sulla base di esperienze "pratiche reali", su marca e modello di unità interne "silenziose" da asservire ad appartamenti riqualificati con "pompe di calore aria/acqua" per i quali esistono già terminali - distinti - per il riscaldamento (radiatori e/o pavimento radiante).
In particolare sarà realizzata la "distribuzione" per il solo impianto di acqua refrigerata prodotta in pompa di calore:
- unità interne canalizzabili;
- unità interne a parete tipo "spit";
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
rudida71 ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 07:44 Ciao,
chiedo Vostro competente parere, sulla base di esperienze "pratiche reali", su marca e modello di unità interne "silenziose" da asservire ad appartamenti riqualificati con "pompe di calore aria/acqua" per i quali esistono già terminali - distinti - per il riscaldamento (radiatori e/o pavimento radiante).
In particolare sarà realizzata la "distribuzione" per il solo impianto di acqua refrigerata prodotta in pompa di calore:
- unità interne canalizzabili;
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Rudi
Tutti, a velocità 1.
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Buongiorno,
rimanendo piò o meno in tema, ne approfitto anch'io per chiedere se avete avuto esperienze dirette su impianti con PDC + fancoil per caldo e freddo nel residenziale.
In particolare avrei un appartamento di circa 100mq in condominio esistente anni 70, muratura cassa vuota probabilmente priva di isolante, infissi recenti in pvc vetro doppio. L’appartamento sarà soggetto a lavori di ristrutturazione. Al momento hanno una caldaia a gas a camera aperta e radiatori in ghisa.
Le alternative sarebbero 2:
- Standard: caldaia a condensazione + radiatori per riscaldamento, sistema multi-split per raffrescamento con condizionatore separato
- Soluzione 2: premetto che abbiamo un terrazzo dove l’unità esterna ci potrebbe stare tranquillamente, ed abbiamo un ripostiglio in casa che si può utilizzare per l’accumulo. Si potrebbe pensare ad un impianto con PDC e fancoil per caldo/freddo (dimensionandoli con mandata a 45°C per il caldo)
Eventualmente se il discorso dovesse procedere col cliente, e se interessa a qualcuno, posso poi indicare le potenze in gioco quando si faranno i calcoli.
Qualcuno ha avuto esperienze simili?
rimanendo piò o meno in tema, ne approfitto anch'io per chiedere se avete avuto esperienze dirette su impianti con PDC + fancoil per caldo e freddo nel residenziale.
In particolare avrei un appartamento di circa 100mq in condominio esistente anni 70, muratura cassa vuota probabilmente priva di isolante, infissi recenti in pvc vetro doppio. L’appartamento sarà soggetto a lavori di ristrutturazione. Al momento hanno una caldaia a gas a camera aperta e radiatori in ghisa.
Le alternative sarebbero 2:
- Standard: caldaia a condensazione + radiatori per riscaldamento, sistema multi-split per raffrescamento con condizionatore separato
- Soluzione 2: premetto che abbiamo un terrazzo dove l’unità esterna ci potrebbe stare tranquillamente, ed abbiamo un ripostiglio in casa che si può utilizzare per l’accumulo. Si potrebbe pensare ad un impianto con PDC e fancoil per caldo/freddo (dimensionandoli con mandata a 45°C per il caldo)
Eventualmente se il discorso dovesse procedere col cliente, e se interessa a qualcuno, posso poi indicare le potenze in gioco quando si faranno i calcoli.
Qualcuno ha avuto esperienze simili?
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Io ne ho fatti.ingpignolo ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 11:30 Buongiorno,
rimanendo piò o meno in tema, ne approfitto anch'io per chiedere se avete avuto esperienze dirette su impianti con PDC + fancoil per caldo e freddo nel residenziale.
Sovraidimensiona sempre il terminale interno e se c'è un soldino in più metti quelli con effetto (minimo) radiante.
Inverter sui ventilatori + sonda minima
Contenuto d'acqua della pompa di calore, significativo (8-10l/kW).
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Le tubazioni di distribuzione sono isolate?ingpignolo ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 11:30 Buongiorno,
rimanendo piò o meno in tema, ne approfitto anch'io per chiedere se avete avuto esperienze dirette su impianti con PDC + fancoil per caldo e freddo nel residenziale.
