un mio conoscente intende comprare una pompa di calore direttamente in cina, visto che lavora là e i prezzi sono incredibilmente bassi a quanto pare
il listino che mi ha girato riporta una pdc a r290 da 12 kW a 1500 dollari
il mio dubbio deriva al fatto che la macchina è pensata e venduta per il mercato cinese
ci saranno differenze rispetto alle pdc cinesi costruite per l'esportazione? anche a livello elettrico (la tensione ad esempio in cina è la stessa?)
vedete problemi per l'installazione?
ponca ha scritto: mer ott 18, 2023 11:36
ci saranno differenze rispetto alle pdc cinesi costruite per l'esportazione? anche a livello elettrico (la tensione ad esempio in cina è la stessa?)
vedete problemi per l'installazione?
Non rispetta una serie di direttive europee (ErP, LVD, EMC, e quindi non sarà marcata CE), non avrà manualistica in lingua italiana, e quindi riassumendo è illegale comprarla, importarla, immetterla sul mercato e installarla.
Verrà probabilmente bloccata in dogana a Malpensa o Fiumicino, e si dovrà pagare dazi, IVA, fare dichiarazioni doganali, e spiegare al funzionario perchè si è importato propano liquido senza dichiararlo.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Quoto, probabile sequestro in dogana. Per importare servono dei documenti che con una manovra del genere sul singolo pezzo non avrà quasi certamente. La macchina può anche essere identica ad una venduta qui ma non importa. Anche se per magia non la sequestrassero, non potrebbe installarla ed esercirla
per la marcatura ce chiedo, è una pdc cinese ma è comunque prodotta da una multinazionale (micoe)
certamente senza marcatura ce non si potrà installare
sull'importazione si tratta di una persona che ha un'azienda in cina, penso possa organizzare una spedizione legale, alla dogana dichiarerà quello che ha spedito e pagherà l'iva. Poi non so non conosco le leggi e i regolamenti su spedizioni, soprattutto considerando la presenza di propano.
Non basta la marcatura CE, per la quale i cinesi sono abbastanza disinvolti, ci vuole il fascicolo tecnico di tipo o di esemplare.
Il fatto che sia prodotta da una multinazionale, sticazzi.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
NoNickName ha scritto: mer ott 18, 2023 12:23
Non basta la marcatura CE, per la quale i cinesi sono abbastanza disinvolti, ci vuole il fascicolo tecnico di tipo o di esemplare.
Il fatto che sia prodotta da una multinazionale, sticazzi.
vabbè ma se compra ad esempio una gree o una midea
non può essere che abbiano tutte le certificazioni richieste dal momento che queste ditte esportano i loro prodotti in europa da anni?
poi non so, chiedo appunto per capire e Micoe sinceramente non l'avevo mai sentita nominare
ponca ha scritto: mer ott 18, 2023 12:33
non può essere che abbiano tutte le certificazioni richieste dal momento che queste ditte esportano i loro prodotti in europa da anni?
Dei prodotti che esportano, appunto. Non di quelli, pur identici, che vendono sul mercato nazionale.
Ad esempio potrebbero avere teleruttori o altri componenti elettrici non marcati CE, o addirittura lo stesso compressore, o i ricevitori di liquido non PED.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Se vuole esportare 1 pezzo secondo te il costruttore gli fornisce tutta la documentazione? Oltretutto sarebbe da fessi, visto che come dici giustamente probabilmente un grosso produttore vende sui diversi mercati a prezzi diversi. Adesso ci organizziamo e compriamo un container di macchine in cina e poi le rivendiamo qui, senza essere importatori e senza un accordo con la casa madre per "aprire" il mercato. Non sta proprio in piedi il ragionamento, non è mica un telefonino...
Quello per altre ragioni (frequenze) ma parlando di Cina, tutti i milioni di pezzi di cose "illegali" importate e sdoganate in un modo o nell'altro la gente le compra e le usa, ma non si tratta di apparecchiature che devono essere installate da terzi, che finiscono su libretti di impianto etc.
arkanoid ha scritto: mer ott 18, 2023 18:23
Quello per altre ragioni (frequenze) ma parlando di Cina, tutti i milioni di pezzi di cose "illegali" importate e sdoganate in un modo o nell'altro la gente le compra e le usa, ma non si tratta di apparecchiature che devono essere installate da terzi, che finiscono su libretti di impianto etc.
ok se diamo per scontato che la pdc non sia certificata
ma se ad esempio comprassi una Daikin Altherma in Cina poi chi mi vieta di spedirla in europa e montarla?
ps: si fa per parlare, io all'estero compro solo souvenir e cose da mangiare
Te lo vieta il fatto che per importare un prodotto extra UE devi produrre in dogana la documentazione necessaria all'importazione, e se non ce l'hai non puoi. Se importi è come se producessi il bene, devi fornire tutti i documenti che il fornitore dovrebbe sottoporre per poter commercializzare il prodotto in UE
"in linea teorica" quando compri da uno store CN che ha magazzini UE, c'è un intermediario importatore che sdogana tutti i prodotti
arkanoid ha scritto: mer ott 18, 2023 18:55
Se importi è come se producessi il bene, devi fornire tutti i documenti che il fornitore dovrebbe sottoporre per poter commercializzare il prodotto in UE
Precisamente. La dogana ipotizza che tu lo importi per l'immissione sul mercato.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”