Buonasera, è la prima volta che mi cimento con la normativa antincendio e mi sorgono vari dubbi. Se qualcuno potesse chiarirmi le idee, ne sarei felice. L'argomento è un edifico scolastico composto da piano terra, primo e secondo piano, e locali tecnici al seminterrato, dotato di mensa con cucina annessa, e palestra al piano terra, confinanti con la scuola. Alla palestra è possibile accedere sia dall'esterno, sia dall'interno della scuola. Stessa cosa per la cucina della mensa.
Faccio un elenco delle domande e dei dubbi :
1 - la comunicazione tra area palestra e restante area scuola, deve avvenire tramite filtro a prova di fumo ?
2 - se sì, può funzionare la soluzione in cui il filtro tra palestra e scuola, confina per due lati con l'esterno, e quindi prevedere invece del camino, l'apertura verso l'esterno ?
3 - la cucina va separata dalla scuola e dalla mensa attraverso ulteriori filtri a prova di fumo ?
4 - per determinare la grandezza in pianta di questi filtri, quale criterio bisogna seguire ?
allego immagini
grazie 1000
Antincendio scuole e filtri a prova di fumo
Moderatore: Edilclima
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Re: Antincendio scuole e filtri a prova di fumo
Buongiorno. Allora provo a rispondere in attesa anche del responso di altri colleghi:
1) Non necessariamente deve esserci una separazione con filtro e tanto meno filtro a prova di fumo qualora la palestra sia qualificata come un locale interno ad uso scolastico senza la presenza o accesso di pubblico esterno. E' importante che tale locale non ricada comunque all'interno del campo dell'attività 65 del DPR 151/2011 (superficie in pianta maggiore di 200 mq oppure presenza di occupanti superiore a 100). Se uno dei due parametri del campo dell'attività 65 viene superato allora la palestra dovrà essere trattata anche come attività di impianto sportivo. A maggiore ragione se utilizzata in orari extra-scolastici (senza la presenza dei bambini), è importante che la presenza di pubblico ed atleti insieme non superi i 100 occupanti, anche a fronte di manifestazione di pubblico spettacolo da parte di terzi. In quel caso è previsto che il locale palestra, oltre a non inificiare le misure di sicurezza antincendio relative all'attività scolastica, rispetti anche tutta la parte di prevenzione incendi relativa agli impianti sportivi ed alle manifestazioni.
2) Qualora si opti per un filtro, in assenza di camino, è comunque ugualmente accettata la ventilazione naturale diretta con apertura verso l'esterno, purchè superiore almeno a 1 mq di superficie. Quindi si.
3) Si. Se l'attività di cucina, solitamente caratterizzata da un impianto di cottura fuochi con adduzione da gas metano, ha una potenzialità superiore a 35 kW. Attenzione anche al fatto che se la potenzialità dell'impianto gas per il locale cucina alimenta apparecchi per una potenza termica superiore anche a 116 kW, come per la palestra, anche l'impianto gas e il locale cucina asservito dovranno avere tutta la loro documentazione e relativa SCIA o Valutazione progetto in quanto attività soggette al punto 74 del DPR 151/2011.
4) Non viene data una specifica metratura in pianta delle dimensioni da seguire per il dimensionamento del filtro, purché questi mantenga i requisiti specifici richiesti secondo il DM del 1983:
Filtro
classe di resistenza al fuoco non inferiore a 30 minuti;
due o più porte tagliafuoco almeno E 30-Sa munite di congegni di auto chiusura;
carico di incendio specifico (qf) non superiore a 50 MJ/m2.
Caratteristiche aggiuntive per il filtro a prova di fumo
a) camino di ventilazione; oppure
b) apertura laterale; oppure
c) sovrappressione per mezzo di un sistema di pressurizzazione.
Indicativamente potrei dire che, data la presenza di un sistema a due porte, dovrebbe essere garantito quantomeno in pianta lo spazio necessario all'apertura completa della prima porta tagliafuoco, un disimpegno di opportune dimensioni ed un successivo spazio per la seconda porta tagliafuoco.
