AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

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Aaron
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AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da Aaron »

Buongiorno a tutti,
sto progettando una autorimessa pertinenziale a un condominio formato da due palazzine. L'autorimessa ha una superficie totale di 1200 mq su un unico piano interrato ed è posta al di sotto delle residenze, con le quali è collegata attraverso 4 vani scala comuni. Sorgono i seguenti dubbi:

1) Posso utilizzare i vani scala condominiali come via d'esodo inserendo un filtro tra area di manovra e vano scala? Se si, fino a dove si misura il percorso d'esodo?

2) Per evitare la rete idranti, vorrei dividere l'autorimessa in due compartimenti inserendo un'apertura a soffitto nell'area di manovra (quest'ultima larga 5,70 m e alta 2,30 m) per creare uno spazio scoperto. Mi confermate che in questo caso lo spazio scoperto non può essere inferiore a 3,50x3,50 m?


Inoltre una curiosità: ho visto un collega che in fase di progettazione ha diviso un'autorimessa in due compartimenti entrambi <300 mq, in modo da dichiarare che l'intera autorimessa non è soggetta al controllo VVF.
Mi sembra un azzardo. Secondo voi è corretto?

Grazie e buon lavoro
ing.caruso
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Re: AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da ing.caruso »

1) Si. Anzi in molti casi di autorimesse condominiali di dimensioni considerevoli (>1000 mq) è la soluzione che vedo adottare più di frequente.
Il percorso di esodo è misurato fino al raggiungimento del vano condominiale che, una volta superato il filtro, diventa parte protetta rispetto all'attività di autorimessa. Attenzione però che non è luogo finale sicuro. Alcuni comandi le prime volte mi hanno richiesto per esempio che anche il portone di ingresso dell'androne del condominio, collegato dunque con le scale che portano giù all'autorimessa, avesse l'aperture nel verso di esodo su pubblica via o marciapiede. Ergo il luogo sicuro finale si conclude all'esterno dell'edificio.

2) Non potendo visualizzare il layout della planimetria, ciò che serve è la separazione delle due attività mediante la compartimentazione l'una con l'altra e soprattutto l'assenza totale di comunicazione dell'una con l'altra. L'ingresso carrabile è unico? Cioè la classica rampa in mezzeria e poi l'autorimessa che si divide in due bracci, dx e sx ?.

La suddivisione al di sotto dei 300 mq è sempre possibile purchè ciascun blocco compartimentato rispetti sempre le condizioni di compartimentazione totale l'uno con l'altro e soprattutto assenza di comunicazione e di promiscuità di esodo. Accessi separati, rampe serpate...etc.. Facile a dirsi, difficile a farsi.
Aaron
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Re: AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da Aaron »

1) Mettiamo caso che uno di questi vani scala NON lo utilizzo come via d'esodo, essendo comunicante direttamente con l'autorimessa devo sempre inserire un filtro, corretto?

2) Esatto, l'unica rampa d'accesso si trova in mezzeria e poi l'autorimessa si divide dx e sx tramite un corsello largo 5,70 m e alto 2,30 m. Lo spazio scoperto da 3,5x3,5 m l'ho posto pressappoco davanti alla rampa, ad una distanza di 2,4 m dalla partenza della rampa (ho dovuto fare così perché sopra ci passa un vialetto comune, perciò non potevo prolungare lo spazio scoperto della rampa).


Riguardo all'altra autorimessa del mio collega, la rampa d'accesso è unica, l'ha divisa in due compartimenti da poco meno di 300 mq, ma la somma fa circa 600 mq, perciò per me sarebbe soggetta.

Grazie per le risposte
ing.caruso
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Re: AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da ing.caruso »

1) A mio modo di vedere Si Aaron. Penso che tale discorso prescinda dal fatto che tu la classifichi come via di esodo o meno. E' più su come classifichi il vano scala in sé. Qualora non presente alcun filtro è come se diventasse un prolungamento della superficie e quindi una "pertinenza" dell'autorimessa come mostrato in tabella V.6-2. (es. un'area TZ).
Automaticamente l'area TZ, comunque ti rimanda ad una compartimentazione protetta rispetto alla normale area TA di manovra dei veicoli secondo i requisiti REI del V.6.5.2 richiesti al punto precedente della RTV ed RTO sulla resistenza al fuoco.