Bisogna pensare a dove far confluire lo scarico condensa del fancoil in regime di funzionamento estivo.
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
La soluzione ad incasso è ottima sotto il profilo acustico, solo che il costo è di molto maggiore.rudida71 ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 07:44 Ciao,
chiedo Vostro competente parere, sulla base di esperienze "pratiche reali", su marca e modello di unità interne "silenziose" da asservire ad appartamenti riqualificati con "pompe di calore aria/acqua" per i quali esistono già terminali - distinti - per il riscaldamento (radiatori e/o pavimento radiante).
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Rudi
Quando mi è consentito, utilizzo gli FCZI della Aermec con i plenum alla macchina con le flange circolari, i canali fonici e i diffusori lineari ad alta induzione della Tecnoventil. Se il fancoil è posizionato nei corridoi o nei bagni, praticamente non si sentono.
Oltretutto Aermec ha un sistema di regolazione efficiente e abbastanza economico. Con il sistema ad incasso puoi a mio avviso progettare la zona giorno anche a velocità media.
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Le tubazioni verranno eventualmente rifatte exnovo con tubazioni multistrato isolate, facendo apposite tracce a pavimento solo dove serve, che verrebbero poi richiuse con sabbia e cemento, incollando il pavimento poi al di sopra di quello esistente.MarcoFu ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 13:53Le tubazioni di distribuzione sono isolate?ingpignolo ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 11:30 Buongiorno,
rimanendo piò o meno in tema, ne approfitto anch'io per chiedere se avete avuto esperienze dirette su impianti con PDC + fancoil per caldo e freddo nel residenziale.
Bisogna pensare a dove far confluire lo scarico condensa del fancoil in regime di funzionamento estivo.
Per la condensa stesso discorso, bisogna posizionare i fancoil in modo intelligente per arrivare allo scarico dei bagni o cucina (quindi vedere per le pendenze)
A tal proposito avevo visto questi tubi, mi sembra che si recuperi quasi mezzo centimetro su ogni bicchiere:
https://www.bampi.it/prodotto/polo-kal-xs/
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
grazie per il feedback positivo.SuperP ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 12:00Io ne ho fatti.ingpignolo ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 11:30 Buongiorno,
rimanendo piò o meno in tema, ne approfitto anch'io per chiedere se avete avuto esperienze dirette su impianti con PDC + fancoil per caldo e freddo nel residenziale.
Sovraidimensiona sempre il terminale interno e se c'è un soldino in più metti quelli con effetto (minimo) radiante.
Inverter sui ventilatori + sonda minima
Contenuto d'acqua della pompa di calore, significativo (8-10l/kW).
Ma anche su edifici non isolati? oppure solo su edifici molto performanti?
Comunque numeri alla mano magari ci ragiono meglio
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Ho visto che quelli FCZ non a inverter hanno identiche emissioni sonore e costano meno. Hai potuto notare differenze nella realtà?vinz75 ha scritto: gli FCZI della Aermec
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Il post riguardava gli edifici non isolati e su quello ho rispostoingpignolo ha scritto: ↑mar ott 18, 2022 17:12 Ma anche su edifici non isolati? oppure solo su edifici molto performanti?
Comunque numeri alla mano magari ci ragiono meglio
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Il vantaggio dell'inverter è che rallenta la velocità del ventilatore quando si avvicina alla temperatura impostata, condizione molto frequente nell'arco della stagione sia estiva che invernale. Però devono essere acquistati gli accessori idonei: termostato digitale a bordo (grazie al quale è possibile implementare la regolazione più evoluta) e specifica interfaccia.marcoaroma ha scritto: ↑mer ott 19, 2022 00:17Ho visto che quelli FCZ non a inverter hanno identiche emissioni sonore e costano meno. Hai potuto notare differenze nella realtà?vinz75 ha scritto: gli FCZI della Aermec
E' una questione anche di risparmio energetico.
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Alimentati a 40°C?
E che resa hai sulla batteria radiante?
Tom Bishop
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Dove ho scritto alimentati a 40°C?Tom Bishop ha scritto: ↑mer ott 19, 2022 20:01 Alimentati a 40°C?
E che resa hai sulla batteria radiante?
