scrivo qui un dibattito tra colleghi.
La Rete Professioni Tecniche ha emesso, ad inizio superbonus, un fascicoletto contenente le linee guida per il calcolo della parcella Superbonus110%. Ottimo documento, ma non obbligatorio per la verifica di congruità, in quanto la normativa impone solo il rispetto del decreto 2016. Ora, dibattendo con i colleghi, vorrei sentire un po' la vostra su ben tre "deviazioni" che ho visto fare (e in alcuni casi ho fatto):
1. Inserimento di altre voci, quali ad esempio "rilievo" e "variante in corso d'opera" (se fatti, ovviamente)
2. calcolo eseguito per singolo intervento e non per l'insieme tutti gli interventi appartenenti alla stessa categoria. Quindi calcolo per "cappotto" separato da quello per gli "infissi" e non "cappotto+infissii" ridistribuito proporzionalmente. Varia il parametro P.
3. scontare le singole voci in maniera diversa. Ottenuto il quadro di parcella congruo e collocati gli importi congrui in ciascun singolo intervento, poi si applicano sconti differenti per interventi diversi, senza spostare gli importi, al fine di evitare di sforare i singoli massimali. Magari alla voce cappotto si toglie il 10% perché si sfora, gli infissi solo il 2% perché si rientra alla grande.
cosa penso:
1. si può fare, e l'ho fatto, ovviamente se c'è una giustificazione concreta dietro (es. variante per rimodulazione intervento perché i crediti sono incagliati).
2. Una furbata che porta ad un incremento di 10-15% delle spese tecniche, che non condivido. Ma non so se è "vietata"
3. fatto. Spero sia fattibile