Se le dividi in due autorimesse AA (ciascuna sotto i 1000 mq), potresti sfruttare la nota [5] che ti consente una comunicazione fra autorimessa e vano scala a requisiti meno stringenti e semplici mediate una semplice porta E30. Sia che il vano scala diventi un sistema di esodo in comune col condominio, sia che il vano scala risulti compartimentato da questo. In entrambi puoi sfruttare secondo me la nota 5, dato che il condominio prevede l'accesso di soli condomini e non pubblico esterno ( % gente prevalente non familiare con la geometria dell'edificio).

Immagine

Sul punto 2), che poi è una questione che riguarda anche il sistema di esodo generale con l1.
Occhio sempre alla messa in sicurezza dei disabili o di eventuale gente con scarsa capacità motoria (può essere anche un anziano temporaneamente con problemi). Spero che la rampa non superi l'8%. Altrimenti tale occupante non lo metti in sicurezza e facilmente a riparo dall'una o dall'altra autorimessa. Anche con la presenza dello spazio scoperto. Dove lo faresti l'eventuale stallo o spazio calmo? Vano scala forse. E anche li qualcuno deve andarlo a soccorrere nel caso.
Aaron
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Re: AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da Aaron »

Grazie per i chiarimenti.
Per quanto riguarda il punto 1, la vedo esattamente come te.

Purtroppo la rampa ha la classica pendenza di poco inferiore al 20%. Non ho lo spazio per ridurla.
francescocs
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Re: AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da francescocs »

Buon giorno, nel caso mio sono alle prese con un certo numero di Autorimesse condominiali ognuna composta da box chiusi ,tutte di tipo SA,AA ,HB. Per tali autorimesse avevano tentato(n.d.r il costruttore) di ottenere il CPI ,ngli anni che vanno tra il 1995 e il 2003, tramite l'esame progetto, ma sono stati tutti rigettati in quanto in fase di sopralluogo da parte dei VV.F., all'epoca, gli stessi motivarono la cosa in quanto lo stato dei luoghi era differente dal progetto. Risultato i vari amm.ri condominiali che si sono succeduti negli ultimi 30 anni in tutti tali condomini( tutti di h<24 m) hanno dormito e sono stati impossibilitati a procedere, anche perchè se tentavano di proporre ai condomini di dare incarico ad un tecnico specialista per studiare e risolvere il problema , erano costretti dagli stessi, che non volevano spendere un soldo , a dimettersi. Pertanto quasi 10 Autorimesse condominiali(nel caso mio) che sono "pirata " da oltre 30 anni e sono regolarmente utilizzate(n.d.r. è come circolare per 30 anni con un auto senza revisione e senza patente). Ora, la nuova generazione di amministratori , piu professionali e più aggiornati, conoscono le sanzioni del Dlgs 139,art.20 e smi e tentano di regolarizzare il tutto. Ed ecco il codice che , con il punto V.6.5.3 e la tabella V.6-2 fa il "capolavoro all'italiana " : tutto e il contrario di tutto. Ogni Comando l'interpreta a modo suo , anzi nell'ambito dello stesso Comando ogni ufficiale l'interpreta differentemente dal collega della porta a fianco. Chi vuole il filtro, chi vuole la sola porta Rei 120, chi gli basta la Rei 30, chi, addirittira , chiede il fltro a prova di fumo. Il fatto è che tali progetti furono a suo tempo "bocciati " quasi tutti per incongruenze tra progetto e realtà riferentesi all'areazione o all'impianto elettrico e tutti avevano in base al DM del 1986 UNA SOLA PORTA REi al passaggio dalla corsia dell'autorimessa al vano scala e sopra, allo sbarco nell'atrio del portone, non vi è, ovviamente nessun'altra porta.
Andare a fare ora, per fare il filtro,una seconda porta Rei nello sbarco nell'atrio del portone ( con tutte le opere murarie di adattamento a corredo), significa che la maggioranza dei condomini (abituati come tutti i condomini a non spendere una lira) per non dire la loro totalità, decide di non fare niente e proseguire a restae pirata in eterno,anche perchè, dicono " " tanto i Vigili non vengono , sono 30 anni che non è venuto mai nessuno !"
Morale della favola, tra " I'illuminato " che ha scritto il Codice ed è stato particolarmente superficiale sul punto di cui si parla, l'ignavia nel fare una circolare di chiarimento dettata ,però, dal "buon senso" ,in quanto il DM del 1986 prevedeva all'epoca una sola porta, giù tra autorimessa e vano scala, i condomini che non vogliono spendere soldi,i Comandi dei VV.F. che pur conoscendo agli atti queste decine e decine di condomini con autorimessa che "esistono e sono regolarmente utilizzate" e però sono "pirata" da 30 anni e potrebbero giusto fare un blitz ad un paio di esse e far scattare così multe e sanzioni che farebbero di colpo adeguare decine di attività 75 e invece "dormono" anche loro, ebbene determinano come conseguenza che la " carenza di sicurezza " di tali autorimesse/condomini è e rimane elevata, noi tecnici " perdiamo " occasioni di lavoro ,per non dire che passiamo per "ladri", e i codomini continuano a spendere i loro soldi ad acqustare cellulari,a vacanze e ad automobili.
Terminus
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Re: AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da Terminus »