Puoi anche andare in una climatica piatta 40-45°C (andare sotto è deleterio anche per la pdc, pendola!!) e dimensionare abbondantemente il terminale per non far pendolare la pdc
L'effetto radiativo è di un centinaio di W
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Compreso l'effetto convettivo della batteria che resta alimentata.
Tom Bishop
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Praticamente, solo effetto convettivoCompreso l'effetto convettivo della batteria che resta alimentata.
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Tom, dipende da che ventil usi. Ce ne sono di vario tipo. GLi innova ad esempio hanno delle "ventiline"che scaldano la piastra radiante e arrivi anche a 200W. Pochi o tanti dipende dalle dispersioni del locale.Tom Bishop ha scritto: ↑gio ott 20, 2022 10:03Compreso l'effetto convettivo della batteria che resta alimentata.
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
si chiamavano ventilCONVETTORI
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Non li conoscevo. Sono andato sul sito a guardarmeli sembrano interessanti anche se nella mia zona non me li hanno mai proposti.
Tom Bishop
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
I ventilconvettori "radianti" più interessanti sono quelli che hanno una resistenza elettrica che scalda un accumulatore frontale.
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Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Hai qualche prodotto da segnalare?
Tom Bishop
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Trovo questo interessante. Lo uso nelle abitazioni e la resistenza la collego al FV. Nelle mezze stagioni mi evita di attivare la PdC. Praticamente, un solo modello:Hai qualche prodotto da segnalare?
https://www.athitalia.it/wp-content/upl ... e-core.pdf
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Salve a tutti, mi riallaccio a questa discussione per raccogliere ulteriori pareri su terminali idronici silenziosi.
Devo far fare un impianto con pdc aria/acqua, per casa mia, (rete riscaldamento già esistente alla quale comunque collego la pdc), tutto a soffitto/pareti.
Pensavo per le camere da letto a degli split idronici tipo i RIELLO DESIGN WALL o gli INNNOVA FILOMURO SLIM, anche se hanno portate d'aria molto elevate a fronte di rese contenute.
Per la zona giorno volevo mettere dei terminali ad incasso in orizzontale, ma senza canalizzarli, immediatamente raccordati alla bocchetta di mandata con ripresa da fessura in controsoffitto sottostante. Anche qui RIELLO HELIOTERM IN ho visto che hanno prevalenze basse nell'ordine dei 10 Pa (che per lanci di 4 mt dalla bocchetta ho paura di essere risicato). Devo vedermi ancora gli innova.
Di solito propongo in progetto gli AERMEC FCZI, che sono però più alti.
Grazie per ogni consiglio
Devo far fare un impianto con pdc aria/acqua, per casa mia, (rete riscaldamento già esistente alla quale comunque collego la pdc), tutto a soffitto/pareti.
Pensavo per le camere da letto a degli split idronici tipo i RIELLO DESIGN WALL o gli INNNOVA FILOMURO SLIM, anche se hanno portate d'aria molto elevate a fronte di rese contenute.
Per la zona giorno volevo mettere dei terminali ad incasso in orizzontale, ma senza canalizzarli, immediatamente raccordati alla bocchetta di mandata con ripresa da fessura in controsoffitto sottostante. Anche qui RIELLO HELIOTERM IN ho visto che hanno prevalenze basse nell'ordine dei 10 Pa (che per lanci di 4 mt dalla bocchetta ho paura di essere risicato). Devo vedermi ancora gli innova.
Di solito propongo in progetto gli AERMEC FCZI, che sono però più alti.
Grazie per ogni consiglio
Re: terminali idronici "silenziosi" per condizionamento
Condivido sull'utilità di prevedere terminali grandi in modo da utilizzarli alla media o alla minima velocità.
Però occorre vedere anche come si calcolano i carichi e si dimensionato le taglie. Dipende molto da questo.
E fancoil grandi sopra 3 kw generalmente hanno una batteria che richiede molta acqua ed un ventilatore che se viene utilizzato alla media o alla max velocità un po' di rumore lo genera, soprattutto se serve un po' di prevalenza per diffusori e canali.
Però occorre vedere anche come si calcolano i carichi e si dimensionato le taglie. Dipende molto da questo.
E fancoil grandi sopra 3 kw generalmente hanno una batteria che richiede molta acqua ed un ventilatore che se viene utilizzato alla media o alla max velocità un po' di rumore lo genera, soprattutto se serve un po' di prevalenza per diffusori e canali.