1) Non necessariamente deve esserci una separazione con filtro e tanto meno filtro a prova di fumo qualora la palestra sia qualificata come un locale interno ad uso scolastico senza la presenza o accesso di pubblico esterno. E' importante che tale locale non ricada comunque all'interno del campo dell'attività 65 del DPR 151/2011 (superficie in pianta maggiore di 200 mq oppure presenza di occupanti superiore a 100). Se uno dei due parametri del campo dell'attività 65 viene superato allora la palestra dovrà essere trattata anche come attività di impianto sportivo. A maggiore ragione se utilizzata in orari extra-scolastici (senza la presenza dei bambini), è importante che la presenza di pubblico ed atleti insieme non superi i 100 occupanti, anche a fronte di manifestazione di pubblico spettacolo da parte di terzi. In quel caso è previsto che il locale palestra, oltre a non inificiare le misure di sicurezza antincendio relative all'attività scolastica, rispetti anche tutta la parte di prevenzione incendi relativa agli impianti sportivi ed alle manifestazioni.
2) Qualora si opti per un filtro, in assenza di camino, è comunque ugualmente accettata la ventilazione naturale diretta con apertura verso l'esterno, purchè superiore almeno a 1 mq di superficie. Quindi si.
3) Si. Se l'attività di cucina, solitamente caratterizzata da un impianto di cottura fuochi con adduzione da gas metano, ha una potenzialità superiore a 35 kW. Attenzione anche al fatto che se la potenzialità dell'impianto gas per il locale cucina alimenta apparecchi per una potenza termica superiore anche a 116 kW, come per la palestra, anche l'impianto gas e il locale cucina asservito dovranno avere tutta la loro documentazione e relativa SCIA o Valutazione progetto in quanto attività soggette al punto 74 del DPR 151/2011.
4) Non viene data una specifica metratura in pianta delle dimensioni da seguire per il dimensionamento del filtro, purché questi mantenga i requisiti specifici richiesti secondo il DM del 1983:
Filtro
classe di resistenza al fuoco non inferiore a 30 minuti;
due o più porte tagliafuoco almeno E 30-Sa munite di congegni di auto chiusura;
carico di incendio specifico (qf) non superiore a 50 MJ/m2.
Caratteristiche aggiuntive per il filtro a prova di fumo
a) camino di ventilazione; oppure
b) apertura laterale; oppure
c) sovrappressione per mezzo di un sistema di pressurizzazione.
Indicativamente potrei dire che, data la presenza di un sistema a due porte, dovrebbe essere garantito quantomeno in pianta lo spazio necessario all'apertura completa della prima porta tagliafuoco, un disimpegno di opportune dimensioni ed un successivo spazio per la seconda porta tagliafuoco.
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Re: Antincendio scuole e filtri a prova di fumo
ing.cruso grazie 1000 per i chiarimenti
- travereticolare
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Re: Antincendio scuole e filtri a prova di fumo
Riporto in merito il chiarimento PROT. n° 0013257 del 193/032101.01.4122.032 "https://www.tuttoprevenzioneincendi.it/ ... 57-193.pdf"
Per la dimensione dei filtri non è riportato nulla sulle norme di PI, si potrebbe far riferimento però al DM 08/11/2019 relativamente alla definizione di disimpegno di tipo 3 e quindi superficie in pianta netta minima pari a 2 m² (Nota prot. n. P904/4122 Sott. 55 del 30-08-2001)
https://www.certifico.com/component/att ... nload/9374
Per la dimensione dei filtri non è riportato nulla sulle norme di PI, si potrebbe far riferimento però al DM 08/11/2019 relativamente alla definizione di disimpegno di tipo 3 e quindi superficie in pianta netta minima pari a 2 m² (Nota prot. n. P904/4122 Sott. 55 del 30-08-2001)
https://www.certifico.com/component/att ... nload/9374
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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Re: Antincendio scuole e filtri a prova di fumo
Buongiorno, sempre nell'ambito del progetto scolastico, per quanto riguarda la scala a prova di fumo, nel sottoscala che si crea al piano terra, posso ricavare un piccolo deposito/ripostiglio ? Penso che la risposta dipenda dal carico di incendio di questo ipotetico ripostiglio. Io vorrei dedicarlo a stanzino dove mettere le attrezzature per le pulizie, e poi rotoloni e rotoli di carta igienica. Qualora fosse possibile, stando all'interno della scala a prova di fumo, andrebbe ulteriormente compartimentato oltre alla scala ? Poi le ultime due rampe della scala, dovranno avere un servoscala, per l'abbattimento delle barriere architettoniche tra primo e secondo piano. E' possibile ?
