Pratica in corso per cessione credito, secondo SAL.
Il fiscalista della solita big4 a cui si appoggia la banca ha richiesto:
il fascicoletto computo metrico con importi identici a quelli di progetto presenti in asseverazione. Anche se in prima pagina c'è un bel quadro economico di sintesi e in seconda pagina un quadro dettagliato delle verifiche allegato A come da tabellina faq Enea. L'impresa ha effettuato uno sconto, quindi il costo fatturato è circa il 10% in meno di quello calcolato da prezzari. Il fiscalista ha suggerito di inserire una ultima voce N.P. "a detrarre" con lo sconto. Boh, non so che dire.
Fatture del trainante da rifare perché chiede di intestarle tutte al condomino incaricato (è una plurifamiliare di 3 unità senza codice fiscale/amminsitratore). Per carità, ne ho viste fare anche in questo modo, perché c'e una vecchia circolare AdE che indica tale possibilità in assenza di un codice fiscale del condominio costituito. Però ho visto molto molto più spesso fare fatture separate per ciascun condomino, ciascuno con la sua quota di "trainante" sulla base dei millesimi. Senza problemi
Che ne pensate? Queste richieste necessitano di annullare l'asseverazione, annullare le fatture e rifare tutto da zero. E oggi siamo al 24.
gianlun ha scritto: ↑dom set 24, 2023 14:06
Forse mi sono perso qualcosa, cosa succede il 25?
Nulla di invalidante, ma 23-24-25 sono gli ultimi giorni per asseverare al fine di riuscire poi a cedere il credito nel mese in corso. Quindi annullando l'asseverazione oggi, vorrebbe dire spostare tutto di 30 giorni.
1) il computo è il computo. Al limite sconto applicato 8%, non scrivere a detrarre che vuol dire un'altra cosa.
2) Se hanno pagato già la fatture come fai a intestarle ad un'altra persona. Inoltre intestarle a singoli proprietari è una modalità riconosciuta da fiscalisti anche per parti comuni.
marcoaroma ha scritto: ↑dom set 24, 2023 20:20
1) il computo è il computo. Al limite sconto applicato 8%, non scrivere a detrarre che vuol dire un'altra cosa.
2) Se hanno pagato già la fatture come fai a intestarle ad un'altra persona. Inoltre intestarle a singoli proprietari è una modalità riconosciuta da fiscalisti anche per parti comuni.
1) All'inizio dell'epopea superbonus vedevo spesso indicato nel computo asseverato lo sconto da parte dell'impresa, così da allineare computo e fatture. Ma con il decreto Mite, computo e fatture possono non essere allineate perché entrambi entrano nel calcolo della spesa ammissibile (min[prezzari; fatture; all.A]. O sbaglio?
2) le fatture sono state "pagate" con sconto in fattura. Andrebbero annullate e rifatte. boh.
marcoaroma ha scritto: ↑dom set 24, 2023 20:20
1) il computo è il computo. Al limite sconto applicato 8%, non scrivere a detrarre che vuol dire un'altra cosa.
2) Se hanno pagato già la fatture come fai a intestarle ad un'altra persona. Inoltre intestarle a singoli proprietari è una modalità riconosciuta da fiscalisti anche per parti comuni.
1) All'inizio dell'epopea superbonus vedevo spesso indicato nel computo asseverato lo sconto da parte dell'impresa, così da allineare computo e fatture. Ma con il decreto Mite, computo e fatture possono non essere allineate perché entrambi entrano nel calcolo della spesa ammissibile (min[prezzari; fatture; all.A]. O sbaglio?
2) le fatture sono state "pagate" con sconto in fattura. Andrebbero annullate e rifatte. boh.
Io continuo a non capire certe invenzioni: il consulente non ha idea di cosa sia un computo di congruità, menchèmeno un N.P.
Quello che chiede è allucinante e fuori da ogni logica.
Il computo da allegare non è uno rifatto apposta secondo i prezzi applicati per "allinearlo" all'asseverazione, altrimenti a che cosa servirebbe, o meglio, come si farebbe a dimostrare la congruità? Deve "giustificare" gli importi asseverati nel senso che questi saranno dati dal raffronto con le fatture, prendendo il minimo tra i due importi, per essere dichiarato "ammesso" (analogamente con l'allegato A).
Per il confronto, il quadro economico che hai fatto basta ed avanza
archspf ha scritto: ↑lun set 25, 2023 12:00
Io continuo a non capire certe invenzioni: il consulente non ha idea di cosa sia un computo di congruità, menchèmeno un N.P.
Quello che chiede è allucinante e fuori da ogni logica.
Il computo da allegare non è uno rifatto apposta secondo i prezzi applicati per "allinearlo" all'asseverazione, altrimenti a che cosa servirebbe, o meglio, come si farebbe a dimostrare la congruità? Deve "giustificare" gli importi asseverati nel senso che questi saranno dati dal raffronto con le fatture, prendendo il minimo tra i due importi, per essere dichiarato "ammesso" (analogamente con l'allegato A).
Per il confronto, il quadro economico che hai fatto basta ed avanza
Soprattutto sono richieste non risolvibili con una pec. Va annullato tutto, per richieste che neppure ENEA e ADE sognano di fare. Il Quadro Economico è il classico che ci siamo detti più volte qui sul forum, basandoci sulle famose FAQ del MITE, e contiene le due tabelline indicate dal ministero, al di là dell'aspetto grafico.
Il "computo" (inteso come elenco di voci da prezzario) quindi diventa solo un allegato per giustificare uno dei tre importi di confronto (computo; allegato A + altri costi; fatture).
Per ora abbiamo fornito il numero di telefono chiedendo di contattarci, magari spiegando a voce riusciamo a convincere il fiscalista. In passato è successo su altre richieste.