Capisco lo sfogo, ci sto passando anche io da situazioni similari.
Ma se parli di autorimesse SA,AA,HB la RTV aggiornata ha declassato la comunicazione a sola porta E30.
Non ci vuole alcun filtro sia che il vano scala lo si utilizzi come via di esodo, sia che non lo si utilizzi.
Se alcuni funzionari vanno per la loro strada, puoi inoltrare un quesito ufficiale ed allora il comandante dovrà scrivere qual'è la posizione del comando (che non potrà che essere quella suddetta).
ing.caruso
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Re: AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da ing.caruso »

francescocs ha scritto: dom lug 14, 2024 18:12 Buon giorno, nel caso mio sono alle prese con un certo numero di Autorimesse condominiali ognuna composta da box chiusi ,tutte di tipo SA,AA ,HB. Per tali autorimesse avevano tentato(n.d.r il costruttore) di ottenere il CPI ,ngli anni che vanno tra il 1995 e il 2003, tramite l'esame progetto, ma sono stati tutti rigettati in quanto in fase di sopralluogo da parte dei VV.F., all'epoca, gli stessi motivarono la cosa in quanto lo stato dei luoghi era differente dal progetto. Risultato i vari amm.ri condominiali che si sono succeduti negli ultimi 30 anni in tutti tali condomini( tutti di h<24 m) hanno dormito e sono stati impossibilitati a procedere, anche perchè se tentavano di proporre ai condomini di dare incarico ad un tecnico specialista per studiare e risolvere il problema , erano costretti dagli stessi, che non volevano spendere un soldo , a dimettersi. Pertanto quasi 10 Autorimesse condominiali(nel caso mio) che sono "pirata " da oltre 30 anni e sono regolarmente utilizzate(n.d.r. è come circolare per 30 anni con un auto senza revisione e senza patente). Ora, la nuova generazione di amministratori , piu professionali e più aggiornati, conoscono le sanzioni del Dlgs 139,art.20 e smi e tentano di regolarizzare il tutto. Ed ecco il codice che , con il punto V.6.5.3 e la tabella V.6-2 fa il "capolavoro all'italiana " : tutto e il contrario di tutto. Ogni Comando l'interpreta a modo suo , anzi nell'ambito dello stesso Comando ogni ufficiale l'interpreta differentemente dal collega della porta a fianco. Chi vuole il filtro, chi vuole la sola porta Rei 120, chi gli basta la Rei 30, chi, addirittira , chiede il fltro a prova di fumo. Il fatto è che tali progetti furono a suo tempo "bocciati " quasi tutti per incongruenze tra progetto e realtà riferentesi all'areazione o all'impianto elettrico e tutti avevano in base al DM del 1986 UNA SOLA PORTA REi al passaggio dalla corsia dell'autorimessa al vano scala e sopra, allo sbarco nell'atrio del portone, non vi è, ovviamente nessun'altra porta.
Andare a fare ora, per fare il filtro,una seconda porta Rei nello sbarco nell'atrio del portone ( con tutte le opere murarie di adattamento a corredo), significa che la maggioranza dei condomini (abituati come tutti i condomini a non spendere una lira) per non dire la loro totalità, decide di non fare niente e proseguire a restae pirata in eterno,anche perchè, dicono " " tanto i Vigili non vengono , sono 30 anni che non è venuto mai nessuno !"
Morale della favola, tra " I'illuminato " che ha scritto il Codice ed è stato particolarmente superficiale sul punto di cui si parla, l'ignavia nel fare una circolare di chiarimento dettata ,però, dal "buon senso" ,in quanto il DM del 1986 prevedeva all'epoca una sola porta, giù tra autorimessa e vano scala, i condomini che non vogliono spendere soldi,i Comandi dei VV.F. che pur conoscendo agli atti queste decine e decine di condomini con autorimessa che "esistono e sono regolarmente utilizzate" e però sono "pirata" da 30 anni e potrebbero giusto fare un blitz ad un paio di esse e far scattare così multe e sanzioni che farebbero di colpo adeguare decine di attività 75 e invece "dormono" anche loro, ebbene determinano come conseguenza che la " carenza di sicurezza " di tali autorimesse/condomini è e rimane elevata, noi tecnici " perdiamo " occasioni di lavoro ,per non dire che passiamo per "ladri", e i codomini continuano a spendere i loro soldi ad acqustare cellulari,a vacanze e ad automobili.
Boia, mi ci è voluto un bel respiro per leggerlo d'un fiato.
Detto questo, comprendo tutto. Io ormai navigo fra pratiche CPI di autorimesse e assemblee condominiali almeno due volte al mese. E' una storia che è risaputa ormai.
Quella che ti è capitata è la classica situazione del CPI scaduto o mai fatto e che ora tocca sanare in una situazione residenziale. Un cliché anche la platea di condomini e residenti che non intende cavare nemmeno 100 euro in più a testa per sanare la situazione. Amico mio non è che c'è molto altro da fare. Siamo di fronte ad autorimesse vecchie di 30 anni e oltre. Se il progetto iniziale è completamente difforme occorre ripartire fotografando la situazione di ora, riaggiornando tutte le planimetrie se serve, e andare col nuovo codice RTO + RTV specifica per le autorimesse.