Allego grafico.
In giallo sono indicati i muri dei compartimenti
Grazie
Allego grafico.
In giallo sono indicati i muri dei compartimenti
Grazie
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Re: Antincendio scuole e filtri a prova di fumo
Il deposito/sgabuzzino non necessita di compartimentazione se il materiale depositato non contribuisce a superare i 50 MJ/mq di carico di incendio.
Per quanto riguarda il servoscala la risposta dipende per lo più se all'interno della tua attività vi siano altre modalità di esodo per occupanti con limitate capacità motorie. Da istituti scolastici generalmente mi è capitato di vedere degli "stalli per disabili" posizionati lungo la scala esterna di sicurezza. Più che altro ecco, nel dimensionare un filtro ed un vano scala utilizzato per l'esodo, sarebbe opportuno ricavare anche uno spazio in prossimità di esso, di dimensioni opportune (1,77 mq almeno), che in fase di esodo e di emergenza consenta temporaneamente alla persona con disabilità motoria di poter stazionare in sicurezza senza creare ostacolo o interferenza con l'esodo del resto degli occupanti.
Un po' come nell'esempio riportato all'interno del Codice di Prevenzione incendi (area evidenziata in giallo):

Dipende poi dalla fattibilità. Qualora non possibile progettare un sistema con servoscala, bisogna trovare un sistema di gestione alternativo o apposito pensato per poter portare in sicurezza in ogni caso l'occupante con disabilità (si può pensare per esempio ad un gruppo di addetti alle emergenze in grado di poter trasportare l'occupante disabile, oppure un sistema di chiamata con interfono di emergenza, etc...).
Per quanto riguarda il servoscala la risposta dipende per lo più se all'interno della tua attività vi siano altre modalità di esodo per occupanti con limitate capacità motorie. Da istituti scolastici generalmente mi è capitato di vedere degli "stalli per disabili" posizionati lungo la scala esterna di sicurezza. Più che altro ecco, nel dimensionare un filtro ed un vano scala utilizzato per l'esodo, sarebbe opportuno ricavare anche uno spazio in prossimità di esso, di dimensioni opportune (1,77 mq almeno), che in fase di esodo e di emergenza consenta temporaneamente alla persona con disabilità motoria di poter stazionare in sicurezza senza creare ostacolo o interferenza con l'esodo del resto degli occupanti.
Un po' come nell'esempio riportato all'interno del Codice di Prevenzione incendi (area evidenziata in giallo):

Dipende poi dalla fattibilità. Qualora non possibile progettare un sistema con servoscala, bisogna trovare un sistema di gestione alternativo o apposito pensato per poter portare in sicurezza in ogni caso l'occupante con disabilità (si può pensare per esempio ad un gruppo di addetti alle emergenze in grado di poter trasportare l'occupante disabile, oppure un sistema di chiamata con interfono di emergenza, etc...).
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Re: Antincendio scuole e filtri a prova di fumo
Buonasera, in relazione allo spazio calmo, va bene posizionarlo all'interno del filtro a prova di fumo ? Inoltre mi sapete indicare le dimensioni minime per persona su sedia a ruota ? Va bene 90cm x 140 cm ? O devo rispettare 2.25 mq ?
Grazie
Grazie