Come suggerito correttamente dal mio collega Terminus, è possibile per autorimesse di dimensioni contenute (AA) realizzare le comunicazioni fra autorimessa e vano scala condominiale anche con semplice porta E30. Anche se, mi permetto di aggiungere, si potrebbe utilizzare una porta EI120-Sa (doppia guarnizione con tenuta ai fumi freddi) che di fatto non dico che ti riporta ad una condizione equivalente di filtro (normale, non quello a prova di fumo), ma comunque ci và molto vicino e la differenza di prezzo non è poi cosi elevata da una porta E30 tale da non giustificare questo incremento di prestazione a favore di sicurezza.

Poi. Ovviamente non si può pensare di sanare tutto solo sulla carta e di non spendere nulla. Se amministratori e condomini non intendono fare la loro parte, bene, preghino che non scoppi mai un incendio nel loro palazzo. La classica frase "tanto non sono mai venuti in 30 anni". Come se fosse solo l'ispezione il problema. Che facciano pure. Il punto è che anche le assicurazioni in caso di incendio non sborseranno un centesimo qualora dovesse uscire fuori che non vi era un cpi in regola in tale contesto. E già li vedi come iniziano a cambiare idea. Poi se anche questo non fa leva o il fatto che in caso di incendio nel palazzo non scappi mai il "deceduto", tanti saluti e non arrivederci.
Gmeister
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Iscritto il: mer ott 17, 2018 09:11

Re: AUTORIMESSA - Esodo in vano scala comune e compartimenti

Messaggio da Gmeister »

Sulla soluzione tecnica concordo con Terminus.
Per evitare invece tutta la frustrazione, perdita di tempo, sessioni di psicologia con i condomini, io suddivido il preventivo in progetto, DL e SCIA. Non dico una parola prima di avere il progetto almeno presentato (al comando se VP, ai condomini se SCIA) e poi mi faccio pagare quella parte.

A quel punto faranno fare i preventivi e uscirà fuori se dovranno cacciare 5k o 500k per i lavori, e poi che vedano loro se proseguire o se fermarsi, ho capito che se faccio diversamente e si discute degli adeguamenti, che sono sempre i minimi necessari, prima di avere un progetto o addirittura un incarico ti metti nella condizione di doverti vendere, e non va quasi mai bene perchè stai obbligando della gente a spendere soldi che non vuole spendere. Poi, come sempre, si discute e ci si confronta, ma a contratti firmati
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